Come scoprire numero privato senza Whooming
Spesse volte, qui sul mio sito, ti ho parlato di Whooming in relazione all’argomento chiamate anonime: si tratta di un servizio gratuito (di base) che, usando la tecnica dell’inoltro di chiamata consente di scoprire i numeri che si celano dietro la dicitura “anonimo” o “privato” sul display del telefono. Tuttavia, se adesso sei qui e stai leggendo questo tutorial mi pare ben evidente il fatto che, per quanto utile possa risultare come strumento, ti piacerebbe capire se esiste qualche soluzione alternativa per scoprire l’identità di colui o colei che sta provando a chiamarti senza mostrare la propria numerazione.
Vista la situane sono ben felice di comunicati che si, scoprire numero privato senza Whooming è possibile, tramite i servizi a pagamento messi a disposizione dai gestori di telefonia e soluzioni che lavorano in maniera simile a Whooming e che, anche se meno conosciute, consentono comunque di ottenere le info desiderate. Mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutte le indicazioni che sto per fornirti, alla fine vedrai, potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso. Buona lettura, e buona fortuna!
Attenzione: Se le chiamate anonime vengono utilizzate per disturbarti in maniera ossessiva o addirittura per minacciarti, invece che seguire le indicazioni che trovi qui di seguito ti consiglio vivamente di andare a fare una denuncia alle autorità competenti, magari dopo aver registrato le conversazioni e dopo aver preso nota dell’orario in cui sono state ricevute le telefonate.
Indice
Servizio Override
Il primo sistema di cui voglio parlarti per scoprire un numero privato senza dover usare Whooming è quello denominato Ovveride. Non ne hai mai sentito parlare? Non c’è problema, rimediamo immediatamente e, ovviamente, spero possa esserti utile.
Si tratta di uno strumento reso disponibile direttamente dai gestori telefonici tramite cui tutte le chiamate effettuate dai numeri privati o anonimi vengono “tradotte” mostrando il reale numero di chi sta telefonando. La sua efficacia è pari al 100% ma, come si sul dire, la qualità si paga, e Ovveride non solo è una soluzione a pagamento ma non ha neppure costi esattamente contenuti: si parla di circa 30 euro ogni 15 giorni.
Per richiedere l’attivazione del servizio, occorre inviare un’apposito modulo tramite raccomandata A/R o via fax al gestore di riferimento avendo cura di allegarvi un proprio documento di identità valido e il codice fiscale. In alternativa, è possibile fare tutto anche mettendosi direttamente in contatto con il servizio clienti del gestore o, ancora, tramite l’area clienti online del sito dell’operatore di riferimento, ma le modalità variano da operatore a operatore. Qui di seguito trovi istruzioni più dettagliate su come procedere in maniera esatta per i singoli operatori di telefonia fissa e mobile.
- TIM — per abilitare il servizio Override con TIM su linea fissa e mobile devi scaricare questo modulo, stamparlo, compilarlo con i dati richiesti e inviarlo all’indirizzo e-mail richiestaprivacy@telecomitalia.it. Per maggiori info, puoi consultare la pagina Internet di riferimento e puoi chiedere al servizio clienti chiamando il 119 (per ulteriori dettagli leggi il mio tutorial su come posso parlare con un operatore TIM).
- Vodafone — Per abilitare il servizio Override con Vodafone su linea fissa puoi inoltrare la tua richiesta scaricando questo modulo, stamparlo, compilarlo con i dati richiesti e inviarlo a mezzo raccomandata A/R all’indirizzo Casella Postale 190 — 10015 IVREA (TO), oppure all’indirizzo PEC vodafoneomnitel@pocert.vodafone.it con in allegato la tua fotocopia di un documento di identità valido. Per maggiori informazioni, consulta il mio tutorial su come parlare con un operatore Vodafone.
- Fastweb — per abilitare il servizio Override con Fastweb su linea fissa e mobile puoi inoltrare la tua richiesta mettendoti in contatto con il servizio clienti del gestore chiamando il numero 192193 (per ulteriori dettagli leggi il mio tutorial su come parlare con operatore Fastweb).
- WINDTRE — per abilitare il servizio con WINDTRE devi scaricare questo modulo, stamparlo, compilarlo con i dati richiesti e inviarlo a mezzo PEC all’indirizzo servizioclienti159@pec.windtre.it con una fotocopia di un tuo documento di identità valido. Per ulteriori dettagli leggi il mio tutorial su come parlare con operatore Wind).
- ho-mobile — Per abilitare il servizio Override con ho-mobile su occorre scaricare questo modulo, stamparlo, compilarlo con i dati richiesti e inviarlo a mezzo raccomandata A/R all’indirizzo Servizio Clienti ho. c/o Comdata Group — Casella Postale 17 — 14100 Asti (AT) con in allegato una copia fronte retro di un tuo documento di identità valido.
- Iliad — se sei un utente Iliad, invece, puoi effettuare la tua richiesta rivolgendoti al servizio clienti telefonando al numero 177 oppure mettendoti in contatto con un operatore seguendo un’altra delle modalità di cui ti ho parlato nel mio tutorial su come parlare con un operatore Iliad.
- Kena Mobile — i clienti Kena possono invece inoltrare la propria richiesta e ottenere maggiori informazioni sul servizio Override contattando il numero del servizio clienti 181, oppure parlare con un operatore Kena con altre modalità.
- PosteMobile — il servizio Override offerto da PosteMobile è attivabile compilando questo modulo, con allegata una copia del documento di identità in corso di validità, e inviandolo tramite raccomandata A/R all’indirizzo PosteMobile S.p.A. — Casella Postale 3000 — 37138 Verona (VR). Per maggiori informazioni, consulta la pagina dedicata cliccando sulla sezione Servizio di gestione delle chiamate di disturbo, oppure contatta un operatore Poste Italiane.
App per scoprire un numero privato senza Whooming
Il servizio Ovveride di cui ti ho parlato nelle righe precedenti non fa al caso tuo perché non hai la benché minima intenzione di metter mano al borsellino? In tal caso, puoi scoprire il numero privato senza usare Whooming affidandoti a soluzioni abbastanza simili a quest’ultima e altrettanto valide che possono aiutarti nel tuo intento.
Truecaller (Android/iOS)
Truecaller è un servizio online e app disponibile per Android (anche su store alternativi) e iOS che permette di identificare le telefonate in entrata rivelando l’identità del chiamate. Il servizio è, di base, gratuito, ma offre funzionalità aggiuntive come le chiamate con annuncio, il blocco avanzato dei numeri indesiderati e l’identificazione dei mittenti sconosciuti anche nelle app di messaggistica, con la sottoscrizione di un abbonamento Connect o Gold con prezzi a partire da 19,41 euro/anno.
È molto valida come app, ma prevede la pubblicazione del proprio numero nel suo database pubblico, quindi per usarla occorre fare una rinuncia non da poco per quanto riguarda la privacy: a te giudicare se il gioco vale la candela.
Per servirtene, provvedi dunque a scaricare e installare l’app sul tuo smartphone. Dopodiché, avviala. premi su Inizia e concedile il permesso di accedere ai contatti, chiamate e SMS. Ora, digita il tuo numero di telefono nell’apposito campo e confermalo pigiando sul pulsante Continua e poi sulla voce Conferma.
Una volta confermato il numero, premi sul pulsante Accetta e continua per accettare i termini d’uso e l’informativa sulla privacy; poi, passa alla creazione del tuo profilo scegliendo se procedere con Facebook o Google, oppure utilizzare l’opzione Inserisci il nome manualmente e compilare il breve modulo di registrazione che ti viene proposto.
Segui il breve tutorial introduttivo e premendo sul pulsante Avanti per tre volte consecutive e poi sulla voce Continua per scegliere se impostare Truecaller come app predefinita per chiamate e SMS (secondo le tue preferenze).
Una volta fatto ciò, ti sarà mostrata la schermata principale dell’app. Nella scheda Chiamate visualizzerai il registro delle telefonate in entrata e in uscita e noterai che, in corrispondenza di ciascuna di esse, se l’identificazione è stata possibile, sarà indicato il nome del chiamante. Lo stesso accadrà per gli SMS ricevuti che trovi premendo sulla scheda Messaggi. Selezionando invece la scheda Contatti, nella sezione Identificato potrai scorrere tutti numeri identificati finora.
Infine, puoi avvalerti del campo di ricerca situato in alto in ogni schermata per digitare un numero di telefono o un nome e consultare tutte le informazioni disponibili.
tellows (Android/iOS)
Un altro strumento che ti consiglio di prendere in considerazione è tellows, disponibile sul Web ma anche tramite l’app per Android e iOS, che fornisce informazioni sui numeri chiamanti grazie al feedback dei numerosi utenti della community. A differenza di Truecaller, per essere usato non richiede la condivisione del proprio numero.
Per usufruirne, scarica e installa l’app come al solito e, al primo avvio, premi sul pulsante Accetta e continua situato in fondo alla schermata e poi sul tasto OK per concedere le autorizzazioni necessarie al funzionamento di tellows. Nella schermata successiva, fai tap sul pulsante Attiva registro chiamate e dunque sulla voce Consenti per autorizzare l’accesso, e fai lo stesso premendo successivamente i tasti Attiva ID chiamate e Disattiva ID contatti.
Una volta completata la configurazione si aprirà la schermata principale in cui, per ogni chiamata ricevuta, avrai la possibilità di ottenere maggiori informazioni sul numero semplicemente facendo tap. Nell’apposita sezione che così ti viene mostrata potrai consultare le valutazioni degli altri utenti e, se possibile, l’identificativo.
Inoltre, pigiando sul pulsante Valuta/Blocca situato a destra potrai avvalerti dell’opzione Valuta numero per dare il tuo feedback, oppure bloccare il numero scegliendo l’opzione Blocca numero.
Altre soluzioni per scoprire un numero privato senza Whooming
Servendoti delle soluzioni che ti ho segnalato nelle righe precedenti sei finalmente riuscito a risalire alla reale identità del numero privato che ti stava chiamando senza utilizzare Whooming, ma non hai la numerazione in questione salvata in rubrica e vorresti dunque sapere a chi appartiene? Forse posso esserti d’aiuto anche in questo.
Se vuoi, puoi provare a rivolgerti a uno o più dei servizi che trovi qui di seguito che, per l’appunto, sono stati concepiti in via specifica per permettere di risalire all’intestatario di una data numerazione telefonica.
Si tratta di elenchi telefonici pubblici e di servizi a carattere collaborativo (il cui database risulta dunque costituto dalle informazioni fornite direttamente dagli utenti), tutti gratuiti, di semplice utilizzo e fruibili per ottenere maggiori informazioni si al riguardo le numerazioni fisse che mobili.
- PagineBianche (Android/iOS/Web)– le classiche Pagine Bianche in formato digitale. Il servizio permette di trovare i numeri di telefono di privati cittadini, liberi professionisti e aziende. Per i privati vengono riportati solo i recapiti di telefonia fissa (quelli inclusi negli elenchi pubblici), mentre aziende e professionisti possono essere rintracciati anche i numeri di cellulare.
- Should I Answer (Android/iOS/Web) – un altro servizio a carattere collaborativo che consente di identificare i truffatori, operatori di telemarketing e altri seccatori, e di attivare una protezione attiva per bloccare automaticamente le chiamate di questo genere dai numeri già identificati dalla community.
- Sync.me (Android/iOS/Web) – un’app per visualizzare le informazioni sulle chiamate in entrata e in uscita, sincronizzando anche i contatti con foto profilo e informazioni recenti. La versione completa, che include il backup dei contatti, la possibilità di vedere i profili social dei chiamanti e altre funzionalità aggiuntive, è acquistabile al prezzo di partenza di 22,91 euro/anno, con una prova gratuita di 30 giorni.
Per ulteriori dettagli sui servizi in oggetto e per scoprirne altri ancora, ti consiglio di dare un’occhiata ai miei articoli dedicati a come trovare numero di telefono e a come sapere a chi appartiene un numero di cellulare.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.