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Come sapere se i miei dati sono nel Dark Web

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Hai paura che qualcuno possa aver rubato le credenziali di accesso di qualche tuo account e dunque ti stai chiedendo “come sapere se i miei dati sono nel Dark Web”? Beh, la tua preoccupazione potrebbe essere lecita, ad ogni modo, sono ben felice di informarti che esistono diversi servizi in grado di rispondere alla domanda che tanto ti attanaglia.

Nel corso della guida, infatti, ti mostrerò quali strumenti puoi utilizzare per scoprire se qualche tua password o qualche tuo documento importante è malauguratamente finito nel Dark Web, dopodiché, ti parlerò anche di cosa puoi fare nel caso in cui effettivamente i tuoi dati siano finiti “laggiù” nel Dark Web e di come puoi prevenire che ciò accada nuovamente in futuro.

Con tutto ciò in mente, direi che possiamo ora entrare nel vivo dell’argomento. Prenditi, quindi, tutto il tempo che ti serve, mantieni la calma e continua a leggere le righe che seguono. Arrivati fin qui, a me non resta altro che augurarti una buona continuazione e in bocca al lupo per tutto!

Indice

Come sapere se i propri dati sono sul Dark Web

In questa prima parte andiamo ora a rispondere insieme alla domanda “come sapere se i propri dati sono sul Dark Web”? In particolare, ti mostrerò alcuni servizi, gratis e a pagamento, che ti permettono di scoprire se i tuoi dati sono finiti nel Dark Web. Buon proseguimento.

Report del Dark Web di Google (online)

report

Un primo ottimo strumento di cui ti puoi avvalere è il Report del Dark Web di Google, un tool del tutto gratuito che puoi utilizzare tramite le impostazioni del tuo account Google, il quale ti permette di verificare se i dati del tuo account Google e le password salvate nel tuo account sono finiti sul Dark Web.

Per utilizzare il report di Google, accedi anzitutto al tuo account Google tramite questa pagina Internet. Fatto ciò, clicca sulla voce Sicurezza sulla sinistra (da dispositivi mobili dovresti invece trovarla in alto) e poi scorri in basso la pagina fino a quando non trovi la sezione Report del dark Web.

Ora, se la funzione è disattivata, clicca su Inizia e poi su Avvia il monitoraggio. Nella schermata successiva, decidi se includere ulteriori dati nel monitoraggio (come ad esempio il numero di telefono) e poi clicca su Consenti se hai voluto fare delle aggiunte oppure su No, grazie se non vuoi cercare nel Dark Web altre informazioni all’infuori dell’email.

A questo punto, nella schermata successiva, ti viene comunicato che puoi in qualsiasi momento configurare il tuo profilo di monitoraggio del Dark Web. Dunque, se vuoi ora procedere, clicca su Fine. A questo punto, dovresti da subito visualizzare il risultato della ricerca fatta dallo strumento di Google e ti verrà subito comunicato che se i tuoi dati sono presenti o meno nel Dark Web.

Comunque sia, da ora in poi, Google ti avviserà costantemente se qualche tuo dato dovesse essere trovato all’interno del Dark Web e nel caso ti verranno anche forniti dei suggerimenti pratici su come gestire la spiacevole situazione.

Have I Been Pwnd (online)

pwned

Un’altra buona piattaforma di cui ti puoi avvalere si chiama Have I Been Pwnd ed è un sito Internet che ti permette di verificare se la tua email è presente da qualche parte nel Dark Web.

Utilizzare Have I Been Pwnd è veramente semplice, infatti, devi solamente accedere a questa pagina Internet, scrivere nell’apposito campo di testo l’indirizzo email di tuo interesse e premere poi Invio.

Se l’email risulta “pulita” allora il sito ti mostrerà la scritta Good news – no pwnage found!, in caso contrario, invece, visualizzerai la scritta Oh no – pwned! e poco più sotto il sito ti fornirà anche alcuni passaggi da seguire per aumentare la tua sicurezza online. Inoltre, in alcuni casi potrebbe anche spiegarti in che modo i tuoi dati sono finiti nel Dark Web.

Have I Been Pwnd offre anche un comodo servizio di notifiche che, per l’appunto, invia una notifica all’utente qualora in futuro l’email dovesse trapelare nel Dark Web. Per avvalerti di questa funzione, clicca sulla voce Notify me in alto, inserisci l’indirizzo email di tuo interesse, clicca su Non sono un robot e poi su notify me of pownage.

A questo punto, accedi alla casella di posta che hai appena indicato, apri l’email di verifica che è arrivata da Have I Been Pwned e clicca sul pulsante Verify my email per verificare la tua email e abilitare le notifiche.

Altri servizi per scoprire se i propri dati sono nel Dark Web

NordVPN per smartphone

Oltre a quelli che ti ho già menzionato, puoi in realtà avvalerti di diversi altri servizi per scoprire se i tuoi dati sono nel Dark Web. Lascia che te ne illustri alcuni.

  • NordVPN — si tratta di una famosa VPN che, tra le sue numerose funzionalità legate alla sicurezza informatica, offre anche un tool chiamato Dark Web Monitor che, come facilmente intuibile, serve proprio ad analizzare il Dark Web con l’obiettivo di individuare eventuali credenziali trapelate. La VPN è a pagamento ed è fruibile praticamente su tutte le piattaforme, comunque sia, per avere molte più informazioni su come usare NordVPN leggi pure la mia guida tutta dedicata all’argomento.
  • Norton 360 — è un eccellente servizio di antivirus che offre anche la funzione chiamata Dark Web Monitoring, la quale serve a cercare in modo continuo le proprie informazioni nel Dark Web e inoltre invia anche una notifica all’utente se vengono rilevate. Anche questo è un servizio a pagamento e nel momento in cui scrivo questa guida ha un costo che parte da 29,99 euro per il primo anno con 30 giorni di prova gratuita.
  • Scansione del Dark Web di Malwarebytes — questo è un altro ottimo servizio online gratuito che ti può tornare utile per scoprire se i tuoi dati sono nel Dark Web. Per usarlo, devi recarti nella pagina del tool, inserire l’indirizzo email di tuo interesse nel campo apposito, confermare la tua identità inserendo il codice che ti dovrebbe arrivare via email, attendere che la verifica venga eseguita e controllare infine il risultato prodotto dal servizio.

Cosa fare se i propri dati sono nel Dark Web

hacker

Dalle verifiche che hai effettuato è emerso che qualche tuo dato è veramente finito nel Dark Web e la cosa ti preoccupa molto? Beh, allora sono certo che questa parte ti interesserà parecchio, perché sto per dirti cosa fare se i propri dati sono nel Dark Web.

  • Cambia le password — se ciò che è stato trovato nel Dark Web è una tua password, allora ti consiglio subito di cambiarla. Scegline una sicura e difficile da indovinare, inoltre, evita di riutilizzare sempre la stessa password per tutti gli account. Comunque sia, ti ho dato qualche consiglio su come scegliere una password sicura nella mia guida dedicata.
  • Abilita autenticazione a due fattori — un ulteriore consiglio che mi sento di darti è quello di attivare l’autenticazione a due fattori per i tuoi account, così da aggiungere un livello di sicurezza in più. Così facendo, infatti, anche se le tue password dovessero essere scoperte, nessuno potrà avere accesso al tuo account a meno che non abbia accesso al secondo fattore di autenticazione (che può essere un numero di telefono, un’altra email o un’app). Ti ho dato altri consigli su come attivare il 2FA nella mia guida tematica.
  • Scansiona il tuo dispositivo — potresti anche usare un software antivirus o antimalware per assicurarti che il tuo computer o il tuo smartphone non siano stati infettati. In effetti, a volte alcuni hacker potrebbero riuscire a rubare i dati da un dispositivo per poi pubblicarli illegalmente. A tal proposito leggi pure la mia guida interamente incentrata sui migliori antivirus.

Spero vivamente che queste mie dritte ti siano state d’aiuto. Comunque sia, nel successivo capitolo ti voglio parlare anche di come puoi prevenire (nel limite del possibile) che i tuoi dati finiscano nel Dark Web.

Come prevenire che i propri dati finiscano nel Dark Web

VPN Come eliminare un hacker dal cellulare iPhone

Vorresti sapere come prevenire che i propri dati finiscano nel Dark Web? Beh, come si suol dire, prevenire è meglio che curare, dunque, presta attenzione ad alcune accortezze che sto per darti.

  • Stai attento al phishing (e allo smishing) — a volte potresti ricevere email che sembrano provenire da un mittente lecito che, in realtà, però, arrivano da malintenzionati che hanno l’obiettivo di rubare dei dati. Dunque, presta sempre molta attenzione alle email che ricevi, pensaci bene prima di cliccare su un link contenuto all’interno di una email e non fornire mai dati sensibili. Le stesse indicazioni si applicano anche ai messaggi che potresti ricevere tramite app come WhatsApp oppure tramite SMS (in questo caso si parla di smishing e non più di phishing). Per approfondimenti leggi la mia guida su come difendersi dal phishing.
  • Usa connessioni sicure — in alcune circostanze le fughe di dati potrebbero provenire da reti Wi-Fi pubbliche o da una rete Wi-Fi domestica poco sicura. Oltre a fare tutto il possibile per proteggere la tua rete wireless, potresti anche affidarti a un servizio di VPN che ti permette di navigare in totale sicurezza. Oltre alla già citata NordVPN, potresti prendere in considerazione anche SurfShark, Express VPN o Privado VPN. Trovi maggiori dettagli nella mia guida alle migliori VPN.
  • Non accedere al Dark Web — se non sei un esperto in materia, per quanto la cosa ti possa affascinare, ti consiglio di non accedere agli “abissi del Web” in modo autonomo, in quanto potresti facilmente capitare in siti Internet poco raccomandabili. Intesi?

Infine, ci tengo a dirti che, purtroppo, a volte i propri dati potrebbero finire nel Dark Web indipendentemente da tutte le accortezze prese. Questo può accadere, per esempio, quando c’è un data breach, ovvero un incidente nella sicurezza informatica di un’azienda, durante il quale un hacker riesce a entrare in possesso di dati sensibili e a divulgarli senza autorizzazione. Per fortuna, questi non sono casi così frequenti, ad ogni modo, anche se dovesse accaderti una cosa del genere, puoi sempre applicare alcuni dei consigli che hai appena letto in questa guida per ripristinare la tua sicurezza online.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.