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Come levare l’acqua dal cellulare

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Nel bel mezzo di una gratificante corsa in riva al mare è successo qualcosa che, purtroppo, non avevi previsto: il tuo smartphone, che pensavi fosse ben custodito e al sicuro in una tasca della tuta, è saltato improvvisamente via ed è atterrato proprio sul bagnasciuga. Oppure sei stato colto da un forte temporale imprevisto mentre facevi ritorno a casa sul tuo scooter e non hai fatto in tempo a ripararti a dovere per proteggere te e il tuo amato telefono dalla pioggia battente.

Insomma, sono cose che possono capitare, ma non c’è bisogno di abbattersi subito e pensare al peggio: anche se il dispositivo si è spento, o se hai la sensazione che non funzioni più come prima, ci sono diversi espedienti a cui puoi ricorrere per provare a salvarlo dallo smaltimento dei rifiuti elettronici.

Ho realizzato questa guida, quindi, proprio per fare il punto su come levare l’acqua dal cellulare, illustrandoti quelle che reputo le procedure più efficaci per provare a gestire questo tipo di situazione. Ti basterà solamente dedicare qualche minuto del tuo prezioso tempo alla lettura dei prossimi paragrafi e potrai facilmente individuare la soluzione più adatta alle tue esigenze. Ora, però, passiamo subito ai fatti, anche perché il fattore tempo potrebbe essere determinante per mettere in salvo il tuo device. Buona lettura e buona fortuna!

Indice

Informazioni preliminari

cover impermeabile telefono

Prima di procedere alla spiegazione pratica delle possibili soluzioni su come togliere l’acqua dal cellulare, credo sia opportuno fare alcune premesse che, sono certo, ti aiuteranno a gestire al meglio la situazione nella quale ti trovi.

La prima domanda che sorge spontanea in questi frangenti è quella relativa alla garanzia: se, dunque, ti stai chiedendo se il tuo smartphone sia coperto per questa tipologia di danni, devo informarti che purtroppo nella maggior parte dei casi di utilizzo non corretto del dispositivo la garanzia non può essere applicabile.

Ti invito, comunque, a verificare la presenza di eventuali clausole accessorie o di assicurazioni aggiuntive per danni accidentali che potresti aver sottoscritto all’atto dell’acquisto del device.

In secondo luogo, desidero subito istruirti su cosa è meglio NON fare quando il cellulare si bagna: istintivamente, infatti, potresti essere portato, ad esempio, a sottoporre il dispositivo a una fonte di calore intensa, come un asciugacapelli o un forno: in realtà in questo modo si rischia di peggiorare ulteriormente la situazione, in quanto i circuiti sono molto sensibili al caldo e rischiano facilmente di deteriorarsi o deformarsi.

Un’altra azione spontanea che è bene evitare è quella di riaccendere subito lo smartphone se quest’ultimo si è spento dopo essere entrato a contatto con l’acqua, in quanto potresti facilitare la generazione di un corto circuito. In questo caso ti consiglio di ricorrere alle soluzioni applicabili a un dispositivo non attivo esposte nei prossimi capitoli, come l’utilizzo del riso, delle bustine di gel di silicio, di un aspiratore per liquidi o di un ventilatore.

Infine, voglio cogliere l’occasione per darti qualche suggerimento per evitare che questo brutto inconveniente si ripresenti. Se il tuo lavoro o il tuo hobby ti portano a stare spesso a contatto con l’acqua o se, ad esempio, ti rechi spesso al mare o in piscina, ti consiglio vivamente di procurarti una custodia impermeabile.

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In commercio puoi trovarne di tutti i tipi e dimensioni, spendendo solamente pochi euro. Si tratta di modelli che possono vantare un grado di impermeabilità elevato, adattabili a diverse esigenze e in grado di accogliere e sigillare anche altri oggetti che potresti voler proteggere dall’acqua o da condizioni meteo avverse. Perché rischiare tanto per così poco?

Come levare l’acqua dal telefono

gel di silicio assorbente

È venuto il momento di passare ai fatti: il tuo cellulare bagnato non può aspettare oltre e un intervento tempestivo potrebbe limitare di molto i danni e salvarlo da una fine ingloriosa.

Per cominciare ti mostrerò come levare l’acqua dal telefono mediante la procedura più tradizionale, che si avvale dell’utilizzo di un materiale assorbente come il riso o le bustine di gel di silice: innanzitutto, spegni subito lo smartphone, per ridurre la possibilità che i circuiti elettrici si bagnino mentre sono attivi.

A seguire, rimuovi tutte le parti separabili del dispositivo: togli, dunque, l’eventuale cover, ove possibile la batteria, quindi la scheda SIM e, qualora presente, la scheda di memoria SD. In questo modo potrai preservare tutti questi elementi dall’umidità e asciugarli singolarmente.

Fatto ciò, procedi a tamponare delicatamente con un panno assorbente la scocca e il display, facendo attenzione a non utilizzare stoffe abrasive che potrebbero graffiare l’esterno del device.

A questo punto riempi un contenitore di riso crudo (meglio se istantaneo e disidratato) e immergi il cellulare in verticale al suo interno in modo che tutta la sua superficie venga a contatto con i chicchi. Se sei stato particolarmente previdente e hai conservato le bustine di gel di silice (senza rimuovere l’involucro) che spesso si trovano all’interno dei capi di abbigliamento nuovi o nelle confezioni di molti prodotti tecnologici particolarmente sensibili agli agenti atmosferici, ti consiglio di preferire queste ultime.

In entrambi i casi, comunque, il potere assorbente del riso o delle microsfere di silice farà gradualmente essiccare l’acqua presente all’interno del telefono. Ti consiglio, però, di attendere almeno 24/48 ore prima di estrarre lo smartphone dal contenitore e provare a riaccenderlo, in quanto si tratta di un processo piuttosto lungo.

Ovviamente, molto dipenderà dalla quantità di liquido che sospetti sia penetrata al suo interno e dalla permanenza del cellulare a contatto con esso. Se si tratta di acqua di mare, la situazione potrebbe essere ben più grave in quanto il sale è un acerrimo nemico dei circuiti elettrici: in questo caso è opportuno attendere anche un tempo maggiore per consentire l’eliminazione di tale sostanza.

Come togliere l’acqua dal telefono: suono

espulsione acqua smartphone

La soluzione esposta nel capitolo precedente non ti ha convinto del tutto e, dunque, sei alla ricerca di un metodo, come dire, meno drastico: nel tuo caso lo smartphone sembra rispondere correttamente ai comandi, magari è anche impermeabile (o parzialmente resistente all’acqua) ma hai la sensazione (o il timore) che l’altoparlante abbia subìto qualche danno, in quanto i suoni risultano tutti “gracchianti”.

Vorresti sapere, per farla breve, come togliere l’acqua dal telefono senza riso, magari attraverso un procedimento alternativo che non ti precluda la possibilità di continuare a utilizzare lo smartphone. Capisco perfettamente la tua situazione e le tue esigenze e ho in serbo un’ottima opzione che potrebbe fare proprio al caso tuo.

Il sistema di cui voglio parlarti prevede la semplice installazione di una particolare app che, una volta avviata, è in grado di emettere un suono costante, caratterizzato da frequenze sinusoidali che riescono a espellere il liquido attraverso una vibrazione controllata del dispositivo. Interessante, vero?

Se questa notizia sta catturando la tua attenzione e, quindi, vuoi saperne di più su come togliere l’acqua dal telefono suono, allora prosegui pure nella lettura: ho preparato per te alcune valide soluzioni applicabili sia ai cellulari Android che ai dispositivi Apple.

Android

app espellere l'acqua come funziona

Il tuo smartphone Android, recentemente, ha rischiato seriamente di annegare, ma per tua fortuna è ancora vivo e vegeto. Tuttavia, ti sei presto reso conto che qualcosa non sta più funzionando bene come prima: lo speaker sembra aver decisamente risentito del contatto con l’acqua e ora i suoni risultano piuttosto ovattati all’ascolto, poco chiari, come attutiti da un elemento esterno.

Se, dunque, ti trovi in una situazione del tutto simile a quella appena esposta e sei alla ricerca delle istruzioni, ad esempio, su come togliere l’acqua dal telefono Samsung, ti consiglio vivamente di provare l’app Espellere l’acqua.

Il nome non lascia spazio a nessun tipo di fraintendimento: il suo scopo, infatti, è proprio quello di favorire la fuoriuscita di acqua dall’altoparlante del tuo dispositivo e lo espleta perfettamente mediante l’emissione di un suono particolare che rientra in uno specifico range di frequenze.

Per scaricarla gratuitamente sul tuo smartphone Android, pigia su questo link e premi la dicitura Installa (se non hai servizi Google sul tuo device verifica anche su store alternativi). A questo punto devo avvisarti, però, che l’app propone degli annunci pubblicitari, ma li puoi rimuovere acquistando la versione PRO al costo di 2 euro.

A seguire, avvia Espellere l’acqua premendo sulla nuova icona (il simbolo di un altoparlante da cui fuoriescono delle gocce) presente in home screen o nel menu delle app, quindi, come prima cosa, rifiuta la visualizzazione di annunci personalizzati premendo sulla voce No, thanks, see non-personalized ads.

Ora, aumenta il volume al massimo e premi sul pulsante Espellere l’acqua, quindi capovolgi lo smartphone in modo che il display sia rivolto verso una superficie piana e pulita, possibilmente coperta da un tessuto assorbente.

Il cellulare produrrà per alcuni secondi un suono particolare, come accennato poc’anzi: una volta terminato, riprendi il dispositivo, verificando l’eventuale presenza di liquido al di fuori dello speaker, quindi assicurati che sia presente un segno di spunta verde al centro dello schermo, a conferma del completamento del processo.

Per verificare se l’operazione è andata a buon fine, fai tap sulla funzionalità Prova il suono, situata in alto, che avvierà la riproduzione di un brano. Se percepisci ancora un suono non conforme alle aspettative, ripeti la procedura premendo sul pulsante Ricomincia, collocato in basso, che ti rimanderà alla schermata principale dell’app, altrimenti premi sull’opzione a fianco.

iPhone

app sonic togliere acqua iPhone

Se disponi di uno smartphone Apple e, dunque, sei alla ricerca delle istruzioni su come togliere l’acqua dal telefono iPhone, anche in questo caso puoi fare riferimento ad apposite app che sfruttano lo stesso principio che ti ho esposto nei capitoli precedenti.

La prima di cui desidero parlarti è Sonic: l’utility in questione, che puoi facilmente reperire per iOS/iPadOS/watchOS a questo link, è del tutto gratuita, ma anche in questo caso vengono proposti annunci e la possibilità di effettuare acquisti in-app. Per installarla, quindi, premi il pulsante Ottieni (potrebbe essere richiesta verifica dell’identità tramite Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple).

Dopo aver avviato l’app premendo sulla sua icona, nega all’app di tenere traccia delle tue attività sulle app o sul Web di altre aziende, premendo sull’opzione Chiedi all’app di non eseguire il tracciamento.

A questo punto, per poter sfruttare la funzionalità di rimozione dell’acqua, premi sul simbolo della goccia situato al centro della schermata: l’app inizierà a produrre istantaneamente un suono prolungato, che faciliterà la fuoriuscita di liquido dallo speaker. Dopo aver constatato la completa espulsione dell’acqua, premi sul pulsante Stop per terminare l’operazione.

Un’altra possibilità di cui desidero parlarti è quella denominata Water Eject, proposta dalla community Routine Hub: sostanzialmente, essa esegue la medesima funzione vista in precedenza, ma senza installare app aggiuntive: basta installare un comando personalizzato per l’app Comandi e avviarlo all’occorrenza.

Altre soluzioni utili

aspiraliquidi

Hai apprezzato i vari espedienti esposti nei capitoli precedenti, ma vuoi fare tutto il possibile per essere certo che il tuo smartphone non subisca danni a causa del contatto con l’acqua e, dunque, vorresti poter valutare anche altre soluzioni.

In questo caso, un’altra via percorribile che voglio consigliarti è quella di provare ad aspirare il liquido: per farlo, prima di tutto rimuovi tutte le parti separabili dello smartphone (cover, batteria e schede), per non correre il rischio di risucchiarle.

A seguire, procurati un aspirapolvere provvisto di tubo flessibile (ove possibile, l’ideale sarebbe un modello industriale aspiratutto) o uno portatile, i quali risultano più adatti per questo tipo di situazione, quindi applica una eventuale bocchetta piccola al tubo o l’apposito accessorio per l’aspirazione dei liquidi in dotazione.

A questo punto, aziona l’apparecchiatura regolando la potenza al massimo e inizia ad aspirare il liquido direzionando l’aspiratore lungo tutta la superficie dello smartphone, facendo attenzione a non toccare i circuiti e il display.

Anche un erogatore di aria compressa può rappresentare una soluzione praticabile, sebbene non molto consigliata: in questo caso, infatti, è opportuno regolare al minimo il getto d’aria per non compromettere il funzionamento del dispositivo (che comunque dovrebbe essere già compromesso di suo, ma meglio non rischiare di far danni sopra ad altri danni!).

Infine, puoi considerare anche la possibilità di posizionare lo smartphone davanti a un ventilatore o a un getto di aria condizionata. Come vedi, sono tutte soluzioni che hanno anche potenziali controindicazioni e, anzi, se non ben applicate, possono causare danni gravi al telefono, quindi fai molta attenzione e mettile in pratica solo come “ultima spiaggia”, se il tuo device non è più in garanzia e soluzioni meno invasive non hanno sortito l’effetto desiderato. Io non mi assumo alcuna responsabilità sui risultati, sia ben chiaro!

In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.