Come si mettono le batterie
I dispositivi elettronici moderni sono dei veri gioielli, capaci di funzionare e far funzionare altre apparecchiature con pochissima energia. Orologi, telecomandi, sveglie, mouse, tastiere e chi più ne ha più ne metta, necessitano appena di una minuscola manciata di volt per funzionare.
Il problema è che, essendo alimentati da batterie, quando si scarica effettuare il cambio può diventare un problema. Come si mettono queste pile? Su, giù, a destra, in senso contrario tra loro o nello stesso verso? Insomma, non è sempre così facile e intuitivo.
Soprattutto, se uno si sbaglia, non sa mai con certezza se ha fatto un errore, sono le nuove batterie che non funzionano o se c'è un problema. Per questa ragione voglio scrivere questa guida su come si mettono le batterie, così da darti tutte le indicazioni che ti servono.
Indice
- Come si mettono le batterie a bottone
- Come si mettono le batterie del telecomando
- Come si mettono le batterie in serie
Come si mettono le batterie a bottone
Iniziamo a capire come si mettono le batterie 2032 anche chiamate a bottone, una tipologia di batterie che è da sempre un piccolo incubo per gli utenti. Questi piccoli demoni scappano via tra le dita, sono tutti uguali, si dice che non debbano essere toccati con le dita altrimenti si scaricano subito e ogni altra problematica varia.
Iniziamo subito con lo sfatare una leggenda, se tocchi le batterie a bottone con le mani nude, non succede assolutamente nulla. Come ogni altra batteria, toccare i due poli con le tue dita non comporterà un passaggio se non minimo ma, per essere sicuri che conservi il 100% della carica, se usi dei guanti in lattice o se la prendi anche solo con della carta, meglio ancora (questo perché il sudore e gli oli della pelle possono causare corrosione e ridurre la durata della batteria).
Ora, detto questo, come puoi facilmente vedere dalla batteria osservandola sui due lati, una facciata (dovrebbe) aver scritto sopra un grosso + ed essere completamente liscia salvo le possibili scritte. L'altra facciata invece, dovrebbe avere un bordino intagliato e avere la zona vicina alla circonferenza non completamente piana.
In qualunque caso, anche in assenza di scritte, la parte più piana è sempre il positivo, mentre la parte scanalata è sempre il negativo (ma comunque almeno il + deve essere scritto). Ora, se tu dovessi semplicemente cambiare la pila a bottone di un aggeggio che ha solo una pila, la cosa sarebbe estremamente semplice.
Io non posso sapere com'è fatto il dispositivo che stringi tra le mani ma, in qualunque caso, non dovresti far altro che individuare le scritte + e – nell'alloggio batteria del dispositivo stesso. Ci deve essere scritto da qualche parte perché, altrimenti, sarebbe una gravissima mancanza da parte di chi ha prodotto quel coso.
Per mettere la batteria devi mettere il polo + della medesima dov'è segnato che va il + nel dispositivo. Di conseguenza il – andrà dall'altra parte, non si scappa. Se per caso non trovassi in alcun modo i simboli, puoi tentare di vedere a occhio come va messa. Come vedi il polo – è più piccolo e ha una forma un po' a imbuto, quindi la sua sede dovrà avere circa la stessa forma, in modo da accoglierlo al meglio. La sede del polo + invece, sarà più grande e completamente piatta.
Se sbaglio a metterle cosa succede? La risposta non è sempre la stessa. Se il dispositivo è fatto bene, ci saranno delle protezioni che impediscono di alimentarlo con una polarità inversa, quindi “fermeranno” la corrente e le impediranno di fare danni. Se però è fatto male, non ci sono protezioni e potresti danneggiarlo nel tentativo.
Ok, ho capito come mettere una batteria a bottone, ma come ne metto 2 o più? In realtà cambia poco, devi solo stare attento a metterle tutte nello stesso verso. Anche qui dovrebbe essere segnato dove va il + e il – nel dispositivo e disporle in modo che, tra le batterie, il polo positivo di una vada a contatto con il negativo della successiva. Che siano 2, 10 o 50, basta “impilarle” avendo cura di rispettare questo semplice ordine.
Come si mettono le batterie del telecomando
Quando si parla mettere le batterie al telecomando, che siano ricaricabili o meno, ci sono moltissime differenze e nessuna differenza. Infatti, sebbene i modelli possano essere molteplici, possiamo ridurre il tutto a due gruppi principali.
Telecomandi con batterie parallele
Il primo tipo di telecomando del quale voglio parlarti è quello a batterie parallele, ovvero che apri e trovi tutte lì disposte una a fianco all'altra e/o una sopra l'altra, ma alla medesima altezza. In questo caso vanno generalmente (salvo eccezioni) disposte in modo non uniforme, ma cerchiamo di capire meglio.
La cosa più importante è, ancora una volta, andare a individuare il polo + e – delle batterie come prima cosa. In stilo e ministilo (cioè le batterie AA e AAA, che sono il 99% delle batterie usate nei telecomandi), si trovano sempre ai 2 estremi del cilindro. Il + è sempre quello che ha una protuberanza al centro dell'estremità, mentre il – è sempre quello che ha una superficie liscia.
Ora, individuato qui è tempo di aprire il telecomando e capire dove si trova. In qualunque dispositivo, deve essere scritto e, specialmente nei dispositivi recenti, viene impresso in rilievo nella plastica (o altro materiale) in modo che sia indelebile nel tempo.
Se proprio non lo trovassi, nei telecomandi il — è dov'è posizionata la molla, mentre il + è logicamente dove non c'è la molla. Come detto, le batterie sono disposte in modo non uniforme, quindi alcune andranno in un senso e altre in un altro. Per metterle correttamente, inserisci l'estremità piatta del polo – dal lato del telecomando con la molla, ovvero dov'è indicato essere il polo –.
Ovviamente l'altra parte, ovvero il positivo con la sua protuberanza, andrà dov'è presente la placchetta di rame con il polo +. Inseriscile come richiesto che, generalmente, significa una girata da una parte e una dall'altra seguendo questo schema fino a riempire tutti gli spazi vuoti (sì, devi riempirli tutti altrimenti non funziona).
Telecomandi con batterie consecutive
Seconda tipologia di telecomando, sono quelli con batterie consecutive. Vale a dire quelli dove a volte non vedi tutte le batterie presenti, ma “spariscono” sotto la plastica quando le premi dentro. Qui il discorso è un po' diverso e vanno capite le differenze.
In primis però, cerca i poli positivi e negativi sulla batteria come indicato nel capitolo precedente. Adesso individua i medesimi anche sul telecomando, i quali anche qui devono essere indicati in modo facilmente visibile. Se non li trovi, vale comunque la “regola” che il polo negativo si trova dal lato dove c'è la molla. Se non la vedi perché è visibile solo un polo e non è presente tale elemento, è logico assumere che si trovi all'estremità nascosta.
Ora, come per i telecomandi in precedenza, devi far combaciare il polo – della batteria con quello negativo del telecomando. Se però devi inserire molteplici batterie, come si fa? Semplicemente le colleghi tra loro facendo in modo che il polo positivo vada a contatto con quello negativo della successiva o viceversa. Se sbagli non succede nulla, semplicemente il dispositivo non funzionerà, quindi controlla bene che l'ordine sia giusto.
Come si mettono le batterie in serie
Se hai letto il tutorial fino a qui, sai già come si mettono le batterie in serie (anche se non ho usato questa terminologia) ma, se non avessi ben chiaro il concetto o se fossi saltato a questo capitolo, facciamo un ripassino. Le batterie in serie, indipendentemente da quale sia la tipologia (a bottone, stilo, piatte, per un camion o per un aereo), si collegano sempre allo stesso modo.
Per farlo devi collegare il polo positivo di una con quello negativo dell'altro (o viceversa). Se collegassi tutti i positivi e tutti i negativi tra loro, effettueresti u collegamento in parallelo. Una volta finito il collegamento di tutte le batterie, assicurati che il polo positivo finale vada collegato al polo positivo del dispositivo, così come il negativo della serie di batterie con il negativo del dispositivo.
Attenzione! Collegare questa serie correttamente e poi invertire il collegamento con il dispositivo finale, potrebbe causare danni anche irreparabili in alcuni casi (nelle macchine per esempio). Se invece collegherai le batterie in modo sbagliato tra di loro, potrebbe non dovrebbero esservi conseguenze.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.