Come si fa lo SPID
Hai sempre sentito parlare dello SPID, ma pensavi che non ti sarebbe mai servito e hai sempre lasciato stare perché credevi che fosse soltanto una perdita di tempo. Adesso, invece, hai scoperto che è necessario per accedere a molti servizi della Pubblica Amministrazione (e non solo), e dunque vuoi capire come si fa lo SPID. Se le cose stanno così, sappi che sei capitato nel posto giusto, perché in questa guida potrai scoprire tutti i passaggi necessari per creare la tua identità digitale.
Potrai riuscirci in vari modi, di cui molti a costo zero e che non richiedono di recarsi di persona presso uffici o altri luoghi. Sì, hai letto bene! Potresti riuscire a ottenere lo SPID comodamente da casa e in tempi veramente brevi; il tutto senza spendere un centesimo e avendo la possibilità di accedere sin da subito a tutti i servizi supportati.
Non ti resta che leggere questa guida che ho preparato per te, dove le informazioni che troverai ti permetteranno di evitare di commettere errori di ogni tipo e di evitare i problemi più comuni e fastidiosi in fase di richiesta dello SPID. Buona lettura!
Indice
- Informazioni preliminari
- Come si fa lo SPID online
- Come si fa lo SPID con il cellulare
- Come si fa lo SPID alle Poste
- Come si fa lo SPID INPS
Informazioni preliminari
Consentimi di spiegarti in breve cos’è lo SPID e a cosa serve. Ebbene, lo SPID è un Sistema Pubblico d’Identità Digitale con cui accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione (e non solo) in modo sicuro e piuttosto veloce; dal 1° ottobre 2020, ad esempio, l’INPS permette l’accesso ai suoi servizi solo tramite SPID (fatta eccezione per alcune categorie di utenti, come i minorenni, che possono ancora usare il vecchio PIN). E che dire del Bonus Cultura 18app? Anche in questo caso lo SPID è richiesto in fase di registrazione.
Lo SPID ha tre livelli di sicurezza che prevedono un metodo di accesso diverso ai vari servizi supportati. Ti spiego subito cosa intendo dire: lo SPID di livello 1 (quello meno sicuro e, dunque, sconsigliato) permette di accedere inserendo solo un nome utente e una password; lo SPID di livello 2 (più diffuso e ragionevolmente sicuro) prevede l’accesso con nome utente, password e con un codice OTP spesso generato tramite l’app dell’Identity Provider scelto, mentre lo SPID di livello 3 permette l’accesso con smart card e password, quindi ha un sistema di sicurezza più forte. Ricorda che tutti e tre i livelli sono accessibili e che per attivare il successivo dovrai aver attivato il precedente.
Ti starai sicuramente chiedendo chi è che fornisce il nome utente, le password e tutto ciò che serve per creare lo SPID: si tratta dei cosiddetti Identity Provider di cui ti ho parlato poco fa, cioè di aziende che sono riconosciute ufficialmente dalle autorità e, gratuitamente o a pagamento, certificano l’identità digitale delle persone che si registrano. Di questo e di molto altro ti parlerò meglio in seguito.
Come si fa lo SPID online
Non è difficile capire come si fa lo SPID online perché, qualsiasi procedura dovessi scegliere e qualsiasi tipo di autenticazione volessi fare, sarai guidato passo passo.
Dicevo degli Identity Provider: è attraverso queste aziende che viene creata l’identità digitale, e sono le stesse che mettono a disposizione varie procedure per accertare che sia davvero tu a richiedere l’attivazione del servizio. Al momento, i provider abilitati sono: Aruba, InfoCert, Intesa, Lepida, Namirial, Poste Italiane, Sielte, Register e TIM, come puoi ben vedere nel sito governativo dedicato allo SPID, dove a ogni provider sono associate tante altre informazioni (ad esempio, il tipo di riconoscimento che propongono, l’area geografica coperta ecc.).
Mettiamo il caso che tu voglia sapere come si fa lo SPID con Aruba, oppure che tu voglia cercare informazioni su come si fa lo SPID con Lepida, che sono due fra i tanti provider disponibili: dovrai recarti sul sito ufficiale del provider prescelto e seguire la procedura che più ti convince dopo aver consultato le offerte disponibili.
Le procedure di riconoscimento previste sono di due tipi: la prima è da remoto, la seconda è di persona. Nel primo caso puoi completare l’intera procedura senza uscire di casa e dunque senza recarti presso un ufficio pubblico del provider scelto.
La procedura è quasi sempre gratuita per i clienti privati, ma alcuni servizi di riconoscimento più avanzati, ad esempio quello con il riconoscimento via webcam oppure quello di persona che prevede la presenza di un operatore umano, sono a pagamento. I metodi di riconoscimento più comodi e immediati a distanza, come quelli con Carta d’Identità Elettronica (CIE), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o firma digitale sono gratuiti. Anche se per i clienti privati il servizio non comporta alcuna spesa, in qualche caso, quando si è attivato lo SPID 3, il rinnovo è a pagamento. Per le aziende il servizio non è gratuito e comporta un esborso medio di circa 30 euro all’anno.
Quali sono i documenti che servono per la procedura? Niente che tu non abbia già: dovresti tenere con te un documento tra carta d’identità, la patente, il passaporto o la tessera sanitaria, oppure il permesso di soggiorno se non hai la cittadinanza italiana. Tieni a portata di mano anche il tuo numero di cellulare e l’indirizzo di posta elettronica perché per completare la registrazione il provider deve verificare i tuoi contatti. Per alcune procedure, ti serve la webcam, quindi, casomai fossi intenzionato a farti riconoscere in questo modo, devi avere con te uno smartphone/tablet con una fotocamera funzionante o un PC che ne sia provvisto. Nel caso di attivazione con CIE, dovrai avere a portata di mano anche il PIN della tessera.
Quando non è possibile identificarsi con CIE o altri metodi rapidi, è possibile verificare la propria identità a distanza registrando un video in cui si esibisce un documento d’identità e il codice fiscale, leggendo un codice temporaneo che si riceve dal provider e poi eseguendo un bonifico di cifra irrisoria, specificando nella causale un codice ricevuto dall’ente certificatore, usando un conto italiano intestato alla persona che richiede lo SPID.
Ti spiegherò brevemente come si crea lo SPID con Sielte per fornirti un esempio concreto; la procedura è pressoché la stessa con tutti gli altri provider, quindi ti tornerà senz’altro utile.
Anzitutto, collegati al sito ufficiale di Sielte ID e clicca sul pulsante Registrati; indica se sei un cittadino o libero professionista oppure un’impresa. A questo punto, dovrai scegliere la procedura di riconoscimento di cui ti ho parlato sinora. Il mio consiglio è di usare la modalità di riconoscimento con CIE e NFC perché è più veloce rispetto alle altre, sebbene queste ultime non siano poi chissà quanto complesse. Fai clic su Scegli in corrispondenza della sezione Carta d’Identità Elettronica CIE 3.0 e dai il via alla procedura.
Spunta ora tutte le voci per il consenso al trattamento dei dati personali e per la documentazione contrattuale, fino a quando non dovrai verificare i contatti; segui le istruzioni finché non ti sarà chiesto di inserire l’indirizzo email. Premi quindi Invia, attendi la ricezione del messaggio con il codice di verifica, copialo e fai clic sul pulsante Verifica. La stessa procedura va ripetuta per il numero di telefono, anche se in questo caso il codice viene inviato tramite SMS.
Adesso non devi far altro che compilare tutti i moduli che vedi a schermo ed eseguire l’autenticazione in base al metodo che ritieni più adatto alle tue esigenze; ti ho consigliato CIE e NFC ma nessuno ti vieta di optare per altre modalità di riconoscimento. Casomai avessi seguito il mio consiglio, non ti resta che scaricare l’app IDENTIFICA per Android (disponibile anche su HUAWEI AppGallery) o iOS, ed effettuare il login con le credenziali che ti sono state inviate tramite email. Dovrai seguire poche altre indicazioni per avviarti alla fine della procedura.
Seguite tali indicazioni, inserisci il PIN della CIE e inizia l’identificazione; ti comparirà una richiesta, dopo la quale devi avvicinare la tua Carta d’Identità Elettronica al lettore NFC facendo attenzione a mantenerla nella stessa posizione per un po’ di tempo. La verifica è terminata e lo SPID è stato creato! Facile, no?
Fai attenzione, però: questo era solo il livello 1, perciò ti consiglio vivamente di richiedere il livello 2, attivabile continuando la procedura con pochissimi passaggi. Non devi far altro che cliccare su Continua e seguire le istruzioni a schermo. A questo punto scaricando l’app MySielte ID per Android (che trovi anche su HUAWEI AppGallery e iOS/iPadOS) ti potrai autenticare in tutti i servizi che richiedono lo SPID.
Per rendere la procedura veloce, collegati al sito dell’INPS, clicca sul pulsante Entra in MyInps, seleziona la scheda SPID, poi l’opzione Entra con SPID e, infine, il tuo Identity Provider, vale a dire Sielte in questo caso. Usa l’app per autorizzare l’accesso al servizio e avrai terminato tutto definitivamente.
Come si fa lo SPID con il cellulare
Come? Vorresti sapere come si fa lo SPID con il cellulare e temi che sia molto più complicato della procedura via PC? Ti sbagli di grosso perché cambia davvero poco.
Le informazioni che ti ho dato prima e la procedura pratica che ti ho mostrato non cambiano affatto: ciò che si fa con il PC si fa tranquillamente anche con lo smartphone o con il tablet.
Se ricordi bene, ti ho anche detto di tenere a portata di mano il tuo numero di cellulare: questo perché lo smartphone potrebbe essere necessario per generare i codici OTP del secondo livello di sicurezza. Per il resto, ripeto: non c’è alcuna differenza.
Come si fa lo SPID alle Poste
Se ti stai chiedendo come si fa lo SPID alle Poste perché hai già attivato dei servizi e non hai mai avuto problemi, sappi che la procedura è pressoché la stessa di quella che ti ho descritto nel dettaglio parlandoti di Sielte.
Sul sito ufficiale delle Poste, precisamente nella pagina dedicata a PosteID, devi fare clic sul pulsante REGISTRATI SUBITO per dare il via alla procedura. A questo punto, scegli la modalità di riconoscimento tra le tante proposte (come sempre, divise tra riconoscimento di persona, che in ufficio postale costa 12 euro, e in remoto) e clicca sul pulsante PROSEGUI che trovi a destra. Ti ricordo che i clienti di Poste Italiane che hanno aperto un conto Bancoposta o sono in possesso di un lettore Bancoposta possono usare anche uno di questi sistemi per identificarsi velocemente.
Le informazioni da inserire, le condizioni da accettare e i documenti di cui prendere visione sono i medesimi; leggi attentamente cosa ti richiedono, compila i campi e continua fino a quando non ti sarà chiesto di verificare i tuoi contatti. Verificatili, il tuo SPID sarà creato e potrai iniziare a usarlo. Se vuoi maggiori informazioni sulla procedura per la creazione di PosteID, segui il mio tutorial su come attivare PosteID.
Come si fa lo SPID INPS
Hai sentito qualcuno parlarne e vorresti sapere come si fa lo SPID INPS. Beh, o eri distratto oppure chi parlava non era ancora ben informato, visto che l’INPS non rilascia lo SPID.
Sì, hai letto bene: non essendo un Identity Provider, infatti, l’INPS non è abilitata a rilasciare lo SPID e non può essere contattata per questo tipo di servizi. E anche se dovessi riuscire a parlare con qualche operatore, quest’ultimo non potrebbe aiutarti.
Ma come? Sul sito dell’INPS hai visto che lo SPID è richiesto! Non sbagli, ma si tratta di tutt’altro: semplicemente, se hai uno SPID puoi accedere a tutti i servizi dell’INPS, così come puoi accedere a qualsiasi servizio di qualsiasi altro ente che richieda il possesso dell’identità digitale. Maggiori informazioni qui.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.