Come riparare hard disk
L’hard disk è uno dei componenti più delicati di un computer, nonché tra i più soggetto a rovinarsi con maggiore facilità. Parlo ovviamente dei classici dischi meccanici, i più moderni SSD sono molto più resistenti dal punto di vista fisico, ma sono altresì soggetti a problemi di natura software che possono causare crash, schermate d’errore e altri problemi al sistema operativo del computer.
Se ti ritrovi a fare i conti con situazioni di questo tipo e se hai il sospetto che l’hard disk del tuo PC – sia esso un disco meccanico o un SSD – si sia rotto, non pensare subito al peggio. Prima di pensare alla sostituzione del drive, puoi infatti provare a ripararla e vedere se le problematiche che riscontri sono riconducibili a errori di natura software.
Come dici? Pensi di non avere le competenze informatiche necessarie? Non temere! Ricorrendo all’impiego di apposite soluzioni disponibili “di serie” su Windows e macOS e utilizzandole seguendo le indicazioni che sto per fornirti riuscirci non è impossibile, anzi. Continua a leggere e metti in pratica le mie indicazioni su come riparare l’hard disk del computer per vedere se riesci a risolvere in autonomia. In caso di problemi hardware, ahimè, l’unica via che potrai percorrere sarà rivolgerti a centri autorizzati. Ti faccio un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
- Come riparare hard disk su Windows
- Come riparare hard disk su Mac
- Come riparare parti meccaniche hard disk
Come riparare hard disk su Windows
Se ti interessa capire come riparare hard disk e stai usando Windows, sappi che puoi utilizzare per il tuo scopo due soluzioni integrate nel celebre sistema operativo di casa Microsoft. Nella fattispecie, mi sto riferendo all’utility di controllo degli errori e allo “storico” ScanDisk, che dispongono di un’interfaccia utente che facilita il lavoro di riparazione del disco. In alternativa, puoi adoperare il Prompt dei comandi, utilizzando dei comandi appositi. Analizziamo più da vicino tutte e tre le soluzioni.
Utility di controllo errori
Se il tuo PC è equipaggiato con Windows 8 o versioni successive, ad esempio Windows 11, sappi che il controllo del disco viene eseguito in modo del tutto automatico direttamente dal sistema operativo e, quindi, non ci dovrebbe essere bisogno di agire manualmente (sia nel caso di disco meccanico che di SSD).
Comunque sia, nessuno ti vieta di effettuare il controllo manuale dell’hard disk del tuo PC. Per riuscirci, devi semplicemente avviare l’Esplora File di Windows, facendo clic sula relativa icona (quella con la cartella gialla) posta sulla barra delle applicazioni.
Nella finestra sul desktop, apri il menu Questo PC situato sulla barra di sinistra facendo clic sul bottone (⌵), fai clic destro sul nome dell’unità che vuoi prendere in esame (es. Disco Locale C:) e seleziona la voce Proprietà dal menu che compare.
Per concludere, fai clic sulla scheda Strumenti situata nella nuova finestra che ti viene mostrata, premi sul pulsante Controlla e poi clicca sulla voce Analizza unità presente nel riquadro che si apre. Adesso, non devi fare altro che attendere il completamento dell’operazione e l’eventuale riparazione degli errori individuati dall’utility di controllo.
ScanDisk
Se, invece, il tuo computer è fermo a Windows 7 o versioni precedenti del sistema operativo Microsoft (male! Si tratta di prodotti ormai obsoleti e poco sicuri!), l’utility di controllo degli errori disponibile si chiama ScanDisk ed è molto semplice da usare.
Per potertene servire, fai clic sul pulsante Start (quello con il logo di Windows) che trovi sulla barra delle applicazioni e seleziona la voce Computer dal menu che si apre.
In seguito, fai clic destro sull’icona dell’unità che desideri controllare ed eventualmente riparare (es. Disco locale (C:)) e, nel menu visualizzato, clicca sulla voce Proprietà.
Ora, seleziona la scheda Strumenti, fai clic sul pulsante Esegui ScanDisk e metti la spunta sulle caselle Correggi automaticamente gli errori del file system e Cerca i settori danneggiati e tenta il ripristino.
Per avviare la procedura di ricerca degli errori e la loro eventuale riparazione, premi sul bottone Avvia e attendi che venga completata l’operazione. Ti anticipo già che la procedura di analisi potrebbe durare diversi minuti, per cui abbi un po’ di pazienza. Ok?
Prompt dei comandi
Puoi provare a riparare hard disk su Windows anche utilizzando il Prompt dei comandi e, nella fattispecie, il comando CHKDSK (abbreviazione di CheckDisk, che in italiano può essere tradotto “controlla il disco). Questo comando permette di personalizzare l’esecuzione del controllo del disco con alcune variabili che possono tornare utili qualora vengano riscontrati determinati problemi nella riparazione del disco.
Per servirtene, avvia il Prompt dei comandi: digita il termine “cmd” nella barra di ricerca di Windows, fai clic destro sul nome dell’applicazione, seleziona la voce Esegui come amministratore dal menu che si apre e conferma l’operazione premendo sul bottone Sì nella finestra che compare.
Una volta che avrai avviato il Prompt dei comandi, impartisci i comandi CHKDSK C: /F /R
oppure CHKDSK C: /spotfix
(solo su Windows 8 e versioni successive) e premi il tasto Invio della tastiera. Conferma, poi, l’avvio della procedura di controllo del disco al riavvio del PC digitando prima la lettera S e premendo nuovamente il tasto Invio.
Come ti dicevo prima, ci sono anche delle variabili che permettono di personalizzare l’esecuzione del controllo del disco. Eccone alcune che possono tornarti utili per risolvere eventuali problematiche riscontrate durante la procedura di riparazione dell’hard disk.
/F
– per riparare gli errori presenti sul disco./R
– per localizzare i settori del disco danneggiati e recuperare le informazioni presenti in essi. Per utilizzarla bisogna adoperare la variabile /F./V
– per visualizzare il nome e il percorso completo di tutti i file sul disco (solo per i dischi formattati con il file system FAT o FAT32)./X
– per smontare i volumi in modo forzato. Per utilizzarla, anche in questo caso è richiesto l’impiego della variabile /F./scan
– per correggere gli errori risolvibili senza riavviare il sistema (solo su Windows 8 e versioni successive)./spotfix
– per correggere gli errori del disco al successivo riavvio del sistema (solo su Windows 8 e versioni successive).
Se desideri avere maggiori delucidazioni sull’uso di queste e altre variabili e, più in generale, sull’utilizzo del comando CHKDSK, ti consiglio di dare un’occhiata alla mia guida specifica. Sono sicuro che anche questa lettura ti sarà utile.
Come riparare hard disk su Mac
Passiamo, adesso, al mondo Mac e andiamo a scoprire come riparare hard disk in tal caso. È facilissimo, non preoccuparti. Per riuscirci, puoi usare lo strumento predefinito Utility Disco, che è dotato anche di interfaccia utente, oppure puoi agire tramite il Terminale, quindi intervenendo da riga di comando. A te la scelta!
Utility Disco
Per provare a riparare hard disk su Mac, sia esso meccanico o un SSD, puoi innanzitutto usare Utility Disco, l’applicazione “di serie” disponibile su macOS praticamente da sempre e grazie alla quale è possibile creare e formattare dischi, creare immagini disco e verificare (oltre che correggere) i permessi del disco rigido.
Per potertene servire, la prima cosa che devi fare è avviare l’utility, aprendo il Launchpad, facendo clic sulla relativa icona (quella con i quadrati colorati) che trovi sulla barra Dock, e selezionando l’icona dell’utility (quella con il disco e lo stetoscopio).
Una volta visualizzata la finestra principale di Utility Disco, fai clic sul nome dell’hard disk presente sulla sinistra (se non è visibile, per rimediare, clicca sul pulsante Vista che si trova in alto a sinistra e seleziona la voce Mostra barra laterale dal menu che si apre) e fai clic sul pulsante S.O.S situato in alto. Premi, poi, sul bottone Esegui per avviare la procedura che permette di analizzare e verificare l’integrità dell’hard disk.
Adesso, attendi che la procedura di analisi del disco venga completata (potrebbe volerci un po’, non scoraggiarti!), dopodiché lo strumento controllerà l’eventuale presenza di errori e, qualora rilevati, li riparerà. Se lo desideri, puoi anche espandere il menu Mostra dettagli per visualizzare nel dettaglio quali errori sono stati individuati ed eventualmente riparati.
Nel malaugurato caso in cui Utility Disco non riesca a riparare il disco correggendo gli errori individuati, prova a ripetere l’operazione. Se il problema persiste, ti invito a fare il backup dei dati salvati sul disco, formattare il disco e reinstallare macOS, magari aiutandoti con le guide che ti ho appena linkato.
Terminale
Puoi cercare di riparare hard disk su Mac anche tramite il Terminale, quindi agendo da riga di comando. Come si fa? Te lo spiego immediatamente.
Tanto per cominciare, accedi al Launchpad, cliccando sulla relativa icona (quella con i quadrati colorati) che si trova sulla barra Dock, dopodiché avvia il Terminale, selezionando la relativa icona (quella con la finestra nera e la riga di codice) che trovi nella schermata ora visibile.
Nella finestra che a questo punto compare sulla scrivania, digita il seguente comando: diskutil verifyVolume "/Volumes/[nome volume]"
oppure quello diskutil verifyVolume /
per eseguire direttamente la verifica del volume principale. In seguito, premi il tasto tasto Invio sulla tastiera e immetti la password di amministrazione del Mac.
Aspetta poi che venga portata a termine l’analisi del disco e se alla fine non ti viene mostrato alcun messaggio significa che non sono rilevati problemi.
Nel caso in cui ti venisse segnalata la presenza di errori, per provare a riparlarli immetti il comando diskutil repairVolume "/Volumes/[nome volume]"
. Per riparare direttamente il disco principale puoi invece usare il comando diskutil repairvolume /
.
Come riparare parti meccaniche hard disk
Hai provato a riparare hard disk del tuo computer e, nonostante tu abbia seguito alla lettera tutte le indicazioni che ti ho fornito nelle righe precedenti, continui a riscontrare problemi? In questo caso, mi spiace dirtelo così a freddo, ma le difficoltà che stai avendo potrebbero essere riconducibili a un problema di natura hardware.
Date le circostanze, puoi provare a portare il tuo hard disk in un centro di riparazione specializzato e vedere se lì riescono a risolvere il tuo problema, andando a effettuare l’eventuale sostituzione delle parti danneggiate. Per scovare un centro specializzato nella tua zona, fa’ una ricerca su Google.
Se poi ti scoccia l’idea di provare a effettuare la riparazione o comunque se hai già fatto questo tentativo ma non è andato a buon fine, il miglior suggerimento che posso offrirti è senz’altro quello di sostituire l’hard disk danneggiato con uno nuovo. Prima di precipitarti a compare un nuovo disco, però, ti invito a leggere le guide all’acquisto in cui spiego quale hard disk comprare e quale unità SSD acquistare: sono certo che questi approfondimenti ti permetteranno di fare l’acquisto più adatto alle tue circostanze e alle tue tasche.
Prima di cominciare a usare un nuovo disco, se vuoi evitare di perdere tutti i dati presenti sull’hard disk danneggiato, ti suggerisco inoltre di tentare a estrapolare e salvare altrove i dati presenti su di esso, utilizzando degli appositi software per il recupero dati, come quelli che ti ho segnalato nelle mie guide specifiche sul recupero dati hard disk danneggiato.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.