Come registrarsi al RENTRI
La registrazione al RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) rappresenta un passaggio obbligatorio per numerose imprese ed enti coinvolti nella gestione dei rifiuti, siano essi produttori, trasportatori o gestori. Introdotto con il Decreto Ministeriale n. 59/2023, il RENTRI è stato pensato per semplificare e digitalizzare l’intero processo di tracciabilità, assicurando maggiore trasparenza e controllo sulle attività legate alla movimentazione dei rifiuti sul territorio nazionale.
Attraverso questa piattaforma digitale, è possibile compilare e conservare in formato elettronico tutti i documenti previsti dalla normativa vigente, come il registro di carico e scarico e il formulario di identificazione. Per questo motivo, l’iscrizione corretta al RENTRI è fondamentale non solo per rispettare gli obblighi di legge, ma anche per evitare sanzioni legate a errori procedurali o mancanze nella documentazione.
Nella guida di oggi, dunque, ti spiegherò in modo chiaro e dettagliato proprio come registrarsi al RENTRI, illustrando chi è tenuto all’iscrizione, quali sono i requisiti da rispettare e quali passaggi seguire all’interno del portale ufficiale. Se ti stai avvicinando per la prima volta a questo adempimento, o vuoi semplicemente assicurarti di aver fatto tutto correttamente, sei nel posto giusto. Buona lettura e buon lavoro!
Indice
- Cos'è il RENTRI
- Requisiti e soggetti obbligati alla registrazione
- Come registrarsi al RENTRI online
- In caso di dubbi o problemi
Cos’è il RENTRI
Prima di mostrarti come registrarti, è doveroso da parte mia spiegarti che cos’è il RENTRI, a cosa serve e perché l’iscrizione è diventata un passaggio fondamentale per chi gestisce o trasporta rifiuti in modo professionale. Come anticipato in premessa, il RENTRI, acronimo di Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, è il sistema digitale introdotto dal Ministero dell’Ambiente per innovare e semplificare la gestione dei rifiuti in Italia.
Pensato per superare le criticità del vecchio sistema, il RENTRI consente di registrare in formato elettronico tutte le informazioni relative alla produzione, al trasporto e allo smaltimento dei rifiuti, rendendo il processo più trasparente, controllabile e sostenibile.
Nel vecchio sistema di tracciabilità dei rifiuti, il formulario di identificazione del rifiuto (FIR) veniva emesso in quattro copie cartacee: una per il produttore, una per il trasportatore, una per il destinatario e una da restituire al produttore come conferma dell’avvenuto conferimento. Questo comportava una gestione più macchinosa e soggetta a ritardi, soprattutto per quanto riguardava la restituzione della quarta copia firmata dal destinatario.
Con l’introduzione del RENTRI, il processo si semplifica: il FIR viene emesso in due copie cartacee (fino al 2026, quando sarà definitivamente sostituito dal formato digitale). La prima copia resta al produttore (o al trasportatore, se indicato dal produttore stesso). La copia firmata dal destinatario non deve più essere restituita in formato cartaceo, ma può essere trasmessa in modo più snello tramite posta elettronica certificata oppure, novità significativa, attraverso i servizi digitali del RENTRI, da cui ciascun operatore può scaricare autonomamente la copia firmata. Il sistema riduce la burocrazia, accelera le tempistiche e migliora trasparenza e tracciabilità nella gestione dei rifiuti.
Anche la gestione del registro di carico e scarico dei rifiuti è stata profondamente trasformata rispetto al passato. Il registro, infatti, diventa digitale e viene vidimato attraverso un sistema centralizzato della Camera di Commercio, che assegna un codice univoco per ogni registrazione. La compilazione avviene esclusivamente tramite la piattaforma del RENTRI, in conformità con le normative previste.
Le registrazioni devono essere sempre consultabili dagli organi di controllo mediante strumenti informatici forniti dall’operatore, il quale è responsabile del loro corretto funzionamento. In questo modo, il RENTRI rappresenta un passo decisivo verso una maggiore sicurezza e tracciabilità nella gestione dei rifiuti.
Entrando nel merito dei costi, i soggetti obbligati devono sostenere due principali voci di spesa: il contributo annuale e il diritto di segreteria. Il contributo annuale è diversificato in base alla tipologia di azienda, al numero di dipendenti e alle operazioni svolte.
- 100 euro il primo anno e 60 euro per per ciascuno degli anni successivi — per imprese o enti che trattano o trasportano rifiuti, intermediari, consorzi, produttori di rifiuti con oltre 50 dipendenti, soggetti delegati.
- 50 euro il primo anno e 30 euro per ciascuno degli anni successivi — per i produttori di rifiuti con un numero di dipendenti compreso tra 11 e 50.
- 15 euro il primo anno e 10 euro per ciascuno degli anni successivi — per tutti gli altri produttori di rifiuti pericolosi (con massimo 10 dipendenti).
A questi costi si aggiunge il diritto di segreteria, pari a 10 euro, da corrispondere sia in fase di iscrizione sia per ogni eventuale modifica dei dati relativi all’unità locale. Questo importo è fisso e non varia in base alla dimensione o al tipo di azienda. Maggiori info qui.
Requisiti e soggetti obbligati alla registrazione
L’iscrizione al RENTRI è obbligatoria per tutte le imprese e gli enti che gestiscono rifiuti secondo quanto stabilito dal D.lgs. 152/2006, modificato dal D.lgs. 213/2022. I soggetti obbligati alla registrazione sono gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi, le aziende che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, compresi intermediari e commercianti, i consorzi per il recupero e il riciclaggio di particolari categorie di rifiuti e i trasportatori, intermediari e produttori di rifiuti non pericolosi con più di 10 dipendenti, operanti nei settori industriale, artigianale, dei servizi o sanitario.
Questi soggetti sono già obbligati alla tenuta del registro cronologico di carico e scarico e alla presentazione della dichiarazione MUD, e pertanto devono accreditarsi al RENTRI.
Sono invece esonerati dall’obbligo di iscrizione i produttori iniziali di soli rifiuti non pericolosi derivanti da attività agricole, edilizie, commerciali, sanitarie o di servizio nonché chi trasporta rifiuti in conto proprio, non a titolo professionale, se iscritto all’Albo Gestori Ambientali in categoria 2-bis e non tenuto all’iscrizione come produttore.
Infine, prima di venire al nocciolo della questione, andandoti a indicare, in dettaglio, come procedere alla registrazione al RENTRI, è mio dovere fornirti i dettagli sulla documentazione necessaria e requisiti di accesso alla piattaforma. Per effettuare la registrazione al RENTRI è necessario essere in possesso delle seguenti informazioni.
- Dati anagrafici e identificativi dell’impresa — compresi codice fiscale, ragione sociale e sede legale.
- Informazioni sulle unità locali e sulle attività svolte presso ciascuna sede.
- Documenti che attestano la rappresentanza legale — come ad esempio, la visura camerale aggiornata.
- Descrizione dei rifiuti gestiti — inclusa la quantità e tipologia.
- Ricevuta del pagamento del contributo annuale — da effettuare tramite il sistema pagoPA.
Inoltre, l’accesso alla piattaforma avviene esclusivamente in modalità digitale, tramite SPID (sia per persona fisica, per rappresentanti legali, o per persona giuridica, per accesso aziendale) oppure Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta di Identità Elettronica (CIE).
Ricorda che la mancata o irregolare iscrizione al RENTRI, effettuata fuori dai termini o con modalità difformi rispetto a quanto previsto dal D.M. 4 aprile 2023, n. 59, comporta sanzioni amministrative significative. Il mancato rispetto delle disposizioni comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 2.000 euro se la violazione riguarda rifiuti non pericolosi, mentre l’importo sale da 1.000 a 3.000 euro in caso di rifiuti pericolosi.
Come registrarsi al RENTRI online
La registrazione al RENTRI avviene esclusivamente online attraverso il portale ufficiale gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’accesso è consentito unicamente tramite sistemi di autenticazione digitale riconosciuti, come SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), intestati al legale rappresentante dell’impresa o a un soggetto delegato.
Per sapere come registrarsi al RENTRI online, il primo passo è visitare la pagina principale del RENTRI. Scorrendo la pagina, dovrai cliccare sul pulsante Accedi all’area relativa alla tua categoria di appartenenza quale Operatori (imprese, enti e altri soggetti tenuti all’iscrizione al RENTRI), Produttori di rifiuti non iscritti (soggetti che non devono iscriversi al RENTRI o che lo faranno in un momento successivo) o Soggetti delegati (consulenti o intermediari esterni all’impresa, autorizzati a svolgere determinate operazioni sulla piattaforma).
Ora premi sul pulsante Entra con SPID e, successivamente, seleziona il gestore con il quale hai attivato l’identità digitale. A seconda del gestore scelto, nella nuova pagina che si aprirà, troverai modalità di accesso differenti. Inserisci quindi il nome utente e la password nei campi appositi e clicca nuovamente sul pulsante Entra con SPID.
In alternativa, puoi accedere anche con la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), utilizzando un dispositivo (smart card o chiavetta USB) che contenga un certificato digitale di autenticazione personale e, se necessario, la firma digitale del titolare. Ti ho già parlato di questi strumenti nei miei articoli su come accedere con CIE e su come attivare CNS.
Se hai scelto l’accesso tramite SPID, prosegui con la seconda fase di autenticazione, che può variare in base al gestore con cui hai attivato la tua identità digitale. A questo punto, inserisci il codice OTP generato dall’app o ricevuto via SMS, oppure conferma l’accesso tramite la notifica di conferma sullo smartphone.
A tal proposito, potrebbe esserti utile il mio tutorial su come usare SPID, dove trovi dettagliate le modalità di autenticazione per alcuni dei provider abilitati. In ogni caso, dopo aver completato il processo di autenticazione, verrai reindirizzato a una schermata finale: clicca sul pulsante Acconsento per approvare la trasmissione dei tuoi dati personali e accedere definitivamente al servizio.
Nella nuova schermata visualizzata, clicca su Continua per accettare l’Informativa Privacy, quindi premi il pulsante Continua con questo utente. Verifica che i dati visualizzati siano corretti e procedi selezionando Conferma. Riceverai un’email contenente un link: cliccandolo, confermerai la validità dell’indirizzo email inserito. A questo punto, potrai concludere la fase iniziale premendo su Torna all’applicazione.
Successivamente, fai clic su Accredita nuovo operatore e seleziona l’opzione Impresa. Inserisci il Codice fiscale dell’attività iscritta al Registro Imprese e clicca su Conferma per proseguire.
Per avviare la pratica, seleziona il pulsante Iscrizione posto in alto. Dovrai quindi compilare i campi relativi ai dati anagrafici, alle unità locali coinvolte e alle eventuali autorizzazioni ambientali possedute. Completa ciascuna sezione cliccando su Avanti. Se disponibile, puoi velocizzare il processo importando automaticamente i dati tramite il pulsante Importazione da Registro Imprese.
Per ogni unità locale indicata, sarà necessario assegnare una o più attività. Nella sezione Unità locali e attività, seleziona la sede legale o l’unità operativa e clicca su Assegna attività. Scegli quindi una o più attività tra quelle proposte, ad esempio Produzione di rifiuti, Recupero di rifiuti, Smaltimento di rifiuti, Trasporto di rifiuti, Centro di raccolta ecc. e clicca su Conferma per proseguire.
Se richiesto dall’attività, ti verrà chiesto di indicare le relative autorizzazioni ambientali, che potrai importare direttamente dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Dopo averle inserite, clicca su Avanti.
Al termine della compilazione, il sistema effettuerà un controllo di coerenza sui dati forniti. Se tutto risulta corretto, apparirà il messaggio che la pratica risulta formalmente corretta. Clicca su Avanti per visualizzare la Bozza PDF della pratica; se il contenuto è corretto, conferma l’invio cliccando nuovamente su Avanti. Se hai inserito autorizzazioni ambientali, sarà richiesta la firma digitale. In caso contrario, potrai procedere senza sottoscrizione digitale cliccando direttamente su Avanti.
Una volta completato il modulo online, sarà necessario effettuare il pagamento dei diritti di segreteria e del contributo annuale tramite il sistema PagoPA. L’importo, calcolato automaticamente in base alla tipologia e alla dimensione dell’impresa, ti sarà mostrato a schermo. Clicca su Procedi al pagamento, quindi conferma l’operazione selezionando OK due volte. Per approfondire la questione, leggi la mia guida su come si possono effettuare i pagamenti attraverso PagoPA.
Al termine, scarica le ricevute di pagamento, premi su Avanti e infine su Trasmetti pratica per completare l’operazione. Una volta confermata l’iscrizione, l’impresa potrà accedere alla Sezione Tracciabilità e gestire i dati relativi ai Registri di Carico e Scarico e ai Formulari di identificazione dei rifiuti, come previsto dal sistema RENTRI.
In caso di dubbi o problemi
In caso di dubbi o problemi durante il processo di registrazione al RENTRI, il primo consiglio è consultare la sezione Supporto del sito ufficiale. Qui potresti trovare soluzioni immediate ai problemi più comuni, grazie alla disponibilità di schede informative, oppure puoi accedere all’ambiente dimostrativo per testare le funzionalità della piattaforma senza necessità di contattare subito l’assistenza.
Se, dopo aver consultato il materiale informativo, il problema persiste, puoi rivolgerti direttamente al Supporto RENTRI, descrivendo in modo chiaro e dettagliato la situazione per ricevere l’assistenza tecnica necessaria.
Per contattare l’assistenza, è disponibile un modulo online sul sito ufficiale, dove potrai selezionare l’ambito della richiesta, inserire i tuoi dati e un messaggio descrittivo. È inoltre possibile allegare documenti utili a chiarire il problema.
Infine, ti ricordo che nella sezione Formazione è possibile accedere a una raccolta di materiale didattico, tra cui articoli e slide che illustrano sia il processo di iscrizione sia le modalità di utilizzo della piattaforma. Ti consiglio anche di consultare periodicamente il calendario formativo, che riporta l’elenco aggiornato dei webinar dedicati alle imprese e agli enti interessati a operare nel sistema RENTRI.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.