Come recuperare backup da Google Drive
Qualche tempo fa hai chiesto a un amico di realizzare, per conto tuo, una copia di backup di alcuni dati importanti presenti su Google Drive. Ora che ne hai nuovamente bisogno, vorresti non infastidire più questa persona e agire in prima persona: il problema, però, è che non hai la più pallida idea di come recuperare backup da Google Drive, perché non hai mai fatto nulla del genere prima d’ora. Le cose stanno così, vero? Allora sappi che sei nel posto giusto!
Nel corso di questa guida, infatti, avrò cura di spiegarti per filo e per segno come scaricare i documenti archiviati su Google Drive da PC, smartphone o tablet, anche sotto forma di un solo, grande archivio. Per completezza d’informazione, ti spiegherò inoltre come ripristinare i backup delle impostazioni di Android e quelli delle chat di WhatsApp.
Dunque, senza attendere oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per riuscire nell’impresa e sarai ben lieto di comunicare al tuo amico informatico di avercela fatta da solo. Buona lettura e buon lavoro!
Indice
- Come recuperare backup di Google Drive: dati
- Come ripristinare backup da Google Drive: Android
- Come ripristinare backup WhatsApp da Google Drive
Come recuperare backup di Google Drive: dati
Sostanzialmente, è possibile recuperare i backup dei dati da Google Drive in almeno due modi: scaricando manualmente i file di cui si ha bisogno, oppure richiedendo la creazione di un archivio unico che li contenga tutti (mediante il servizio Google Takeout). In entrambi i casi, avrai bisogno di conoscere la password del tuo account Google: se non la ricordi, puoi far fronte alla cosa seguendo le indicazioni che ti ho fornito nel mio tutorial sul tema.
Da PC
Il modo più semplice per scaricare i dati archiviati su Google Drive da computer consiste nell’usare il programma ufficiale di Google per il suo cloud, denominato appunto Google Drive, mediante il quale è possibile integrare i file di Google Drive direttamente nell’Esplora File di Windows o nel Finder di macOS.
Per scaricarlo, collegati al suo sito ufficiale, clicca sulla voce Scarica Drive per desktop. A download ultimato, apri il file ottenuto e, se impieghi Windows, clicca sul pulsante Sì, scegli quale scorciatoia rapida per i servizi Google aggiungere al desktop e poi premi sul tasto Installa. Se, invece, possiedi un Mac, nel riquadro che ti viene mostrato, fai doppio clic sul file .pkg e, nella schermata d’installazione, premi sui tasti Continua (per due volte consecutive), poi su Installa, immetti la password del Mac e, infine, premi sul tasto Chiudi.
Ad operazione completata, non ti resta che eseguire l’accesso al tuo account Google, utilizzando l’apposita schermata sul desktop per procedere. Se tutto è andato per il verso giusto, l’icona di Drive dovrebbe comparire nei pressi dell’orologio di Windows, cioè sulla barra delle applicazioni, oppure sulla barra dei menu in alto a destra su macOS.
Adesso, se intendi effettuare la sincronizzazione automatica delle cartelle del computer, fai clic sull’icona di Drive, premi poi sull’icona dell’ingranaggio e poi sulla voce Preferenze. A questo punto, nella scheda Il mio laptop (Il mio Mac su macOS), aggiungi una o più cartelle del PC, avendo cura di settare l’opzione Backup con Google Drive. Tieni comunque presente che questa sincronizzazione non è necessaria ai fini di questa guida: pertanto, puoi saltare questo passaggio.
Nel pannello delle preferenze di questo software, alla scheda Google Drive, scegli la voce Accedi in streaming ai file per visualizzare i dati sul cloud senza che venga mantenuta una copia sul PC; in caso contrario premi sulla voce Esegui il mirroring dei file. Quest’ultima opzione è quella più adatta per fare una copia di backup dei dati nel cloud di Google.
Il client di Google Drive si occuperà di effettuare il download dei file sul computer: a seconda delle dimensioni degli stessi e della velocità del collegamento a Internet, il tutto potrebbe protrarsi anche per alcune ore. In ogni momento, puoi visualizzare lo stato della sincronizzazione cliccando sull’icona di Drive sulla barra delle applicazioni di Windows o nella barra dei menu di macOS.
A sincronizzazione ultimata, puoi accedere alla cartella contenente i file di Google Drive aprendo l’Esplora File di Windows oppure il Finder di macOS e cliccando sull’icona di Google Drive visibile nella barra laterale di sinistra, sotto la sezione Accesso Rapido o Preferiti.
Tutti i file presenti nella cartella di Google Drive possono essere aperti, modificati, copiati altrove oppure condivisi all’interno di altri programmi; è importante sottolineare che qualsiasi modifica effettuata nella cartella di Google Drive (eliminazione/spostamento, modifica, aggiunta di un file e così via) verrà riflessa automaticamente anche sul cloud.
Se, invece, non intendi scaricare tutte le cartelle di Drive sul computer ma ti interessa prelevare soltanto le copie di backup di alcuni file, puoi servirti della versione Web del servizio, raggiungibile presso questo sito Web.
Una volta aperta la pagina in questione, effettua l’accesso al tuo account Google, premi sulla voce Il mio Drive visibile a sinistra e scegli il file/la cartella che ti interessa scaricare; per effettuare una selezione multipla, tieni premuto il tasto Ctrl o cmd sulla tastiera e clicca su ciascuno dei file da scaricare.
A lavoro ultimato, fai clic destro su uno degli elementi selezionati, scegli la voce Scarica dal menu contestuale proposto e attendi che il download dei file venga portato a termine; se hai selezionato più file o intere cartelle, verrà creato un pacchetto .zip che contiene tutti gli elementi.
Da smartphone e tablet
Se, invece, ti interessa recuperare backup da Google Drive su iPhone, su iPad o su Android, puoi impiegare l’applicazione ufficiale del servizio, installata di serie sulla maggior parte dei dispositivi animati da Android (può comunque essere scaricata dal Play Store) e disponibile anche per iPhone e iPad.
Qualora non avessi ancora provveduto a scaricare l’app, apri lo store di riferimento del tuo dispositivo, cerca il nome dell’applicazione servendoti del campo di ricerca apposito e, quando l’hai trovata, premi il pulsante Installa/Ottieni, per scaricarla sul dispositivo. Se necessario, autenticati tramite riconoscimento facciale, impronta digitale oppure password dell’account, per concludere.
Dopo aver installato l’applicazione, aprila e, se impieghi un dispositivo Android oppure un iPhone sul quale avevi già configurato altre app Google, fai tap sul nome dell’account configurato, per effettuare l’accesso; in alternativa, immetti le tue credenziali negli appositi campi e tocca il pulsante Accedi.
A login completato, se richiesto, autorizza l’applicazione ad accedere alla memoria, rispondendo affermativamente all’avviso che compare, fai tap sulla scheda File (l’icona della cartella situata in basso) e individua l’elemento di tuo interesse, tra quelli archiviati in cloud.
Quando l’hai trovato, sfiora il pulsante (⋮) a esso corrispondente e tocca la voce Rendi disponibile offline dal menu proposto, così da poter accedere al file tramite l’applicazione di Drive, anche in assenza di connessione a Internet.
Se vuoi salvare una copia del file in un’altra parte della memoria, oppure condividerla all’interno di un’app, seleziona invece la voce Invia una copia dal menu di cui ti ho parlato poco fa e tocca l’opzione Salva In o l’icona del tuo gestore file (ad es. Files di Google) dal pannello visualizzato a schermo, per salvare il file in memoria, oppure l’icona dell’app tramite la quale condividere l’elemento. Se richiesto, scegli la posizione in cui salvare il file, sfiora il pulsante Salva/OK del gestore file e il gioco è fatto.
Nota: se lo desideri, puoi effettuare una selezione multipla effettuando un tap prolungato sull’icona del primo elemento da condividere e, successivamente, premendo sulle icone di tutti gli altri. Il pulsante per la condivisione, in questo caso, compare nell’angolo in alto a destra della schermata di Drive.
Tramite Google Takeout
Infine, se hai l’esigenza di scaricare il backup di tutti gli elementi di Google Drive in un solo colpo (opzione comoda se, per esempio, stai pensando di chiudere il tuo account per aprirne uno nuovo), puoi sfruttare il servizio Google Takeout: si tratta di una funzionalità ufficiale messa a disposizione da Google, mediante la quale è possibile creare, in poco tempo, un archivio contenente tutti i dati abbinati a uno specifico account (inclusi, ovviamente, quelli di Drive).
Per servirtene, collegati a questa pagina Web dal browser che sei solito usare per navigare su Internet (il servizio è accessibile da PC, smartphone e tablet) ed effettua l’accesso al tuo account, inserendo le credenziali negli appositi campi. Se necessario, concludi l’autenticazione a due fattori seguendo le indicazioni che ti vengono fornite.
A login completato, seleziona i dati da includere apponendo il segno di spunta accanto ai relativi nomi: in questo caso specifico, per scaricare il backup degli elementi archiviati su Drive (cioè quelli di tua proprietà, presenti nelle sezioni Il mio Drive e Computer), delle immagini e dei video di Google Foto, apponi il segno di spunta esclusivamente accanto alle voci Drive e Google Foto.
Fatte le tue scelte, premi sul bottone Passaggio successivo visibile in fondo alla pagina e serviti dei menu e delle opzioni proposte in seguito, per definire la modalità e la tipologia di esportazione di backup: imposta il menu a tendina Metodo di recapito su Invia tramite email il link per il download, così da ricevere una email contenente il link per scaricare il backup e utilizza il menu a tendina Frequenza su 1 esportazione, così da creare l’archivio una volta soltanto.
Come step successivo, specifica il formato in cui creare il backup (archivio .zip o .tgz) e la dimensione massima di ciascun file di cui esso si compone (1 GB, 2 GB, 4 GB, 10 GB oppure 50 GB) usando, rispettivamente, i menu Tipo file e Dimensioni e, infine, premi il pulsante Crea esportazione, in modo da avviare la creazione dell’archivio contenente la copia dei dati di Google Drive.
A seconda della dimensione degli elementi da salvare, la procedura, che avanza in modo completamente automatico, potrebbe protrarsi anche per interi giorni. A creazione completata, riceverai un messaggio di posta elettronica contenente il link di download, da usare per scaricare l’archivio, della durata di una settimana. Puoi controllare, in qualsiasi momento, lo stato di avanzamento dei backup realizzati e i link di download ancora funzionanti, recandoti su questo sito Web.
Per maggiori informazioni riguardo al funzionamento di Google Takeout, ti rimando alla lettura dell’approfondimento che ho dedicato al servizio.
Come ripristinare backup da Google Drive: Android
Hai avuto cura di sincronizzare i dati del vecchio smartphone o tablet Android (cronologia delle chiamate, sveglie, suonerie, sfondi, SMS, dati delle app di sistema, app installate e così via) in cloud, mediante l’apposita funzione di sistema, e vorresti ripristinare backup da Google Drive sul tuo nuovo dispositivo? Non preoccuparti, è tutto molto più semplice di quanto sembra.
Per riuscire nell’impresa, infatti, è sufficiente scegliere di trasferire app e dati da un backup già esistente in fase di prima configurazione del dispositivo (dopo aver scelto la lingua ed esserti collegato alla rete Wi-Fi) e, quando richiesto, effettuare l’accesso allo stesso account Google in uso su quello vecchio. A login completato, rispondi affermativamente alla richiesta di scaricare app e impostazioni da Google.
Se è la prima volta che cambi dispositivo e non hai la più pallida idea di come configurare lo smartphone per il primo utilizzo, potrebbe tornarti molto utile il tutorial che ho dedicato all’argomento.
Allo stato attuale delle cose, non è possibile effettuare il download diretto dei dati di backup di Android, ma puoi comunque visualizzare la dimensione dello stesso, direttamente dal sito di Google Drive per PC: dopo esserti collegato a quest’ultimo e aver effettuato il login al tuo account Google, clicca sulle voci Archiviazione (a sinistra) e Backup (a destra) e, infine, fai doppio clic sul nome del dispositivo per il quale hai effettuato il salvataggio dei dati.
Come ripristinare backup WhatsApp da Google Drive
Sei passato a un nuovo smartphone Android e vuoi ripristinare i backup di WhatsApp che avevi realizzato, con Google Drive, su quello vecchio? Nessun problema: per riuscirci, è sufficiente configurare il nuovo dispositivo con lo stesso account Google, installare WhatsApp e procedere con la sua configurazione iniziale.
Affinché il tutto vada a buon fine, se WhatsApp è ancora attivo sul vecchio smartphone, ti consiglio di aggiornare il backup delle conversazioni: apri dunque l’app di messaggistica, tocca il pulsante (⋮) residente in alto a destra e seleziona la voce Impostazioni dal menu che compare.
Ora, recati nelle sezioni Chat e Backup delle chat e scegli se incorporare o meno i filmati nel backup, intervenendo sulla levetta Includi video; fatta la tua scelta, tocca il pulsante Esegui backup e attendi che il salvataggio dei dati venga ultimato.
Completata questa operazione, disinstalla WhatsApp dal vecchio dispositivo e installalo su quello nuovo; ora, avvia l’applicazione appena installata, accetta le condizioni d’uso del servizio, specifica il tuo numero di telefono (che deve essere uguale a quello associato al backup precedente) ed effettua la verifica dello stesso, tramite SMS o telefonata.
Se tutto è andato per il verso giusto, dovresti visualizzare la richiesta di ripristino dei backup precedenti d Google Drive: quando ciò avviene, sfiora i pulsanti Ripristina e Fine (la prima fase potrebbe durare anche qualche minuto) e, se necessario, immetti nuovamente il tuo nome e la tua foto profilo. Maggiori info qui.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.