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Come leggere i messaggi di un altro cellulare gratis

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È ormai da un po’ di tempo che stai facendo da genitore e questa nuova vita ti sta facendo vedere il mondo sotto un’altra prospettiva. Sei consapevole, però, che quello odierno è un mondo tecnologico, dunque sei alla ricerca di metodi per fare in modo che l’esperienza Web dei tuoi figli avvenga in sicurezza.

È in questo contesto che ti stai chiedendo come leggere i messaggi di un altro cellulare gratis, vero? Non preoccuparti: al giorno d’oggi i sistemi per mettere in sicurezza uno smartphone affinché risulti tranquillamente utilizzabile da chi non ha ancora raggiunto la maggiore età non mancano di certo: non c’è bisogno di andare a leggere quanto scritto/ricevuto. Gli strumenti a disposizione dei genitori sono infatti molteplici e vanno a coinvolgere sia la sicurezza in ambito comunicazioni (certo, anche le cosiddette chat social, visto che ormai gli SMS sono essenzialmente in disuso) che un po’ tutto ciò che avviene in un determinato dispositivo. Come dici? Sei interessato alla questione? Di seguito puoi trovare tutti i dettagli del caso: detto questo, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura!

Nota bene: leggere i messaggi di un altro smartphone può rientrare in un’area grigia a livello di privacy, anche se questo appartiene al proprio figlio e ciò che si vuole mettere in atto è un’operazione di tutela. Non è assolutamente mia intenzione incentivare l’utilizzo di “app-spia” e simili e infatti in questa sede mi appresto semplicemente a indicare le modalità di Parental Control ufficiali, previste direttamente dai sistemi operativi integrati negli odierni dispositivi, fornendo ai genitori delle indicazioni generali su quanto si può effettivamente fare a livello di tutela in un mondo social, nonché spiegando alcuni scenari che si possono riscontrare in questo contesto. Non mi assumo insomma alcuna responsabilità circa l’uso che potrebbe essere fatto di soluzioni di terze parti, che ricordo essere pensate per il controllo genitori e non per leggere messaggi.

Indice

Informazioni preliminari

Indicazioni preliminari altro cellulare

Dato che ti stai chiedendo come leggere i messaggi di un altro cellulare gratis adesso che sei un genitore, ritengo sia giusto fornirti innanzitutto un quadro generale sulla questione. Infatti, ci tengo a precisare sin da subito che ci sono altri modi per procedere.

Spesso, infatti, la differenza di età coi propri figli può fare in modo che ci siano delle divergenze in termini di interessi, nel senso che potresti non conoscere perfettamente quali servizi sono oggi popolari tra i più giovani (spoiler: gli SMS non si usano praticamente più, dato che i messaggi passano più che altro per app di messaggistica istantanea come WhatsApp e piattaforme social come Instagram). Per quanto questo possa risultare per certi versi normale, visto che le nuove generazioni hanno da sempre le loro abitudini, in realtà conoscere le app di cui fanno uso i propri figli risulta importante per capire se c’è effettivamente qualcosa su cui risulta necessario intervenire.

Qualche esempio pratico? Nei negozi digitali integrati nei dispositivi mobili, quali ad esempio Play Store (per dispositivi Android) e App Store (per iPhone) risiedono molteplici giochi. In quanto tali, si potrebbe erroneamente pensare che siano tutte delle esperienze totalmente in sicurezza, ma in realtà anche in questo caso possono emergere diverse problematiche. Ad esempio, se nella pagina di un gioco che è stato scaricato gratuitamente è presente la voce Acquisti in-app (o simile) significa che al suo interno sono presenti delle micro-transazioni, che in genere fanno uso di soldi veri (sì, si passa, se configurata sul dispositivo, per la tua carta di credito o comunque per il metodo di pagamento che hai impostato) per sbloccare elementi digitali.

Al netto delle questioni relative al tuo portafogli, è ancora più importante notare che ci sono delle applicazioni, come la popolarissima Roblox, che in realtà non rappresentano propriamente un singolo gioco, bensì una piattaforma di giochi, anche creati dagli utenti. In parole povere, all’interno di quest’applicazione è possibile trovare un po’ di tutto, comprese altre persone che potrebbero voler fare uso di funzioni di chat e simili. Per quanto dunque si faccia riferimento a un’esperienza “cartoon”, capisci bene che in realtà questo tipo di app può essere visto per certi versi come una sorta di piattaforma social, che richiede dunque le giuste precauzioni per poter essere utilizzata in giovane età. Non è un caso che esista un’ampia Guida ufficiale di Roblox per i genitori, che potresti voler sicuramente approfondire se i tuoi figli sono soliti fare uso di quest’app.

Questo non significa assolutamente che i tuoi figli non debbano giocare, ma il messaggio che è bene arrivi a tutti i genitori è che lasciare libero accesso al proprio smartphone ai più piccoli può potenzialmente esporli a seri rischi. Basti pensare, ad esempio, alle funzioni per le conversazioni social, che potrebbero coinvolgere sconosciuti o esporre i più piccoli a contenuti sensibili. A tal proposito, è bene ricordarsi che i social network richiedono un’età minima per poter creare un account. Facebook richiede almeno 13 anni e questo vale anche per Instagram e Snapchat, per intenderci. Attenzione inoltre alle piattaforme di live streaming: ad esempio, per Twitch sono richiesti 13 anni e comunque è bene controllare quali contenuti vengono visti. Un esempio pratico? Piattaforme come Kick sono state al centro di controversie nel corso degli anni, vista la presenza di contenuti come giochi d’azzardo e funzioni di chat.

Genitore aiuta figlio esperienza Web social

Ci possono poi essere delle divergenze a seconda delle funzionalità usate: ad esempio, è possibile accedere a TikTok a partire dai 13 anni, ma per usare la funzione di invio e ricezione dei messaggi diretti è necessario avere almeno 16 anni. Insomma, è importante, come genitore, evitare di dare il proprio account ai più piccoli, in quanto verrebbero meno tutte le funzioni di sicurezza pensate per proteggere la relativa esperienza Web.

Spiegato che i social network non sono consentiti sotto una determinata età, questi esempi servono a ricordarti quanto sia importante accompagnare e comprendere l’esperienza. Certo, i figli usualmente non apprezzano molto quando i genitori “dicono di no” a qualcosa, ma chiaramente non possono sapere da soli come proteggersi dai contenuti del Web ed è dunque bene entrare in gioco nei modi previsti dagli stessi sistemi operativi e app.

Ci tengo a precisare che non è impossibile dare il proprio smartphone ai figli, ma in quei contesti è bene utilizzare delle modalità di protezione per evitare che ci sia l’accesso a determinate funzioni. Ad esempio, in alcuni dispositivi Samsung esiste la cosiddetta Modalità bambino, che consente di configurare un ambiente sicuro per quando si vuole passare lo smartphone ai più piccoli. Inoltre, per quanto ci siano di mezzo un buon numero di variabili anche a seconda del dispositivo a tua disposizione, spesso risulta possibile bloccare alcune funzioni direttamente dalle impostazioni delle app, o comunque impostando sistemi di autenticazione come impronta digitale e riconoscimento facciale.

Al netto di questo, potresti voler controllare come funzionano le app utilizzate mediante ricerche su Google: sappi infatti che esistono delle app approvate dai genitori, ad esempio YouTube Kids (una versione di YouTube che mostra solamente i contenuti per i più piccoli). In ogni caso, nel prosieguo del tutorial ti spiegherò i principali accorgimenti che si possono mettere in atto. Certo, riguardano anche la questione messaggi (termine che oggi assume più che altro una connotazione social, ma non si fa riferimento alla lettura degli stessi, bensì più che altro al fare in modo che i propri figli non finiscano in situazioni potenzialmente problematiche).

Come tenere sotto controllo il cellulare del figlio

Al netto di quanto esplicitato nelle indicazioni preliminari, è giunto il momento di scendere nel dettaglio delle modalità di protezione messe a disposizione direttamente dai sistemi operativi e dalla principali applicazioni social. Qui sotto puoi trovare tutte le indicazioni generali del caso.

Parental Control del sistema operativo

Controllo genitori Play Store

La prima questione pratica che ti consiglio di tenere in considerazione è relativa a quanto proposto direttamente dal sistema operativo in uso sullo smartphone, che si tratti di Android o iOS (nel caso degli iPhone).

Partendo da Android, sappi che esiste il Controllo genitori su Google Play. Di cosa si tratta? Essenzialmente risulta possibile limitare i contenuti scaricabili e acquistabili dal Play Store, il negozio digitale preinstallato su questa tipologia di dispositivi. In questo modo, capisci bene che sarai tu a scegliere di quali app si può fare uso, evitando al contempo che vengano effettuate spese non volute.

Per valutare questa possibilità, ti basta avviare il Play Store, mediante l’apposita icona che puoi trovare nella schermata Home o nell’app drawer (la pagina dove risiedono tutte le applicazioni installate sul dispositivo), andando poi a premere sull’icona del profilo collocata in alto a destra e scegliere l’opzione Impostazioni. Raggiunta quest’area, puoi dunque espandere la voce Famiglia, in modo che compaiano a schermo le opzioni relative al Parental Control. Il primo riquadro su cui ti consiglio di fare tap è quello Guida per i genitori: così facendo, infatti, ti verrà spiegato concretamente come cercare contenuti adatti, cosa si può effettivamente fare in termini di supervisione dell’account dei figli, come funzionano gli annunci in questo ambito e come bloccare i contenuti non adatti. Insomma, è la stessa Google a offrire consigli a tutto tondo.

Tuttavia, ciò che potrebbe interessarti fare concretamente è premere, nella succitata area Famiglia, sul riquadro Controllo genitori. Spostando dunque su ON la levetta presente in alto a destra, potrai scegliere un PIN da associare alle funzioni di controllo (ricordati di memorizzarlo e chiaramente evita di fornirlo ai più piccoli). Una volta fatto questo, potrai premere sul riquadro App e giochi, selezionando quali tipologie di contenuti classificati consentire. Ad esempio, potresti voler selezionare PEGI 3 o PEGI 7 per stare sicuro, a seconda dell’età di chi farà uso dello smartphone.

Tuttavia, non pensare che questa semplice opzione, che può comunque risultare utile, basti a rendere sicura l’esperienza. Al netto infatti dell’eventuale disinstallazione delle app già presenti sul dispositivo che non ritieni opportune, potresti voler procedere alla configurazione di Family Link. Quest’ultima è un’applicazione che ti consente di configurare funzioni di controllo avanzate, permettendoti di supervisionare il telefono da remoto. Certo, ci vuole un po’ di tempo per configurare tutto, ma sicuramente si tratta di un’opzione ufficiale che potrebbe risultare di tuo interesse e comunque, per ogni dubbio in merito, puoi tranquillamente fare riferimento alla mia guida specifica su come funziona Family Link, in cui ho spiegato tutto ciò che c’è da sapere in tal senso.

Parental Control del sistema operativo

Arrivato a questo punto del tutorial, potresti chiederti, sempre relativamente al mondo dei dispositivi Android, come cercare di evitare effettivamente che tuo figlio venga contattato da sconosciuti tramite messaggi, che questi siano comuni SMS oppure chat social. Ebbene, mediante Family Link, così come spiegato tramite le linee guida ufficiali di Google, è possibile ricevere notifiche ad esempio quando vengono scaricate nuove app, quindi se hai già disinstallato/limitato nel giusto modo le app con funzioni di messaggistica, saprai subito se eventualmente tuo figlio sta tentando di scaricarne di nuovo una, potendo dunque poi magari educarlo sulla questione.

Più che altro, però, potresti voler seguire quando indicato nelle FAQ ufficiali di Google su come contribuire a impedire che tuo figlio venga contattato. In queste ultime viene infatti spiegato come bloccare altre persone un po’ in tutti gli scenari, quindi seguendo quella spiegazione non dovresti avere troppi problemi a identificare subito potenziali scenari problematici e mettere in atto le giuste precauzioni.

Per quel che concerne, invece, i messaggi che riceve (anche gli SMS), in questo caso sappi che si entra in un’area grigia. Per quanto infatti si stia facendo riferimento a questioni di tutela, c’è comunque un aspetto di privacy. Non è assolutamente mia intenzione entrare in complesse questioni di questo tipo, ma in termini di buon senso è bene prendere tutte le precauzioni di Parental Control ufficiali indicate e poi, se proprio si hanno dubbi fondati, eventualmente chiedere ogni tanto al proprio figlio se ci sono problemi coi messaggi, discutendone insieme.

Certo, potrebbe fare il “furbo”, ma se hai preso le giuste precauzioni lato app con funzionalità social e l’eventuale numero della SIM è stato fornito solamente a poche persone selezionate, capisci bene che ci sono pochi scenari in cui potrebbe farlo. In ogni caso, potrebbe interessarti approfondire la mia guida su come bloccare lo spam telefonico per fare in modo il più possibile che non arrivino comunicazioni di quel tipo sul dispositivo.

Per il resto, se quello a disposizione di tuo figlio è un iPhone, sappi che anche in questo caso risultano integrati in modo importante dei Controlli Parentali. A tal proposito, come indicato direttamente nelle linee guida di Apple, risulta possibile, ad esempio, mettere in atto delle restrizioni relative ai contatti con cui il minore può comunicare. In ogni caso, come avrai ben compreso, l’argomento prevede tantissime variabili e risulta quindi necessario che sia tu a valutare la situazione, al netto delle indicazioni generali di cui posso metterti a conoscenza. Ecco dunque che, per procedere con la giusta attenzione, in questo caso potrebbe interessarti approfondire i miei tutorial su come attivare il Parental Control su come mettere in sicurezza il cellulare del figlio.

App spia

Cewe

Per quanto siano abbastanza discutibili dal punto di vista “morale”, le cosiddetta app spia possono essere sicuramente tra gli strumenti più efficaci per il controllo di uno smartphone e dei contenuti che passano attraverso quest’ultimo, in primis i messaggi.

Tra queste, ad esempio, mSpy, che consente di mettere sotto controllo lo smartphone Android o l’iPhone del proprio figlio tenendo sotto controllo WhatsApp, Facebook Messenger, Instagram, Telegram, SMS e tante altre app. Consente anche la localizzazione del device via GPS. Si può testare gratis per poi passare alla versione completa a pagamento. Maggiori informazioni qui.

Funzioni delle app

Parental Control Instagram

Ora che sei a conoscenza delle questioni generali (dai un’occhiata anche alla questione dell’età minima per i social, se non l’hai già fatto) e sai dove guardare relativamente alle funzionalità di Parental Control dei sistemi operativi, quel che potrebbe interessarti conoscere è l’esistenza delle funzioni dei social network per i genitori. Sì, sono direttamente queste piattaforme a fornire dei sistemi di sicurezza che cercano di fare in modo il più possibile che i più piccoli non finiscano in situazioni potenzialmente rischiose.

Ad esempio, collegandosi a un’apposita pagina del portale ufficiale di Instagram risulta possibile dare un’occhiata a tutti gli strumenti dedicati all’aiutare i ragazzi a usare il social in sicurezza. Esistono, ad esempio, funzioni relative alla restrizione di determinati account e così via. Capisci infatti che in un ambiente social gli sconosciuti non hanno nemmeno bisogno di un numero di telefono per raggiungere una persona, quindi per certi al giorno d’oggi è più che altro in questo ambito che si potrebbero voler mettere in atto delle precauzioni.

Nel caso di Instagram, potresti dare un’occhiata alle Impostazioni, in modo da approfondire poi sezioni come Privacy dell’account e Come possono interagire gli altri con te. Ad esempio, in quest’ultima area risiedono limitazioni relative a Messaggi e risposte alle storie, Tag e menzioni, Commenti, Condivisione e remix e così via.

Potresti dunque dare un’occhiata a tutte queste opzioni e consigliare tuo figlio in merito a cosa impostare per restare al sicuro, ad esempio scegliendo l’opzione Non ricevere le richieste in termini di messaggi. Così facendo, è possibile evitare, ad esempio, messaggi diretti da sconosciuti. Certo, le variabili in gioco sono molte e ti consiglio più che altro di informarti in merito a quanto consigliato a livello ufficiale dalla piattaforma, ma gli esempi pratici servono giusto a farti comprendere che i sistemi di protezione non mancano.

Guardando ai principali social network (oltre Instagram), potrebbero risultare di tuo interesse la Guida per i genitori di TikTok e la Guida ai controlli parentali di Snapchat. Per il resto, il mondo del Web e qualche ricerca specifica sui motori di ricerca possono aiutarti a comprendere meglio quali sono eventualmente le possibilità messe a disposizione dall’app di cui ti stai occupando.

Come non farsi spiare

Come non farsi spiare

In conclusione dell’approfondimento, vale la pena fare rapido riferimento anche ad alcuni scenari poco gradevoli in cui si potrebbe purtroppo incappare. Se hai infatti dubbi sul fatto che qualcuno stia spiando un dispositivo, potresti effettuare qualche verifica in merito.

Ad esempio, vista la diffusione delle app di messaggistica istantanea come WhatsApp, dovresti fare attenzione che non siano aperte altre sessioni relative all’account. In che senso? I malintenzionati potrebbero potenzialmente riuscire a spiare le tue chat collegando il profilo WhatsApp a una sessione Web o desktop. In questo modo, infatti, tutti i messaggi inviati e ricevuti compaiono anche su un altro dispositivo oltre che sullo smartphone, lasciando accesso completo all’account.

Certo, in linea generale qualcuno deve aver avuto accesso fisico al dispositivo per mettere in atto un’operazione di questo tipo (dato che prevede la scansione di un QR Code e l’autenticazione biometrica a partire dallo smartphone su cui è configurato il profilo), ma se hai dubbi in merito puoi aprire l’app e dare un’occhiata all’opzione Dispositivi collegati, in cui vengono messe in evidenza tutte le sessioni recenti legate all’account, che possono essere disconnesse da questa schermata.

Esistono poi app come Text Monitoring Parental Control (chiamata anche SaferKid Text Monitoring App su iPhone) che, per quanto pensate con in mente il controllo parentale, promettono un controllo avanzato sul dispositivo, arrivando ad esempio a offrire la lettura dei messaggi di testo e l’accesso alla cronologia Web. Certo, non sempre queste app riescono a funzionare a dovere al giorno d’oggi, visto che fortunatamente gli stessi sistemi operativi dispongono di un buon numero di funzioni di protezione lato privacy, ma se hai dubbi in merito potresti comunque “indagare” e scoprire se sono presenti app di questo tipo sul dispositivo, procedendo eventualmente alla loro disinstallazione.

In ogni caso, se l’argomento è di tuo interesse, puoi consultare l’approfondimento su come non farsi spiare il cellulare. Esistono infatti vari accorgimenti che risulta possibile mettere in atto in un contesto del genere.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.