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Come spiare Facebook dal cellulare

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Hai letto da poco un articolo riguardante alcuni account Facebook hackerati e desideri saperne di più, sia dal punto di vista pratico, per conoscere le tecniche messe in atto dagli hacker, sia per difenderti da chi si diverte nel violare la privacy delle persone. Beh, fai bene: il tema della sicurezza informatica è molto importante al giorno d’oggi, soprattutto quando si fa riferimento alle attività social, le quali occupano gran parte del tempo trascorso davanti a smartphone e computer da parte dell’utente medio.

Il modo in cui si utilizzano Facebook e, più in generale, i social network, può essere monitorato dai malintenzionati mediante delle applicazioni spia, alcune delle quali non sono alla portata di tutti, in quanto molto difficili da usare, oltre che costose. Esistono però app più “limitate” che, nascendo per scopi diversi (parental control o anti-furto), riescono a offrire ugualmente un controllo minuzioso di quanto e come si usano i social. Inoltre, esistono delle tecniche che permettono ai cybercriminali di arrivare al medesimo risultato senza il bisogno di scaricare alcuna app sul telefono della vittima, ad esempio l’ingegneria sociale. Se hai interesse nell’approfondire l’argomento, concedimi alcuni minuti del tuo tempo libero e lascia che ti illustri le principali tecniche utilizzate dagli hacker per spiare Facebook dal cellulare e come difenderti. Trovi spiegato tutto qui sotto.

ATTENZIONE: monitorare Facebook senza il consenso del legittimo proprietario dell’account costituisce una seria violazione della privacy. Questo tutorial è stato creato esclusivamente a scopo informativo e non mi assumo alcuna responsabilità per l’uso che verrà fatto delle informazioni fornite di seguito.

Indice

Applicazioni per spiare Facebook dal cellulare

Sono diverse le applicazioni che consentono di spiare Facebook dal cellulare, che variano dalle app di parental control, pensate per monitorare l’attività online di bambini e ragazzi, ai sistemi integrati nell’app di Facebook e nei sistemi operativi di smartphone e tablet dedicate a questo scopo.

Supervisione di Facebook (Android/iOS/iPadOS)

Supervisione Facebook

La funzionalità Supervisione di Facebook è stata progettata per offrire ai genitori uno strumento che permetta di monitorare in modo discreto e sicuro l’attività dei propri figli adolescenti sulla piattaforma. Questo sistema non ha l’obiettivo di invadere la privacy, ma piuttosto di garantire che i giovani utilizzino Facebook in modo responsabile, limitando i rischi legati all’esposizione a contenuti inappropriati o a interazioni pericolose. Affinché un account possa essere supervisionato, l’ adolescente deve avere tra i 13 e i 17 anni, mentre il genitore deve avere almeno 18 anni.

Per utilizzarla sul cellulare, è necessario configurarla tramite l’app Facebook per Android (anche su store alternativi) o iOS/iPadOS. Inizia avviando l’applicazione del social network sul tuo dispositivo; se non l’hai ancora scaricata e hai bisogno di aiuto in questo passaggio, puoi fare riferimento alla mia guida dedicata all’argomento.

Dopodiché, accedi al tuo account, premi sul pulsante Menu (quello con la tua foto e il simbolo ☰) e, nella schermata che così si apre, seleziona le voci Impostazioni e Privacy > Impostazioni e fai tap sull’opzione Supervisione.

A questo punto, ti verrà chiesto di invitare tuo figlio a unirsi al programma di supervisione. Fai tap su Invita tuo figlio e condividi l’invito con una delle applicazioni che ti vengono proposte: puoi farlo direttamente tramite Facebook o Messenger, oppure con un’altra app di messaggistica come WhatsApp o, ancora, tramite email. È importante sottolineare che il minore dovrà accettare l’invito per permettere l’attivazione della supervisione.

Così facendo, il diretto interessato riceverà un link di invito su cui cliccare per confermare l’attivazione della supervisione; dopo che tuo figlio avrà accettato l’invito, cliccando sul link e poi premendo sul pulsante Consenti, potrai monitorare diverse attività. Ad esempio, sarai in grado di vedere quanto tempo trascorre sull’app, a quali amici ha inviato richieste di amicizia, e potrai anche ricevere notifiche relative a nuove interazioni, come commenti o post in gruppi pubblici.

Per accedere alla dashboard di controllo, torna nel menu Impostazioni e privacy > Impostazioni > Supervisione sul tuo account e seleziona il profilo di tuo figlio. Da qui potrai impostare limiti di tempo e verificare l’attività recente. È anche possibile disattivare o modificare le restrizioni in qualsiasi momento, rendendo il tutto flessibile e adattabile alle tue esigenze.

Tieni presente che la supervisione non consente di leggere messaggi privati o di accedere a contenuti bloccati, ma fornisce un buon strumento di controllo per garantire un utilizzo sicuro di Facebook da parte degli adolescenti.

mSpy (Android/iOS/iPadOS)

mSpy

mSpy è un’applicazione all’avanguardia nel campo del controllo parentale, versatile e compatibile con dispositivi Android e iPhone. La sua forza risiede in un affidabile localizzatore GPS, accompagnato da una vasta gamma di strumenti per monitorare SMS, cronologia e ovviamente anche app di messaggistica e social network come WhatsApp, Facebook Messenger, Instagram, Snapchat, Telegram, iMessage e altri ancora.

mSpy include anche un potente keylogger per registrare ciò che viene digitato sul dispositivo monitorato e un registratore schermo. Una volta attivato, mSpy offre un pannello di controllo intuitivo, che semplifica la supervisione di chiamate, chat, posizione, app installate e cronologia del dispositivo.

Per sfruttare appieno tutte le sue potenzialità, gli utenti Android devono eseguire il **root**, mentre gli utenti iPhone necessitano del jailbreak. In alternativa, su iOS è possibile procedere tramite i backup di iCloud, previa autorizzazione con le credenziali d’accesso dell’ID Apple associato al dispositivo.

Per testare mSpy, è disponibile la prova gratuita, accompagnata da una demo consultabile sul sito ufficiale. Successivamente, è possibile sottoscrivere piani mensili, trimestrali o annuali per accedere a tutte le sue funzionalità. Per ulteriori dettagli e istruzioni, ti consiglio di consultare i miei tutorial su come funziona mSpy e come installare mSpy senza telefono, oltre che visitare il sito ufficiale di mSpy.

Google Family Link (Android/iOS/iPadOS)

Google Family Link

Un’altra valida applicazione è Google Family Link, una soluzione di controllo parentale del tutto gratuita sviluppata da Google che, tra le sue funzionalità, include anche la possibilità di limitare l’uso di specifiche app, come Facebook. È disponibile per genitori sia su dispositivi Android che **iOS/iPadOS**, mentre la versione per bambini può essere installata solo su **Android**. Questo significa che è possibile monitorare esclusivamente i dispositivi Android.

Dopo aver scaricato e installato entrambe le versioni dell’app, apri Family Link sul dispositivo del genitore e accedi al tuo account Google. Se sei già collegato, tocca il pulsante Continua come [nome account]. A questo punto, indica se tuo figlio ha già un account Google, e procedi.

Passa ora al telefono di tuo figlio: apri l’app Impostazioni premendo sull’icona a forma di ingranaggio situata nella lista delle app installate; poi, premi sulla voce Google e seleziona l’opzione Controllo genitori. Tocca dunque il pulsante Inizia e segui le istruzioni sullo schermo: premi sulla voce Bambino o ragazzo, quindi sulla voce Avanti, e scegli l’account Google di tuo figlio. Inserisci l’indirizzo email e la password dell’account del genitore negli appositi campi, seguiti dalla password dell’account di tuo figlio. Infine, premi sui pulsanti Accetto e Consenti per proseguire.

Nella sezione dedicata alle app, ora, puoi decidere quali consentire e quali bloccare: individua Facebook e premi sulla relativa levetta per spostarla su ON e bloccarla, se vuoi impedire del tutto l’accesso all’app. Tocca sul tasto Avanti per due volte, quindi premi sulla voce Installa Family Link per poter gestire le impostazioni del dispositivo da remoto. Una volta fatto, tocca il tasto Avanti e poi la voce Esamina Controllo genitori per concludere la configurazione.

Ora, dal dispositivo del genitore, apri Family Link premendo sulla sua icona situata nell’elenco delle app installate; nella scheda Controlli potrai visualizzare l’account di tuo figlio, il telefono che sta utilizzando e persino la percentuale della batteria. Nella parte inferiore della schermata, potrai impostare limiti di utilizzo giornalieri, definire un orario in cui il dispositivo si blocca e applicare restrizioni su app e contenuti per monitorare con efficenza anche l’uso di Facebook.

Per maggiori dettagli, puoi consultare il mio tutorial su come utilizzare Family Link.

Qustodio (Android/iOS/iPadOS)

Qustodio

Qustodio è un’altra app di parental control che consente di monitorare l’utilizzo del telefono da parte del proprio figlio. Agisce su più livelli: blocca i contenuti inappropriati, regola il tempo passato davanti allo schermo, verifica i giochi e le app scaricate. Inoltre, permette di controllare l’attività sui social network. Per funzionare, deve essere installata sul device mobile della persona che si intende sorvegliare.

Disponibile nella versione per genitori (per Android (anche su store alternativi) e iOS/iPadOS) e nella versione per bambini e ragazzi App Ragazzi Qustodio (anch’essa disponibile per Android e iOS/iPadOS), Qustodio consente di disporre di un periodo di prova di 3 giorni con tutte le funzionalità premium, tra cui il monitoraggio delle attività sui social network. Se si sceglie di passare alla versione completa, esistono tre diversi tipi di abbonamento (a partire da 42,95 euro/anno) grazie ai quali si possono tenere sotto controllo 5 dispositivi con il piano Basic, o dispositivi illimitati con il piano Complete.

Per iniziare a usarla, provvedi a scaricare e installare entrambe le versioni dell’app sui dispositivi; dopodiché, avvia l’applicazione sul dispositivo genitore e seleziona l’opzione Inizia. Completa la registrazione inserendo nome, email e password, accetta i termini del servizio e l’informativa sulla privacy spuntando l’apposita casella, e poi premi sul pulsante Crea un account. Successivamente, ti verrà chiesto di confermare la registrazione: accedi alla tua casella di posta elettronica, apri l’email che riceverai dall’app e tocca il link di conferma per completare il processo.

A questo punto, puoi configurare l’account per tuo figlio: premi sul tasto Inizia ora e inserisci i suoi dati, come nome, genere e anno di nascita, quindi seleziona la voce Successivo. Ti verrà chiesto di scegliere il tipo di dispositivo utilizzato da tuo figlio, tra Android, iOS, iPadOS, Windows, Mac, Kindle o Chromebook; dopodiché, segui le istruzioni che compaiono a schermo per completare la configurazione.

Ora, prendi il dispositivo di tuo figlio e apri l’app App Ragazzi Qustodio, che trovi nell’elenco delle app installate. Accedi utilizzando l’email e la password che hai indicato per creare il tuo account sul dispositivo genitore; una volta effettuato l’accesso, premi sulla voce Proteggi questo dispositivo, assegna un nome al dispositivo e premi sul tasto Successivo.

Nella schermata seguente, scegli l’account che utilizzerà il dispositivo dall’elenco che compare, premi il tasto Si parte!.

Su Android, consenti tutte le richieste che appariranno a schermo toccando sulla voce Consenti ora ogni volta che ti verrà chiesto; poi, tocca il pulsante Termina per completare la configurazione.

Se stai utilizzando invece, un iPhone o iPad, dovrai invece procedere all’installazione di un profilo personalizzato per l’app. Tocca, uno dopo l’altro, i pulsanti Consenti ora, Consenti, Scarica ora, Consenti e Chiudi.

Una volta completato questo passaggio, fai tap sul tasto Fine che trovi in alto a destra, poi fai tap sulla voce Vai alle impostazioni, seleziona l’opzione Profilo scaricato e tocca la voce Installa in alto a destra. Inserisci il codice di sblocco dell’iPhone da monitorare e conferma premendo i tasti Installa, Autorizza e Fine per attivare il profilo scaricato. Infine, tocca la notifica che ti chiede di terminare la configurazione di Qustodio e premi sul pulsante Continuare.

Ora, torna al tuo smartphone e apri l’app di Qustodio. Nella scheda La mia famiglia, seleziona l’account di tuo figlio per visualizzare un riepilogo delle sue attività sul dispositivo. Per impostare delle restrizioni, tocca l’icona a forma di ingranaggio situata in basso a destra e scegli l’opzione Imposta regole.

Qui potrai stabilire limiti di tempo giornalieri, restrizioni settimanali e applicare filtri per la navigazione. Con un account Premium, avrai accesso a funzioni avanzate come il monitoraggio di video su YouTube, chiamate, messaggi e la posizione di tuo figlio.

Altre applicazioni per spiare Facebook dal cellulare

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Oltre alle soluzioni che ti ho appena indicato, ci sono altre applicazioni che puoi prendere in considerazione per spiare Facebook dallo smartphone.

  • Parental Control del sistema operativo – i dispositivi Android e iOS/iPadOS includono sistemi di parental control che possono essere attivati per monitorare l’attività di ragazzi e bambini, e vedere quali app usano più frequentemente e impostare limiti di tempo o bloccarle; si chiamano rispettivamente Controllo genitori e Tempo di utilizzo/Restrizioni dei contenuti, e ti ho spiegato in dettaglio come attivarli nella mia guida su come attivare il parental control.
  • Norton Family Parental Control (Android/iOS/iPadOS) – offre diverse funzionalità utili per il controllo parentale, permettendo di impostare restrizioni sia sull’uso delle app che sull’intero dispositivo, oltre a bloccare l’accesso a determinati siti Web. L’app è disponibile gratuitamente per il download, ma richiede la sottoscrizione di un abbonamento a pagamento (con tariffe a partire da 59,99 euro/anno), che può però essere provato senza costi per 30 giorni. Maggiori info qui.

Tecniche per spiare Facebook dal cellulare

Oltre all’installazione di applicazioni spia, esistono altri modi per spiare Facebook dal cellulare.

Ingegneria sociale

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L’ingegneria sociale è una tecnica tramite la quale un malintenzionato può entrare in possesso del cellulare di una persona, approfittando della sua ingenuità o sbadataggine. Ad esempio, può chiedere in prestito il cellulare per una chiamata d’emergenza o per l’invio di un SMS, fingendo di non avere con sé il telefono o di aver terminato il credito. A volte, può servirsi di un complice, il cui compito principale è quello di distrarre la vittima.

Una volta messe le mani sullo smartphone della vittima, l’hacker può agire indisturbato e trafugare le credenziali del suo account Facebook. Inoltre, può avere facilmente accesso alle chat e ai messaggi privati scambiati di recente. Come se ciò non bastasse, se ha qualche minuto a disposizione, il cracker può installare sullo smartphone le applicazioni spia di cui ti ho parlato prima e iniziare così a monitorare le attività social della vittima in maniera continuativa.

Keylogging

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In aggiunta alle app spia, esistono i keylogger, software in grado di registrare qualsiasi parola che viene digitata sulla tastiera. Esistono keylogger sia per PC che per smartphone, alcuni più sofisticati, che consentono all’hacker di agire da remoto, altri meno, le cui funzioni sono utili per un uso domestico.

Attraverso questi programmi, l’hacker può carpire le credenziali utilizzate dall’utente per accedere all’account Facebook, oppure può entrare facilmente in possesso dei testi scritti per messaggi privati o chat sul social network più famoso al mondo. Come avrai capito, si tratta di software molto pericolosi, i quali sono capaci di violare la tua privacy con irrisoria facilità.

Se vuoi saperne di più sul funzionamento dei keylogger, ti consiglio la lettura del mio tutorial su come spiare un PC con keylogger, dove ti parlo di uno dei keylogger per PC più semplici da usare, Home KeyLogger, studiato – lo dice la parola stesso – per un uso domestico.

Phishing

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Un’altra tecnica adottata dai cybercriminali per spiare gli account Facebook è l’invio di email dal proprio cellulare. Tali email provengono apparentemente da Facebook, si presentano graficamente in maniera simile alle email inviate dal social network, ma celano al loro interno un tentativo di attacco informatico. Tale pratica è nota con il termine phishing.

Spesso, le email di phishing chiedono alla vittima di fornire le proprie credenziali e cliccare su un link, di solito presente al termine del messaggio. Ancora oggi, sono tanti gli utenti che cadono nella rete del phishing. Una volta ricevute le credenziali che l’utente stesso gli fornisce rispondendo all’email truffa, il pirata informatico può effettuare l’accesso al profilo della vittima e leggere chat e messaggi privati. Se vuoi approfondire ulteriormente il tema, ti consiglio la lettura del mio tutorial su come scoprire password Facebook da cellulare.

Come non farsi spiare Facebook dal cellulare

Avvisi di accesso Facebook

Se è vero che gli hacker hanno molte frecce al loro arco, è vero anche che le potenziali vittime (cioè gli utenti) possono difendersi dal loro operato attuando delle semplici pratiche di buonsenso. Quali? Concedimi qualche altro minuto e ti illustrerò, in breve, le regole che dovresti seguire per evitare che un malintenzionato riesca ad hackerare un account Facebook dal cellulare.

  • Bloccare gli accessi non autorizzati – puoi metterti al sicuro dagli accessi indesiderati sfruttando un’utile funzione presente nelle impostazioni di Facebook. Da telefono, una volta che hai effettuato il login al tuo profilo, pigia sul pulsante Menu (con la tua foto e il simbolo ☰, situato in alto a destra su Android e in basso a destra su iPhone) e scorri fino a selezionare le voci Impostazioni e privacy > Impostazioni. Nella nuova schermata, fai tap sull’opzione Vedi altro nel Centro gestione account e premi sull’opzione Password e sicurezza. Adesso, pigia sulla voce Avvisi di accesso, seleziona il tuo account Facebook e apponi il segno di spunta accanto alle voci Notifiche in app, Messenger e Email. Una volta attivata tale funzione, riceverai delle notifiche e delle email ogni qualvolta verrà effettuato un accesso al tuo account Facebook da nuovi dispositivi, in modo da poter rilevare prontamente eventuali attività malevole.
  • Analizzare le app installate e con i permessi di amministrazione – la presenza di app con funzioni di parental control e anti-furto, utilizzate dagli hacker per scopi illeciti, sul telefono è facilmente rintracciabile: ti basta individuare eventuali app con privilegi elevati su Android o profili di configurazione personalizzati su iOS: ti ho spiegato come fare in questa mia guida.
  • Utilizzare un metodo di sblocco sicuro – se intendi difenderti da tecniche quali l’ingegneria sociale, devi aumentare la sicurezza del tuo sistema di sblocco. Se ancora non lo hai fatto, imposta un PIN o una password lunghi e difficili da indovinare; inoltre, se possibile, attiva sul tuo telefono lo sblocco attraverso il sensore biometrico, tramite impronta digitale e/o riconoscimento del volto.
  • Evitare le reti Wi-Fi pubbliche – ormai lo sanno anche le pareti della tua casa, le reti Wi-Fi pubbliche non sono sicure. Gli hacker sono soliti sfruttarle per catturare ogni singolo dato che passa all’interno di una rete senza fili, tecnica chiamata sniffing. Se puoi, quando sei in un’area pubblica, come un aeroporto o un centro commerciale, anziché collegarti alla rete Wi-Fi, usa la connessione dati del tuo operatore, oppure utilizza una VPN come NordVPN (che ho recensito in questa guida), Surfshark (del quale ti ho parlato qui), Express VPN o Privado VPN che cifrano il traffico e consentono di navigare in modo sicuro anche sulle reti Wi-Fi pubbliche.

Ti ho parlato in maggiore dettaglio di questi e altri metodi per proteggere la tua privacy nella mia guida su come capire se ti spiano il cellulare.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla ĆØ il blogger e divulgatore informatico piĆ¹ letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilitĆ  nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. ƈ il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti piĆ¹ visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicitĆ  a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.