Come partizionare hard disk
Il processo di partizionamento di un hard disk consente di suddividere virtualmente l'unità in spazi separati: così facendo, diventa possibile installare più sistemi operativi sullo stesso computer, conservare i dati su un'area del disco indipendente da quella in cui risiede il sistema operativo (azzerando quindi il rischio di perdere i file in caso di ripristino del sistema o di formattazione dell'altra partizione) e, più in generale, mantenere in maniera organizzata i dati sul computer.
Giacché sei al corrente dei vantaggi che puoi ottenere partizionando il tuo disco, sei intenzionato a farlo quanto prima; tuttavia, onde evitare di combinare qualche pasticcio, sei alla ricerca di un tutorial che ti insegni a farlo nel migliore dei modi, limitando al minimo l'incorrere di problemi e imprevisti. Ebbene, se le cose stanno in questo modo, sappi che ti trovi proprio nel posto giusto! Di seguito, infatti, avrò cura di spiegarti come partizionare hard disk al meglio, servendoti degli strumenti disponibili “di serie” in Windows e macOS; per completezza d'informazione, ti parlerò anche di alcuni strumenti alternativi, che dispongono di funzionalità più “avanzate”.
Dunque, senza attendere oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull'argomento e, sebbene sia mia premura indicarti procedure sicure e potenzialmente prive di rischi, abbi cura di creare un backup dei dati per te importanti, da poter ripristinare in caso di problemi, prima di fare qualsiasi cosa. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
- Informazioni preliminari
- Come partizionare hard disk: Windows 11 e precedenti
- Come partizionare hard disk: Mac
- Come partizionare hard disk per Linux
Informazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, in maniera dettagliata, come partizionare un hard disk (o qualsiasi altra unità di archiviazione interna o esterna), lascia che ti dia qualche informazione in più circa la natura di questi “contenitori virtuali”. In primo luogo, sappi che esistono almeno tre tipi di partizioni: quelle primarie, quelle estese e quelle logiche.
Le partizioni primarie possono ospitare ogni tipo di file e/o sistema operativo; le partizioni estese, invece, non contengono file, servono solo come contenitore per creare delle partizioni logiche, le quali a loro volta possono ospitare qualsiasi tipo di dato. Ma allora perché non creare direttamente delle partizioni primarie? Perché esistono anche le partizioni logiche? Te lo spiego subito.
Nei sistemi basati su BIOS e con dischi formattati seguendo lo schema MBR — cioè sulla maggior parte dei PC commercializzati prima del 2012 — si possono creare un numero massimo di quattro partizioni primarie: le partizioni logiche servono dunque a bypassare questo limite, permettendo di creare un maggior numero di “volumi” sul disco. L'esigenza di usare partizioni estese o logiche viene, invece, meno nei computer più recenti, basati su UEFI: quest'ultimo sistema supporta lo schema di partizioni GPT, il quale consente di creare fino a 128 partizioni primarie.
Ciascuna partizione viene gestita dal sistema operativo come se fosse un disco dati (in gergo, volume) e va formattata usando uno tra i file system esistenti: se non sai quale scegliere, eccoti una breve descrizione di tutti quelli più diffusi.
- FAT32 – è il file system più datato, e anche quello che assicura il maggior grado di compatibilità con computer e dispositivi quali Smart TV, console per videogiochi, decoder, tablet ecc. Purtroppo ha molte limitazioni, come ad esempio l'impossibilità di archiviare file più grandi di 4GB.
- NTFS – è il file system predefinito di Windows. Non è compatibile come il FAT32 con i dispositivi diversi dai computer Windows (ad esempio sui Mac è supportato solo in lettura, anche se la scrittura può essere abilitata installando appositi driver) ma in compenso offre un minor grado di frammentazione dei dati e consente di archiviare anche file più grandi di 4GB.
- ExFAT – è un file system che offre un livello di compatibilità molto simile a quello che contraddistingue FAT32 (su cui si basa), ma senza il fastidioso limite dei 4GB. È supportato da Mac, Linux, Windows, Android e anche iOS/iPadOS.
- HFS+ o macOS Extended – è il file system di vecchia generazione di macOS. Non ha limiti stringenti per la grandezza dei file, non ha grossi problemi di frammentazione ma purtroppo è supportati da pochissimi device al di fuori del mondo Mac.
- APFS — è il file system di nuova generazione, introdotto da Apple a partire da macOS High Sierra e utilizzato come file system predefinito su tutte le nuove edizioni di macOS. Consente di ottenere una migliore gestione dello spazio su disco rispetto a HFS+ e dispone di caratteristiche ottimizzate per l'uso su SSD; sfortunatamente, anche APFS trova scarsissima diffusione al di fuori del mondo Mac.
- EXT2, EXT3, EXT4 e ReiserFS — sono le partizioni caratteristiche dei sistemi operativi con “cuore” Linux. Idealmente, andrebbero utilizzate soltanto se sulla partizione si intende installare una distribuzione Linux, in quanto offrono un livello di compatibilità estremamente ristretto.
Come avrai sicuramente ben capito, non esiste un file system “giusto” o un file sistema “sbagliato” in senso assoluto. Dipende tutto dai dispositivi su cui si intende utilizzare l'unità in questione e dal tipo di informazioni che essa deve contenere.
Come partizionare hard disk: Windows 11 e precedenti
Per iniziare, vediamo come gestire le partizioni di unità esterne e dischi interni su Windows. Salvo diversa indicazione, i programmi che mi appresto a proporre funzionano su tutte le edizioni del sistema operativo Microsoft.
Gestione disco
Tutte le più recenti versioni di Windows (a partire da Windows 7) sono dotate di un software che consente di gestire le partizioni di dischi interni ed esterni (chiavette USB incluse), denominato Gestione disco: quest'ultima utilità non sarà completa quanto le applicazioni ad-hoc che è possibile reperire online, ma permette comunque di compiere tutte le principali attività di gestione delle unità disco.
Per aprire Gestione disco, se impieghi Windows 10 o Windows 11, premi la combinazione di tasti Win+X sulla tastiera (oppure fai clic destro/tap prolungato sul pulsante Start) e seleziona la voce apposita, residente nel menu che compare; in alternativa, apri il menu Start, digita la parola partizioni all'interno del campo di ricerca dedicato e seleziona la voce Crea e formatta le partizioni del disco rigido (che dovrebbe essere l'unica): a seguito di questa operazione, dovrebbe aprirsi una finestra contenente la lista dei dischi e delle unità connesse al computer.
Quando ciò avviene, individua la barra del disco sul quale intervenire, nella parte inferiore della finestra: al suo interno, sono visibili tutte le partizioni in cui è suddivisa l'unità, unitamente al file system, alla dimensione e alla tipologia di ciascuna partizione. Tutte le operazioni che possono essere eseguite sulle varie porzioni di disco sono accessibili facendo clic destro sul riquadro contenente la partizione di proprio interesse.
Per esempio, se vuoi eliminare il contenuto di una partizione, devi selezionare la voce Elimina volume… dal menu che va ad aprirsi e confermare l'operazione, cliccando sul pulsante Sì. Ora, se hai eliminato il volume contenuto all'interno di una partizione primaria, esso verrà contrassegnato come spazio non allocato e potrà essere utilizzato per estendere la dimensione di altre partizioni primarie contigue.
Discorso diverso va fatto per le partizioni estese: al fine di poterle cancellare del tutto e trasformarle, di fatto, in spazio non allocato, bisogna ripetere la stessa operazione di cui sopra su tutte le partizioni logiche che vi appartengono. Una volta eseguita quest'ultima azione, è sufficiente fare clic destro sulla partizione ormai priva di partizioni logiche, selezionare la voce Elimina partizione… dal menu che compare sullo schermo e completare la procedura, cliccando sul pulsante Sì.
Se sul disco è presente dello spazio non allocato, puoi usarlo per estendere la dimensione di altre partizioni, a patto che esse risultino contigue — a destra oppure a sinistra — al blocco di spazio da riallocare: per riuscire nell'impresa, fai clic destro sul riquadro della partizione da ingrandire, seleziona la voce Estendi volume… dal menu che compare sullo schermo e clicca sul pulsante Avanti, in modo da avviare la procedura guidata.
Adesso, assicurati che all'interno del riquadro Selezionati sia presente la quantità di spazio non allocato da riassegnare; in alternativa, se vi sono più porzioni libere e vuoi usarle per ingrandire la partizione in oggetto, clicca sulla porzione di tuo interesse presente nel riquadro Disponibili e, in seguito, sul pulsante Aggiungi. Per finire, premi sui pulsanti Avanti e Fine e attendi qualche secondo, affinché l'operazione venga portata a termine.
Usando una procedura abbastanza simile, puoi altresì rimpicciolire una partizione: lo spazio lasciato libero sarà contrassegnato come non allocato e resterà disponibile per espandere partizioni contigue, oppure per crearne di nuove. Ad ogni modo, per procedere, fai clic destro sulla partizione di tuo interesse, scegli la voce Riduci volume… dal menu che compare sullo schermo e attendi qualche secondo, affinché Windows esegua alcuni calcoli utili a rendere sicura la procedura. Per finire, indica la quantità di spazio da ridurre in MB all'interno del campo dedicato e clicca sul pulsante Riduci, per finire.
Se lo desideri, puoi usare lo spazio non allocato per creare nuove partizioni/volumi contenenti dati: per riuscirci, fai clic destro sul riquadro relativo allo spazio non allocato, seleziona la voce Nuovo volume semplice… dal menu che compare sullo schermo e clicca sul pulsante Avanti.
A questo punto, indica la dimensione del volume all'interno del campo preposto (lasciala inalterata, affinché venga occupato tutto lo spazio disponibile), clicca sul pulsante Avanti per due volte consecutive e indica, usando le voci che compaiono sullo schermo, il file system con il quale formattare la partizione. Per concludere, premi sui pulsanti Avanti e Fine e il gioco è fatto: a formattazione completata, la partizione verrà “montata” in Esplora File e potrà essere utilizzata per archiviare dati al suo interno.
Paragon Partition Manager Community Edition
Tra i migliori software di partizionamento esistenti sulla scena informatica ci sono sicuramente quelli di Paragon: in particolare, se intendi partizionare hard disk esterno oppure interno e non hai esigenze aziendali, puoi affidarti a Paragon Partition Manager Community Edition (o CE), la versione completamente gratuita di Paragon Partition Manager. Per tua informazione, il software consente di eseguire tutte le operazioni di base su dischi e partizioni (creazione, cancellazione, formattazione, ridimensionamento, spostamento e riallocazione), è in lingua inglese e si può utilizzare solo ed esclusivamente per scopi non professionali né commerciali.
Chiarito ciò, per ottenere il programma, collegati al sito Web di Partition Manager CE e clicca sul pulsante Download for Free, situato nella pagina che va ad aprirsi; in seguito, premi sulla voce Download corrispondente all'edizione del software più adatta al tuo computer (a 64 bit oppure a 32 bit) e attendi che il file venga scaricato sul computer. A download completato, esegui il file ottenuto, clicca sul pulsante Sì e apponi il segno di spunta accanto alla voce I accept the Software license Agreement.
Successivamente, clicca sui pulsanti Next e Install e attendi pazientemente che il processo d'installazione venga portato a termine; al termine della procedura, clicca sul pulsante Finish ed esegui il software mediante l'icona che, nel frattempo, è stata aggiunta al menu Start e/o al desktop di Windows. Se necessario, clicca sul pulsante Sì per autorizzare l'avvio del programma.
Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti ritrovarti al cospetto della schermata iniziale del software; dunque, clicca sull'icona Disks and Volumes residente a sinistra (il simbolo del disco), individua la partizione sulla quale vuoi operare e clicca sull'operazione che intendi eseguire, mediante le voci che compaiono di lato: Move or Resize, per spostare o ridimensionare una partizione; Format volume, per formattare il volume; Delete partition, per cancellare la partizione; e Change volume label, per cambiare il nome della partizione.
Fatta la tua scelta, intervieni sulla finestra che ti viene proposta, così da impostare i parametri che preferisci: per esempio, se hai scelto di ridimensionare la partizione, imposta la nuova dimensione usando il cursore New volume size e indica se lasciare spazio non allocato e quanto lasciarne a sinistra (cursore Unallocated space before) oppure a destra (cursore Unallocated space after).
Per finire, clicca sulla scheda After changes e, se le regolazioni applicate corrispondono al risultato che vuoi ottenere, premi sul pulsante Change now, per applicare subito i cambiamenti, oppure sul bottone Place in queue, per eseguire altre operazioni sul disco e applicarli in seguito (premendo sul pulsante Apply [x] operations, che compare nella schermata Disk and Volumes di Paragon Partition Manager CE. Tieni presente che, per eseguire alcune operazioni sul disco di sistema, potresti dover riavviare il computer: la procedura verrà così portata a termine all'interno di un ambiente eseguito al di fuori di Windows.
Altri programmi per partizionare hard disk su Windows
Se, per qualche motivo, i software di cui ti ho parlato finora non rispondono alle tue esigenze, puoi prendere in considerazione le alternative che ti propongo di seguito, parimenti valide.
- MiniTool Partition Wizard: è uno tra i più affidabili di partizionamento disponibili a costo zero. Tra le caratteristiche del software, figura la possibilità di gestire correttamente i file system EXT3 ed EXT4, di eliminare in maniera sicura lo spazio libero sul disco e, ovviamente, di eseguire le operazioni di base sulle partizioni (cancellazione, ridimensionamento e così via). Esiste anche una versione a pagamento di MiniTool Partition Wizard, che sblocca funzioni aggiuntive.
- EaseUS Partition Master: è uno dei migliori strumenti della categoria, che consente di gestire le partizioni a 360 gradi creandone di nuove, cancellandole o espandendo quelle precedenti. Di base, il programma è gratuito, ma ne esiste una versione a pagamento che offre un maggior numero di funzioni.
- DiskGenius: è un pratico programma che consente di eseguire tutte le operazioni standard sulle partizioni di dischi interni ed esterni, oltre che di accedere a una serie di strumenti molto utili per il recupero dei dati e la manutenzione dei dischi. Il programma è gratuito ma, per sbloccarne tutte le funzioni, bisogna acquistarne la versione a pagamento.
Se sei interessato a saperne di più sui migliori programmi per partizionare hard disk, gratuiti e non, leggi il tutorial d'approfondimento che ho dedicato al tema.
Come partizionare hard disk: Mac
Se intendi partizionare un disco usando il Mac, ti torneranno certamente utili i software dei quali mi appresto a parlarti di seguito.
Utility disco
Anche macOS dispone di un'applicazione “di serie”, in grado di creare e di gestire in maniera efficace le partizioni presenti su unità dati esterne e interne: l'applicazione è denominata Utility disco, ed è accessibile mediante l'icona disponibile nel menu Vai > Utility di macOS, oppure nella cartella Altro del Launchpad.
Quando vedi la finestra dell'utility comparire sulla scrivania, fai clic sul nome del disco sul quale intervenire dalla barra laterale di sinistra e clicca sul pulsante Partiziona, residente in alto. Ora, per creare una nuova partizione, clicca sul pulsante [+] posto in basso a sinistra e indica se aggiungere un volume all'interno di un contenitore APFS (così da ridisporre lo spazio libero a piacimento, ma supportato soltanto da macOS), oppure se aggiungere una partizione indipendente.
Fatta la tua scelta, sposta i bordi del grafico relativo alla partizione da creare in modo da disporre lo spazio come più ritieni opportuno, indica il nome e il formato/filesystem da assegnare al volume/partizione e salva i cambiamenti, cliccando sul pulsante Applica. Laddove il pulsante [+] non fosse cliccabile, significa che macOS non è in grado di creare una nuova partizione sull'unità senza formattarla (quindi senza perdere tutti i dati presenti in essa).
Per ridimensionare le partizioni già esistenti occorre spostare i loro bordi con il mouse sul grafico di cui sopra e salvare i cambiamenti, cliccando sul pulsante Applica; per cancellare una partizione esistente, basta selezionare il suo grafico con il mouse, cliccare sul pulsante [-] collocato in basso a sinistra e, consapevole che l'operazione andrà a cancellare tutti i dati presenti su di essa, dare conferma premendo sul bottone Rimuovi.
Paragon Hard Disk Manager
Altra interessantissima utility che puoi prendere in considerazione è Paragon Hard Disk Manager: si tratta di un software di gestione disco avanzata, che consente di creare, ridimensionare, convertire e copiare partizioni e contenitori PFS, oltre che di dividerle, di eliminare i dati presenti in maniera sicura e di convertire partizioni da un formato all'altro. Il programma è a pagamento (costa 39,95 euro) ed è disponibile soltanto per Mac dotati di processore Intel.
Chiarito ciò, per acquistare il software, collegati al suo sito Web e clicca sul pulsante Buy Now, residente nella pagina che va ad aprirsi; ora, segui la procedura suggerita per portare a termine l'acquisto della licenza e utilizza i link di download che ti vengono forniti al termine della transazione, per ottenere il file di setup del software.
A download completato, esegui il file .dmg ottenuto, clicca sul pulsante Agree e serviti della finestra che compare sullo schermo, per trascinare l'icona di Hard Disk Manager nella cartella Applicazioni del computer. In seguito, fai clic destro sull'icona appena copiata e seleziona la voce Apri per due volte consecutive, in modo da superare le limitazioni imposte da Apple nei confronti degli sviluppatori non certificati (va fatto soltanto al primo avvio).
Se è la prima volta che esegui il programma, potrebbe esserti richiesto di installare dei componenti aggiuntivi, indispensabili per la corretta esecuzione del software: quando ciò accade, clicca sul pulsante Installa, digita la password del Mac nel campo dedicato, premi sul bottone Installa assistente e, quando richiesto, riavvia il computer premendo sul pulsante dedicato. All'avvio successivo, ti verrà chiesto di attivare il software, eseguendo l'accesso al portale MyParagon, oppure usando il proprio profilo Facebook.
Ad attivazione completata, dovresti ritrovarti al cospetto dell'interfaccia di Paragon Hard Disk Manager, che è minimale, seppur molto intuitiva. Per accedere alle operazioni eseguibili su una partizione già esistente, clicca innanzitutto sulla scheda Dischi e partizioni del programma, dopodiché fai clic destro sul riquadro relativo alla partizione di tuo interesse e seleziona la voce più adatta all'operazione che vuoi eseguire: formattare la partizione, eliminarla, spostarla o ridimensionarla, cancellare lo spazio libero in modo sicuro, smontarla oppure copiarla. Se sul disco sono presenti blocchi di spazio libero, puoi usarli per creare una o più partizioni, facendo clic destro sulle rispettive anteprime e scegliendo la voce Crea partizione…, dal menu che compare.
Tieni presente che le operazioni non verranno eseguite subito, ma soltanto quando verrà premuto il pulsante Applica operazioni, situato nell'angolo in alto a destra del programma. Ti segnalo infine che, usando il menu Procedure guidate > Ridistribuisci spazio libero del programma, potrai far sì che tutto lo spazio non allocato presente sul disco scelto venga distribuito tra le varie partizioni disponibili.
Come partizionare hard disk per Linux
Idealmente, se intendi preparare il computer all'installazione di Linux in dual-boot con Windows, è sufficiente realizzare una o più partizioni con il file system EXT4, a seconda del tipo di configurazione che si desidera ottenere: una per il punto di mount / e una per lo swap; una per il punto di mount /home, una per / e una per lo swap; una per il punto di mount /boot (ideale per sistemi UEFI), una per /home, una per swap e una per /, e così via.
Tuttavia, potrebbero presentarsi almeno due “inghippi”: in primo luogo, il programma di partizionamento potrebbe non supportare i file system di Linux, costringendoti a ri-formattare la partizione in fase d'installazione del sistema operativo; in secondo luogo, un'errata configurazione dell'ordine delle partizioni e del sistema di avvio potrebbe impedire l'avvio di entrambi gli OS, costringendoti a eseguire operazioni di ripristino tutt'altro che semplici.
Per questo motivo, giacché i programmi d'installazione delle varie distribuzioni di Linux sono migliorati — e di molto — con il passare del tempo, ti consiglio di partizionare il disco usando l'utility di partizionamento integrata, accessibile in fase d'installazione: prima di procedere, però, abbi cura di creare un backup di tutti i dati per te importanti, in quanto un piccolo errore o una distrazione apparentemente innocua potrebbe condurre a conseguenze a dir poco sgradite. Ad ogni modo, per saperne di più, prendi visione della mia guida su come installare due sistemi operativi, ricca di informazioni al riguardo.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.