Come si utilizza l’inchiostro digitale
Sei un insegnante e, a seguito della decisione di passare all’inchiostro digitale da parte dell’istituto presso il quale lavori, hai bisogno di documentarti sull’argomento, per essere adeguatamente pronto ad affrontare questo importante cambiamento. Oppure lavori in un altro settore e vorresti capire se la tecnologia in questione può essere adattata anche alle tue necessità. Se le cose stanno in questo modo, lascia che te lo dica: questo è proprio il posto giusto da cui iniziare!
Nel corso di questa guida, infatti, ti fornirò un’esauriente panoramica sull’argomento e ti spiegherò, in linea generale, come si utilizza l’inchiostro digitale in sostituzione di carta, penna e… lavagna. A dispetto di quanto potrebbe sembrare, non è nulla di complicato, te lo garantisco: anche chi, come te, ha qualche difficoltà in termini di tecnologia, saprà sicuramente approfittare delle enormi potenzialità messe a disposizione dalla tecnologia in questione.
Dunque, senza attendere un secondo in più, mettiti bello comodo e leggi attentamente tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, terminata la lettura di questa guida, le tue idee in merito all’inchiostro digitale saranno molto più chiare. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura.
Indice
- Cos'è e a cosa serve l'inchiostro digitale
- Come si utilizza l'inchiostro digitale in Smart Notebook
- Come si utilizza l'inchiostro digitale: tablet
Cos’è e a cosa serve l’inchiostro digitale
L’inchiostro digitale, a dispetto di quanto si potrebbe pensare, rappresenta un concetto molto semplice: si tratta infatti dell’insieme di tutte quelle tecnologie, sia hardware che software, che consentono di creare elettronicamente la scrittura, il disegno o qualsiasi altra operazione sia possibile eseguire a mano libera, su di un qualsiasi foglio bianco.
In passato, i sistemi di inchiostro digitale potevano essere impiegati attraverso delle particolari tavolette grafiche, la cosiddetta “carta digitale”, unitamente a una penna/stilo elettronica, in grado di riportare l’esatto movimento del polso dell’utilizzatore, per riprodurre il tratto disegnato.
Ad oggi, questa tecnologia si è evoluta nel tempo ed è disponibile quasi ovunque: si può far uso dell’inchiostro digitale sulla maggior parte degli schermi touch-screen, siano essi appartenenti a tablet, computer oppure a vere e proprie lavagne interattive, con o senza l’ausilio di una stilo compatibile.
Addirittura, con un pizzico di pazienza, è possibile avvalersi dell’inchiostro digitale anche sui computer non dotati di schermo touch, tramite una tavoletta grafica, oppure mediante il solo mouse/trackpad.
Gli scenari d’impiego delle tecnologie legate all’inchiostro digitale sono davvero tantissime: la scrittura a mano libera può essere usata per firmare documenti, per realizzare disegni, per creare animazioni digitali, per digitalizzare appunti e per molti, molti altri fini di questo tipo. Insomma, puoi pensare al mondo dell’inchiostro digitale come a un insieme di programmi, strumenti e dispositivi elettronici che consentono di realizzare tutto (o quasi) ciò che può essere fatto con carta e penna… senza usare né l’una né l’altra!
Tema di questa mia guida, in particolare, sarà spiegarti come si utilizza l’inchiostro digitale LIM tramite un apposito software e, successivamente, illustrarti come questa tecnologia viene usata, in tempi moderni, anche sui tablet che sei abituato a vedere in giro.
Come si utilizza l’inchiostro digitale in Smart Notebook
Smart Notebook è sicuramente uno dei software più utilizzati nell’ambito della didattica e, se stai leggendo questa mia guida, è molto probabile che lo stesso ti sia stato fornito in dotazione dall’istituto scolastico o dall’ateneo presso il quale lavori.
Nel dettaglio, il programma in questione serve principalmente a trasformare il computer in una sorta di “quaderno digitale” multi-funzione, da impiegare con propri alunni mediante il proiettore, la lavagna interattiva multimediale (o LIM) installata in classe, oppure un software di streaming (nel caso della didattica a distanza).
Le modalità d’impiego di Smart Notebook, nell’ambito della didattica con inchiostro digitale, sono davvero tante: dal “classico” disegno alla lavagna alla creazione di vere e proprie attività multimediali, questo programma consente di realizzare documenti ricchi di appunti, illustrazioni, file, ricerche e molto altro.
Altra particolarità di Smart Notebook è quella di poter essere usato per “scrivere” a mano su altre finestre attive: tanto per farti un esempio, si può proiettare un documento PDF sulla lavagna digitale e sottolinearne i punti salienti con l’ausilio del trackpad/mouse del computer, di una tavoletta grafica con penna oppure della stessa lavagna digitale (se configurata per l’uso interattivo).
Lascia che ti faccia qualche esempio. Per prima cosa, se intendi avvalerti di Smart Notebook per fare lezione in classe, collega il PC al proiettore oppure alla lavagna multimediale e configura il sistema operativo al suo utilizzo; ti faccio presente che, se lavori in un istituto dotato di LIM, potrebbe essere necessario usare il notebook scolastico pre-configurato, per non perdere le funzioni multimediali della lavagna stessa.
Dopo aver configurato in modo opportuno i dispositivi, apri il software in questione e clicca sul pulsante Crea un nuovo file, che risiede nella finestra che compare su schermo; in alternativa, utilizza il menu File > Nuovo (in alto a sinistra) per aprire una lavagna vuota.
Fatto ciò, puoi subito iniziare a scrivere sul foglio vuoto, avvalendoti degli strumenti situati nella barra superiore del programma: per esempio, cliccando sul simbolo della tabella, puoi realizzare una nuova tabella di dimensioni personalizzate; cliccando, invece, sul pulsante raffigurante un compasso con righello puoi aggiungere al foglio e usare strumenti quali il compasso, il goniometro, la squadretta e il righello.
Poco più a destra, sono presenti lo strumento di selezione (quello raffigurante una freccia) e i pulsanti dedicati all’inserimento di forme, colori, testo stampato e tratti a mano libera: in quest’ultimo caso, puoi selezionare il tipo di penna, il colore, l’intensità e la trasparenza del tratto cliccando sul pulsante raffigurante una matita, una penna e un evidenziatore.
Per aggiungere una nuova pagina alla lavagna virtuale, clicca sul pulsante raffigurante un foglio con simbolo (+), situato in alto a sinistra; per eliminare la pagina corrente, invece, clicca sul pulsante raffigurante un foglio con simbolo (x). Per cambiare la modalità di visualizzazione, invece, clicca sull’icona del monitor con lente d’ingrandimento e scegli la tipologia e il rapporto d’ingrandimento che più preferisci.
Smart Notebook, tra le altre cose, permette di includere componenti aggiuntivi provenienti dal Web (immagini e video) e non (attività multimediali, registratore, blocchi Smart e grafici GeoGebra, nuovi o già pronti): per riuscirci, clicca sul pulsante raffigurante un puzzle, visibile nella barra laterale di sinistra, clicca sull’icona dell’elemento da aggiungere e serviti delle opzioni proposte, per realizzarlo. Quando sei pronto, se necessario, trascinalo sulla lavagna virtuale, per renderlo visibile.
Per poter intervenire sulle opzioni di ciascun elemento, premi il pulsante di selezione (quello raffigurante la freccetta del mouse) e poi sull’elemento da modificare, in modo da visualizzare le personalizzazioni disponibili.
Come ti accennavo all’inizio di questo capitolo, una delle caratteristiche più interessanti di Smart Notebook è quella di poter “scrivere”, a mano libera, su altre finestre già aperte sullo schermo del computer/della lavagna multimediale: per riuscirci, partendo da una lavagna bianca, clicca sul pulsante Visualizza (l’icona del monitor con la lente d’ingrandimento) oppure sull’omonimo menu situato in alto e scegli la voce Sfondo trasparente dal menu di scelta che ti viene proposto.
A seguito di questa operazione, lo sfondo di Smart Notebook sparirà, mostrando il contenuto attuale del desktop e una piccola barra degli strumenti, la quale può essere usata per disegnare/annotare a mano libera, aggiungere nuove pagine di appunti, acquisire screenshot, inserire elementi di precisione e molto altro. Per uscire dalla modalità a sfondo bianco, clicca sul simbolo del monitor, che risiede nella parte destra della barra degli strumenti.
Se lo desideri, puoi salvare e/o esportare le lavagne virtuali realizzate: utilizza dunque il menu File > Salva per archiviare la lavagna attiva, in un formato successivamente modificabile tramite SMART Notebook; per poter esportare il file in un formato diverso tra quelli compatibili (pagina Web, file di immagine, documento PowerPoint, documento PDF o documento CFF), serviti invece del menu File > Esporta.
Infine, devi sapere che Smart Notebook va ben oltre il semplice uso in modalità “lavagna virtuale”: mediante il programma, infatti, si possono creare appunti, attività interattive o tanti altri elementi da poter impiegare a fini didattici. Per approfondire questo argomento, ti rimando alla guida ufficiale del software, ricca di tutorial passo-passo dedicati ai vari aspetti dello stesso.
Come si utilizza l’inchiostro digitale: tablet
In linea del tutto generale, il tablet è uno degli strumenti più adatti per approcciare al mondo dell’inchiostro digitale: per poter scrivere, disegnare ed effettuare altre operazioni, infatti, è spesso sufficiente munirsi di una “penna” digitale, unitamente a un’app dedicata all’acquisizione dei tratti e, se necessario, a un dispositivo esterno di visualizzazione.
A tal riguardo, bisogna però fare distinzione tra la tipologia di tablet impiegata: tablet con tecnologia a digitalizzazione attiva e a digitalizzazione passiva. I primi sono in grado di fornire un risultato più preciso e fungono da veri e propri fogli bianchi digitali: nella maggior parte dei casi, essi necessitano di un dispositivo esterno (ad es. un PC) in grado di acquisire e visualizzare i tratti disegnati.
Una delle proprietà più interessanti della digitalizzazione attiva è quella di riuscire a riconoscere, a prescindere dalla “penna” usata, il livello di pressione sullo schermo: in questo modo, è possibile diversificare lo spessore e l’intensità del tratto, esattamente come se si stesse disegnando su un vero e proprio foglio.
I tablet di questo tipo sono comunemente noti come “tavolette grafiche” e vengono impiegati sia da professionisti del settore grafico, che come sistemi di acquisizione digitale finalizzati alla compilazione e alla firma dei documenti.
La tecnologia di digitalizzazione passiva, invece, è presente sulla maggior parte dei tablet “comuni” (come i tablet Android, gli iPad base o più datati senza supporto ad Apple Pencil o i tablet Windows), quelli dotati, oltre che di schermo touch con digitalizzatore passivo, anche di sistema operativo indipendente, e utilizzabili sia tramite le dita che mediante una penna digitale.
Come certamente saprai, questi ultimi dispositivi non richiedono l’ausilio di un device esterno per acquisire i dati, in quanto le relative funzionalità riprendono appieno quelle di un computer vero e proprio.
Il digitalizzatore passivo è generalmente meno preciso rispetto a quello attivo e i tratti disegnati tramite la penna (o le dita) vengono acquisiti mediante applicazioni dedicate espressamente allo scopo, come quelle per prendere appunti, per esempio.
Tuttavia, è possibile raggiungere un livello di precisione paragonabile alla digitalizzazione di tipo attivo avvalendosi di un particolare tipo di penna, denominata penna attiva, per l’appunto, in grado di “collaborare” con il sistema operativo in uso sul tablet, consentendogli di acquisire tratti particolarmente precisi, sia per il movimento del polso che per il livello di pressione su schermo.
Non tutti i tablet sono in grado di sfruttare le penne attive, tant’è che questi ultimi dispositivi sono progettati per funzionare, nella maggior parte dei casi, soltanto se abbinati a un modello o una famiglia specifica di tablet: la penna attiva S-Pen, per esempio, è progettata per fornire digitalizzazione attiva soltanto su alcuni selezionati modelli di tablet della famiglia Samsung Galaxy; allo stesso modo, la Apple Pencil è compatibile con i soli iPad e la Surface Pen, invece, può essere impiegata esclusivamente con i tablet Windows della linea Microsoft Surface.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.