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Come ripristinare il telefono senza perdere i dati

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Hai la necessità di ripristinare il tuo telefono a causa di un malfunzionamento ma, come sai, questo comporta l’eliminazione totale dei dati in esso contenuti. Tuttavia, ti piacerebbe trovare un modo per salvarli e reinserirli nuovamente sul tuo dispositivo una volta terminata la procedura di ripristino alle impostazioni di fabbrica.

Nessun problema, nel corso dei prossimi paragrafi ti spiegherò proprio come ripristinare il telefono senza perdere dati, per far sì che tu possa inserire nuovamente tutto il contenuto sul tuo smartphone Android o iPhone ripristinato, oppure su un nuovo dispositivo.

Per entrare più nel dettaglio, nelle prossime righe, troverai tutte le spiegazioni dettagliate per effettuare un backup con il servizio di cloud storage associato al tuo telefono — come Google Drive, iCloud e simili — oppure per procedere attraverso i software dei produttori di telefonia o, in alternativa, con quelli sviluppati da terze parti. In ultimo, ti mostrerò come effettuare il ripristino ai dati di fabbrica o il riavvio forzato, in base all’entità della problematica del tuo smartphone. In qualsiasi caso ci vuole più a dirisi che a farsi, garantito!

Indice

Come ripristinare il telefono senza perdere i dati: Android

Resettare Android

Desideri ripristinare il tuo smartphone Android eseguendo il ripristino alle impostazioni di fabbrica ma, al contempo, desideri salvare tutti i tuoi contenuti? Perfetto, allora puoi eseguire un backup dei dati salvati sul device, per poi procedere con il loro ripristino. Ecco come.

Eseguire il backup

Backup Android

Il primo passaggio fondamentale, come ti ho accennato poche righe più su, è procedere eseguendo un backup completo dei dati presenti sullo smartphone. Per fare ciò puoi usare tre metodi differenti: il backup di Google, cioè quello più comunemente utilizzato sui dispositivi del “robottino verde”; il backup mediante altri sistemi di cloud storage (nel caso in cui Google non dovesse fare al caso tuo o usassi uno smartphone senza servizi Google), oppure affidarti a specifici programmi per il backup. In qualsiasi caso trovi tutto spiegato qui sotto.

Google

Backup su Google

Per effettuare il backup tramite account Google devi, come prima cosa, prendere il tuo smartphone e controllare che in esso sia impostato correttamente il tuo account Google, tramite il quale salvare i dati usando la sincronizzazione e il backup sul cloud: per procedere premi quindi sull’icona Impostazioni, poi sulle voci Account > Google e controlla che l’indirizzo email riportato sia quello corretto. In caso contrario, per cambiare l’account Google su Android, ti consiglio di consultare la mia guida dedicata all’argomento. Se invece non risulta associato alcun account, premi sulla voce per aggiungere un account e procedi come spiegato nella mia guida su come associare Android a Google.

Fatto ciò, attiva la sincronizzazione dei vari elementi sul tuo account. Per procedere, sempre tramite la schermata relativa all’account Google impostato, premi sulla voce Sincronizzazione dell’account e, nella schermata che vedi aprirsi, sposta le levette su ON accanto alle voci che desideri sincronizzare. In questo modo le suddette informazioni saranno salvate nel cloud e saranno quindi disponibili su tutti i dispositivi sui quali è impostato lo stesso account Google.

Per salvare le foto e i video, invece, ti conviene utilizzare Google Foto, mediante la sua app disponibile nel Play Store. Se non l’hai ancora scaricata occupati di munirtene tramite la classica procedura per effettuare il download, quindi avviala e fai tap sulla tua foto collocata in alto a destra, poi premi sulla voce Impostazioni presente nel menu che compare. Ora, apri la sezione Backup e sincronizzazione, sposta su ON la levetta omonima e infine imposta i parametri per la qualità dell’upload. Le tue foto, in questo modo, verranno sincronizzate nello spazio di archiviazione online.

In ultimo, è necessario procedere con il backup del sistema operativo per salvare tutti quei dati che riguardano strettamente il telefono, come le impostazioni delle app, lo sfondo, le preferenze e così via. Per procedere premi sull’icona Impostazioni, poi sulle opzioni Sistema > Avanzate > Backup. Nella nuova schermata che visualizzi, fai tap sul tasto Esegui ora il backup per salvare tutti i tuoi dati mediante Google One, il gestore dello spazio di archiviazione di Google.

Tieni presente che lo spazio di cui puoi usufruire in maniera gratuita è di 15 GB, suddivisi tra i diversi servizi (Google Foto, Gmail e Google Drive). Nel caso in cui lo spazio non dovesse bastarti puoi optare per l’acquisto di un piano in abbonamento, sempre tramite Google One. Maggiori info qui.

Altri servizi di cloud storage

Cloud Android — OneDrive

Non vuoi utilizzare Google per eseguire il backup? Allora ci sono numerosi altri servizi che puoi usare per salvare i tuoi dati. Quelli che personalmente ti consiglio sono Microsoft OneDrive (5 GB gratis) e Dropbox (2 GB gratis), le cui app sono comodamente disponibili su Play Store e store alternativi per Android.

Tramite essi puoi salvare le tue cartelle e i file presenti sul tuo telefono, comprese le foto e i video. Tuttavia, non sono gli unici che hai a disposizione: puoi trovare un elenco dei migliori servizi di cloud storage nella mia guida dedicata all’argomento, nel caso in cui volessi affidarti a qualche altro spazio di archiviazione.

Tieni presente, però, che questi servizi sono utili per salvare cartelle e documenti, ma non consentono di effettuare un backup completo di tutti i dati del telefono, escludendo quindi i dati del sistema.

Programmi per il backup

Backup Android PC

Per effettuare un backup del tuo smartphone Android puoi servirti anche del computer, usando dei software che ti consentono di trasferire il contenuto dello smartphone dalla sua memoria al computer.

Per quanto riguarda i PC Windows puoi procedere come segue, senza la necessità di installare nulla: collega lo smartphone al computer utilizzando un cavo USB e, sul telefono, apponi il segno di spunta accanto all’opzione Trasferimento di file o MTP nel riquadro che vedi comparire su schermo, per permettere al computer di riconoscere il telefono come una memoria esterna alla quale accedere.

Ora apri l’Esplora File (l’icona della cartella gialla), collocata nella barra delle applicazioni in basso, poi seleziona la voce Questo PC dalla barra laterale di sinistra e fai doppio clic sul nome dello smartphone.

Fatto ciò, apri la cartella Memoria condivisa interna, per accedere alla memoria del telefono, o la cartella Scheda SD (o dicitura simile), se desideri salvare i contenuti di quest’ultima sul computer. A questo punto, per copiare i file sul PC, ti basta fare copia-incolla oppure trascinare sul desktop o su una cartella i file che ti interessano.

Se utilizzi un Mac, invece, come prima cosa devi scaricare un programma che ti consenta di riconoscere il dispositivo Android e andare ad agire sui file in esso contenuti. Il mio consiglio è di servirti di Android File Transfer, un software totalmente gratuito che puoi scaricare collegandoti alla sua pagina ufficiale, premendo il tasto Download Now, aprendo poi il pacchetto .dmg e trascinando l’icona del programma all’interno della cartella Applicazioni. Una volta fatto ciò, se tutto è andato per il verso giusto, potrai accedere alla memoria del tuo smartphone Android e salvare tutto quello che desideri semplicemente trascinando le cartelle dal programma alla Scrivania.

Nel caso in cui volessi rendere le procedure ancora più semplici ti consiglio di provare Wondershare Dr.Fone, un programma a pagamento, disponibile per Windows e macOS, che consente di svolgere molteplici operazioni sui propri dispositivi Android (ma anche su iOS, in base ai pacchetti che si decidono di acquistare). Ciò che ti serve, in questo caso, è il pacchetto Backup e ripristino che ti consente di selezionare i dati da salvare, visualizzarne l’anteprima e procedere con il backup nel giro di pochissimi clic. Con la versione di prova del programma puoi testarne la funzionalità, per vedere se fa al caso tuo, mentre acquistando il pacchetto al prezzo di 19,99 euro/anno (per licenza annuale su un massimo di 5 dispositivi mobili e un PC) o 29,99 euro una tantum (per la licenza a vita, sempre per un massimo di 5 dispositivi mobili e un PC) puoi effettuare il backup vero e proprio. Maggiori info qui.

Inoltre ti segnalo che numerose case produttrici di smartphone Android possiedono i loro specifici software di gestione dei telefoni, tramite i quali fare anche backup e ripristino dei dati. Trovi i principali elencati qui di seguito.

  • Samsung Smart Switch — è il programma di gestione ufficiale di Samsung, compatibile con Windows e macOS, disponibile anche sotto forma di app mobile. Puoi trovare informazioni utili sul suo funzionamento in questa guida.
  • HUAWEI HiSuite — è il software di gestione, naturalmente, di HUAWEI. Può essere installato su Windows e macOS. Maggiori info qui.
  • Sony Xperia Companion– è il programma ufficiale, messo a disposizione da Sony, per gestire i dispositivi Xperia. È disponibile sia per Windows sia per macOS.
  • LG PC Suite — è la soluzione di LG per la gestione dei suoi dispositivi mobili. È disponibile, però, solo per PC Windows.
  • Lenovo Smart Assistant Tool — è il software di gestione, diagnostica e manutenzione dedicato agli smartphone Motorola/Lenovo. È compatibile solo con PC Windows.

Per informazioni ulteriori e più specifiche, ti consiglio di consultare il mio tutorial su come effettuare un backup su Android.

Ripristinare il telefono alle impostazioni di fabbrica

Ripristino Android

Ora che hai salvato tutti i dati del tuo smartphone puoi procedere con il ripristino vero e proprio dello smartphone. Per cominciare, prende il tuo telefono, poi fai tap sull’icona Impostazioni e seleziona la voci Sistema > Avanzate > Ripristina opzioni > Cancella tutti i dati. Maggiori info qui.

Dopo aver ripristinato il telefono, tramite la configurazione iniziale, puoi andare a impostare il backup appena creato e riottenere le tue informazioni. Trovi ulteriori dettagli nel mio tutorial su come configurare il telefono.

Come ripristinare il telefono senza perdere dati: iOS

Ripristinare iOS senza perdere dati

Anche per quanto riguarda i dispositivi iOS (quindi parliamo degli iPhone) la procedura per ripristinare il telefono senza perdere dati comporta l’utilizzo prima di un backup completo e poi del reset alle impostazioni di fabbrica. Trovi spiegato nel dettaglio come fare tutto questo nel corso dei prossimi paragrafi.

Eseguire il backup

Backup iOS

Il primo passo essenziale per non perdere i dati contenuti su iPhone consiste nell’eseguire il backup del sistema, per salvare su iCloud o sul proprio computer quante più informazioni possibili. Trovi quindi spiegato come procedure su iCloud, tramite iTunes (su Windows) e Finder (su macOS) o, in ultimo, utilizzando programmi sviluppati da terze parti.

iCloud

Backup iCloud iOS

Per eseguire il backup con iCloud come prima cosa devi controllare che l’ID Apple impostato su iPhone sia effettivamente quello corretto. Per controllare prende il tuo iPhone, fai tap sull’icona Impostazioni (contrassegnata da un ingranaggio) e premi sul nome che compare in cima alla schermata che vedi aprirsi. Lì troverai tutte le informazioni relative all’ID Apple in uso. Se è quello corretto puoi procedere tranquillamente alla sincronizzazione dei contenuti su iCloud, in caso contrario ti consiglio di consultare la mia guida su come cambiare ID Apple su iPhone. Se invece hai bisogno di attivare iCloud su iPhone perché non hai ancora account attivi sul dispositivo, segui la mia guida dedicata.

Prima di procedere con la sincronizzazione, e successivamente con il backup vero e proprio, ti consiglio di controllare lo spazio che hai a disposizione su iCloud. La versione gratuita del servizio, infatti, offre 5 GB, spazio quasi sicuramente insufficiente se il tuo iPhone ha numerose app e un gran quantitativo di dati. Per questa ragione, nel caso in cui ti fosse necessario, ti lascio alla mia guida su come aumentare lo spazio su iCloud dove troverai la procedura per acquistare ulteriore spazio di archiviazione sottoscrivendo un abbonamento a iCloud+.

Inoltre, voglio anche spiegarti per bene la differenza tra sincronizzare i contenuti ed eseguire un backup di sistema. Con il primo metodo puoi salvare nel cloud informazioni come Contatti, Calendari, Segnalibri, Note, Promemoria, Memo Vocali, Messaggi su iCloud, Foto di iCloud e foto condivise. Mediante il backup, invece, puoi salvare l’elenco di dati presenti qui sotto.

  • Dati delle app
  • Backup di Apple Watch
  • Impostazioni del dispositivo
  • Organizzazione della schermata Home e delle app
  • iMessage, SMS e MMS
  • Foto e video
  • Cronologia degli acquisti dai servizi Apple
  • Suonerie
  • Password della segreteria visiva

Unendo le due cose, quindi, puoi ottenere l’insieme completo di tutti i dati presenti sul tuo iPhone. Per procedere con la sincronizzazione dei dati su iCloud fai tap sull’icona Impostazioni, poi premi sul tuo nome che compare in alto e pigia sulla voce iCloud. Nella nuova schermata che vedi aprirsi attiva le levette, spostandole su ON, accanto a tutte le voci che desideri sincronizzare. Le prime, tuttavia, non presentano la levetta: fai tap sul loro nome e, nella nuova schermata che si apre, puoi attivarla da lì. Fatto ciò, tornando alla schermata precedente, accanto al nome (come Foto di iCloud, Portachiavi, ecc.) vedrai la scritta .

Ora che la sincronizzazione nel cloud di Apple è attiva, puoi procedere con il backup, tenendo presente che l’iPhone deve essere connesso a una rete Wi-Fi: rimanendo sempre nella schermata relativa alle impostazioni di iCloud premi sulla voce Backup iCloud, sposta su ON la levetta che vedi comparire nella nuova schermata apertasi e fai tap sul tasto Esegui il backup adesso. Quindi attendi il calcolo del tempo rimanente e l’esecuzione del backup. Per maggiori informazioni ti consiglio di consultare la mia guida su come fare backup iCloud.

iTunes e Finder

Backup Finder

In alternativa puoi decidere di eseguire il backup del tuo iPhone utilizzando un PC Windows dotato di iTunes oppure un Mac, che possiede l’applicazione integrata Finder in grado di gestire l’iPhone senza il bisogno di ulteriori programmi.

Nel primo caso, prima di procedere, provvedi a scaricare il software seguendo le istruzioni presenti nella mia guida su come scaricare iTunes. Fatto ciò, a download ultimato, collega il tuo iPhone al PC mediante il cavo Lightning, quindi autorizza entrambi i dispositivi a collegarsi tramite i messaggi su schermo che vedi comparire su entrambi, poi digita il codice di sblocco del tuo iPhone.

Dopo aver eseguito queste operazioni iniziali, se tutto è andato per il verso giusto, dovresti vedere l’icona di un telefono comparire in alto a sinistra, nel pannello di iTunes: premi su di essa per addentrarti nel vivo delle impostazioni del tuo iPhone.

Nella nuova schermata che visualizzi, all’interno della schermata Riepilogo contenente tutti i dati principali di iPhone, apponi il segno di spunta accanto alla voce Questo computer, poi fai clic sul tasto Esegui backup adesso.

Ti segnalo, inoltre, la possibilità di crittografie il tuo backup tramite una password (che dovrai ricordarti di appuntare da qualche parte, altrimenti non potrai più accedere al suddetto backup in nessun modo) apponendo il segno di spunta accanto alla voce Codifica backup locale e digitando la password che desideri utilizzare. La crittografia permette di salvare anche i dati sulla Salute e quelli di HomeKit. Dopo pochissimo tempo il tuo backup sarà pronto e salvato su iTunes!

Se agisci tramite Mac, invece, la procedura è ancora più snella: collega l’iPhone al computer mediante l’apposito cavo, poi apri una finestra del Finder cliccando sull’apposita icona (quella con la faccina che ride) e individua il nome del tuo iPhone tra le voci del menu collocato sulla sinistra del pannello.

Nell’ulteriore schermata che vedi aprirsi, all’interno della scheda Generali, apponi il segno di spunta accanto alla voce Effettua il backup di tutti i dati di iPhone su questo Mac, poi scegli se crittografare o meno il backup (in questo caso la password verrà salvata all’interno di Password del Mac) apponendo il segno di spunta sull’apposita voce e premi, infine, sul pulsante Esegui backup adesso. Maggiori info qui.

Programmi per backup

Wondershare Dr.Fone

Le soluzioni integrate sui tuoi dispositivi Apple o iTunes non fanno al caso tuo e vorresti trovare un programma in grado di fare tutto sa solo, consentendoti di trasferire e ripristinare i dati in pochi clic? Allora, in tal caso, ti consiglio di utilizzare Wondershare dr.fone, di cui ti ho parlato nel paragrafo precedente relativo ad Android.

In alternativa puoi optare per iMazing, disponibile per Windows e macOS. Si tratta di un software a pagamento che consente, tra le altre cose, di effettuare il backup di iPhone. Il suo prezzo è di 29,99 euro una tantum per un dispositivo Apple o 39,99 €/anno per dispositivi Apple illimitati, con prova gratuita per testarne le caratteristiche.

Ti ho parlato nel dettaglio sia di dr.fone sia di iMazing nella mia guida su come fare backup iPhone su Mac, ma tieni presente che entrambi i programmi possono essere scaricati e utilizzati anche su PC Windows.

Ripristinare il telefono alle impostazioni di fabbrica

Inizializzazione iPhone

Dopo aver eseguito il backup tramite uno dei metodi indicati in precedenza puoi procedere andando a ripristinare le impostazioni di fabbrica del tuo iPhone. prende quindi il telefono, premi sull’icona Impostazioni e successivamente sulla voce Generali, poi scorri la schermata apertasi verso il basso e fai tap sulla voce Trasferisci o inizializza iPhone.

Ora fai tap sulla dicitura Inizializza contenuto e impostazioni, poi sul pulsante Continua (prendendo visione degli elementi che verranno cancellati), inserisci il tuo codice di sblocco e, infine i dati del tuo ID Apple.

Ora, se vorrai effettuare il ripristino dei tuoi dati su un nuovo iPhone potrai utilizzare il backup salvato su iCloud, quando richiesto nella fase di configurazione iniziale del dispositivo, oppure procedere tramite il backup salvato sul PC o sul Mac. In qualunque caso puoi trovare le delucidazioni che ti servono nel mio tutorial su come ripristinare il backup su iPhone, dove sono descritti entrambi i metodi.

Come resettare il telefono senza perdere dati

Soft reset smartphone

Il tuo telefono presenta un problema temporaneo di funzionamento e ti stai domandando se c’è un modo per resettarlo, senza però procedere con l’inizializzazione di tutti i contenuti? La risposta, in questo caso, è affermativa. Puoi infatti procedere con quello che viene definito “soft reset”, cioè un semplice riavvio forzato. L’unico rischio che corri, quindi, è di perdere le ultimissime informazioni presenti sul telefono, cioè quello che stavi facendo subito prima che lo smartphone smettesse di funzionare a dovere. Qui di seguito trovi spiegato come procedere al riavvio forzato su Android e iPhone.

Android

Soft reset Android

Normalmente la procedura per eseguire il riavvio forzato degli smartphone Android consiste nel tenere premuti, in contemporanea e per circa 10 secondi, il tasto Accensione/Spegnimento e il tasto Volume su. In questo modo, se il telefono è bloccato in una particolare schermata o non funziona correttamente si spegne e si riaccende, riavviandosi. Maggiori info qui.

In qualsiasi caso, onde evitare spiacevoli incidenti, ti consiglio di tenere sempre un backup aggiornato di Android a portata di mano. In questo modo, se qualcosa dovesse andare storto, non rischierai di perdere nessun dato.

iOS

Soft reset iOS

Su iPhone, invece, molto dipende dal modello che possiedi. Il metodo, come per Android, consiste nel premere una specifica combinazione di tasti che varia in base al modello.

Quindi, se disponi di un iPhone dotato di Face ID, un iPhone 8 o un iPhone SE (di seconda generazione) premi e rilascia il tasto Volume su, premi e rilascia il tasto per Volume giù, quindi tieni premuto il tasto laterale. Quando visualizzi a schermo il logo Apple, rilascia il tasto laterale.

Per quanto riguarda gli iPhone 7, invece, devi premere contemporaneamente il tasto Volume giù e il tasto Standby/Riattiva. Non appena visualizzi su schermo il logo di Apple puoi rilasciare i tasti.

In ultimo, su iPhone 6 e iPhone SE (di prima generazione) premi in contemporanea il tasto Standby/Riattiva e il tasto Home, per poi rilasciati quando vedi comparire su schermo il logo della mela morsicata. Maggiori info qui.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.