Come navigare con IP anonimo
Ogni computer e, più in generale, ogni dispositivo che si collega direttamente a Internet, possiede un indirizzo univoco denominato IP, che lo identifica nella grande Rete e permette di gestire il transito dei dati. Chiaramente, la stragrande maggioranza dei servizi online — Web e non — conserva gli indirizzi di tutti gli utenti che vi accedono, unitamente ad altre informazioni come l’ora della visita e la posizione dell’IP. Vi sono casi in cui mascherare il proprio IP potrebbe tornare utile, come per esempio quando si desidera navigare in completo anonimato o, ancora, quando si vuole accedere a siti Web non disponibili nella zona in cui ci si trova.
Se, in questo momento, hai esigenze simili, sono ben lieto di comunicarti che ti trovi nel posto giusto, al momento giusto: di seguito, infatti, avrò cura di spiegarti per filo e per segno come navigare con IP anonimo, sfruttando una serie di tecnologie particolarmente conosciute nel mondo del Web.
Dunque, senza esitare oltre, prenditi qualche minuto di tempo libero e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono certo che, al termine della lettura di questa guida, sarai perfettamente in grado di scegliere e usare il sistema più adatto alle tue esigenze. Buona lettura e buon divertimento!
Indice
Informazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, nel concreto, come navigare con IP anonimo, ritengo doveroso chiarire alcuni aspetti importanti in merito alla cosa. L’indirizzo IP associato alla propria connessione è soltanto una tra le numerose informazioni che i server (Web e non) “collezionano” a seguito di una visita: pertanto, al fine di garantire un completo anonimato, bisognerebbe sempre usare una sessione privata del browser ed evitare di accedere a profili e account riconducibili alla propria persona.
Tuttavia, anche prestando tutta l’attenzione possibile, navigare con un indirizzo non riconducibile direttamente alla propria persona non sempre significa essere non rintracciabili! L’informatica è una scienza esatta ma non perfetta, ed è sufficiente una distrazione dell’utente, una vulnerabilità del sistema/servizio scelto o, peggio ancora, una precisa richiesta con valore legale affinché tutta l’attività possa venire a galla.
Alla luce di ciò, ti invito caldamente a usare le informazioni presenti in questo tutorial solo e soltanto per scopi leciti e non dannosi nei confronti di cose, persone o servizi di alcun tipo: per dirla con due famose massime, l’unico computer sicuro è un computer spento e soltanto quello che non si fa, alla fine, non si sa. Io ti ho avvisato!
Come navigare con un indirizzo IP diverso
Fatte tutte le doverose precisazioni del caso, lascia che ti spieghi come navigare con un indirizzo IP diverso dal proprio usando alcune tecnologie particolarmente diffuse e apprezzate.
Servizi VPN
A mio avviso, la miglior soluzione per navigare con un indirizzo IP differente da quello assegnato dal proprio fornitore di servizi consiste nell’affidarsi a un servizio VPN. Se non ne avessi mai sentito parlare, una VPN — o rete privata virtuale — consente di nascondere le attività svolte su Internet, grazie a un particolare tipo di connessione crittografata, denominata in gergo tunnel, instaurata tra il dispositivo che necessita di navigazione protetta e il server VPN scelto.
Alla luce di ciò, è semplice intuire che, usando Internet attraverso un server VPN, si cambia il proprio indirizzo IP e si acquisisce quello del server al quale ci si collega: va da sé che, per ottenere l’IP di una data nazione, bisogna scegliere un servizio VPN dotato di server ubicati nella nazione scelta
Inoltre, numerosi programmi e applicazioni per VPN consentono di proteggere non soltanto l’attività di navigazione svolta tramite il browser, ma tutti gli altri dati che transitano attraverso la Rete, rendendoli invisibili sia al provider Internet, che a eventuali criminali informatici intenzionati a intercettare i dati, con importanti ripercussioni positive per la privacy e la sicurezza dell’utente.
Giusto per farti qualche nome, tra i più conosciuti e apprezzati servizi VPN della categoria vi sono NordVPN (del quale ti ho parlato in questa guida), SurfShark (che ho recensito qui), ExpressVPN e Privado VPN. Ciascuno di essi è dotato di caratteristiche e peculiarità differenti, ma tutti hanno tre punti in comune: dispongono di server con indirizzi IP appartenenti praticamente a tutto il mondo, possono essere usati da più dispositivi — anche contemporaneamente — e, soprattutto, offrono altissime prestazioni in fase d’impiego.
Ad ogni modo, oltre ai software e alle applicazioni per VPN appena menzionate, ve ne sono tante altre — anche gratuite — in grado di assolvere egregiamente al compito per il quale sono state progettate: te ne ho parlato, in maniera dettagliata, all’interno del mio tutorial dedicato alle migliori VPN.
Rete Tor
Altra strada che puoi percorrere per navigare con un indirizzo IP differente da quello assegnato alla tua connessione consiste nell’usare la rete Tor. Se non ne avessi mai sentito parlare, il sistema Tor — acronimo di the onion routing — prevede l’incapsulamento iniziale dei dati con un certo numero di livelli di crittografia, e la rimozione sequenziale di questi ultimi da parte dei vari computer dislocati sull’intero globo, denominati nodi.
Quando un nodo rimuove uno strado di crittografia, rivela soltanto le istruzioni su come far transitare i dati verso il livello successivo e così via, fino a raggiungere l’ultimo nodo: esso riverserà la richiesta verso il destinatario finale, senza però fornire alcuna informazione sul percorso svolto in precedenza.
Pertanto, non è possibile scegliere la posizione dell’indirizzo IP tramite il quale si accede a Internet, in quanto essa è del tutto casuale: dunque la rete Tor non è adatta se, per esempio, si vuole modificare il proprio IP per accedere a siti/servizi disponibili soltanto in specifiche parti del globo; inoltre, è bene precisare che il sistema Tor è stato in passato oggetto di vulnerabilità e, per quanto affidabile, non va considerato come privo di difetti.
Nel momento in cui scrivo, il metodo più semplice per navigare su Internet attraverso la rete Tor consiste nell’usare un’apposita estensione dedicata al browser Chrome per computer, oppure alcune versioni modificate di Mozilla Firefox: il software Tor Browser per Windows e macOS, l’applicazione Tor Browser per Android e l’app Onion Browser per iPhone e iPad. Se sei interessato a saperne di più circa le modalità d’impiego della rete Tor, consulta senza esitare l’approfondimento che ho realizzato in merito.
Server Proxy
Se poi hai bisogno di nascondere il tuo indirizzo IP in via del tutto provvisoria, puoi prendere in considerazione i server proxy Web: di fatto, si tratta di computer remoti ai quali ci si può collegare, in modo tale da accedere al Web tramite l’IP del server e non il proprio. Per poter usare un server proxy Web, bisogna conoscere l’indirizzo del server stesso e la porta al sul quale esso ascolta: tali dati vanno poi inseriti nelle impostazioni del browser, il quale si occuperà di instradare il traffico attraverso il proxy scelto.
Tuttavia, questa soluzione non è esente da limiti: in primo luogo, i proxy Web possono influire negativamente sulla velocità di connessione; inoltre, alcuni servizi di questo tipo (soprattutto quelli gratuiti) tengono traccia delle connessioni in entrata e in uscita relative a tutti i client che vi si collegano e non supportano il protocollo https e, di conseguenza, la cifratura dei dati. Per questo motivo, i server proxy andrebbero usati soltanto per camuffare il proprio IP “al volo”, al fine di eseguire operazioni non impegnative e che, soprattutto, non richiedono l’inserimento di dati d’accesso a profili di alcun tipo. Per approfondimenti, consulta la guida che ho dedicato ai server proxy.
Relay privato di iCloud+
L’ultima soluzione di cui voglio parlarti, adatta soprattutto a chi naviga su Internet usando un dispositivo a marchio Apple, si chiama Relay privato: nel dettaglio, si tratta di una funzionalità dedicata a tutti coloro che dispongono di un abbonamento al servizio iCloud+, la quale consente di proteggere la navigazione su Internet effettuata mediante il browser Safari.
Nel dettaglio, le richieste vengono inviate gestite da due Internet relay sicuri e separati: il primo, gestito da Apple, “vede” l’IP originale e lo codifica insieme alla richiesta DNS, in modo tale che l’indirizzo Web del sito a cui si tenta di accedere risulti invisibile; il secondo, gestito da un fornitore di contenuti di terze parti, decodifica l’indirizzo della pagina Web e stabilisce il collegamento a quest’ultima, usando un indirizzo IP temporaneo e differente da quello originale.
Chiaramente, è possibile che l’impiego di tale servizio abbia qualche ripercussione quando si naviga su alcuni siti Web, soprattutto se questi ultimi prevedono controlli di sicurezza basati sull’IP e se, sul dispositivo, è attivata anche la protezione anti-tracciamento; tuttavia, il Relay privato è un’ottima soluzione da considerare se si utilizza il browser Safari e se si vuole navigare in completa sicurezza, pur rimanendo anonimi.
Detto ciò, vediamo ora come attivare il servizio Relay privato su Safari per iPhone/iPad: per prima cosa, apri le Impostazioni del dispositivo, facendo tap sul simbolo dell’ingranaggio disponibile nella schermata Home oppure nella Libreria app; successivamente, fai tap sul tuo nome, seleziona le voci iCloud > Relay privato e sposta su ON la levetta corrispondente alla dicitura Relay privato. Se vuoi usare esclusivamente indirizzi IP relativi italiani (o facenti parte del Paese in cui ti trovi), fai tap sulla voce Posizione indirizzo IP e tocca la voce Usa paese e fuso orario, per selezionarla.
Se, invece, il tuo è un Mac, apri le Impostazioni di sistema usando l’apposita voce disponibile nel menu Apple, clicca sul tuo nome situato in alto a sinistra e, successivamente, sulle diciture iCloud e Relay Privato; attiva infine la levetta posta accanto alla dicitura Relay privato e scegli se mantenere una posizione generica oppure se usare un indirizzo IP corrispondente al tuo paese e fuso orario, intervenendo sulla casella dedicata. Per maggiori informazioni, consulta la pagina di supporto per Relay privato, disponibile sul sito Web di Apple.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.