Come non farsi registrare le telefonate
Rabbrividisci al solo pensiero che qualcuno possa spiare le conversazioni che fai al telefono? Sappi che sei in buona compagnia! Ogni giorno, infatti, ricevo decine di richieste da parte di utenti che sono preoccupati dal rischio di essere spiati al telefono. Voglio rassicurarti però: il più delle volte, questi sospetti sono infondati e per questo bisogna evitare di essere troppo paranoici.
Tuttavia, il pericolo che le proprie telefonate vengano intercettate e registrate da qualche cybercriminale che agisce nell’ombra è concreto e, dunque, fai benissimo a prendere qualche misura di sicurezza volta a tutelare la tua privacy. Quali? Te lo dico subito: nei prossimi paragrafi di questa guida, trovi spiegato proprio come non farsi registrare le telefonate.
Dato che vedo il tuo interesse per l’argomento, direi di mettere da parte le chiacchiere e addentrarci subito nel cuore di quest’articolo. Coraggio: mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, soprattutto, cerca di attuare le “dritte” che ti darò, così da proteggere in misura ragionevole il tuo cellulare da possibili intrusioni. Ne approfitto per auguri buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
- Controllare le app installate
- Controllare la presenza di app-spia
- Effettuare una scansione antimalware
- Evitare root e jailbreak
- Altri consigli utili per non farsi registrare le telefonate
Controllare le app installate
La prima cosa che ti consiglio di fare per non farti registrare le telefonate è quella di controllare le app installate sul tuo smartphone, in quanto alcune di esse potrebbero essere impropriamente utilizzate per tracciare le attività svolte dall’utente, senza che questo se ne accorga.
Solitamente, vengono utilizzate a tale scopo app nate per fini più che legittimi, come quelle per il parental control, pensate quindi per consentire ai genitori di verificare le attività svolte dai propri figli sul cellulare, ma che a volte vengono installate da partner eccessivamente gelosi o da malintenzionati per monitorare le attività altrui.
Tra le più conosciute app di questo genere ci sono Qustodio e MobileFence che, come ti ho spiegato in quest’altra guida, permettono di controllare le chiamate di un altro cellulare con estrema facilità: basta installarle sul dispositivo della “vittima”, effettuare il collegamento al dispositivo di quest’ultimo tramite una semplice procedura di configurazione iniziale e monitorare il registro chiamate da remoto, utilizzando un altro dispositivo mobile o un computer.
Se vuoi sincerarti che sul tuo smartphone non siano installate app di questo genere, devi verificare se esistono app con privilegi elevati (qualora tu disponga di un terminale Android) o se ci siano dei profili di configurazione personalizzati (qualora tu abbia un iPhone), in quanto le app di parental control devono disporre di privilegi avanzati per funzionare. Ecco come puoi compiere questa semplice operazione di controllo.
- Su Android — recati nel menu Impostazioni > Sicurezza > Amministra dispositivo oppure Altre impostazioni > Privacy > Amministrazione dispositivo e verifica con attenzione che nella lista non ci siano applicazioni “sospette”. Se dovessero esserci, invece, provvedi a disattivarle togliendo il segno di spunta in corrispondenza delle loro icone e disinstallale immediatamente.
- Su iPhone — recati nel menu Impostazioni > Generali > Gestione dispositivo e verifica attentamente che nella lista non ci siano profili associati ad app “sospette”. Se dovessero esserci, disinstalla l’app associata a quest’ultimo, recati nuovamente nella sezione dedicata alla gestione dei profili e, dopo aver fatto tap sulla voce relativa al profilo personalizzato dell’app appena rimossa, premi sul pulsante Elimina profilo. Digita, poi, il codice di sicurezza impostato sul tuo iPhone e premi sul pulsante Elimina. Se non vedi la voce “Gestione dispositivo” nelle Impostazioni, invece, vuol dire che sul tuo iPhone non sono installate app che richiedono permessi particolari e per questo puoi stare ragionevolmente tranquillo.
Controllare la presenza di app-spia
Oltre alle app per il parental control di cui ti ho parlato nel capitolo precedente, devi controllare l’eventuale presenza di app-spia, ovvero di software sviluppati appositamente per spiare le attività dell’utente. Oltre a essere utilizzate per registrare le chiamate, queste app sono in grado persino di rilevare il testo digitato sulla tastiera, leggere i messaggi inviati e ricevuti, accedere alla posizione geografica del dispositivo e prendere il controllo della fotocamera, senza che l’utente si avveda di nulla!
Prima di verificare l’eventuale presenza di app-spia sul tuo smartphone, sappi che, solitamente, questi software sono in grado di nascondersi, quindi difficilmente si riesce a scovarli verificando la lista di applicazioni installate sul device e, per questo, bisogna usare delle particolari procedure volte a individuarle (e disinstallarle): di seguito te ne illustro alcune delle più efficaci.
- Avvia il browser e prova a collegarti agli indirizzi localhost:4444 oppure localhost:8888, che sono utilizzati da molte app-spia per nascondere il proprio pannello di configurazione, tramite il quale è possibile non solo individuarle ma anche di disattivarle e disinstallarle (a patto di conoscere il relativo codice di protezione).
- Avvia il dialer, cioè la schermata che permette di comporre numeri telefonici e digita il codice *12345, così da provare ad accedere all’eventuale pannello di configurazione delle app-spia (sempre che sul tuo dispositivo ce ne siano).
- Se disponi di un terminale Android sottoposto al root, avvia SuperUser/SuperSU e verifica la presenza di eventuali app-spia tra quelle che hanno chiesto e ottenuto i permessi di root. Se dalla ricerca riscontri la presenza di app “sospette”, revoca subito i permessi di root a queste app e disinstallale.
- Se disponi di un iPhone jailbroken, avvia Cydia, verifica se sono installate app “sospette” e, in caso affermativo, disinstallale. Ti consiglio, comunque, di rimuovere il jailbreak per azzerare del tutto la possibilità di incorrere in simili installazioni non desiderate.
Effettuare una scansione antimalware
Un’altra cosa che ti consiglio di fare, se possiedi un terminale Android, è effettuare una scansione antimalware, così da scovare eventuali software malevoli che potrebbero essere utilizzati da qualche intenzionato per monitorare le tue attività, telefonate comprese.
Anche se sul tuo dispositivo Android in realtà è già presente Play Protect, l’antimalware sviluppato da Google che serve a verificare l’attendibilità delle app che vengono scaricate dal Play Store, ti consiglio comunque di usare anche una soluzione di terze parti, così da avere un “secondo parere”. Tra i migliori antimalware sulla piazza, ti consiglio l’utilizzo di Avast Mobile Security e Mobile Security & Antivirus by ESET, di cui ti ho parlato ampiamente in quest’altra guida.
Hai un iPhone? Beh, allora non dovresti preoccuparti troppo dei malware perché il rischio di installarli sul celebre smartphone di casa Apple è molto basso. A differenza di Android, infatti, iOS è piuttosto solido come sistema operativo e, cosa altro fattore rilevante, è meno diffuso rispetto al “robottino verde” e, di conseguenza, subisce un numero di attacchi minore da parte dei cybercriminali. Soltanto se disponi di un iPhone “sbloccato” con il jailbreak devi preoccuparti del rischio di incappare in un malware: eliminandolo, comunque, puoi tornare a dormire sonni ragionevolmente tranquilli.
Evitare root e jailbreak
Evitare root e jailbreak, ovvero le procedure che permettono di “sbloccare” Android e iOS per compiere azioni che altrimenti sarebbe impossibile effettuare, è importante se si vuole ridurre al minimo le probabilità di essere spiati quando si fanno telefonate.
Per quanto possano sembrare utili, le procedure in questione espongono il proprio smartphone a rischi come quelli legati all’installazione di app-spia e all’infezione di malware, che come ti ho già ampiamente spiegato nelle righe precedenti, potrebbero essere utilizzati per registrare le telefonate effettuate sul tuo dispositivo.
Qualora tu abbia già sottoposto il tuo cellulare al root o al jailbreak, sappi che puoi tornare sui tuoi passi sfruttando l’apposita opzione della app SuperSU (su Android) o ripristinando completamente iOS (su iPhone), come ti ho già ampiamente illustrato nelle mie guide su come togliere root e come levare il jailbreak.
Altri consigli utili per non farsi registrare le telefonate
Concludo questa guida con altri consigli pratici su come non farsi registrare le telefonate che sicuramente ti torneranno utili per evitare di cadere vittima del ficcanaso di turno.
- Non prestare lo smartphone a sconosciuti — è importante fare ciò per difendersi da tecniche di ingegneria sociale, che vengono perpetrate dai criminali informatici (o da loro complici) per sottrarre lo smartphone delle proprie vittime al fine di installarci sopra app-spia con le quali spiare le chiamate in entrata e in uscita (e non solo).
- Non parlare ad alta voce in pubblico — è importante fare ciò soprattutto quando si parla di argomenti di natura confidenziale al telefono. La telefonata potrebbe essere intercettata da potenziali ficcanaso che potrebbero carpire le informazioni di cui si parla con il proprio interlocutore. Se devi comunicare con un’altra persona e ti trovi in un luogo pubblico, forse sarebbe meglio preferire le chat alle telefonate.
- Abbassare il volume in chiamata — se il volume dell’audio in chiamata è molto elevato, le persone vicine possono tranquillamente ascoltare tutto ciò che viene detto dal proprio interlocutore. Abbassando il volume è possibile ridurre al minimo questa possibilità.
- Evitare le applicazioni provenienti da fonti sconosciute — se sei solito telefonare tramite Internet con app come WhatsApp o Skype, assicurati di installarle solo dallo store ufficiale del tuo device (Play Store per Android e App Store per iOS).
- Evitare le reti Wi-Fi pubbliche — le reti Wi-Fi pubbliche sono sovente “terreno di caccia” per i malintenzionati. Se, dunque, intendi telefonare tramite Internet, assicurati di usare una rete protetta, anche quella 4G/3G dell’operatore va bene, l’importante è che non sia una rete Wi-Fi pubblica.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.