Come riparare le chiavette USB non funzionanti
Sei solito trasferire i dati da un dispositivo all’altro avvalendoti della tua fedele chiavetta USB ma oggi, collegandola al computer, è arrivata un’amara sorpresa: il drive sembra non funzionare in maniera corretta, tanto da impedirti la visualizzazione dei file al suo interno o, peggio ancora, non funzionare affatto. Prima ancora di arrenderti all’idea di aver perso i tuoi file e la tua chiavetta, valuta innanzitutto il tipo di danno: dai un’occhiata alla chiavetta e verifica se vi sono anomalie fisiche evidenti, come un connettore non più dritto, un componente scollegato o rotto, un chip di memoria esposto e così via.
In caso affermativo, è molto probabile che il funzionamento del drive USB sia irrimediabilmente compromesso, ma esiste qualche probabilità di riuscire a recuperare — seppur a pagamento — i file presenti al suo interno; se, invece, non vi sono danni evidenti ma è il sistema operativo a segnalarti un malfunzionamento della chiavetta, sarai ben felice di sapere che le probabilità di recuperare i file al suo interno aumentano a dismisura, che la procedura per riuscirci non è poi così complessa e che, soprattutto, non dovrai sborsare un euro per riuscire nell’impresa.
Come dici? Hai ritrovato un po’ di fiducia e, adesso, ti piacerebbe capire come riparare le chiavette USB non funzionanti? Allora non devi fare altro che leggere con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: nel corso di questa guida, infatti, ti spiegherò come tentare di recuperare i file da una chiavetta danneggiata a livello software e cosa fare per poterla riusare di nuovo. Per completezza d’informazione, ti fornirò inoltre qualche dritta utile ad affrontare eventuali danni di tipo hardware. Pronto per iniziare? Benissimo! Ti auguro una buona lettura!
Indice
- Come riparare le chiavette USB non funzionanti: software
- Come riparare le chiavette USB non funzionanti: hardware
Come riparare le chiavette USB non funzionanti: software
Se la tua chiavetta USB viene correttamente riconosciuta dal sistema operativo ma, ahimè, quest’ultimo ti notifica la presenza di errori oppure l’impossibilità di accedere ai dati al suo interno, non disperare: puoi tentare di recuperare tutti i file in essa archiviati e, ultimata questa operazione, puoi renderla nuovamente vuota e funzionante, effettuando una nuova formattazione. Trovi tutto spiegato qui sotto.
Recuperare i dati
Se è tua intenzione recuperare i dati da una chiavetta USB non leggibile correttamente dal sistema operativo, ti consiglio di creare un’immagine del drive, ossia un “clone” virtuale della chiavetta, sotto forma di file unico, sul quale poter operare in tutta sicurezza.
Infatti, tentando di recuperare i file direttamente dal drive per più volte consecutive, potresti effettuare involontariamente nuove scritture sulla memoria danneggiata, aggravando ulteriormente la situazione e rendendo ancor più difficile il recupero dei dati.
Per creare un’immagine della chiavetta USB, puoi avvalerti del software gratuito DRDD (o DataRescue DD), disponibile sia per Windows che per macOS: per ottenerlo, collegati a questo sito Web, scorri in basso la pagina che ti viene proposta e clicca sul collegamento più adatto al sistema operativo da te in uso (ad es. Windows Version, per Windows, oppure OS X Version, per macOS).
A download ultimato, estrai il pacchetto .ZIP in una cartella a piacere e, se impieghi Windows, avvia il file drdd.exe in essa contenuto; se, invece, utilizzi un Mac, trascina l’icona del software nella cartella Applicazioni del computer, fai doppio clic su di essa e premi sul pulsante Apri, in modo da superare le restrizioni imposte da Apple nei confronti dei software di sviluppatori non certificati (devi farlo soltanto la prima volta).
Una volta aperto il programma, inserisci la chiavetta USB nel computer rispondendo negativamente a eventuali richieste di formattazione/inizializzazione, clicca sul pulsante Refresh e serviti del menu a tendina Source per selezionare l’unità USB della quale creare l’immagine.
Fatto ciò, clicca sul pulsante Browse, scegli la cartella in cui creare l’immagine della chiavetta e avvia la procedura di copia dei dati, facendo clic sul pulsante Play situato in basso. La procedura potrebbe durare alcuni minuti, in base alla dimensione della chiavetta USB.
Una volta completata la creazione dell’immagine, non ti resta che scaricare un software di recupero dati valido ed efficace. A tal proposito, ti consiglio PhotoRec e TestDisk, due software che funzionano “in coppia”, entrambi disponibili sia per Windows che per macOS. Va però specificato che l’interfaccia grafica è disponibile soltanto per i sistemi operativi di casa Microsoft.
Ad ogni modo, se utilizzi Windows, collegati a questo sito Web e clicca sul pulsante TestDisk X.Y, situato nel riquadro TestDisk & PhotoRec X.Y (data), per avviare il download del pacchetto contenente i software. Una volta ottenuto l’archivio del programma, estrailo in una cartella a piacere e avvia il file qphotorec_win.exe contenuto al suo interno. Ora, clicca sul pulsante Sì per autorizzare l’esecuzione del programma, premi sul menu a tendina situato in alto e scegli l’opzione Aggiungere un’immagine raw del disco….
Ora, seleziona l’immagine della chiavetta USB che hai realizzato in precedenza, seleziona la voce Sconosciuto/Unknown dal riquadro situato nella centrale della finestra di PhotoRec, assicurati che nella parte inferiore destra della schermata sia impostata l’opzione Completo (altrimenti fallo tu) e apponi il segno di spunta accanto alla voce FAT/NTFS/HFS+/ReiserFS, collocata all’interno del riquadro Tipo di file system.
A questo punto, clicca sul pulsante Naviga per scegliere la cartella di destinazione nella quale salvare i file recuperati e, se ti interessa accedere soltanto a determinati tipi di file, clicca sul pulsante Formati dei file e seleziona le estensioni di tuo interesse dalla piccola finestra che compare. Per concludere, clicca sul pulsante Cerca e attendi con pazienza che l’analisi e il recupero vengano portati a termine (più file hai scelto di recuperare, maggiore sarà il tempo necessario).
Se, invece, il tuo è un Mac, devi necessariamente operare da linea di comando: per semplicità, ti spiegherò come installare il programma utilizzando Homebrew, un valido gestore di pacchetti per macOS comodamente utilizzabile tramite il Terminale.
Dunque, avvia quest’ultimo recandoti nel menu Vai > Utility di macOS, impartisci il comando /bin/bash -c "$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/HEAD/install.sh)"
e dai Invio: quando richiesto, digita la password del Mac e premi il tasto Invio della tastiera per due volte consecutive, in modo da concludere il setup di Homebrew (che potrebbe durare diversi minuti).
Ultimata questa procedura, sempre nel Terminale, impartisci l’istruzione brew install testdisk
, dai Invio, inserisci nuovamente la password del Mac e premi nuovamente sul tasto Invio, per installare Photorec e TestDisk.
Superato anche questo step, puoi finalmente procedere con il recupero dei dati dall’immagine della chiavetta USB: sempre nel Terminale, impartisci il comando sudo photorec
, dai Invio per impartire il comando e premi nuovamente e digita la password del Mac, quando ti viene richiesto.
Ora, premi nuovamente il tasto Invio della tastiera e ripeti la stessa operazione all’interno della finestra testuale di Photorec, in modo da selezionare l’immagine sulla quale agire; ora, dopo aver dato nuovamente Invio, scegli di voler agire sulla partizione Whole Disk e, se vuoi selezionare manualmente il tipo di file da recuperare, premi la freccia direzionale destra della tastiera, evidenzia la voce File opt (in basso) e dai Invio, in modo da accedere alla schermata di scelta delle estensioni.
Quando hai finito, schiaccia i tasti b, Invio e q della tastiera per salvare le selezioni e tornare alla schermata precedente, serviti della freccia direzionale sinistra per evidenziare la voce Search (in basso), indica di voler recuperare i dati dal file system FAT/NTFS/HFS+, seleziona la cartella in cui desideri salvare i file recuperati e premi il tasto C della tastiera, per avviare il recupero dei dati, che potrebbe durare anche diverse ore.
Se Photorec e TestDisk non ti forniscono i risultati che desideravi, sarai ben contento di sapere che esistono molti altri programmi di questo tipo, anche gratuiti (seppur per fini dimostrativi), come Disk Drill, Recuva ed EaseUS Data Recovery Wizard, dei quali ti ho parlato nella mia guida ai programmi per recuperare file cancellati (o danneggiati).
Formattare la chiavetta
Una volta messi in sicurezza i dati precedentemente archiviati sulla chiavetta, puoi ripristinarne il suo funzionamento “normale”, semplicemente formattandola. Solitamente, si tratta di un’operazione che puoi compiere subito, non appena colleghi il drive al computer: dovrebbe essere il sistema operativo stesso a segnalarti la presenza di un dispositivo di memoria danneggiato, chiedendoti se procedere subito con l’analisi e la correzione, oppure con la formattazione dello stesso.
Se così non fosse, puoi far fronte al problema con estrema semplicità. Per esempio, se impieghi il sistema operativo Windows, puoi avvalerti di Gestione disco ed eseguire la formattazione da lì: dunque, per prima cosa, fai clic destro sul menu Start (l’icona più a sinistra della barra delle applicazioni, a forma di bandierina), seleziona la voce Gestione disco dal menu che compare e attendi che la finestra dell’utility compaia sullo schermo.
Adesso, assicurati che non vi siano altri dischi esterni o chiavette connessi al computer, inserisci il drive USB danneggiato nell’apposita porta e individua il relativo grafico nella parte inferiore della finestra di Gestione Disco (dovrebbe essere identificato dalla dicitura Rimovibile).
Presta bene attenzione in questa fase e assicurati di aver individuato il drive corretto, poiché le operazioni successive comportano l’eliminazione di tutti i dati presenti sulla memoria selezionata. Io ti ho avvisato!
A questo punto, fai clic destro sul grafico che identifica la chiavetta USB e formatta la chiavetta in base alla procedura più adatta al tuo caso.
- Se la memoria presenta la dicitura Non allocata, fai clic destro sul relativo grafico, seleziona la voce Nuovo volume semplice… dal menu contestuale richiamato in precedenza, clicca sul pulsante Avanti per tre volte consecutive, apponi il segno di spunta accanto alla dicitura Formatta questo volume con le impostazioni seguenti e scegli il file system da usare (ad es. FAT32 o NTFS) dal menu a tendina omonimo. Apponi quindi il segno di spunta accanto alla dicitura Esegui formattazione veloce e clicca sui pulsanti Avanti e Fine, per concludere. Maggiori info qui.
- Se la memoria risulta, invece, formattata con errori oppure suddivisa in più partizioni, fai clic destro su quella più a sinistra e seleziona la voce Elimina volume… dal menu contestuale visualizzato. Clicca quindi sul pulsante Sì per procedere con l’eliminazione dei dati e ripeti la stessa procedura per tutte le altre partizioni (se necessario), fino a ottenere un singolo volume non allocato. Per poter nuovamente usare la chiavetta USB, procedi con la creazione di un nuovo volume semplice e con la formattazione dello stesso, così come ti ho indicato nel punto precedente.
Se, invece, il tuo è un Mac, puoi procedere usando Utility Disco, lo strumento di gestione delle partizioni incluso in macOS. Per avviarlo, apri il menu Vai > Utility del Finder e fai doppio clic sull’icona di Utility Disco, situata nella nuova schermata che compare.
A questo punto, se non lo hai ancora fatto, provvedi a collegare la chiavetta USB al Mac e seleziona il nome della partizione primaria della stessa dalla barra laterale di sinistra; se non riesci a vederla, clicca sul menu Vista situato in alto e poi sulla voce Mostra barra laterale; se, invece, non riesci a vedere le partizioni, seleziona anche l’opzione Mostra tutti i dispositivi, anch’essa residente nel menu Vista.
Una volta individuata e selezionata la partizione primaria del drive USB, clicca sul pulsante Inizializza situato in alto, serviti del menu a tendina Formato per scegliere il file system da assegnare alla chiavetta (ad es. FAT o exFAT) e, se lo desideri, immetti il nome con il quale identificare il drive all’interno dell’apposito campo. Infine, imposta il menu a tendina Schema su Master Boot Record (MBR) e avvia la formattazione cliccando sul pulsante Inizializza. In caso di dubbi o problemi, ti rimando alla lettura della mia guida su come formattare una chiavetta USB con Mac, nella quale ti ho spiegato tutto con dovizia di particolari.
Come riparare le chiavette USB non funzionanti: hardware
Se non sei riuscito a far riconoscere la chiavetta dal PC in alcun modo o se, osservandola, hai notato un evidente danno fisico (ad es. il connettore distorto o l’esposizione dei chip di memoria interni, tanto per citartene un paio), è molto probabile che il problema sia riconducibile all’hardware e che, di conseguenza, non possa essere risolto con facilità.
In questo caso, scollega immediatamente la chiavetta dal computer e non inserirla nuovamente: a causa della corrente ricevuta (e probabilmente non correttamente gestita), potresti danneggiare ulteriormente il drive di memoria, oppure compromettere il funzionamento delle porte USB del computer.
Dopo esserti accertato che il danno sia effettivamente riconducibile all’hardware, cerca di valutare l’importanza dei dati contenuti nella chiavetta: se sono sacrificabili, non ti resta altro da fare che smaltirla correttamente tra i rifiuti e procedere con l’acquisto di un nuovo drive di memoria.
Se, invece, contiene dati importanti, non provare a ripararla in autonomia, a meno che tu non abbia competenze molto avanzate in merito: come già detto, potresti peggiorare la situazione o addirittura farti male. Qualora fosse proprio necessario, rivolgiti a una società che si occupa di recupero dati o di assistenza tecnica di prodotti hardware: società del genere, spesso, riescono a recuperare i dati (ma non la chiavetta) tramite apposite procedure avanzate.
Ovviamente, interventi simili sono a pagamento e, a seconda della quantità di file da recuperare e dell’entità del danno, potrebbero raggiungere prezzi anche abbastanza elevati. Pertanto, ti suggerisco di chiedere un preventivo senza impegno a un’azienda specializzata per poi andare a valutare autonomamente, in base al costo stimato della riparazione, se vale la pena procedere, considerando anche il “valore” dei dati contenuti all’interno della chiavetta USB danneggiata.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.