Come proteggersi dai virus
Poco fa hai avuto una conversazione alquanto allarmante con un tuo amico: costui ti ha confessato di aver dovuto ripristinare il computer a causa di un virus informatico che ha danneggiato i file principali del sistema operativo. Preoccupato di andare incontro allo stesso destino, hai subito aperto Google alla ricerca di una guida che possa insegnarti a evitare, per quanto possibile, questa eventualità, ed è proprio per questo che sei capitato qui, sul mio sito Web.
Se le cose stanno in questo modo, allora sappi che ti trovi nel posto giusto, al momento giusto! Di seguito, infatti, ti spiegherò come proteggersi dai virus applicando alcune semplici ma fondamentali “norme”, valide per i dispositivi più comunemente utilizzati, quali computer, smartphone e tablet.
Dunque, senza indugiare oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per tenere al sicuro i tuoi dati e, perché no, l’intero sistema operativo a bordo del tuo device. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
Informazioni preliminari
Prima ancora di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, nel concreto, come proteggersi dai virus informatici, lascia che ti dia qualche informazione in più in merito a quest’argomento.
Per iniziare, ritengo doveroso chiarirti la differenza tra le varie tipologie di minacce che possono essere contratte su PC, smartphone, tablet e potenzialmente anche su altri dispositivi connessi alla Rete.
In genere, queste infezioni vengono definite con il generico termine di malware: questa parola indica qualsiasi programma (o applicazione) progettato con lo specifico scopo di nuocere al dispositivo sul quale viene mandato in esecuzione. La differenza tra una tipologia di malware e l’altra, risiede nel tipo di “danno” che esso provoca. Di seguito ti elenco i più comuni.
- Virus – si tratta di un software progettato con il preciso intento di danneggiare il sistema operativo o influire in modo incisivo sulla sua integrità. Queste minacce agiscono in modo nascosto e “silenzioso”, finché i problemi non diventano evidenti.
- Trojan – sono programmi/app apparentemente innocui che, però, contengono al loro interno codice potenzialmente dannoso. In genere, i trojan possono scaricare a loro volta altri software nocivi oppure intercettare dati e password inseriti nei moduli.
- Ransomware – è un particolare tipo di trojan, tra i più difficili da eradicare, che cifra i dati archiviati sul dispositivo attaccato e/o sulle unità a esso collegate, rendendone illeggibile il contenuto. Il ransomware, infine, chiede un riscatto all’utente per ricevere la chiave di decifrazione e riportare la situazione alla normalità (di qui il termine ransom, cioè riscatto).
- Adware – sono dei particolari malware che propongono continuamente pubblicità all’utente, con finestre che compaiono improvvisamente all’interno del sistema operativo o durante la navigazione su Internet.
- Spyware – si tratta di software progettati con il preciso intento di rubare e diffondere i dati dell’utente che ne cade vittima. Sono spesso inclusi all’interno dei trojan.
- Scareware – questa categoria di malware, in sé, non arreca danni ai dati e alle informazioni presenti sul disco, tuttavia “spaventa” l’utente inducendolo ad acquistare software a pagamento, spesso del tutto inutile, generando una serie di avvisi su presunte minacce attive nel sistema. Nella maggior parte dei casi, queste ultime sono false.
Infine, devi sapere che, nell’ambito della tecnologia, esistono sistemi operativi più o meno sensibili ai virus: per quanto riguarda l’ambito dei computer, Windows è, in assoluto, il sistema operativo più vulnerabile, a causa della sua estrema diffusione e dell’ampia gamma di programmi disponibili.
Su macOS e Linux, invece, le cose sono leggermente diverse: complici la minor diffusone, le difese di sistema (soprattutto nel caso di macOS) e la rapida risoluzione di bug e problemi di vario tipo (su Linux), il numero di minacce esistenti ed effettivamente incisive è relativamente basso. Ciò, tuttavia, non significa che i suddetti sistemi siano completamente immuni a virus e malware di vario tipo.
Lo stesso discorso è fattibile anche per smartphone e tablet: poiché Android è un sistema operativo estremamente personalizzabile, nonché open source e notevolmente diffuso, un criminale informatico più riuscire a progettare una minaccia informatica in modo relativamente semplice.
iOS e iPadOS, invece, sono più “sicuri” in questo frangente, in quanto Apple non rende disponibile il codice sorgente del sistema operativo, blocca l’accesso alle sue parti delicate e impedisce l’installazione di applicazioni di terze parti. Questa situazione può cambiare, però, nel momento in cui i dispositivi vengono sottoposti alla procedura di jailbreak, che elimina alcuni dei blocchi imposti da Apple e rende possibile l’installazione di software da fonti non ufficiali.
Come proteggersi dai virus informatici
Fatte le dovute precisazioni iniziali, è arrivato il momento di entrare nel cuore del discorso e di spiegarti, nel concreto, come proteggerti dai virus informatici, mettendo in pratica una serie di norme dettate dal buonsenso.
Usare un buon antivirus
A mio parere, utilizzare un software antivirus in grado di “stanare” le minacce prima ancora che esse possano attivarsi, è di fondamentale importanza per tenere al sicuro l’integrità di dati e informazioni. Di seguito ti elenco quelle che, a mio avviso, sono le migliori soluzioni di questo tipo.
- Windows Defender (Windows) – è la soluzione antivirus inclusa “di serie” nelle più recenti versioni di Windows, in grado di stanare al volo malware e altre minacce di vario tipo. Si integra perfettamente in Windows e non influisce in maniera negativa sulle risorse di sistema. Maggiori info qui.
- BitDefender Antivirus (Windows/macOS/Android/iOS/iPadOS) – si tratta di una soluzione software completa, dedicata alla protezione di dati e dispositivi, disponibile per tutte le maggiori piattaforme desktop e mobile, anche gratis. Offre protezione in tempo reale su quasi tutti i sistemi operativi, unitamente a un database sempre aggiornato. Maggiori info qui.
- Avast Antivirus (Windows/macOS/Android/iOS/iPadOS) – altro ottimo software per la sicurezza, estremamente semplice da usare e gestire e dotato di protezioni integrate ed efficaci, che ne limitano al minimo l’interazione con l’utente. È disponibile per tutte le maggiori piattaforme desktop e mobili, anche gratuitamente. Maggiori info qui.
- AVG Antivirus (Windows/macOS/Android/iOS/iPadOS) – è una suite di sicurezza dedicata alla protezione a 360 gradi di PC, smartphone e tablet. AVG è un software ricco di moduli e funzionalità di vario tipo, tuttavia questa sua caratteristica potrebbe renderlo poco adatto a dispositivi abbastanza “datati”. È disponibile, anche in forma gratuita, per tutte le maggiori piattaforme desktop e mobili. Maggiori info qui.
Oltre alle soluzioni che ti ho fornito fin qui, ti consiglio inoltre di dare un’occhiata alle guide tematiche presenti sul mio sito, in modo da avere una panoramica completa dei programmi disponibili per il sistema operativo di tuo interesse: migliori antivirus per Windows, migliori antivirus per Mac e migliori antivirus per Android.
Nota: viste le difese già integrate in iOS e iPadOS, non esistono soluzioni antivirus dedicate a iPhone e iPad.
Scaricare solo software affidabili
I virus informatici, così come tutti gli altri tipi di malware, sono spesso distribuiti sotto forma di file che, apparentemente, sono progettati per scopi ben differenti. Onde evitare di ritrovarti inconsapevolmente vittima di un’infezione di questo tipo, ti consiglio di evitare software proveniente da origini sconosciute o, peggio ancora, di dubbia legalità. Stesso discorso vale per i software presenti su dischi e dispositivi ricevuti in prestito.
Basta un attimo di distrazione per compromettere irrimediabilmente il proprio dispositivo, soprattutto se la minaccia è “nuova” e non ancora presente negli archivi dell’antivirus in uso: non è conveniente mettere a rischio l’integrità di dati e sistema operativo per provare quel programma semi-sconosciuto che promette in regalo la luna, giusto?
Alla luce di quanto appena detto, ti consiglio di prediligere i software che si trovano negli store ufficiali di Windows, macOS, Android e iOS/iPadOS che, prima di essere pubblicati e resi disponibili per il download, vengono sottoposti a un minuzioso processo di analisi e revisione.
Qualora avessi invece bisogno di un programma esterno allo store, magari proveniente da un sito del quale non avevi mai sentito parlare prima, ti consiglio di verificarne l’attendibilità mediante alcuni servizi online, quali VirusTotal o WOT: il primo consente di controllare qualsiasi file o indirizzo Internet usando circa 70 motori antivirus contemporaneamente, mentre il secondo analizza l’affidabilità dei siti Web tramite le recensioni lasciate dagli utenti.
Se ti interessa approfondire la conoscenza di questi strumenti e di scoprire numerosi altri servizi utili allo scopo, ti invito a leggere attentamente il mio tutorial su come fare una scansione antivirus online, nel quale ho trattato l’argomento con dovizia di particolari.
Non collegare dispositivi di dubbia provenienza
Lo stesso discorso visto in precedenza può essere esteso anche ai dispositivi esterni, soprattutto se si parla di proteggere un PC dai virus: molto spesso, i drive infetti (siano essi dischi esterni, chiavette USB, lettori audio, CD, DVD o quant’altro) tentano di eseguire automaticamente, senza l’autorizzazione dell’utente, i virus in essi archiviati, in modo da replicarli e da renderli attivi sul computer “bersaglio”.
Per questo motivo, il mio consiglio è di evitare di inserire nel computer drive di archiviazione che provengono da sconosciuti, da persone di cui non ci si fida appieno o, peggio ancora, trovati per caso: la minaccia è davvero dietro l’angolo!
Qualora fossi, per qualche motivo, “costretto” a usare una chiavetta USB o qualsiasi altro tipo di dispositivo esterno, non appartenente alla tua persona, ti esorto a disabilitare la funzione di esecuzione automatica del computer, prima ancora di inserire il drive al suo interno: puoi ottenere questo risultato premendo e tenendo premuto il tasto Shift/Maiusc durante l’inserimento del dispositivo oppure disattivando la funzione di AutoPlay del sistema operativo, della quale ti ho parlato nella mia guida su come disabilitare l’avvio automatico delle chiavette USB.
Prestare attenzione agli allegati email
Gli allegati delle email rappresentano uno dei magiori vettori di diffusione di virus, trojan e altro malware: è sufficiente avviare un software o un file malevolo ricevuto tramite posta elettronica, anche in modo inconsapevole, per mettere a repentaglio l’integrità del dispositivo e dei dati archiviati sullo stesso.
Per questo motivo, è buona norma non aprire mai gli allegati ricevuti da mittenti sconosciuti, quelli che non ci si aspetta (ad es. un archivio fotografico inviato da una persona che non sentivi da anni), quelli contenuti all’interno di email contenenti evidenti errori grammaticali (che possono essere messaggi ottenuti tramite traduttori automatici) o, in generale, qualsiasi tipo di allegato inserito in un’email “strana”.
In realtà dovresti stare attento anche alle email che arrivano da mittenti conosciuti, in quanto i dispositivi o gli account email di questi ultimi potrebbero essere sfruttati, all’insaputa del proprietario, per veicolare malware. Insomma, apri solo allegati legittimi al 100% e di cui, in qualche modo, eri già in attesa.
Se lo desideri, puoi provare a ridurre la ricezione di email rischiose, non desiderate o provenienti da seccatori noti seguendo i passaggi che ti ho spiegato nei miei tutorial su come bloccare lo spam e come bloccare le e-mail indesiderate.
Tenere aggiornato il sistema operativo
Altro consiglio che mi sento di darti è quello di aggiornare regolarmente il sistema operativo installato sul computer, sullo smartphone o sul tablet, unitamente ai programmi e alle app presenti nel sistema: ciò aiuta a limitare al minimo la presenza di falle di sicurezza, le quali potrebbero predisporre il dispositivo ad attacchi da parte di cybercriminali che, a loro volta, potrebbero “usarti” come veicolo di infezioni informatiche o di attacchi di vario tipo.
In genere, i sistemi operativi per PC, smartphone e tablet sono già impostati per l’aggiornamento automatico dei propri componenti. Tuttavia, ti consiglio di controllare comunque che questa opzione sia attiva e, in caso contrario, di provvedere ad abilitarla manualmente: se non sai come fare, da’ pure uno sguardo alle mie guide su come aggiornare Windows, come aggiornare macOS, come aggiornare Android e come aggiornare iOS (valida anche per iPadOS).
Inoltre, se hai bisogno di saperne di più in merito alle modalità di aggiornamento dei programmi e delle app installate, puoi far riferimento alla guida su come aggiornare i programmi installati sul PC e come aggiornare le applicazioni.
Eseguire regolarmente il backup dei file importanti
Sfortunatamente, pur seguendo in modo rigoroso i consigli che ti ho fornito nel corso di questa guida, non puoi essere sicuro al 100% che il tuo computer, lo smartphone e il tablet siano protetti da virus e altre minacce esterne.
Sfortunatamente, alcune minacce, come i ransomware, potrebbero rivelarsi particolarmente insidiose e arrecare conseguenze gravi, che non possono essere risolte neppure con un ripristino: come ti ho già spiegato poc’anzi, i ransomware possono bloccare l’accesso al sistema operativo e ai dati archiviati in memoria e richiedono il pagamento di un riscatto, spesso anche molto esoso, per poterne ripristinare l’accesso.
Vista l’esistenza di minacce di questo tipo, il mio consiglio è quello di eseguire regolarmente il backup dei dati importanti, creandone delle copie di sicurezza da tenere al sicuro, su drive non collegati a Internet né ad altri dispositivi. Così facendo, laddove cadessi malauguratamente vittima di un ransomware, non sarai costretto a pagare il riscatto, in quanto i dati saranno al sicuro.
Se non hai la più pallida idea di come creare copie di backup dei documenti, ti consiglio di leggere il tutorial che ho dedicato al tema, nel quale ti ho spiegato come procedere su PC, smartphone e tablet.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.