Come installare Windows 7 senza CD
Il tuo capo ti ha chiesto di provare un nuovo programma gestionale su tutti i sistemi operativi Microsoft e, intenzionato a farlo nel più breve tempo possibile, ti sei immediatamente messo a lavoro. Per tua sfortuna, però, non ricordi più dove hai messo quel CD di Windows 7 che hai usato fino a qualche anno fa per formattare i computer di casa.
Stai già iniziando a preoccuparti della ramanzina che ti aspetta, perché non hai la più pallida idea di come ovviare all’inconveniente? Non preoccuparti, ci sono qui io! In questa guida intendo spiegarti per filo e per segno come installare Windows 7 senza CD, avvalendoti di un supporto “alternativo” d’installazione fai-da-te (come una chiavetta USB). Infine, sarà mia cura fornirti le dovute delucidazioni sulla virtualizzazione di Windows 7, così da poter agevolmente operare sul sistema operativo senza coinvolgere il computer “reale” di cui disponi.
Dunque, cos’altro aspetti a iniziare? Ritagliati qualche minuto di tempo libero tutto per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per portare a termine l’obiettivo che ti sei prefisso e, perché no, compiacere il tuo capo. Buona lettura e buon lavoro!
Indice
Informazioni preliminari
Prima di entrare nel concreto di questa guida, è bene che tu sia ben consapevole dei requisiti minimi di Windows 7 (così da valutare se il computer in tuo possesso sia o meno compatibile con lo stesso) e su ciò di cui hai bisogno per portare a termine il compito che ti sei prefissato. Di seguito, ti elenco rapidamente quelli che sono i requisiti minimi per eseguire agevolmente il più vecchio sistema operativo Microsoft attualmente supportato.
- Processore a 32 bit o a 64 bit da 1 GHz o superiore.
- Almeno 1 GB di RAM, per sistemi a 32 bit, o 2 GB per sistemi a 64 bit.
- Almeno 16 GB di spazio su disco per sistemi a 32 bit, o 20 GB per sistemi a 64 bit.
- Scheda video (integrata o dedicata) con supporto alle librerie DirectX 9 e al driver WDDM 1.0 (o successivi).
Per quanto riguarda, invece, il materiale necessario per installare Windows 7 senza il CD “originale”, creando da solo il tuo supporto d’installazione, ecco la lista di ciò di cui hai sicuramente bisogno.
- Computer con accesso a Internet.
- Un’immagine ISO di Windows 7 (con relativo codice Product Key valido).
- Una chiavetta USB da almeno 16 GB.
- Un programma per installare la ISO di Windows 7 su chiavetta USB (come Rufus, di cui ti parlerò dettagliatamente in seguito).
Non appena ti trovi davanti al computer “di supporto” alla creazione della chiavetta USB di setup, puoi procurarti l’ISO di Windows 7 direttamente dal sito ufficiale di Microsoft: indica il codice Product Key in tuo possesso nell’apposita casella di testo, pigia sul pulsante Verifica e segui attentamente le istruzioni a schermo per procedere al download dell’immagine ISO del sistema operativo.
Ti segnalo che il download della ISO è disponibile solo per le versioni retail di Windows 7, quelle acquistate separatamente rispetto al PC, e non per quelle OEM già preinstallate sui computer. Se non riesci a scaricare l’ISO di Windows 7 tramite il tuo codice di licenza o hai bisogno di istruzioni ancor più dettagliate sulla procedura, ti invito a consultare la mia guida su come scaricare Windows 7, in cui ho avuto modo di trattare l’argomento in maniera più approfondita.
Ora che hai ottenuto l’ISO, dovrai procurarti una chiavetta USB abbastanza capiente da contenere i file “estratti” tramite Rufus (o altri programmi per creare drive USB avviabili): questo passaggio si rivela fondamentale, in quanto la summenzionata chiavetta dovrà fungere da supporto d’installazione per il sistema operativo (a meno che tu non intenda virtualizzarlo: in tal caso, è sufficiente il file ISO scaricato in precedenza).
Se non hai una chiavetta a portata di mano, puoi procurartene in modo pressoché immediato, recandoti in qualsiasi negozio tratti articoli di informatica/elettronica o ordinandola online, anche su Amazon.
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Ottenuta la chiavetta, assicurati che il PC su cui intendi installare Windows 7 senza CD disponga di una porta USB libera. Qualora le porte fossero limitate e occupate da periferiche indispensabili (come tastiera e mouse, ad esempio) prendi in considerazione l’idea di utilizzare un hub USB per poter collegare più periferiche a una sola porta, recuperando, dunque, così la porta USB necessaria per installare Windows 7 tramite chiavetta.
Anche in questo caso, puoi procurarti il dispositivo recandoti in qualsiasi negozio di articoli informatici, oppure online.
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Installare Windows 7 senza CD su computer
Ora che disponi di tutto l’occorrente necessario, puoi finalmente passare alla pratica e procedere con l’installazione di Windows 7 sul computer. Tieni ben presente che quest’operazione andrà irrimediabilmente a cancellare i dati già presenti sul disco dello stesso, sostituendo inoltre il sistema operativo correntemente installato: dunque, se intendi agire da una macchina sul cui disco sono salvati dati o programmi importanti, ti consiglio di effettuare preventivamente un backup degli stessi. Ti ho spiegato nel dettaglio come fare un backup del PC nella mia guida specifica.
Creazione drive USB
Per poter installare Windows 7 senza il disco originale, devi innanzitutto creare il supporto USB da cui avviare il computer: per prima cosa, dunque, inserisci la chiavetta USB da usare in una delle porte libere del PC di “supporto” e assicurati che l’unità non contenga alcun file. In caso contrario, provvedi a salvare il tutto in una posizione sicura, poiché i dati già presenti sulla stessa verranno irrimediabilmente distrutti.
Completata questa fase, procedi con il download di Rufus, il programma atto alla creazione della chiavetta USB avviabile di Windows 7: tanto per cominciare, collegati al sito ufficiale dello stesso e clicca sul link Rufus x.x (X MB), annesso alla sezione Download, per scaricare immediatamente il file sul computer.
Completato il download, lancia il file appena ottenuto e verifica che nella sezione Dispositivo/Unità sia specificata la chiavetta USB su cui intendi operare, altrimenti selezionala tu. Successivamente, clicca sul pulsante SELEZIONA, situato nel riquadro Selezione boot, e scegli l’immagine ISO scaricata in precedenza avvalendoti della finestra di Esplora Risorse/Esplora File che compare a schermo.
Una volta portata a termine quest’operazione, i parametri di Rufus dovrebbero cambiare automaticamente per adattarsi al sistema operativo: per evitare problemi di qualsiasi natura, assicurati che siano selezionate le voci Installazione di Windows standard nella sezione Opzioni immagine, MBR nella sezione Schema partizione e NTFS nella sezione File system.
Effettuati tutti i controlli necessari, sempre tenendo presente che tutti i dati salvati nella chiavetta saranno eliminati, fai clic sul pulsante AVVIA situato nella parte inferiore della finestra di Rufus per avviare la creazione del drive USB avviabile.
Installazione del sistema
Completata la creazione della chiavetta USB, inseriscila nel computer su cui intendi installare Windows 7 e accendilo (o riavvialo): affinché il computer possa partire dal drive appena creato, potresti dover accedere al BIOS/UEFI del computer e impostare la chiavetta USB come primo dispositivo di boot, così come ti ho spiegato nella mia guida su come entrare nel BIOS.
Inoltre, se intendi agire da un computer recente, potresti dover impostare UEFI (il sistema “moderno” che ha sostituito BIOS) per l’esecuzione in modalità legacy, cioè utilizzando un sistema di compatibilità che permetta l’installazione di vecchi sistemi operativi, disattivando inoltre la funzionalità Secure Boot (non compatibile con Windows 7): te ne ho parlato nel dettaglio nel mio approfondimento specifico su come accedere al BIOS.
Nota: impostando la modalità legacy di UEFI, i sistemi operativi già installati su altri dischi (o su altre partizioni) potrebbero smettere di funzionare.
Una volta impostato correttamente il BIOS e riavviato il computer, potrebbe esserti chiesto di premere un tasto qualsiasi per avviare la macchina da USB: segui l’istruzione e attendi qualche minuto affinché il programma d’installazione copi nella memoria tutti i file necessari.
Visualizzi correttamente la schermata di benvenuto di Windows 7, quella che ti chiede di specificare la lingua e il layout della tastiera? Ciò significa che il grosso è praticamente fatto! A questo punto, puoi procedere con l’installazione del sistema operativo seguendo le semplici istruzioni mostrate a schermo, esattamente come faresti se avessi a disposizione il CD originale: i passaggi sono praticamente identici!
Aspetta, mi stai dicendo che hai bisogno di supporto aggiuntivo riguardo l’intera procedura? Non ho nessuna intenzione di lasciarti solo: ho infatti realizzato apposta per te un tutorial specifico su come installare Windows 7, in cui ho avuto modo di trattare l’argomento con dovizia di particolari.
In caso di problemi
Se stai operando da un computer moderno su cui hai preventivamente impostato la modalità legacy di UEFI, l’installer di Windows potrebbe segnalare come non utilizzabile il disco fisso presente nel computer, a causa della struttura differente della tabella delle partizioni (che su sistemi UEFI è GPT, mentre su sistemi non-UEFI/Legacy è MBR/msdos). In tal caso, si rende necessaria la formattazione “profonda” del disco su cui intendi installare Windows 7, avendo cura di specificare MBR/msdos come nuova tabella delle partizioni.
Uno dei software che permettono di compiere quest’operazione è Gparted, una particolare distribuzione di Linux (di cui ho avuto modo di parlarti nella mia guida su come partizionare hard disk) che agisce al di fuori del sistema operativo già installato sul computer: una volta avviato il sistema, puoi modificare la tabella delle partizioni recandoti nel menu Dispositivo > Crea tabella partizioni… e selezionando la voce msdos dal menu a tendina annesso alla finestra successiva.
Tieni però presente che, se vorrai in futuro reimpostare la modalità UEFI classica e installare un sistema operativo moderno, avrai la necessità di modificare nuovamente la tabella delle partizioni del disco, procedendo a un’ulteriore formattazione.
Se ti trovi in questa situazione e non hai intenzione di apportare una modifica così profonda alla struttura del disco, puoi comunque utilizzare Windows 7 dall’interno del sistema operativo già presente sul computer in questione, aiutandoti con i sistemi di virtualizzazione di cui mi appresto a parlarti nella sezione immediatamente successiva.
Virtualizzare Windows 7
Non vorresti compromettere l’integrità del computer installando su di esso un nuovo sistema operativo? Allora questa è la sezione che fa per te: puoi installare Windows 7 senza CD senza toccare nulla sul disco fisso del PC, utilizzando una macchina virtuale: all’atto pratico, una macchina virtuale è essa stessa un programma, per cui le modifiche che andrai ad apportarvi restano confinate all’interno della stessa, permettendoti di agire in tutta sicurezza.
I requisiti per far girare Windows 7 su una macchina virtuale, però, sono leggermente più alti, poiché il computer che ospiterà la virtualizzazione dev’essere per forza di cose più potente rispetto a quanto sarebbe sufficiente per eseguire Windows 7 in modalità “pura”.
Per la precisione, una macchina fisica che possa ospitare in modo agevole un sistema Windows 7 virtualizzato dovrebbe disporre dei seguenti requisiti minimi.
- Processore dual-core o superiore, a 64 bit.
- Almeno 6 GB di RAM.
- Almeno 200 GB di spazio libero su disco.
- Scheda video dedicata o integrata da almeno 512 MB di memoria video (VRAM).
Il miglior programma gratuito che puoi utilizzare per lo scopo è VirtualBox di Oracle, scaricabile liberamente dal suo sito ufficiale: si tratta di un gestore di macchine virtuali molto semplice da utilizzare che, nel giro di un paio di clic, permette la creazione di un ambiente completo e pronto all’uso.
Per ottenerlo, collegati al sito che ti ho segnalato poc’anzi, clicca sul pulsante Download presente al centro della pagina e successivamente sulla scritta Windows hosts per avviare il download dell’installer.
Una volta ottenuto il file così scaricato (ad es. VirtualBox-X.XX.XX-XXXXXX-Win.exe), avvialo e procedi con il setup cliccando più volte sul pulsante Avanti. A un certo punto, il programma potrebbe chiederti di aggiungere nuovi driver e nuove interfacce di rete al sistema: consenti l’installazione delle stesse senza esitare. Per istruzioni più precise relative all’installazione di VirtualBox, ti consiglio di far riferimento alla mia guida su come usare VirtualBox.
Terminato il setup della macchina virtuale, puoi scegliere se procedere con l’installazione “manuale” di Windows, oppure importare nel programma una virtual machine già pronta all’uso, scaricabile gratuitamente dal sito di Microsoft (così da saltare la procedura di installazione del sistema operativo).
Installazione manuale di Windows
Per creare una nuova macchina virtuale pronta per ospitare Windows 7, dunque, avvia VirtualBox dal menu Start o tramite l’icona creata sul desktop e fai clic sul pulsante Nuova collocato in alto a sinistra, per avviare subito la creazione di una nuova macchina virtuale.
Nella finestra che si apre, indica Windows 7 nel campo di testo Nome e attendi che VirtualBox imposti automaticamente i parametri ottimali per l’esecuzione del sistema. In seguito, clicca più volte sul pulsante Successivo per confermare le varie impostazioni (quelle predefinite vanno benissimo) e, quando richiesto, premi sul pulsante Crea per costruire subito un nuovo disco virtuale da usare per l’installazione del sistema operativo.
A questo punto, fai doppio clic sul nome della macchina virtuale appena creata, premi sul pulsante Avvia collocata in alto, poi sull’icona della cartella gialla (presente nella finestra che compare su schermo), seleziona l’immagine ISO di Windows 7 e dai Invio per avviare la VM usando il file immagine per l’installazione del sistema operativo Microsoft. Completata questa fase, non devi fare altro che procedere con l’installazione di Windows 7 esattamente come se stessi agendo da un computer fisico.
Se intendi approfondire il discorso sulla virtualizzazione di Windows 7, ti consiglio di leggere la mia guida su come virtualizzare Windows 7.
Virtual machine già pronta
Qualora avessi invece deciso di semplificarti la vita usando una macchina virtuale di Windows 7 già pronta per l’uso, della durata temporale di 90 giorni a partire dal primo accesso al sistema operativo, allora segui le istruzioni seguenti.
Tanto per iniziare, collegati a questa pagina del sito di Microsoft e seleziona una delle opzioni disponibili dal menu a tendina collocato a sinistra: IE8 on Win7 per scaricare una copia di Windows 7 che includa Internet Explorer 8, IE9 on Win7 per scaricare una copia di Windows 7 che includa Internet Explorer 9, IE10 on Win7 per scaricare una copia del sistema operativo che contiene Internet Explorer 10 o, ancora, IE11 on Win7 per ottenere una versione del sistema che contenga Internet Explorer 11.
Fatto ciò, seleziona la voce VirtualBox nel menu a tendina immediatamente successivo e pigia sul pulsante Download per scaricare sul computer la Virtual Machine già pronta all’uso.
Dopo aver ottenuto l’archivio in questione (ad es. IE9.Win7.VirtualBox), estrai il contenuto dello stesso in una cartella a piacere, fai doppio clic sul file .ova incluso al suo interno (ad es. IE9 – Win7.ova) e conferma la volontà di aggiungere a VirtualBox la nuova applicazione virtuale pigiando sul pulsante Importa.
Una volta completata la procedura di importazione (potrebbero essere necessari diversi minuti), apri la schermata principale di VirtualBox, seleziona la macchina virtuale appena creata e pigia sul pulsante Avvia per attivarla immediatamente: se tutto è filato liscio, dovresti poter accedere a Windows 7 digitando, quando richiesto, la parola d’ordine Passw0rd!.
In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.