Come installare Linux Mint
Dopo aver letto con molta attenzione la mia guida aulle migliori distro Linux, sei rimasto affascinato da Linux Mint e hai deciso di provare in prima persona questo sistema operativo. Lascia che te lo dica: hai fatto davvero un’ottima scelta. Linux Mint, infatti, è di certo una tra le migliori distribuzioni per chi vuole affacciarsi al mondo del “pinguino”, ricca di funzionalità ed estremamente semplice da utilizzare e configurare anche per i principianti.
Il problema, però, è che tu non hai mai provato a cambiare sistema operativo prima d’ora, per cui non hai la più pallida idea di come installare Linux Mint e sei alla ricerca di un metodo per compiere quest’operazione nel modo più indolore possibile, senza fare pasticci e senza distruggere irrimediabilmente il contenuto del disco fisso del tuo PC. È proprio così? Perfetto, allora devo dirti che sei capitato nel posto giusto al momento giusto: nelle righe a venire, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno come raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato con una procedura semplice e a prova di disastri.
Prima ancora di andare avanti, è bene che tu sia a conoscenza del fatto che Linux Mint può convivere tranquillamente accanto a Windows, pertanto non avrai la necessità di cancellare l’intero contenuto del disco in tuo possesso né di rinunciare al sistema operativo di casa Microsoft: al bisogno, puoi scegliere quale dei due sistemi operativi far partire semplicemente selezionandolo da un pratico menu visualizzato all’avvio del computer. Come dici? Ti ho proprio convinto e adesso non vedi l’ora di partire? OK, iniziamo subito!
Indice
- Operazioni preliminari
- Come installare Linux Mint su chiavetta USB
- Come installare Linux Mint su Windows 10 e Windows 11
Operazioni preliminari
La prima cosa di cui hai bisogno per effettuare l’installazione di Linux Mint sul computer è l’immagine ISO del sistema operativo stesso. Per tua informazione, esistono diverse versioni di Linux Mint, ciascuna caratterizzata da un ambiente desktop differente (in versione a 32 e 64 bit): Cinnamon, che è il desktop “caratteristico” di Linux Mint; MATE, che è una versione “alleggerita” dello stesso; Xfce, che, invece, è un desktop ottimizzato per l’esecuzione su macchine più datate; e Cinnamon “EDGE” Edition che, al contrario, ha un kernel in grado di gestore in maniera ottimale l’hardware più recente. Nelle battute successive di questa guida farò riferimento a Linux Mint Cinnamon, tuttavia i passaggi possono essere adattati con facilità anche alle altre varianti della distribuzione.
Ancor prima di procedere, se intendi eseguire o installare Linux Mint direttamente sul computer, assicurati che quest’ultimo disponga dei requisiti minimi necessari, affinché il sistema operativo possa essere eseguito senza blocchi e ritardi: 2 GB di RAM (meglio se 4 GB), 20 GB di spazio su disco (meglio 100 GB) e uno schermo con risoluzione pari o superiore a 1024×768 pixel.
Detto ciò, per scaricare Linux Mint, collegati a questo sito Web e clicca sul pulsante Download, situato in alto; ora, individua l’edizione del sistema operativo di tuo interesse (ad es. Cinnamon Edition) e clicca sul pulsante Download posto in sua corrispondenza, così da essere condotto alla pagina dedicata.
Ora, se hai dimestichezza con la rete Torrent e sai come eseguire il download dei file attraverso la stessa, clicca sul link corrispondente accanto alla voce Torrent Download (ad es. 64 bit) e apri il file .torrent ottenuto, tramite il programma che sei solito usare per gestire i file di questo tipo. In caso contrario, individua la tabella Download mirrors, clicca sull’architettura di tuo interesse (ad es. 64-bit) e poi sul nome del server più vicino alla tua posizione, per avviare il download del file nella maniera classica.
Una volta ottenuto il file ISO, a meno che tu non voglia eseguire un’installazione di Linux Mint esclusivamente su macchina virtuale, avrai bisogno di un supporto sul quale andare a scriverlo, sia esso una chiavetta USB sufficientemente capiente (da almeno 8 GB), oppure un DVD, se il computer sul quale intendi provare o installare il sistema operativo è munito di lettore ottico.
Come installare Linux Mint su chiavetta USB
Dopo aver scaricato il file ISO contenente il sistema operativo ed esserti procurato un drive USB sul quale copiarlo, sei finalmente pronto all’azione. Onde evitare problemi di compatibilità, a prescindere dal tipo di computer dal quale intendi eseguire Linux Mint, ti invito a formattare la chiavetta USB con file system FAT32, usando lo strumento che preferisci: se non sai come fare, leggi con attenzione il tutorial dedicato, in cui trovi spiegato come procedere.
A formattazione completata, non ti resta che creare la chiavetta USB contenente Linux Mint usando un apposito programma adatto allo scopo, inserirla nel computer ed eseguire il sistema operativo: molte distribuzioni di Linux, Mint inclusa, dispongono di una modalità operativa detta Live, la quale consente di provare l’OS direttamente dal dispositivo sul quale si trova, senza installarlo né alterare i file già presenti sul disco fisso.
Inoltre, a meno di non operare con persistenza (ossia delegando una piccola porzione della memoria USB all’archiviazione dei file), tutti i cambiamenti eseguiti dall’utente sulla chiavetta Live — inclusi i file salvati — vengono azzerati al riavvio successivo del computer, in quanto l’intera distribuzione di Linux viene caricata ed eseguita dalla memoria RAM. Chiarito ciò, lascia che ti spieghi come realizzare un drive USB contenente Linux Mint, con l’ausilio di alcuni programmi adatti allo scopo.
Rufus (Windows)
Se utilizzi il sistema operativo Windows, mi sento di consigliarti il programma Rufus: si tratta di un’applicazione completamente gratuita, che non necessita di installazione, in grado di realizzare con facilità chiavette USB avviabili anche da computer con firmware UEFI (e dunque privi di BIOS), con o senza persistenza. Per scaricare Rufus, collegati a questo sito Web, individua la sezione Download e fai clic sul link rufus-x.y.exe, in modo da avviare il download del file eseguibile.
A download ultimato, assicurati di aver collegato la chiavetta USB al computer, dopodiché avvia il file ottenuto (ad es. rufus-4.2.exe) e clicca sul pulsante Sì; fatto ciò, seleziona il drive USB sul quale copiare Linux Mint all’interno del menu a tendina Dispositivo/Unità, imposta il menu a tendina Selezione boot sull’opzione Immagine disco o ISO (seleziona), clicca sul pulsante Seleziona e scegli l’immagine ISO scaricata in precedenza, avvalendoti della finestra che compare.
Ora, se intendi attivare la persistenza, intervieni sulla barra di regolazione Dimensione partizione persistente e indica la quantità di spazio da relegare ai file che saranno archiviati; successivamente, indica lo schema partizione da usare nell’apposito menu a tendina (MBR per BIOS o UEFI legacy/con modulo csm, GPT per UEFI senza modulo csm) e assicurati che il menu a tendina Sistema destinazione venga regolato di conseguenza. Se non sai cosa scegliere, imposta il menu a tendina Schema partizione su MBR.
A questo punto, assicurati che il menu a tendina File system sia impostato sull’opzione FAT32 (altrimenti fallo tu), clicca sul pulsante Avvia, apponi il segno di spunta accanto alla voce Scrivi in modo Immagine ISO (suggerito) e dai OK; se richiesto, clicca più volte sul pulsante Sì per autorizzare il download dei file più recenti da Internet e, consapevole che l’operazione andrà a cancellare tutti i dati presenti sulla chiavetta, clicca sul pulsante OK e attendi pazientemente che il processo venga portato a termine.
Se riscontri problemi nell’usare Rufus, puoi sempre ripiegare sul software alternativo Unetbootin (anch’esso gratuito), del quale ti ho parlato dettagliatamente in questa guida.
Balena Etcher (macOS)
Se il tuo è un Mac, ti consiglio di rivolgerti a Etcher. Si tratta di un’applicazione multipiattaforma (compatibile, oltre che con macOS, anche con Windows e Linux) fruibile a costo zero, in grado di realizzare chiavette USB avviabili di qualsivoglia tipo, a partire da un’immagine ISO; nel momento in cui scrivo, non è presente alcuna opzione che consente di attivare la persistenza dei file, tuttavia Etcher si può usare sia su computer dotati di chip Intel, sia su quelli muniti di chip Apple Silicon (ad es. M1 oppure M2).
Per ottenere l’applicazione, collegati a questo sito Web, clicca sul pulsante Download Etcher e premi sulla voce Download, corrispondente alla dicitura Etcher for macOS; a download ultimato, apri il file .dmg ottenuto (ad es. balenaEtcher.dmg) e serviti della finestra di trasferimento, per trascinare l’icona del programma nella cartella Applicazioni del Mac. Successivamente, recati in quest’ultima cartella, fai clic destro sull’icona appena copiata e premi sul pulsante Apri per due volte consecutive, in modo da superare le restrizioni imposte da Apple nei confronti degli sviluppatori non ufficialmente certificati.
Giunto nella schermata principale del programma, clicca sul pulsante Flash from file, seleziona l’immagine ISO scaricata in precedenza servendoti della finestra del Finder e clicca sul pulsante Apri; in seguito, premi sul bottone Select target, apponi il segno di spunta accanto al nome della chiavetta USB sulla quale scrivere il sistema operativo e clicca sul pulsante Select 1, situato in basso.
Per finire, consapevole che l’operazione cancellerà tutti i dati già presenti sulla chiavetta, clicca sul pulsante Flash e digita la password del Mac, nella casella di testo che va ad aprirsi; per finire, clicca sul pulsante OK per due volte consecutive e attendi pazientemente che la procedura venga portata a termine.
Se hai bisogno di creare una chiavetta USB di Linux Mint con persistenza, e/o se Etcher non dovesse rispondere appieno alle tue esigenze, puoi ottenere risultati parimenti apprezzabili tramite la già citata applicazione Unetbootin, della quale ti ho parlato in questa guida; attenzione, però, in quanto quest’ultima non può essere usata sui Mac dotati di processore Apple Silicon: tienine conto.
Operazioni conclusive
Una volta completata la creazione della chiavetta contenente Linux Mint, sei pronto a provare il sistema operativo. Assicurati innanzitutto che la chiavetta creata in precedenza risulti collegata al computer e, se utilizzi un PC Windows, riavvialo: con un pizzico di fortuna, entro qualche secondo, dovresti ritrovarti al cospetto della schermata di GRUB, il caricatore d’avvio caratteristico di Linux. In caso contrario, devi “istruire” il computer per l’avvio automatico da USB (e non dall’hard disk), intervenendo sul sistema UEFI, oppure sul BIOS: a tal riguardo, potrebbe tornarti utile il tutorial in cui ti spiego, nel dettaglio, come impostare il BIOS per l’avvio da USB.
Anche per Mac vale più o meno la stessa cosa, ma bisogna fare una precisazione: nel momento in cui scrivo, Linux Mint è disponibile soltanto per computer con architettura x86-64 (a 64 bit) o x86 (a 32 bit), e non per i chipset di tipo ARM, come quelli attualmente prodotti da Apple (i chip Apple Silicon, come M1 e successivi). Di conseguenza, potrai avviare Linux Mint da USB soltanto se il tuo Mac è dotato di processore Intel: per riuscirci, spegni completamente il computer, riaccendilo e, quando senti il suono d’avvio, premi e tieni premuto il tasto alt/opzione sulla tastiera, fino alla comparsa del gestore dei dischi d’avvio. Quando necessario, seleziona il nome della chiavetta USB contenente Linux, con l’ausilio della tastiera oppure del mouse, per avviare il computer. Se disponi invece di un Mac equipaggiato con processore Apple Silicon, dovrai necessariamente emulare Linux Mint dall’interno di macOS, così come ti ho spiegato in uno dei passi successivi di questa guida.
Ad ogni modo, se tutto è filato liscio, dovresti ritrovarti al cospetto della schermata d’avvio di Linux Mint: seleziona la prima tra le voci che vedi sullo schermo (ad es. Start Linux Mint xx.xx Cinnamon 64-bit), dai Invio e attendi che la Scrivania del sistema operativo compaia sullo schermo, segno che l’avvio è andato a buon fine. Di default, l’interfaccia di Linux Mint è in inglese; per modificarla, collegati a Internet (usando il simbolo della rete posto nei pressi dell’orologio), apri il menu Mint (in basso a sinistra) e clicca sul simbolo degli interruttori, per accedere alla schermata delle impostazioni. Una volta lì, clicca sull’icona Languages, poi sul pulsante Install/Remove Languages… e, in seguito, sul bottone Add….
Ora, scegli la lingua Italian, Italy dal menu che compare subito dopo, clicca sui pulsanti Install e Close e poi sul bottone C.UTF-8, posto accanto alla dicitura Language. Per finire, seleziona la voce Italian, Italy dal nuovo elenco che va ad aprirsi e, se lo desideri, ripeti gli stessi passaggi anche per le opzioni Region e Time format. Quando hai finito, clicca sul pulsante Apply System-Wid, apri il menu Mint e clicca sul pulsante Logout, per sloggarti dalla sessione utente e modificare la lingua; infine, clicca nuovamente sulla voce Accedi, apponi il segno di spunta accanto alla voce Don’t ask me this again e clicca sul pulsante Update Names. A meno che tu non abbia configurato l’avvio con persistenza, dovrai ahimè ripetere i medesimi passaggi al riavvio successivo di Linux Mint, in quanto anche le impostazioni, in modalità Live, vengono “dimenticate”.
Come installare Linux Mint su Windows 10 e Windows 11
Linux Mint ti piace, ma non per questo vuoi rinunciare al sistema operativo che stai usando ora? Nessun problema: con qualche piccolo trucchetto, puoi far convivere entrambi gli OS sia con l’ausilio di macchine virtuali ed emulatori, sia affiancandoli sul disco, Trovi tutto spiegato qui sotto.
Gestori di macchine virtuali ed emulatori
Fammi indovinare: Linux Mint ha ormai conquistato il tuo cuore e ti piacerebbe abbandonare la versione live e installarlo sul computer ma, essendo la prima volta che ti riprometti di compiere quest’operazione, hai paura di pasticciare con il disco e di cancellare, tuo malgrado, i file personali che hai conservato nel tempo, magari per colpa di un attimo di distrazione.
Come dici? Ho centrato il punto? Non preoccuparti, credo proprio di poterti aiutare: un ottimo rimedio a questo piccolo grattacapo è quello di virtualizzare Linux Mint sul sistema operativo di cui già disponi, andando a creare una macchina virtuale che replica in tutto e per tutto un computer fisico.
Così facendo, avrai la possibilità di effettuare gli esperimenti che desideri in completa sicurezza: tutte le componenti di una macchina virtuale, incluso il disco, sono dei semplici file, pertanto le operazioni che andrai a compiere resteranno confinate nella macchina virtuale stessa e non avranno nessun tipo di effetto sul tuo sistema operativo originale, né sul disco o su nessun altra componente fisica del computer.
Se questa soluzione è di tuo gradimento, scegli il programma di virtualizzazione che preferisci tra quelli di cui ti ho parlato in questa guida (ad es. VirtualBox, VMWare o Parallels desktop) e, dopo averlo scaricato e installato, avvia la creazione di una nuova VM, scegliendo CPU a 64 bit, spazio su disco di almeno 10 GB e RAM pari o superiore a 2 GB; successivamente, carica l’ISO di Linux Mint nel lettore ottico virtuale, avvia la VM creata e, dopo aver avviato Linux Mint, fai doppio clic sull’icona Install Linux Mint presente sulla scrivania e porta a termine il seutp, seguendo la procedura guidata che vedi sullo schermo (e della quale mi appresto a parlarti nel passo immediatamente successivo di questa guida).
Questo approccio, però, non funziona se disponi di un Mac dotato di chip Apple Silicon (M1 o M2) in quanto, come già detto, non esiste alcuna versione di Linux Mint costruita su architettura ARM. Per ovviare a questo problema, non è possibile virtualizzare il sistema operativo, ma lo si può emulare: spiegarti nei dettagli la differenza tra virtualizzazione ed emulazione non è semplice e non rientra affatto tra le finalità di questa guida. Ti basti sapere, però, che il risultato finale è pressappoco lo stesso, anche se i sistemi operativi emulati sono un po’ più lenti di quelli virtualizzati, e non sempre hanno la possibilità di accedere a tutto l’hardware disponibile sul computer fisico (ad es. porte USB, schede di rete e così via).
Tra i tanti emulatori per macOS disponibili sulla piazza ti consiglio UTM, un programma gratuito che può essere usato sia per virtualizzare un sistema operativo su Mac (ove possibile), che per emularlo; per saperne di più circa il suo impiego, leggi con attenzione il capitolo dedicato, disponibile nella mia guida ai programmi per emulare i sistemi operativi.
Dual-boot: come installare Linux da chiavetta USB
Se sei abbastanza temerario e hai preso sufficiente dimestichezza con l’argomento, puoi provare a installare Linux in dual-boot sul computer, affiancandolo al sistema operativo che attualmente utilizzi. Nelle battute successive di questa guida, mi limiterò a spiegarti come procedere su PC dotati di sistema operativo Windows o altre distribuzioni di Linux, lasciando invece fuori i Mac con processore Intel (su quelli con chip Silicon, come già detto, non si può a prescindere) e i Chromebook: per quanto la cosa sia tecnicamente fattibile anche su queste ultime categorie di computer, forzare l’installazione di un sistema operativo differente da quello “di fabbrica” richiede profonde modifiche alla gestione dei dispositivi d’avvio, che potrebbero alterare in maniera negativa il funzionamento dell’OS residente.
Mi preme avvisarti che, nonostante la procedura d’installazione (e partizionamento del disco) sia relativamente sicura, ti consiglio di eseguire una copia di backup dei dati importanti archiviati sul computer, da poter ripristinare qualora qualcosa dovesse andare storto. Inoltre, sappi che puoi installare Linux sia su una partizione separata dal sistema operativo residente, che puoi far creare all’installer di Linux Mint, sia su un secondo disco interno, dedicato completamente allo scopo. Inoltre, se sul computer è già presente Windows 10 o Windows 11, devi preventivamente sbloccare l’accesso al disco, andando a disattivare in via provvisoria Fastboot: per riuscirci, accedi a Windows, apri il menu Start e, premendo e tenendo premuto il tasto Shift, clicca sui pulsanti Arresta il sistema e Spegni.
Detto ciò, per procedere con l’installazione di Linux Mint in dual boot, crea una chiavetta contenente il sistema operativo e avviala sul computer, così come ti ho spiegato in precedenza. Fatto ciò, collegati a Internet, esegui il file Install Linux Mint/Installa Linux Mint che trovi sulla Scrivania e seleziona l’Italiano (o qualsiasi altra lingua tu desideri) dalla barra laterale della finestra che va ad aprirsi.
Fatto ciò, clicca sul pulsante Avanti. specifica la disposizione della tastiera che desideri (clicca sul pulsante Rileva disposizione tastiera, se preferisci farti aiutare nella scelta), clicca sul pulsante Avanti e indica se installare o meno i codec multimediali, intervenendo sull’apposita casella. Se tutto è filato liscio, Linux Mint dovrebbe a questo punto rilevare la presenza di un secondo sistema operativo: apponi dunque il segno di spunta accanto all’opzione Installa Linux Mint a fianco di [sistema operativo residente], vai Avanti e assicurati che, all’interno del menu a tendina Selezionare il disco, sia selezionato l’hard disk sul quale installare Linux Mint.
Ora, trascina verso destra o verso destra la barra di separazione posta tra le partizioni esistenti (se necessario), per ridimensionarle come più ritieni opportuno e clicca sui pulsanti Installa e Avanti (per due volte consecutive), in modo da scrivere le modifiche sul disco e avviare l’installazione di Linux Mint. La procedura di ridimensionamento non dovrebbe essere interrotta per nessun motivo, altrimenti esiste il rischio concreto di perdere tutti i file già presenti sul disco.
Superato anche questo step, indica il fuso orario che preferisci, clicca ancora sul pulsante Avanti e procedi con la configurazione del computer e dell’utente principale, fornendo le informazioni richieste (nome reale, nome del computer, nome utente e password). Specifica quindi se accedere automaticamente o previa immissione della password e se applicare o meno la cifratura dei file, intervenendo sulle caselle dedicate, e clicca sul pulsante Avanti per dare inizio alla copia dei file del sistema operativo, che potrebbe durare anche qualche decina di minuti.
A copia completata, clicca sul pulsante Riavvia ora, rimuovi la chiavetta USB dal computer e schiaccia il tasto Invio della tastiera, per riavviare il PC. Se tutto è filato liscio, all’avvio successivo, dovresti ritrovarti al cospetto della schermata di GRUB, che consente di scegliere quale sistema operativo avviare, tra quelli installati. Per impostazione predefinita, hai 10 secondi per scegliere, scaduti i quali si avvierà il primo OS elencato (generalmente Linux Mint); ad ogni modo, fatta la tua scelta, non ti resta che premere il tasto Invio della tastiera e attendere il caricamento del sistema operativo selezionato. Per saperne di più, leggi attentamente il tutorial in cui ti spiego, in maniera dettagliata, come installare due sistemi operativi sullo stesso computer.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.