Come non ricevere telefonate pubblicitarie
Sei stanco di essere importunato a ogni ora del giorno e della notte da telefonate pubblicitarie che cercano di farti cambiare operatore telefonico, farti abbonare a servizi di pay TV o tentano di venderti gli oggetti più improbabili? Fortunatamente ora esistono delle armi per difendersi da queste piccole-grandi torture quotidiane.
Una di queste è il Registro Pubblico delle Opposizioni, un servizio gratuito promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che consente di rimuovere il proprio numero (fisso o mobile che sia) dagli elenchi utilizzati dagli operatori di telemarketing per proporre le loro offerte (a patto che il numero sia presente negli elenchi pubblici e che non si sia dato l’esplicito consenso per essere contattati ad aziende terze).
Sui cellulari, inoltre, si possono utilizzare delle applicazioni che bloccano automaticamente le chiamate provenienti dai “seccatori noti”, ossia dagli operatori di telemarketing e i truffatori i cui numeri sono stati inseriti in dei database pubblici (spesso realizzati con il contributo diretto degli utenti), oppure si possono sfruttare le funzioni di blacklist incluse in Android e iOS. Per saperne di più e scoprire in dettaglio come non ricevere telefonate pubblicitarie continua a leggere, trovi spiegato tutto qui sotto.
Indice
- Bloccare le telefonate pubblicitarie con il Registro Pubblico delle Opposizioni
- Bloccare le telefonate pubblicitarie sul cellulare
Bloccare le telefonate pubblicitarie con il Registro Pubblico delle Opposizioni
Come appena accennato, il Registro Pubblico delle Opposizioni è un servizio gratuito a tutela dei cittadini stanchi di voler ricevere telefonate per scopi commerciali o ricerche di mercato.
È completamente gratuito e funziona sia per numeri fissi che mobili, ma ha delle limitazioni: non blocca le chiamate da aziende a cui abbiamo dato, più o meno consapevolmente, il consenso a contattarci per fini promozionali, magari avendo lasciato sbadatamente il segno di spunta accanto alla voce relativa al trattamento dei dati personali per fini commerciali durante l’iscrizione a un servizio online. Inoltre, il servizio non funziona contro le chiamate provenienti da call center situati all’estero (visto che non sono tenuti a rispettare le normative italiane).
L’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni può avvenire nelle seguenti modalità.
- Online — recati su questa pagina, decidi se entrare senza autenticazione o con lo SPID, compila il modulo proposto andando ad aggiungere fino a 5 numeri di telefono fisso/cellulare a te intestati e segui le istruzioni che compaiono a schermo per proseguire.
- Telefono — chiama il numero 800 957 766 da rete fissa oppure il numero 06 42986411 da rete mobile e segui le indicazioni della voce guida per iscrivere il numero dal quale stai chiamando al Registro (nel momento in cui scrivo, si può fare ciò pigiando il tasto 1).
- Email — recati su questa pagina e, dopo aver scaricato il modulo per ISCRIZIONE cittadino via email cliccando sull’apposito link (nella sezione Iscrizione tramite Email), compilalo in ogni sua parte e invialo tramite la posta elettronica all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it.
L’entrata in vigore della tua iscrizione, ossia il blocco delle telefonate pubblicitarie sui numeri mobili e fissi che hai registrato, avviene entro 15 giorni. Dopo tale periodo non dovresti più ricevere telefonate seccanti, a meno che tu non abbia espressamente concesso il trattamento dei tuoi dati personale ad aziende di telemarketing durante l’acquisto di un bene o l’abbonamento a un servizio.
Se dopo l’iscrizione al Registro delle Opposizione ricevi chiamate promozionali da parte di aziende a cui sei sicuro di non aver dato il consenso per essere contattato, prova a inviare una richiesta al Garante per la protezione dei dati personali utilizzando i seguenti moduli: Segnalazione di ricezione telefonate pubblicitarie su utenze riservate e segnalazione di telefonate pubblicitarie su un’utenza iscritta al Registro delle Opposizioni. I moduli, una volta stampati e compilati, vanno spediti all’indirizzo indicato in essi.
Se desideri avere ulteriori delucidazioni su come iscriversi al Registro delle Opposizioni, la lettura dell’approfondimento che ti ho appena linkato sicuramente ti tornerà senz’altro utile.
Bloccare le telefonate pubblicitarie sul cellulare
Su smartphone esistono delle applicazioni che consentono di non ricevere telefonate pubblicitarie, o meglio che bloccano le chiamate provenienti da operatori di telemarketing e altri “seccatori noti” prima che l’utente possa sentire il proprio telefono squillare.
Should I Answer (Android/iOS)
Una delle migliori app per bloccare le telefonate pubblicitarie è Should I Answer, grazie alla quale è possibile bloccare non solo le telefonate dei “seccatori”, ma anche quelle dei numeri camuffati con l’anonimo o quelle provenienti da numeri che non sono inclusi nella rubrica del nostro cellulare.
L’app è disponibile sia per Android e iOS e basa il suo funzionamento su un database proprietario a carattere collaborativo, costantemente alimentato dai feedback degli utenti. Ti segnalo, però, che l’attivazione del blocco chiamate su iOS è fruibile solo previa sottoscrizione di un abbonamento, che parte da 1,99 euro/mese.
Dopo aver installato e avviato Should I Answer sul tuo dispositivo, dai all’app tutti i permessi necessari per funzionare e scorri le schede informative presenti nella sua schermata iniziale che ti illustrano le sue caratteristiche.
Successivamente, se usi la versione per Android, fai tap sul pulsante Protezione attiva per bloccare direttamente le chiamate spam (se opterai per questa soluzione sarà necessario che imposti Should I Answer come app “Telefono” predefinita del tuo smartphone) oppure pigia sul pulsante Protezione passiva, così da visualizzare gli avvisi contro lo spam. In base alla scelta che hai appena fatto, poi, seleziona il tipo di avvisi oppure permetti all’app di accedere alle informazioni sulle chiamate.
Se, invece, utilizzi la versione per iPhone, devi andare in Impostazioni > Telefono > Blocco chiamate e identificazione e spostare su ON l’interruttore che si trova vicino alla voce ShouldIAnswer.
Fatto ciò, sia che tu utilizzi Android o iPhone, Should I Answer inizierà a intercettare le chiamate in arrivo, svelandoti l’identità dei chiamanti (purché il loro numero sia presente nel suo database).
Per quanto concerne il blocco delle chiamate, invece, sulla versione per Android dell’app, devi pigiare sul pulsante (≡), selezionare le voci Impostazioni > Blocco e spostare su ON gli interruttori posti accanto alle varie tipologie di chiamate che hai intenzione di bloccare (es. segnalato da te come spam, numero straniero, etc.).
Se usi la versione per iPhone, invece, premi sul simbolo della rotella posta in alto a destra e sposta su ON la levetta dell’interruttore che si trova accanto alla voce Block negative calls, che si trova nella schermata che si è aperta.
Truecaller (Android/iOS)
Un’altra applicazione che consente di bloccare i numeri dei call center e dei truffatori è Truecaller, la quale è compatibile con Android e iPhone. È gratuita come Should I Answer ma rappresenta qualche rischio in più per la privacy.
Per utilizzare Truecaller, infatti, bisogna registrarsi al servizio e accettare che il proprio numero di cellulare diventi rintracciabile nel database pubblico del servizio. Per cancellare il numero da questo elenco bisogna disattivare il proprio account, disinstallare la app e compilare l’apposita richiesta sul sito ufficiale del servizio, quindi non si può rimuovere il numero dall’elenco continuando a usufruire del servizio.
Il funzionamento di Truecaller è piuttosto simile a quello di Should I Answer, c’è un database con i numeri dei “seccatori noti” e il software lo utilizza per bloccare automaticamente le chiamate sul cellulare. Su iPhone l’applicazione funziona in maniera leggermente più “macchinosa”, creando un contatto con tutti i numeri dei seccatori e sfruttando la funzione di blacklist inclusa nel sistema operativo per bloccarli (colpa delle limitazioni imposte da iOS alle applicazioni di terze parti).
Per utilizzare Truecaller sul tuo smartphone, scarica la app da Google Play Store (o uno store alternativo) oppure da App Store e avviala. Dopodiché segui la procedura guidata per la creazione del tuo account inserendo il tuo numero di cellulare, attendi qualche secondo affinché venga effettuata la verifica del numero (riceverai una chiamata automatica da parte di Truecaller) e compila il modulo con i tuoi dati personali inserendo nome e cognome (l’indirizzo email puoi anche non metterlo).
A questo punto, devi attivare l’identificazione dei seccatori noti e il blocco automatico delle chiamate provenienti da quest’ultimo.
Se utilizzi un terminale Android, recati nella scheda Blocca di Truecaller e pigia sul pulsante Attiva il blocco. Successivamente, selezionando la voce Impostazioni di blocco potrai scegliere se bloccare automaticamente solo le chiamate provenienti dai maggiori seccatori o anche quelle provenienti dai numeri privati.
Se utilizzi un iPhone, recati nel menu impostazioni di iOS, vai su Telefono > Blocco chiamate e identificazione e attiva la levetta relativa a Truecaller. Dopodiché apri l’applicazione di Truecaller, seleziona la scheda ID indesiderati e pigia prima sul pulsante Abilita e poi su OK per due volte consecutive.
A questo punto hai attivato la funzione per identificare le chiamate in entrata ma non quella per bloccarle, ciò significa che le chiamate provenienti dai “seccatori” verranno segnalate ma non bloccate automaticamente. Purtroppo su iPhone non c’è la funzione di blocco automatico in blocco, quindi devi agire manualmente aggiungendo singoli contatti alla blacklist di sistema nel menu Impostazioni > Telefono (o Messaggi) > Contatti bloccati.
Nota: in caso di ripensamenti dovrai cancellare manualmente centinaia di contatti dalla blacklist di iOS, quindi pensaci bene prima di attivare il blocco automatico delle chiamate provenienti dai numeri presenti nella blacklist di Truecaller.
Funzioni di Android e iOS
A proposito di blacklist… se vuoi bloccare solo dei recapiti telefonici ben precisi, magari quelli dei call center che ti chiamano con maggior frequenza, senza “prevenire” le chiamate da numeri sconosciuti puoi sfruttare la funzione di blocco delle chiamate inclusa direttamente in Android e iOS.
Se utilizzi uno smartphone Android, apri l’applicazione Contatti e crea un nuovo contatto con il numero da bloccare. Puoi anche inserire più numeri all’interno dello stesso contatto, in modo da bloccarli tutti contemporaneamente. Dopodiché seleziona il contatto che hai appena creato e pigia prima sull’icona della matita e poi sul pulsante (…) in alto a destra. Metti il segno di spunta accanto alla voce Tutte le chiamate a segreteria e il gioco è fatto. Tutte le chiamate provenienti dai numeri inclusi nel contatto verranno dirottate verso la segreteria (o sentiranno il segnale di occupato, se non hai la segreteria attiva).
In alternativa, se usi l’app Telefono di Google, puoi bloccare persino chiamate spam premendo sull’icona dei tre puntini verticali (in alto a destra), selezionare le voci Impostazioni > ID chiamante e spam e attivare il filtro antispam per le chiamate spostando su ON il relativo interruttore. Per approfondimenti dai un’occhiata anche al mio tutorial su come bloccare chiamate Android.
Se utilizzi un iPhone, accedi al menu con le Impostazioni di iOS, seleziona le voci Telefono > Contatti bloccati da quest’ultimo, pigia sul pulsante Aggiungi e seleziona i contatti da bloccare.
Se non hai ancora aggiunto i numeri da bloccare alla rubrica del telefono, apri l’applicazione Contatti e pigia sul pulsante + collocato in alto a destra, è semplicissimo. Maggiori info al riguardo sono disponibili nel mio tutorial su come bloccare contatto iPhone.
In caso di ripensamenti, indipendentemente dal sistema operativo installato sul tuo smartphone, puoi tornare sui tuoi passi recandoti nel menu relativo al blocco delle chiamate, selezionando il numero da sbloccare e scegliendo l’opzione per rimuovere quest’ultimo dalla blacklist. È tutto molto intuitivo.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.