Come investire online
Hai messo un gruzzoletto da parte ma, complice l’inflazione galoppante, ti sei accorto che mantenere i fondi fermi sul conto li rende particolarmente vulnerabili a questo fenomeno. Per questo ti sei messo alla ricerca di una buona soluzione per fuggire a questo problema, magari guadagnandoci anche qualcosina nel mentre.
Per questo hai deciso d’investire in qualche asset che possa ispirarti la fiducia necessaria per meritarsi i tuoi soldi, ma non vuoi affidarti a intermediari dei quali non sei certo abbiano a cuore il tuo benessere finanziario. Quindi, alla fine di tutto questo percorso, hai aperto Google per sapere come investire online, e il mio sito si è materializzato davanti ai tuoi occhi con le risposte che cerchi.
In questo articolo infatti andrò a presentarti alcune semplici e pratiche soluzioni per l’investimento “fai da te”, ma voglio comunque lanciare un monito alla cautela. Il mondo degli investimenti non è affatto semplice, può portare a perdite e guadagni anche cospicui e non va preso alla leggera. Inoltre, ogni parola scritta in questa guida non è altro che una spiegazione tecnica sul come investire, ma non è né deve essere interpretata come consiglio finanziario.
Indice
Come investire soldi online
Come vedremo nelle prossime righe, ci sono moltissimi asset nei quali è possibile investire online, ma ognuno di essi merita di essere trattato separatamente e necessita delle dovute conoscenze prima di qualunque mossa. Devi sapere che fare cose come iniziare a investire online in azioni non è come farlo in crypto, NFT, terre rare, obbligazioni e così via, quindi assicurati di avere le giuste conoscenze prima di buttarti su una di queste realtà.
Come investire online in borsa
La prima soluzione della quale voglio parlarti è quella che, generalmente, viene chiamata con l’appellativo di Borsa. Esso è un termine assolutamente generico che comprende le azioni, ma anche ETF, metalli preziosi, terre rare, obbligazioni e molto altro ancora.
Tutte queste vengono comunemente aggregate perché, almeno fino ai primi anni 2000, erano riunite in un unico blocco conosciuto come La Borsa, il quale poi veniva suddiviso in Borsa americana, italiana, tedesca e così via. Oggi questo termine rimane valido e comprende sempre le stesse cose, ma non è più l’unica forma d’investimento su beni non tangibili o sull’andamento dei prezzi in generale, ma questo lo vedremo più avanti.
Oggigiorno, se vuoi investire su una qualunque borsa o su un qualunque asset (entrambi tra quelli più popolari), puoi affidarti a piattaforme online. Queste vengono generalmente chiamate broker e, in linea di massima, ti danno accesso a uno spettro molto ampio di opportunità d’investimento.
Non sono le uniche opzioni però perché, insieme a questi broker, si è creato anche un mercato parallelo di banche o conti online che danno accesso a vari tipi d’investimento per i clienti. Questi hanno solitamente commissioni maggiori per le transazioni o altri tipi di svantaggi più o meno evidenti, i quali però sono compensati dalla comodità di avere tutto riunito sotto un’unica entità. Alcune delle principali piattaforme per fare cose come investire azioni online, sono queste.
- eToro — altro broker tra i più conosciuti e utilizzati al mondo. Offre una gamma di strumenti derivati molto ampi, dà accesso a un conto demo per provare a cimentarsi nel trading e ha molti asset disponibili (ma meno di Degiro). Per sapere in dettaglio come funziona eToro, ti lascio alla mia guida sul tema.
- Moneyfarm — altro broker che ti permette di creare strategie d’investimento, offre delle guide per muovere i primi passi, include servizi di consulenza e, a livello assoluto, è anche da considerarsi un top del settore. Per sapere in dettaglio come funziona Moneyfarm, ti lascio alla mia guida sul tema.
- Revolut — banca online che, oltre al suo conto a zero spese, ha il vantaggio di offrire la possibilità di aprire un portafoglio titoli senza mai uscire dall’app. Davvero comodissima. Per sapere in dettaglio come funziona Revolut, ti lascio alla mia guida sul tema.
- Degiro — uno dei migliori broker online con alcune delle commissioni più basse del settore. Ha un numero di titoli, ETF e ogni altro asset davvero invidiabile ed è una soluzione molto valida a livello assoluto.
Se vuoi conoscere le migliori app per investire, ti lascio alla mia guida dedicata sul tema.
Come investire online in criptovalute
Se la Borsa non fa al caso tuo, potresti voler sapere come investire soldi online in criptovalute, asset che hanno sia rischi che potenziali rendimenti molto più elevati. Qui però voglio prima metterti in guardia da possibili truffe che, coloro che entrano nel settore, hanno maggiore probabilità di subire.
Il settore delle crypto non è molto regolamentato e permette a chiunque (letteralmente anche tu o io) di dar vita a monete e metterle sul mercato. Con tali “progetti”, individui senza scrupoli lanciano pubblicità truffaldine con nomi di tendenza per far credere al potenziale investitore che questo è un progetto sicuro. Una volta racimolati i fondi, scappano con la cassa senza lasciare tracce.
Quando vedi nomi come Facebook, Elon Musk, ChatGPT, il telefilm del momento o qualunque altro nome che non sia nato dal mondo delle criptovalute, diffida perché, al 99%, è una truffa. Prima di allocare qualsiasi cifra in una qualsivoglia moneta, studia cosa fa e a cosa serve, incrocia le fonti e cerca di capire se è seria o meno. Anche in questo caso, se ti addentrerai nei meandri più profondi delle criptovalute, sei comunque esposto a rischi altissimi.
Questo non vuole essere un deterrente, quanto più un monito che ritengo assolutamente necessario per chiunque si affacci su questo mondo. Detto questo, se vuoi comprare criptovalute puoi rivolgerti a piattaforme chiamate exchange, oppure ad alcune altre opzioni che vedremo qui di seguito.
- Young Platform — exchange completamente italiano e regolamentato secondo le legislazioni locali (quindi niente beghe legali). Ha commissioni più alte e un numero limitato di asset, ma può far gola se vuoi stare il più “tranquillo” possibile. Se vuoi saperne di più, ti lascio alla mia guida su Young Platform sul tema.
- eToro — broker di cui ho già parlato nel capitolo precedente, il quale ha anche una sezione dedicata alle criptovalute.
- Revolut — banca di cui ho parlato prima che offre anche criptovalute ai clienti, ma non potranno essere prelevate e le commissioni sono abbastanza alte.
- Binance — il più grande e famoso exchange al mondo, il quale vanta una posizione che lo rende anche tra i più affidabili, con le migliori tariffe e numero di asset scambiabili tra i più alti. Difficile trovare vere controindicazioni a parte il fatto che, non di rado, abbia qualche piccola grana con le legislazioni locali (ma non è l’unico). Se vuoi saperne di più, ti lascio alla mia guida su Binance sul tema.
- Crypto.com — tra i migliori exchange attualmente in circolazione non si può non nominare Crypto.com, il quale ha saputo scalare le classifiche a una velocità pazzesca. Magari non avrà le tariffe o la quantità di asset di Binance, ma la sua interfaccia semplicissima e pulita lo rende molto amichevole per i novizi. Se vuoi saperne di più, ti lascio alla mia guida su Crypto.com sul tema.
Se vuoi saperne di più, ti lascio alle mie guide ai migliori exchange e su come iniziare a investire in criptovalute, sono certo le troverai utili appena linkate.
Come investire online in NFT
Gli NFT (Non-fungible Token) sono tecnicamente delle criptovalute che determinano il possesso di un bene digitale (es. un’immagine). Un qualunque individuo potrebbe prendere un proprio disegno (ma non solo), digitalizzarlo, racchiuderlo in un NFT e venderlo al miglior offerente.
Questo processo è un qualcosa che è diventato e sta diventando sempre più comune, specialmente per quegli artisti che hanno visto ben poche soddisfazioni monetarie dalle loro creazioni sul mercato tradizionale (ma non solo loro). Questa nuova frontiera dell’arte è un qualcosa che, se si hanno le conoscenze nel settore o una buona capacità di predire i trend, può dare molte soddisfazioni.
Tali NFT possono essere disegni, audio, video, foto, domini, oggetti o asset nel metaverso o in altri giochi su blockchain o altri elementi unici di questo tipo. Il problema di questo settore sta nella difficoltà nello stabilire un valore reale di questi oggetti, i quali sono sempre soggetti a fattori più di moda che tangibili.
Insomma, se davvero vuoi lanciarti nel mondo degli NFT, meglio che affini il tuo occhio per gli affari perché qui non puoi buttarti su beni rifugio come l’oro, o la sua controparte digitale quale bitcoin(che troppo rifugio non è). Se, nonostante questo, volessi intraprendere questo percorso, queste sono alcune piattaforme laddove comprare e vendere NFT.
- OpenSea — il più grande e utilizzato mercato di NFT, laddove puoi comprare praticamente qualunque tipo di asset tramite scambio secco a prezzo prefissato, oppure vincendo l’asta. Se vuoi sapere più in dettaglio come funziona OpenSea, ti lascio alla mia guida sul tema.
- SuperRare — altra piattaforma molto popolare per gli NFT, la quale ha un funzionamento molto simile a OpenSea e adatta se non trovi quello che cerchi sulla prima.
- Rarible — altro mercato di NFT che funziona come i precedenti, quindi vale il medesimo discorso appena fatto.
- Binance — il più grande exchange di criptovalute al mondo ha anche una sezione dedicata agli NFT, laddove comprare e vendere con estrema facilità. Maggiori informazioni qui.
- Crypto.com — anche questo exchange ha il suo personale mercatino degli NFT, quindi vale la pena darci un’occhiata se hai il conto aperto con loro. Maggiori informazioni qui.
Se però vorrai comprare NFT fuori dagli exchange, ti servirà un portafogli hardware o software nel quale metterli. Alcune opzioni molto valide e a costo zero sono MetaMask e TrustWallet, ma lascio a te il compito di scegliere quello giusto per le tue necessità. Se vuoi sapere più in dettaglio come investire in NFT con tutti i consigli e avvertenze del caso, ti lascio alla mia guida sul tema.
Come investire sul trading online
Discorso completamente diverso è quello dell’investimento nel trading, associazione di parole che ha ben poco senso in verità, in quanto sono due mondi paralleli che non s’incontrano (quasi) mai. L’investimento consiste nell’allocare una determinata cifra in un asset, comprarlo e aspettare che salga in un arco temporale medio o lungo (mesi o anni), per poi venderlo per incassare gli eventuali ricavi.
Questo tipo di strategia prevede la conoscenza dei fondamentali di quel determinato asset, ovvero le previsioni di crescita della compagnia, la richiesta del metallo raro, il rendimento offerto dai buoni del tesoro e così via. Diciamo che potremmo considerarla una strategia alla “compra e dimentica”, dove non avere preoccupazioni o pensieri fino al momento della vendita. Certo, sarebbe un po’ più complesso di così in alcuni casi ma, per il 90% degli investitori, è una definizione grossomodo corretta.
Il trading è una strategia attiva che punta a seguire i trend del mercato, il che consiste nel leggere notizie, ascoltare rumor e “annusare” ciò che sta nell’aria. Questo significa mantenersi costantemente aggiornato, movimentando capitali anche su basi orarie piuttosto che mensili o annuali come per l’investimento.
Il trading è un lavoro a tempo pieno, con dei rischi che vanno ben oltre a quelli dell’investimento e laddove subentra un fattore emozionale e una capacità di controllo che non sono facili da ottenere. Buttarsi sul trading senza conoscenze o preparazioni necessarie è un qualcosa di sciocco è che non può che portare alla rovina.
Detto questo, se vuoi fare trading puoi usare uno qualunque dei broker o degli exchange che ho già citato in questa guida, in quanto sono rivolti sia a investitori che a trader. Prima di buttarti però, prenditi un po’ di tempo per leggere il mio articolo (e magari qualche decina d’altri in più) su come giocare in borsa, in modo da sapere bene quello che stai per fare.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.