Come killare un processo Linux
Hai presente quando, su Windows, si blocca un programma e devi aprire il task manager per forzarne la chiusura? Ecco, questo genere di cose non accadono solo sul sistema operativo di casa Microsoft: accadono anche su sistemi operativi ritenuti generalmente più stabili, come macOS e Linux, ed è proprio di questi che voglio parlarti oggi.
Per essere più precisi, è di Linux che voglio parlarti, e voglio farlo per illustrarti alcune delle migliori tecniche per "killare", cioè per terminare in maniera forzata, i processi che non rispondono più. Ci sono vari modi per farlo e, visto che solo ora stai muovendo i primi passi in questo straordinario sistema operativo, ti consiglio di provarli tutti.
Io utilizzerò Ubuntu, una delle distro Linux più diffuse al mondo (per l'esattezza Ubuntu 16.04 LTS), ma le indicazioni presenti nel tutorial valgono per molte altre versioni del sistema operativo del pinguino. Coraggio, non aspettare oltre: prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come killare un processo Linux seguendo le istruzioni che trovi di seguito. Ti assicuro che sarà davvero un gioco da ragazzi!
Monitor di sistema
Se sei abituato a Windows e al suo task manager, troverai molto familiare l'interfaccia di Monitor di sistema, un'applicazione inclusa di serie in Ubuntu (e altre distro Linux) che permette di visualizzare tutti i processi in esecuzione sul computer e di "killare" quelli che non rispondono più.
Per utilizzare Monitor di sistema, recati nella Dash di Linux (su Ubuntu basta cliccare sull'icona Cerca sul computer che si trova nella barra laterale di sinistra), cerca Monitor di sistema nella schermata che si apre e clicca sull'icona dell'utility che compare fra i risultati della ricerca.
Nella finestra che si apre, individua il processo relativo al programma che vuoi "killare", selezionalo con il mouse e clicca prima sul pulsante Termina processo (collocato in basso a sinistra) e poi sul pulsante Termina processo nella finestra di conferma che compare al centro dello schermo.
Qualora il processo selezionato, nonostante la pressione del pulsante "Termina processo", non si chiudesse, fai click destro sul suo nome e seleziona la voce Uccidi dal menu che compare. In questo modo dovresti riuscire a forzare la chiusura del processo (e quindi del programma) selezionato.
Comando "xkill"
Un altro modo, molto semplice, per killare un processo Linux è invocare il comando xkill nel terminale. Utilizzando il comando xkill, il puntatore del mouse si trasforma in una piccola "x" e permette di "uccidere" un programma semplicemente cliccando sulla sua finestra.
Dai, provaci subito! Apri il terminale di Linux (se non sai dove si trova, cercalo nella Dash), digita il comando xkill nella finestra che si apre e premi il tasto Invio sulla tastiera del PC.
A questo punto, il puntatore del mouse dovrebbe essersi trasformato in una "x" e nel terminale dovrebbe essere comparsa la scritta Select the window whose client you wish to kill with button 1. Clicca quindi sulla finestra del programma che vuoi terminare e il relativo processo dovrebbe essere "killato" in maniera istantanea.
Terminale
Per concludere, voglio illustrarti alcuni comandi che permettono di killare i processi Linux dal terminale. Non si tratta di soluzioni comode o intuitive come quelle analizzate in precedenza, ma è sempre bene conoscerle (anche solo per approfondire la propria confidenza con il terminale di Linux).
In alcuni casi, affinché i comandi vengano eseguiti correttamente, bisogna anteporre il prefisso sudo a questi ultimi e bisogna digitare la password da amministratore.
Comando "kill"
Tramite il comando kill è possibile terminare un processo indicandone semplicemente l'ID, cioè il codice identificativo.
- Per scoprire il codice identificativo di un processo bisogna aprire il terminale e digitare il comando ps aux | grep nome dove al posto di "nome" bisogna inserire il nome del programma da terminare. Ad esempio, per trovare tutti i processi legati a LibreOffice bisogna digitare ps aux | grep libreoffice.
- Per terminare il processo bisogna digitare il comando kill ID, dove al posto di "ID" bisogna digitare il codice identificativo del processo da "killare" (es. kill 4818 per terminare il processo con ID 4818).
Comando "pkill"
Con il comando pkill si possono "killare" tutti i processi che hanno nel loro nome un determinato termine, senza conoscerne l'ID numerico.
Ad esempio, digitando pkill firefox vengono terminati automaticamente tutti i processi che contengono "firefox" nel loro nome.
Se vuoi scoprire quali sono i processi che contengono un determinato termine nel loro nome, digita il comando pgrep -l termine, dove al posto di "termine" devi digitare il termine che deve essere presente nel nome del processo.
Comando "killall"
Se conosci il nome esatto di un processo e vuoi "killarlo" senza risalire al suo ID numerico, utilizza il comando killall nome, dove al posto di "nome" devi digitare il nome esatto del processo da terminare (es. killall firefox per concludere il processo "firefox").
Per scoprire quali sono i processi in esecuzione sul computer, digita il comando ps -ef. Se invece vuoi scoprire quali sono i processi eseguiti da un determinato utente sul computer, usa il comando ps -ef | grep nome, dove al posto di "nome" devi digitare il nome dell'utente oggetto della ricerca.
Infine, ti segnalo che usando il comando top puoi visualizzare quali sono i processi che stanno usando la maggior quantità di risorse (CPU e memoria RAM) sul computer.
Se noti che il computer va in maniera troppo lenta, puoi usare il comando "top" per individuare i processi responsabili del rallentamento del PC e il comando "killall" per terminarlo.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.