Come rendere più veloce il PC
È inutile che continui a guardare nervosamente l'orologio; finché non farai qualcosa, il tuo PC continuerà ad andare più lento di un bradipo. Su, dimmi, da quanto tempo è che non fai una bella pulizia dell'hard disk? E del registro di sistema, che mi dici? Ok, ho capito, non sai nemmeno di cosa sto parlando. Mi sa che è arrivato il momento di farti conoscere un paio di programmi “giusti”.
Forse non ci crederai, ma per rendere più veloce il PC non ci vuole un esperto d'informatica né un'intera giornata da perdere davanti al monitor del computer. Tutto quello che ti serve, in realtà, è un po' di tempo libero e qualche dritta circa l'impiego degli strumenti inclusi nel sistema operativo.
Dunque, senza attendere oltre, leggi tutto d'un fiato le istruzioni che ti fornirò in questo mio tutorial. Ti parlerò di alcuni strumenti gratuiti che ti permetteranno di compiere tutte le maggiori operazioni di manutenzione del computer. Non stai più nella pelle, vero? Benissimo, allora iniziamo subito. Ti auguro una buona lettura.
Indice
- Come rendere più veloce il PC: Windows 10 e Windows 11
- Come rendere più veloce il PC Windows 7
- Come rendere più veloce il Mac
Come rendere più veloce il PC: Windows 10 e Windows 11
Ti stai chiedendo come rendere più veloce il PC gratis, meglio ancora se evitando l'uso di programmi aggiuntivi? In tal caso, ho belle notizie da darti: tutto il necessario per ottimizzare il funzionamento del computer è già incluso nel sistema operativo, e utilizzabile con il minimo sforzo. Trovi tutto spiegato qui sotto.
Come rendere più veloce il PC all'avvio disattivando i programmi superflui
Se ti stai chiedendo come rendere più veloce il PC portatile risparmiando batteria, oppure come velocizzare ulteriormente l'avvio di Windows, puoi provare a disattivare l'avvio automatico dei programmi che non usi con frequenza. Vi sono infatti software che, a seguito dell'installazione, vengono configurati automaticamente per avviarsi insieme al sistema operativo, restando quasi sempre aperti in background; evitare che ciò accada non soltanto velocizza il computer, ma può migliorarne sensibilmente le prestazioni e la gestione energetica.
Per riuscire nell'impresa, apri l'applicazione Gestione attività di Windows, premendo la combinazione di tasti Ctrl+Shift+Esc sulla tastiera, oppure usando l'apposita voce disponibile nel menu Start, dopodiché clicca sulla scheda Avvio/App di avvio (su Windows 11, è identificata dal simbolo di un indicatore di velocità) e individua il primo dei programmi da disattivare. Quando l'hai trovato, fai clic destro sul suo nome e scegli la voce Disabilita: all'avvio successivo di Windows, l'applicazione scelta resterà disattivata.
Personalmente, ti consiglio di prestare particolare attenzione ai programmi che andrai a disattivare, e di lasciare inalterati quelli che riguardano i driver di periferica (ad es. il gestore della scheda video, della scheda audio e del touchpad), quelli di sicurezza (ad es. l'antivirus) e tutto ciò che riguarda i componenti fondamentali di Windows. Se hai dubbi riguardo qualche applicazioni che non conosci, prova a fare una ricerca su Google per capire di cosa si tratta e decidere di conseguenza.
Eliminare i programmi inutilizzati
Altro accorgimento che può essere utile per pulire e rendere più veloce il PC consiste nell'eliminare tutti quei programmi che non si usano più. Essi, oltre che piazzarsi in auto-avvio, potrebbero occupare prezioso spazio su disco e/o generare file temporanei che, a lungo andare, potrebbero influire negativamente sulle prestazioni di Windows.
Tutti i software installati dall'utente sul computer, inclusi quelli provenienti dal Microsoft Store, possono essere gestiti dalla sezione App di Windows; per accedervi, fai clic destro sul pulsante Start posto a sinistra della barra delle applicazioni (oppure schiaccia la combinazione di tasti Win+X sulla tastiera) e seleziona la voce App e funzionalità/App installate, dal menu che va ad aprirsi.
Ora, individua la lista dei programmi installati sul computer nella finestra che si apre sul desktop, clicca sul nome del programma da disinstallare (su Windows 10) oppure sul simbolo … posto in sua corrispondenza (su Windows 11) e la voce Disinstalla, per due volte consecutive; procedi poi con le indicazioni che vedi sullo schermo, per finalizzare la rimozione dell'applicazione scelta.
Raramente, può capitare che i programmi non possano essere disinstallati con la procedura standard prevista da Windows, per via del file di eliminazione assente o danneggiato; in casi del genere, possono esserti d'aiuto programmi come Revo Uninstaller, i quali consentono di “forzare” la cancellazione dei programmi difettosi, facendone sparire ogni traccia da Windows. Per ulteriori delucidazioni al riguardo, consulta il tutorial in cui mi appresto a spiegarti come disinstallare un programma che non si disinstalla.
Usare l'antivirus integrato
Di validi antivirus per Windows ne esistono davvero tanti! Tuttavia, l'elevato numero di funzioni di monitoraggio e la complessità dell'interfaccia grafica potrebbero rendere le soluzioni di terze parti molto esose in termini di risorse di sistema, andando a impattare negativamente sulla reattività dell'intero computer.
Per questo motivo, se il tuo PC non è poi così recente o se hai bisogno di ottenere sempre il massimo della velocità, il mio consiglio è quello di rivolgerti al più veloce degli antivirus per Windows, ossia a Windows Defender: installato “di serie”, questo antivirus non soltanto è in grado di bloccare le minacce prima ancora che esse vengano attivate, ma può anche impedire il download dei file dannosi, visitare alcuni siti Web o bloccare le modifiche a file e cartelle da parte dei programmi, quest'ultima opzione particolarmente utile contro i ransomware.
Rispetto al passato, le caratteristiche di rilevamento malware e immunizzazione di Windows Defender sono state migliorate in maniera notevole, il che rende la soluzione di sicurezza di Microsoft più che sufficiente nella maggior parte dei casi, a patto che tutte le caratteristiche di sicurezza risultino abilitate.
In genere, ciò è vero per impostazione predefinita, tuttavia puoi controllare le impostazioni di Defender dall'applicazione Sicurezza di Windows: richiama quest'ultima dal menu Start, fai clic sul pulsante Protezione da virus e minacce e accertati che tutti i componenti di Windows Defender risultino attivi, altrimenti provvedi tu ad abilitarli manualmente, premendo sull'apposito tasto. Sempre dalla stessa pagina, puoi altresì eseguire un'analisi veloce del computer, selezionare un'opzione di analisi differente (ad es. quella completa o la scansione offline al di fuori da Windows) e gestire tutti gli aspetti dell'antivirus. Per saperne di più su come attivare e gestire Windows Defender, consulta l'approfondimento dedicato, disponibile sul mio sito.
Ottimizzare e ripulire il disco
Anche la gestione del disco gioca un ruolo importante per quanto concerne le prestazioni del computer. Per esempio, se hai un computer dotato di hard disk meccanico, dovresti regolarmente eseguirne la deframmentazione: questa procedura serve ad avvicinare il più possibile i “pezzetti” dello stesso file, minimizzando i movimenti della testina meccanica in fase di lettura/scrittura e, di conseguenza, velocizzando l'accesso ai dati.
Sugli SSD, invece, la deframmentazione non è necessaria, in quanto non vi sono testine adibite alla lettura; per altro, deframmentare un drive a stato solido potrebbe velocizzarne l'usura poiché, come tutte le memorie flash, anche gli SSD prevedono un quantitativo di letture e scritture limitate, prima di danneggiarsi. D'altra parte, Windows è in grado di ottimizzare i dischi a stato solido eseguendo una particolare operazione, denominata trimming, la quale è in grado di sbarazzarsi dei blocchi software vuoti (in attesa cioè di essere sovrascritti).
Nelle più recenti edizioni di Windows, sia la deframmentazione che l'ottimizzazione del disco di sistema vengono eseguite a intervalli regolari, in maniera automatica e senza l'interazione dell'utente; tuttavia, se desideri eseguire manualmente l'operazione più adatta al tuo caso, apri il menu Start di Windows, digita la parola deframmenta e clicca sulla voce Deframmenta e ottimizza unità; successivamente, se necessario, premi sul pulsante per deframmentare od ottimizzare il disco e attendi pazientemente che la procedura venga portata a termine. Maggiori info qui.
Se poi disponi di un quantitativo di RAM relativamente limitato, faresti bene anche a preservare lo spazio dell'hard disk, andando a cancellare saltuariamente i file temporanei e quelli inutili creati dai programmi. Il perché è presto detto: quando la memoria RAM è insufficiente per gestire i programmi in esecuzione, Windows — così come molti altri sistemi operativo — esegue un'operazione detta swapping, che consiste nello scaricare parte dei programmi presenti in memoria su una porzione dedicata di disco trattandola, di fatto, come un prolungamento della memoria RAM. Se sul disco non vi è spazio da dedicare all'area swap, il computer si blocca o rallenta in maniera estremamente vistosa.
Ad ogni modo, sulle edizioni più recenti di Windows, eseguire la pulizia del disco è poco più di un gioco da ragazzi: basta digitare le parole elimina file temporanei nel menu Start, cliccare sulla voce File temporanei e, dopo aver scelto le categorie di file di cui sbarazzarsi, premere sul bottone Rimuovi file, visibile in alto. Per saperne di più su come pulire il disco di Windows 10 (e di Windows 11), da' uno sguardo al mio approfondimento dedicato.
Eliminare i malware
Se noti che, oltre a essere lento, il computer apre in maniera completamente casuale programmi, finestre del browser o annunci pubblicitari di vario tipo, è molto probabile che tu sia caduto vittima di uno spyware o di altre tipologie di malware. Solitamente, il già citato Windows Defender è in grado di evitare l'esecuzione di programmi e file nocivi ma può capitare che, se le protezioni sono provvisoriamente disattivate o se c'è stata azione volontaria da parte dell'utente, qualche software nocivo resti in esecuzione indisturbato sul computer.
In casi come questo, ti consiglio di utilizzare uno tra i numerosi antimalware con analisi on-demand disponibili sulla scena, quali potrebbero essere Malwarebytes o AdwCleaner: programmi di questo tipo affiancano l'antivirus installato sul computer, possono essere eseguiti soltanto quando necessario (senza piazzarsi in background) e sono in grado di rilevare, identificare e debellare la stragrande maggioranza dei malware e degli spyware conosciuti. Se sei interessato ad approfondire l'argomento, consulta questa mia guida, nella ho avuto modo di spiegarti il funzionamento dei software menzionati poco fa.
Aggiornare o ripristinare il sistema operativo
Altra operazione che potrebbe tornarti utile per migliorare le prestazioni di Windows consiste nel tenere il sistema operativo aggiornato all'ultima versione disponibile: può capitare, infatti, che i rallentamenti siano dovuti a qualche bug del sistema operativo, risolto poi con gli update successivi rilasciati da Microsoft. Per impostazione predefinita, sia Windows 10 che Windows 11 scaricano gli aggiornamenti di sistema (e dei driver) quando essi sono disponibili, proponendo all'utente di installarli al primo riavvio utile.
Tuttavia, se vuoi eseguire una ricerca manuale (o accertarti che gli aggiornamenti di sistema siano attivi), apri il menu Start di Windows, digita la parola update al suo interno e seleziona il risultato denominato Verifica disponibilità aggiornamenti; se necessario, clicca sul pulsante Verifica disponibilità aggiornamenti/Verifica aggiornamenti e attendi che la ricerca e l'eventuale download degli update disponibili venga portata a termine.
Alcuni file potrebbero essere scaricati e installati in automatico, per altri dovresti poter premere sulla voce Scarica e installa, mentre quelli più corposi richiedono quasi sempre un riavvio del computer; se è questo il tuo caso, salva eventuali file non salvati, chiudi tutti i programmi aperti e clicca sul pulsante Riavvia ora, per riavviare il computer e applicare gli update scaricati. Per saperne di più in merito al meccanismo di gestione degli aggiornamenti di Windows, leggi con attenzione il tutorial che ho dedicato all'argomento.
Hai messo in pratica tutti i passaggi che ti ho suggerito finora ma, ahimè, non sei riuscito a cavare un ragno dal buco? In tal caso, la lentezza che stai riscontrando potrebbe essere riconducibile a un'errata configurazione dei file di sistema. Fortunatamente, sia Windows 10 che Windows 11 includono un sistema di ripristino integrato, che consente di riportare i file di sistema alle loro versioni predefinite e di cancellare in un solo colpo tutti i programmi e le applicazioni presenti sul computer, mantenendo però intatti tutti i file personali e gli account configurati: lo so, si tratta di una soluzione un po' drastica, ma spesso risolutiva.
Prima di procedere, ti consiglio di creare comunque una copia di backup dei dati per te importanti, da poter ripristinare in caso di bisogno; inoltre, se sul tuo PC sono installati driver proprietari (cioè diversi da quelli inclusi in Windows), assicurati di scaricarne una copia dal sito Web del produttore del computer e/o dei suoi componenti, in quanto anche i driver saranno cancellati a seguito del ripristino.
Detto ciò, per procedere con il ripristino di Windows, apri le Impostazioni del sistema operativo, schiacciando la combinazione di tasti Win+I sulla tastiera (oppure cliccando sul simbolo dell'ingranaggio residente nel menu Start) e raggiungi le sezioni Aggiornamento e sicurezza > Ripristino, su Windows 10, oppure Sistema > Ripristino. Ora, clicca sul pulsante Inizia/Ripristina il PC residente nella sezione Reimposta il PC/Ripristina le impostazioni di fabbrica del PC, clicca sulla voce Mantieni i miei file e scegli se scaricare nuovamente Windows dal cloud oppure se reinstallare da una copia locale, premendo sulla voce apposita.
Personalmente, dato il motivo per il quale ti appresti a eseguire il ripristino, ti consiglio di optare per il download dei file aggiornati dal cloud: si tratta sicuramente di una procedura un po' più lunga (sarà effettuato il download di oltre 4 GB di dati), ma avrai la certezza di reinstallare il sistema operativo da file freschi e non soggetti a eventuali problematiche pre-esistenti. Ad ogni modo, fatta la tua scelta, clicca sul pulsante Successivo e, consapevole che l'operazione non è reversibile né può essere interrotta, clicca sul pulsante Ripristina, per avviare il reset dei file di sistema.
Laddove neppure questa procedura dovesse andare a buon fine, non ti resta che provare a eseguire un'installazione pulita di Windows, con conseguente eliminazione di tutti i dati dal disco, avvalendoti di un drive USB: ti ho spiegato come procedere nelle mie guide su come installare Windows 10 da USB e come installare Windows 11 da USB.
Aggiornare l'hardware
Se il tuo computer ha già qualche anno e le ottimizzazioni software non hanno sortito l'effetto sperato, non mi resta che consigliarti un aggiornamento hardware del dispositivo, ossia la sostituzione dei componenti interni più datati. Sui computer desktop si tratta di un'operazione relativamente semplice. Per esempio, se il tuo computer è dotato di un vecchio hard disk meccanico, puoi sostituirlo con una unità SSD: così facendo, diminuirai in maniera notevole il tempo necessario per accedere ai file, con piacevoli sorprese per quanto riguarda la velocità del computer.
Anche la sostituzione della memoria RAM può giocare un ruolo chiave per velocizzare il computer: avere a disposizione più memoria significa poter caricare ed eseguire più programmi contemporaneamente, senza doverli richiamare dall'area di swap (che richiede tempi d'accesso più alti). Ancora, potresti pensare di cambiare anche il processore del computer ma, se il computer è tutt'altro che recente, ciò potrebbe richiedere anche la sostituzione della scheda madre, dell'alimentatore e di gran parte della restante componentistica hardware: faresti prima a ri-assemblarti un PC da zero.
Per i notebook, invece, le cose si complicano un po': molto spesso l'hardware è saldato sulla scheda madre e, di conseguenza, impossibile da sostituire. Alcuni vecchi portatili, però, dispongono di sportellini dedicati o di vani adibiti alla sostituzione rapida del disco fisso, o della RAM: a tal proposito, potrebbe tornarti utile cercare su Google frasi come sostituzione disco [marca e modello notebook] oppure sostituzione RAM [marca e modello notebook], per avere ulteriori indicazioni sul da farsi.
Come rendere più veloce il PC Windows 7
Possiedi un vecchio computer dotato di Windows 7? Anche in questo caso valgono le stesse indicazioni viste per Windows 10: bisogna fare attenzione ai programmi impostati per l'auto-avvio, preferire software antivirus leggeri e, non da meno, ridurre al minimo la frammentazione del disco (se meccanico). Inoltre, potrebbe altresì tornare utile la disattivazione degli effetti grafici e quella dell'indicizzazione dei file, così come ti ho spiegato nelle mie guide su come velocizzare Windows 7 e come velocizzare l'avvio di Windows 7.
Personalmente, però, ti sconsiglio di continuare con l'uso di Windows 7, in quanto si tratta di un sistema operativo obsoleto, non più supportato da Microsoft e, pertanto, potenzialmente vittima di problemi di sicurezza e stabilità; a meno che il tuo computer disponga di un quantitativo di RAM inferiore a 2 GB, prova a valutare la possibilità di aggiornare Windows 7 a Windows 10, nei limiti delle caratteristiche del PC: sono sicuro che non te ne pentirai.
Come rendere più veloce il Mac
I Mac difficilmente soffrono dei problemi di rallentamento caratteristici di Windows, date le importanti manovre di ottimizzazione eseguite automaticamente dal sistema operativo. Tuttavia, se vuoi aumentare le prestazioni del computer, puoi iniziare eseguendo una manutenzione completa del sistema, avvalendoti di una soluzione tutto-in-uno come CleanMyMac X: se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di una tra le più affidabili applicazioni pensate per preservare lo stato di forma del Mac, andando a eliminare i file temporanei presenti sul disco, effettuando scansioni anti-malware on-demand e, non da meno, preparando il sistema operativo in maniera ottimale per gli aggiornamenti.
CleaMyMac X si può usare gratuitamente per un periodo pari a 7 giorni, trascorsi i quali vengono applicate delle limitazioni sulle funzioni disponibili, che possono essere sbloccate acquistandone la versione completa (con prezzi a partire da 29,95 euro); in alternativa, ci si può abbonare al servizio Setapp di MacPaw che, al costo di 9,99 dollari/mese (con possibilità di prova gratuita di 7 giorni), permette di installare e usare gratuitamente il software in questione e molti altri programmi a pagamento per macOS, in maniera completamente legale. Con un piccolo sovrapprezzo sul canone mensile, è possibile sbloccare anche alcune app a pagamento per iOS e iPadOS (maggiori info qui). Ad ogni modo, per saperne di più su come si usa CleanMyMac X, leggi attentamente la guida specifica che ho dedicato al programma.
Ancora, recandoti nel menu Impostazioni di Sistema > Generali > Elementi login, puoi visionare tutte le applicazioni che si avviano insieme a macOS e disattivare quelle superflue; in casi estremi, se i rallentamenti sono dovuti a comportamenti inaspettati da parte dell'hardware, puoi resettare i componenti PRAM/NVRAM ed SMC, che si occupano di gestire i driver di batteria, retroilluminazione e altri importanti aspetti del computer (solo sui Mac con processori Intel). Ad ogni modo, se hai bisogno di una guida passo-passo che ti spieghi come velocizzare il Mac, prendi visione dell'approfondimento specifico che ho realizzato sul tema.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.