Come installare Eclipse
Hai deciso di muovere i primi passi nel mondo di Java e, dopo aver parlato con un tuo amico programmatore, questi ti ha consigliato di realizzare i tuoi programmi avvalendoti di Eclipse. Qualora non ne avessi mai sentito parlare, Eclipse è un IDE (o integrated development environment, che si può tradurre con ambiente di sviluppo integrato) che fornisce tutti gli strumenti necessari per scrivere, organizzare e pubblicare codice sorgente. Sebbene sia stato principalmente sviluppato per il linguaggio di programmazione Java, a oggi Eclipse è in grado di fornire supporto anche per altri linguaggi, come C/C++, PHP e i linguaggi di sviluppo Web (come HTML, JavaScript, XML e così via).
Se sei alla ricerca di informazioni su come installare Eclipse, allora sappi che questo è proprio il posto giusto da cui iniziare! Nelle righe di seguito, infatti, avrò cura di spiegarti come effettuare il setup del programma sulle più note piattaforme desktop: Windows, macOS e Ubuntu.
Dunque, senza attendere un attimo in più, ritaglia un po’ di tempo libero per te e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento: sono sicuro che, al termine di questa lettura, avrai acquisito tutte le competenze necessarie per portare a termine, nel migliore dei modi, l’installazione del programma. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon lavoro!
Indice
- Informazioni preliminari
- Come installare Eclipse per Java
- Come installare Tomcat su Eclipse
- Come installare plugin su Eclipse
Informazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, nel dettaglio, come installare Eclipse sul computer, lascia che ti dia qualche indicazione in più circa le varie edizioni disponibili. Di base, Eclipse è un IDE principalmente dedicato allo sviluppo in Java ma, come detto in precedenza, ha acquisito caratteristiche e funzionalità utili per la creazione di software in tantissimi altri linguaggi, Web e non. Questo è avvenuto principalmente grazie ai plugin, dei componenti aggiuntivi in grado di espandere le funzionalità basilari di Eclipse.
Per semplificare la vita degli sviluppatori, è stato reso disponibile un apposito installer che permette di scaricare alcune edizioni “preconfezionate” dell’ambiente di sviluppo, sulle quali sono già installati “di serie” i componenti aggiuntivi utili ai possibili scenari d’utilizzo.
Scegliere con cura la variante di Eclipse più adatta alle proprie esigenze è di fondamentale importanza, al fine di avere a disposizione tutti gli strumenti necessari all’implementazione e al deploy del software, eliminando la necessità di installare separatamente i vari plugin (cosa comunque fattibile). Nel momento in cui scrivo, le versioni preconfezionate di Eclipse, che possono essere scelte in fase d’installazione, sono le seguenti.
- IDE for Java Developers: è l’ambiente di sviluppo essenziale per lo sviluppo in Java. Include un client Git, un editor XML ed è integrato di serie con i framework Gradle e Maven.
- IDE for Enterprise Java and Web Developers: aggiunge alle caratteristiche dell’edizione precedente l’integrazione con strumenti per JavaScript, TypeScript, JSP, Yaml, Servlet e tutto quanto riguarda la programmazione Java lato server.
- IDE for C/C++ Developers: è l’ambiente di sviluppo pensato per chi programma in C o C++.
- IDE for Embedded C/C++ Developers: è l’ambiente di sviluppo pensato per chi lavora in C/C++ su applicazioni destinate ai dispositivi Embedded. Tra le altre cose, integra plugin di debugging basati su diversi ambienti di emulazione (ad es. QEMU e OpenOCD).
- IDE for PHP Developers: è l’ambiente di sviluppo pensato per chi lavora con PHP e altri linguaggi Web.
- IDE for Eclipse Committers: è l’ambiente di sviluppo dedicato a chi scrive codice dedicato a Eclipse stesso.
- IDE for Java and DSL Developers: è l’ambiente di sviluppo dedicato a Java e alla scrittura di programmi in linguaggi di specifica.
- IDE for RCP and RAP Developers: è l’ambiente di sviluppo dedicato a chi sviluppa su piattaforme remote distribuite (con paradigma RCP/RAP).
- Modelling Tools: è l’ambiente dedicato a chi si occupa dei pattern architetturali.
- IDE for Scout Developers: è l’ambiente dedicato a chi sviluppa utilizzando il framework open source Scout, orientato alla realizzazioni di applicazioni cross-platform.
Ciascuna delle varianti di Eclipse può essere scelta direttamente dall’installer grafico del software e viene pre-configurata secondo le relative finalità. Come già detto, ciascuna delle edizioni di Eclipse resta comunque personalizzabile in tutti gli aspetti, a prescindere dalla scelta iniziale. Trattandosi poi di un software cross-platform, le modalità d’impiego sono identiche per tutti i sistemi operativi sui quali viene eseguito.
Come installare Eclipse per Java
Fatte tutte le dovute premesse del caso, lascia che ti spieghi come installare Eclipse per Java, nell’edizione apposita che comprende, tra le altre cose, anche l’ambiente di esecuzione per Java (JRE). In linea generale, puoi seguire passaggi piuttosto simili anche per tutte le altre varianti di Eclipse, salvo qualche differenza nei pulsanti.
Come installare Eclipse su Windows
Iniziamo da Windows. Per prima cosa, collegati al sito Web di Eclipse, fai clic sul pulsante Download situato in alto a destra, individua poi il riquadro Install your favorite desktop IDE Packages e premi sul pulsante Download x86_64 situato al suo interno. Ora, clicca sul pulsante Download residente nella pagina che va ad aprirsi, attendi pazientemente che il file d’installazione venga copiato sul disco e, a download completato, eseguilo.
Quando vedi la schermata iniziale dell’installer, clicca sull’edizione di Eclipse di tuo interesse (in questo caso, Eclipse IDE for Java Developers oppure Eclipse IDE for Enterprise Java and Web Developers, se intendi lavorare anche con le servlet e, in generale, con il linguaggio Java server-side) e serviti della schermata successiva, per scegliere la risorsa dalla quale prelevare la macchina virtuale di Java e la cartella d’installazione; nella maggior parte dei casi, le impostazioni predefinite vanno più che bene.
Adesso, indica se creare una voce nel menu Start e creare i collegamenti sul desktop, intervenendo sulle caselle apposite, e clicca poi sui pulsanti Install e Accept Now, in modo da avviare il setup del programma, il quale verrà completato automaticamente. Al termine dell’installazione, clicca sul pulsante Launch, per avviare il software e chiudere l’installer, oppure avvia Eclipse usando le icone che, nel frattempo, sono state aggiunte al desktop e/o al menu Start.
Al primo avvio, ti verrà chiesto di specificare la cartella contenente lo spazio di lavoro: scegli quella che più preferisci (oppure lascia quella predefinita) e, se intendi usare sempre lo stesso workspace e far sì che la scelta venga ricordata anche in futuro, apponi il segno di spunta accanto alla voce Use this as the default and do not ask again. Adesso, clicca nuovamente sul pulsante Launch, per avviare l’IDE.
In alcuni casi, potrebbe esserti richiesto di escludere Eclipse dall’analisi di Defender, per evitare che la scansione antimalware ne limiti troppo la velocità; se ti senti sicuro nel fare ciò, tenendo conto che i software scritti in Java vengono eseguiti in una sandbox, apponi il segno di spunta accanto alla voce Exclude Eclipse IDE from being scanned to improve performance e clicca sui pulsanti Proceed e Sì; in caso contrario, se vuoi consentire a Defender la scansione per i file di Eclipse, apponi il segno di spunta accanto alla voce Keep Eclipse IDE being scanned by Microsoft Defender e clicca sul pulsante Proceed.
Superato anche questo step, sei finalmente pronto a usare Eclipse: cliccando sulla voce Review IDE configuration settings, dovresti accedere a una procedura guidata che ti consente di regolare le opzioni più comunemente personalizzate dagli sviluppatori (aggiornamento automatico per i percorsi delle risorse, visualizzazione dei numeri di riga, controllo sintattico per commenti e parti di testo, esecuzione di processi in background e così via).
A configurazione completata, per realizzare subito un’applicazione di prova, clicca sulla voce Create a Hello World application; per creare invece un nuovo progetto, fai clic sulla voce Create a new Java project; in maniera analoga, puoi scegliere di operare su progetti ospitati su Git, di importare progetti esistenti oppure di aprire un file sorgente.
Come installare Eclipse su Mac
Effettuare l’installazione di Eclipse su Mac è ancora più semplice. Nel momento in cui scrivo, l’ambiente di sviluppo è disponibile sia per i computer dotati di chip Apple Silicon (es. M1, M2 oppure M3), sia per quelli dotati di chip Intel. Detto ciò, per ottenere il file d’installazione del software, collegati alla sua home page, clicca sul pulsante Download e poi nuovamente sul bottone omonimo, residente sotto la voce Install your favorite desktop IDE packages.
Ora, se il tuo è un Mac con processore Intel, clicca sulla voce Download x86_64 visibile nel piccolo menu che va ad aprirsi; se, invece, il tuo computer è dotato di processore Apple Silicon, fai clic sulla voce Download AArch64, situata nel medesimo menu; in seguito, fai clic sul pulsante Download residente nella nuova pagina che va ad aprirsi e attendi pazientemente che il file .dmg venga scaricato sul computer.
A download completato, esegui il file ottenuto e fai doppio clic sull’icona di Eclipse Installer, che compare all’interno del nuovo pannello che si apre; adesso, premi sul pulsante Apri (in modo da bypassare le limitazioni imposte da Apple nei confronti degli sviluppatori privi di certificazione ufficiale), clicca sulla voce Eclipse IDE for Java Developers (oppure Eclipse IDE for Enterprise Java and Web Developers, a seconda della tipologia di software che intendi sviluppare) e, a meno che tu non abbia specifiche preferenze relative al percorso di download della JRE e alla cartella d’installazione, premi sui pulsanti Install e Accept Now, in modo da avviare l’installazione di Eclipse. Per il resto, le modalità d’avvio e di configurazione di Eclipse sono identiche a quelle già viste per Windows.
Come installare Eclipse su Ubuntu
Trattandosi di un ambiente di sviluppo multipiattaforma, è possibile installare Eclipse su Linux senza alcuna difficoltà: di base, il file d’installazione di Eclipse è disponibile nella sezione Linux dell’apposita pagina Web, e risiede all’interno di un pacchetto compresso in formato .tgz. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è possibile installare l’ambiente di sviluppo tramite il gestore pacchetti integrato nelle più celebri distribuzioni, in un paio di clic.
Per esempio, se impieghi Ubuntu, puoi ottenere Eclipse per Java direttamente dall’App Center (precedentemente noto come Ubuntu Software): dunque, apri quest’ultima applicazione dalla barra laterale dei lanciatori o dalla griglia delle applicazioni, digita la parola Eclipse nella barra superiore dell’App Center e dai Invio.
Ora, fai clic sul riquadro dedicato al programma, clicca sul pulsante Installa, fornisci la password del tuo account utente e dai Invio, per concludere. Avvia infine il programma servendoti dell’icona aggiunta alla griglia delle applicazioni di Ubuntu (oppure cliccando sul pulsante Apri) ed eseguine la configurazione iniziale, seguendo le medesime indicazioni viste per Windows.
Come installare Tomcat su Eclipse
Utilizzi Eclipse principalmente per lo sviluppo Web e, anziché effettuare manualmente il deploy delle applicazioni tramite il server Tomcat, ti piacerebbe integrare quest’ultimo in Eclipse, in modo tale da semplificare le varie operazioni di debug? Ebbene, la cosa è del tutto fattibile, e anche in maniera molto semplice, a patto di rispettare due requisiti fondamentali: il primo, come puoi facilmente immaginare, è che il server Tomcat risulti già installato sul computer; il secondo, invece, è quello di aver installato una delle versioni di Eclipse che supporta l’integrazione con gli ambienti server (ad es. Eclipse IDE for Java and Web Developers).
Chiarito ciò, per prima cosa, bisogna aggiungere un nuovo ambiente server in Eclipse. Dunque, dopo aver aperto il programma, clicca sul menu File > New > Other… (oppure utilizza la combinazione di tasti Ctrl+N o cmd+n) ed espandi la cartella Server, visibile nella lista che compare sullo schermo. Ora, fai doppio clic sulla voce Server che compare subito sotto, espandi la cartella Apache e fai clic sulla versione di Tomcat di tuo interesse, tra quelle disponibili.
In seguito, serviti delle caselle di testo poste subito sotto per definire il nome host e il nome identificativo del server, clicca sul pulsante Next e scegli la cartella d’installazione di Tomcat (se non c’è già), cliccando sul pulsante Browse…. In maniera analoga, indica la JRE da usare nell’apposito menu a tendina e, quando hai finito, clicca sul pulsante Finish, per aggiungere il runtime Server.
A questo punto, dovresti veder comparire la voce Servers nel Project Explorer e la scheda Servers tra le shell disponibili (in basso); per configurare i parametri di Tomcat, clicca proprio su quest’ultima, fai doppio clic sul nome del server definito in precedenza e serviti della schermata proposta, per configurarne il comportamento in fase di deploy.
Completata la configurazione di Tomcat, puoi avviare il server recandoti nuovamente nella shell Server, facendo clic destro sul suo nome e poi sulla voce Start; a seguito di questa operazione, potrebbe esserti richiesto di autorizzare Eclipse, Tomcat e/o il JDK per l’accesso a Internet: tutto ciò che devi fare è rispondere in maniera affermativa ai vari messaggi visualizzati e attendere che, in corrispondenza del nome del server, compaia la dicitura [Started, Syncronized]. Come di consueto, anche i log di avvio, arresto ed esecuzione di Tomcat sono disponibili nella shell Console.
Come installare plugin su Eclipse
Tra i punti di forza di Eclipse figura, sicuramente, la sua espandibilità: le caratteristiche dell’ambiente di sviluppo, infatti, possono essere incrementate e raffinate a seconda delle proprie necessità, grazie ai tantissimi plugin resi disponibili dalla comunità di sviluppo.
Installarli è semplicissimo: basta cliccare sul menu Help… di Eclipse, selezionare la voce Eclipse Marketplace e attendere qualche istante, affinché la lista dei plugin disponibili venga caricata sullo schermo. Di base, puoi scegliere tra tre market differenti, usando le icone disponibili nella sezione Markeplaces: quello generico basato su Eclipse; quello dedicato agli strumenti forniti da Obeo; e quello dedicato ai plugin basati su Red Hat.
Ad ogni modo, una volta individuato il componente aggiuntivo di tuo interesse (puoi usare la barra di ricerca posta in alto, per aiutarti), clicca sul pulsante Install situato in sua corrispondenza, accetta i termini d’uso del software e clicca sul pulsante Finish, a installazione completata. Se necessario, autorizza l’uso dei plugin non firmati accettandone i certificati, mediante i vari pannelli proposti e riavvia Eclipse, premendo sul pulsante apposito.
Al bisogno, puoi gestire i plugin installati tramite la scheda Installed del Markeplace; per rimuovere un plugin, clicca sul pulsante Uninstall ad esso corrispondente e conferma la volontà di procedere, rispondendo in maniera affermativa al messaggio che compare subito dopo.
Nota: alcune pagine Web potrebbero ospitare dei plugin installabili al volo, senza cercarli nel Marketplace. Per fare ciò, è sufficiente “afferrare” il tasto Install presente sulla pagina Internet dedicata al plugin, trascinarlo nel pannello del Marketplace e rilasciarlo.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.