Come spiare un cellulare Android gratis
A volte mi capita di ricevere delle email in cui mi viene chiesto di scrivere un tutorial su come spiare un cellulare Android gratis. Per rispondere a questa richiesta — che immagino interessi anche te, dal momento che stai leggendo queste righe — devo prima sottolineare una cosa importante: spiare il cellulare di un’altra persona è assolutamente scorretto e non è per nulla mia intenzione incentivare questo tipo di attività, in quanto comporta una grave violazione della privacy altrui (e, in alcuni casi, può comportare anche la violazione della legge).
Chiarito ciò, voglio pensare che tu sia mosso da buone intenzioni: ad esempio, potresti voler mettere sotto controllo uno smartphone per monitorare gli spostamenti di tuo figlio, visto che ti preoccupa il fatto che torni a casa da solo la sera. Se le cose stanno così, per quanto questa pratica sia da considerare di dubbia moralità, in questo tutorial che ho realizzato voglio fornirti alcune soluzioni utili per riuscire nel tuo intento.
Ci sono varie strade che puoi percorrere. Puoi, ad esempio, monitorare il cellulare di un’altra persona sfruttando i servizi anti-furto messi a disposizione da Google e altri produttori (mediante i quali è possibile localizzare e comandare uno smartphone da remoto), oppure puoi ricorrere a delle app per il parental control e monitorare tutte le attività svolte da una persona sul proprio telefono, avendo spesso la possibilità di limitarle a distanza. Se vuoi saperne di più, continua a leggere: trovi spiegato tutto qui sotto.
Indice
- Come spiare un cellulare Android a distanza gratis
- Come capire se un cellulare Android è spiato a distanza
- Come non farsi spiare il cellulare a distanza
Come spiare un cellulare Android a distanza gratis
Per monitorare con fini leciti un cellulare Android da remoto puoi utilizzare alcuni servizi Web o app gratuite anti-furto “di serie”, già incluse nel sistema operativo, oppure a soluzioni di parental control.
mSpy
Una delle soluzioni da prendere in considerazione è sicuramente mSpy, tra le più complete applicazioni per il controllo parentale disponibili sul mercato. Compatibile sia con Android che con iPhone, comprende un localizzatore GPS, funzioni per monitorare app di messaggistica e social network (WhatsApp, Facebook Messenger, Instagram, Snapchat, Telegram, iMessage ecc.), il monitoraggio degli SMS, un keylogger per registrare quello che viene digitato sul device monitorato e uno screenrecorder per visualizzare ciò che fa l’utente del dispositivo controllato.
Utilizzandolo, si ha accesso a un pannello di controllo mediante il quale monitorare chiamate, chat, posizione, app installate, cronologia ecc. del dispositivo messo sotto controllo. È tutto molto semplice, ma per accedere a tutte le funzioni è necessario che su Android sia stato effettuato il root e che su iPhone sia stato fatto il jailbreak (in alternativa è possibile procedere mediante i backup di iCloud, per cui bisogna avere le credenziali d’accesso dell’ID Apple impostato sul device da monitorare).
mSpy si può provare gratis (sul sito ufficiale trovi anche una demo del suo funzionamento), dopodiché richiede la sottoscrizione di piani mensili, trimestrali o annuali per accedere a tutte le sue funzioni. Per tutti i dettagli, ti invito a leggere i miei tutorial su come funziona mSpy e come installare mSpy senza telefono e a consultare il sito ufficiale di mSpy.
Trova il tuo telefono
Il primo servizio utilizzabile per monitorare da remoto la posizione di un cellulare Android è Trova il tuo telefono, incluso “di serie” nei device dotati del sistema operativo Google.
Tra le caratteristiche di questo strumento gratuito, vi è la possibilità di localizzare da remoto un dispositivo Android precedentemente associato a un account Google, ma anche eseguire alcune operazioni aggiuntive, come il blocco del dispositivo in caso di smarrimento o il reset alle impostazioni di fabbrica.
Si tratta, infatti, di un tool che viene impiegato principalmente per rintracciare il proprio dispositivo in caso di furto.
Bisogna inoltre sottolineare che, nelle versioni più recenti di Android (dalla versione Nougat 7.0 in su), il servizio mostra una notifica sul dispositivo quando questo viene rintracciato da remoto.
Il funzionamento di Trova il tuo telefono è identico dal sito Web e dall’applicazione, che puoi scaricare dal Play Store; tuttavia, affinché tutto funzioni correttamente è necessario aver effettuato alcune operazioni preliminari.
Innanzitutto, devi aver collegato il telefono a un account Google (anche solo accedendo a una delle app Google); dopodiché, devi verificare di aver attivato i servizi di localizzazione, la connessione a Internet; infine, lo stesso servizio Trova il tuo dispositivo deve essere stato preventivamente abilitato.
Puoi assicurarti di ciò recandoti nel menu Impostazioni, facendo tap sull’icona dell’ingranaggio situata nella schermata con le applicazioni installate sul telefono, per poi seguire questi passaggi.
- Nel menu Impostazioni > Account > Google di Android, verifica che lo smartphone sia associato al tuo account Google. Se non lo è, torna indietro nel menu Impostazioni > Account, premi sul nome dell’account attualmente collegato e poi sul tasto Aggiungi un altro account;
- Nel menu Impostazioni > Geolocalizzazione (oppure Impostazioni > Privacy > Geolocalizzazione, a seconda dei diversi modelli e dispositivi) e sposta su ON la levetta relativa alla voce Geolocalizzazione;
- Nel menu Impostazioni > Account > Google, pigia sulla voce Trova il mio dispositivo e sposta su ON la levetta corrispondente per attivare il servizio.
Queste voci potrebbero variare a seconda della versione di Android e del modello di smartphone in uso. Se non trovi le stesse esatte diciture, dunque, effettua una ricerca nelle impostazioni e troverai le opzioni corrispondenti a ciascun comando.
Una volta verificati questi requisiti, puoi utilizzare Trova il mio dispositivo. Collegati alla pagina Web principale del servizio ed effettua l’accesso con l’account Google associato al cellulare da monitorare. Puoi accedere al sito da qualsiasi browser e dispositivo, quindi puoi usare questa soluzione anche per spiare un cellulare Android da PC, per spiare un cellulare Android da un altro Android o spiare un cellulare Android da iPhone.
Premi quindi sul nome dello smartphone da rintracciare nell’elenco dei dispositivi collegati allo stesso account e localizzabili, dopodiché attendi che ti venga mostrata la sua posizione in tempo reale sulla mappa.
Se stai utilizzando questo servizio per monitorare il cellulare che ti è stato rubato o che hai smarrito, puoi utilizzare la funzione Riproduci audio per far emettere un suono e quindi rintracciarlo più velocemente, nel caso in cui ti trovassi nelle sue vicinanze.
Avvalendoti del pulsante Blocca il dispositivo, invece, puoi agire, sempre da remoto, per bloccare lo smartphone con un codice e far apparire sullo schermo un messaggio personalizzato.
Come ultima opzione, se il telefono è ormai irrecuperabile, puoi utilizzare la funzione Resetta il dispositivo per reimpostarlo alle impostazioni di fabbrica, scollegarlo dall’account Google e quindi non permetterne più l’immediata localizzazione. Maggiori info qui.
Google Family Link
Se vuoi spiare un cellulare Android gratuitamente con finalità di controllo parentale, puoi rivolgerti all’app Google Family Link, sviluppata per l’appunto da Google, che permette di monitorare il dispositivo di un minorenne, ottenendo informazioni sui siti Web visitati, le app utilizzate e controllando il tempo di utilizzo tramite gli account associati ai dispositivi “genitore” e “figlio”.
I requisiti per l’uso di questo servizio sono avere almeno 18 anni di età e risiedere nello stesso Stato del proprietario dello smartphone da controllare. Se pensi che possa fare al caso tuo, dunque, comincia installando l’app per genitori sul tuo dispositivo. Se hai bisogno di aiuto in questo passaggio, leggi pure questa mia guida sull’argomento.
Dopodiché, procedi nello stesso modo all’installazione dell’app per ragazzi sul dispositivo da monitorare: devi, quindi, avervi fisicamente accesso.
Una volta completato il download dell’applicazione, avviala sul dispositivo da utilizzare per il monitoraggio e premi per tre volte consecutive sull’icona della freccia verso il basso, poi pigia sul pulsante Inizia e seleziona il tuo account Google. Premi dunque sul pulsante Genitore.
Prosegui ora con la creazione dell’account Google da usare sullo smartphone “figlio”. Pigia sui pulsanti Avanti, Sì, Continua, No e infine Avanti per due volte; poi compila il modulo con i dati anagrafici richiesti per completare la procedura.
Ad account creato, seleziona un account Google tra quelli proposti per scegliere una modalità d’accesso per il proprietario dello smartphone “figlio”; oppure, creane uno nuovo premendo sul pulsante Crea il tuo indirizzo Gmail. Pigia poi sul tasto Avanti, inserisci una password sicura e confermala con un altro tap sul tasto Avanti.
Superata questa prima parte della configurazione, riavvia l’app e pigia sulla voce Accetto e continua, poi su Ignora e Inizia; premi sul tasto Accedi, scegli la scheda Crea account e compila il modulo con i dati richiesti. Infine, confermali premendo sul pulsante Crea account.
A questo punto puoi creare un “profilo bambino” per avviare il monitoraggio e imporre delle restrizioni. Premi sulla voce Figlio, poi sui tasti OK e Aggiungi bambino. Compila anche questo modulo digitando il nome, il genere di appartenenza e l’anno di nascita negli appositi campi e confermali pigiando sul tasti Continua e Salva. Tocca l’icona del profilo e poi il tasto Fine.
Ora devi immettere i dati necessari per collegare il profilo del bambino al tuo account: indica l’indirizzo email o il numero di telefono nel campo Email o numero di telefono del genitore e conferma i dati premendo sul pulsante Avanti.
Dopo aver letto i termini d’uso e l’informativa sulla privacy, apponi il segno di spunta in fondo alla schermata e tocca il pulsante Accetto; digita la tua password e pigia sul tasto Avanti per due volte di seguito.
Scegli quindi se proseguire con la Personalizzazione rapida o la Personalizzazione manuale apponendo un segno di spunta accanto alla modalità che preferisci per configurare le impostazioni; poi premi sui pulsanti Avanti, Conferma, Accetto e infine Avanti.
Con ciò, la configurazione sul dispositivo “genitore” è completata. Prendi lo smartphone da monitorare e recati nel menu Impostazioni > Google > Controllo genitori. Premi sul tasto Inizia, poi sulla voce Bambino o ragazzo e sul pulsante Avanti.
Scegli dunque la voce Aggiungi o crea account per tuo figlio e inserisci l’indirizzo email e la password, per poi confermarli facendo tap sul tasto Avanti. Seleziona il tuo account Google, digita la relativa password e infine premi sui tasti Avanti e Accetto.
Nella schermata successiva potrai già impostare alcune limitazioni d’uso di base: attivale secondo le tue preferenze, poi digita un nome da assegnare al telefono di tuo figlio. Pigia per due volte sul tasto Avanti, sulla voce Attiva e prosegui spostando su OFF le levette relative alle applicazioni che vuoi disattivare sul dispositivo, se lo desideri. Premi infine sui pulsanti Accetto, Avanti e Fine. La configurazione è terminata!
Dalla schermata iniziale di Google Family Link sul dispositivo “genitore” potrai accedere al profilo di tuo figlio facendo tap sulla sua icona oppure sulla relativa voce Mostra e visualizzare le attività svolte sul suo smartphone.
Per limitare l’uso di applicazioni, impostare un limite di utilizzo giornaliero, bloccare siti Web e molto altro, scorri la schermata fino a individuare la sezione Impostazioni e premi sulla voce Gestisci per accedere a tutte le opzioni: te ne ho parlato in dettaglio nella mia guida su come funziona Family Link.
Altri metodi per spiare un cellulare Android a distanza
Prima di scegliere a quale servizio affidarti vorresti conoscerne di più, in modo da fare una scelta informata e agire efficacemente e in sicurezza. Nulla di più comprensibile: ecco alcune altre soluzioni che puoi prendere in considerazione.
- Servizi anti-furto dei produttori — i produttori di smartphone offrono sistemi anti-furto proprietari preinstallati che, similmente a Trova il tuo dispositivo, permettono di localizzare e gestire a distanza lo smartphone su cui sono stati attivati, solitamente tramite un account ad esso associato: ti ho parlato di Trova dispositivo personale di Samsung, Trova dispositivo di Xiaomi e Trova telefono di Huawei in dettaglio in questa mia guida.
- Qustodio — un’app di parental control per monitorare il log delle attività e la posizione dello smartphone su cui è installata. Può essere scaricata gratuitamente, ma include anche dei piani in abbonamento annuali per controllare più dispositivi e sbloccare funzioni aggiuntive, come per esempio il monitoraggio delle chiamate e degli SMS.
- Norton Family — una delle più note ed efficaci soluzioni di parental control per monitorare le attività degli smartphone di bambini e ragazzi su cui è installata. Benché l’installazione sia gratuita, il servizio è a pagamento: trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno sui piani di abbonamento e le sue funzionalità in questa mia guida.
- Wheres My Droid — è un’app gratuita che serve per localizzare un cellulare da remoto, il cui funzionamento è simile alle app già menzionate nei paragrafi precedenti. Presenta anche caratteristiche a pagamento che servono, ad esempio, per ottenere il log di chiamate e messaggi. Te ne ho parlato in questa mia guida.
- Prey — un’app antifurto che, di base, consente di monitorare a distanza fino a tre dispositivi, impostando delle notifiche di aggiornamento ogni 10 o 20 minuti; sottoscrivendo un piano di abbonamento, è possibile accedere a funzioni aggiuntive per controllare più dispositivi a intervalli minori o anche pianificare azioni. Maggiori info qui.
Come capire se un cellulare Android è spiato a distanza
Sospetti da un po’ che il tuo smartphone venga spiato; sai che gli hacker usano diverse tecniche e applicazioni anche molto avanzate per mettere sotto controllo i cellulari delle loro vittime, ma non sai come confermare che i tuoi timori siano fondati. Se è così, non preoccuparti: ecco alcuni metodi con cui puoi “scovare” applicazioni spia e attività sospette.
Controllare le app installate
La prima cosa da fare per svolgere un check-up completo è controllare le applicazioni installate sul tuo smartphone, per verificare che non ne siano state installate di sconosciute (e sospette) a tua insaputa. Ti spiego subito come.
Apri le Impostazioni di Android e premi sulla voce Applicazioni installate (o simili, i menu possono cambiare a seconda della versione di Android in uso) per visualizzare l’elenco completo delle app presenti sul dispositivo. Controllalo attentamente: se individui un’app sospetta, verifica che sia davvero un’app spia e, se lo è, provvedi a disinstallarla pigiando su di essa e premendo poi sul pulsante Disinstalla.
Quasi tutte le app spia necessitano dei permessi di amministrazione per funzionare: pertanto, controlla quali applicazioni vi hanno accesso recandoti nel menu Impostazioni > Privacy > App di amministrazione dispositivo.
Controlla dunque quali app utilizzano i permessi di amministrazione. Ne hai trovata una insolita? In questo caso, rimuovi il segno di spunta in sua corrispondenza e conferma la tua scelta premendo sui pulsanti Disattiva e OK.
Per approfondimenti, potrebbe tornarti utile la lettura delle mie guide su come sapere se il cellulare è sotto controllo e come trovare app nascoste.
Monitorare il consumo di batteria
Anche monitorare il consumo di batteria è fondamentale per individuare eventuali applicazioni spia installate sul tuo telefono. Queste app, infatti, svolgono un’attività continua di monitoraggio che influisce significativamente sulla batteria, consumandone più energia e riducendo dunque l’autonomia del device.
Ti consiglio dunque di verificare l’utilizzo della batteria di ciascuna app recandoti nel menu Impostazioni > Batteria e prestazioni oppure Impostazioni > Manutenzione dispositivo o simili (i menu cambiano in base alle versioni di Android in uso), per poi fare tap sull’icona della batteria.
Nella schermata successiva, premi sul pulsante Utilizzo batteria e controlla bene le app elencate sotto la voce Uso della batteria: se trovi una sospetta con un consumo elevato, verifica che si tratti di un’app spia e, in caso affermativo, provvedi a disinstallarla. Maggiori info qui.
Verificare il traffico dati
La trasmissione delle attività che svolgi sul tuo smartphone e dei tuoi dati personali da parte di un’app spia avviene, molto probabilmente, tramite la connessione a Internet: per questo è fondamentale verificare la presenza di anomalie nel consumo del traffico dati.
Api dunque il menu Impostazioni > Connessioni > Utilizzo dati (o simili, i menu possono cambiare in base alla versione di Android in uso): nella schermata successiva, verifica la presenza di applicazioni sospette che consumano eccessivamente il traffico dati. Se ne trovi una, premi su di essa e rimuovi il segno di spunta corrispondente alla voce Dati in background.
Digitare i codici di accesso delle app spia
Alcune applicazioni spia sono così avanzate da restare ben nascoste e continuare a monitorare le attività del tuo smartphone in segreto, sfuggendo ai controlli che ti ho appena consigliato di effettuare. Non sono tuttavia impossibili da scovare: digitando degli appositi codici nel browser o nella schermata di composizione dei numeri di telefono si può accedere ai menu di queste applicazioni e verificarne la presenza.
Avvia dunque il browser che sei solito utilizzare, digita uno dei codici localhost:8888 o localhost:4444 nella barra degli indirizzi e premi sul pulsante Vai. Se così facendo si apre una schermata per l’inserimento di un nome utente e/o una password o un menu di configurazione, significa che sul tuo smartphone è installata un’app spia.
Poi, apri il la schermata per la composizione dei numeri di telefono, componi il codice *12345 e avvia la chiamata: controlla che non si aprano altre schermata insolite.
Così facendo puoi provare a risalire al nome dell’app e disinstallarla; tuttavia, se non compare nell’elenco delle app installate nel menu Impostazioni, fai una ricerca su Google per scoprire come disinstallarla, per esempio collegandoti al sito Web ufficiale dell’app e seguire la procedura indicata per la disinstallazione.
Effettuare una scansione antimalware
Infine, se temi che qualcuno abbia installato un’app spia sul tuo smartphone, ti consiglio fortemente di effettuare una scansione antimalware completa utilizzando uno dei numerosi antivirus per Android disponibili dal Play Store e avviando la scansione installandoli oppure seguendo le indicazioni che compaiono a schermo.
Mi raccomando, però: installali solo soluzioni ufficiali e verificate dal Play Store, non da fonti sconosciute. Potresti accidentalmente infettare il tuo dispositivo con dei malware!
Come non farsi spiare il cellulare a distanza
Ora che abbiamo visto insieme come spiare un telefono Android e come verificare la presenza di app spia, ti starai chiedendo come proteggerti da eventuali future minacce ed evitare gravi violazioni del tuo diritto alla privacy.
Ecco dunque alcune precauzioni fondamentali che ti consiglio di seguire per scongiurare il rischio di essere vittima di un’app spia: si tratta di poche regole di buonsenso che, se applicate con attenzione, possono tenere al sicuro il tuo smartphone e la tua privacy.
- Non prestare lo smartphone a sconosciuti — benché possa sembrare può sembrare banale, non lo è affatto. Il tuo telefono è al sicuro nelle tue mani: per evitare che qualcuno installi applicazioni spia a tua insaputa, custodiscilo con attenzione.
- Attiva lo sblocco con impronta digitale o volto — la maggior parte dei modelli recenti di smartphone sono dotati di un lettore di impronte digitali e dello sblocco con il volto, che consentono di verificare l’identità di chi prova a sbloccarlo: se non l’hai già fatto, ti consiglio di attivare queste modalità di sblocco.
- Non effettuare il root — ottenere i permessi di root di un dispositivo Android può essere utile, ma allo stesso tempo espone il tuo device ad altri rischi, tra cui soprattutto l’installazione di applicazioni spia.
- Evita di scaricare applicazioni da fonti non ufficiali — recati nel menu Impostazioni di Android e rimuovi la possibilità di scaricare app da sorgenti sconosciute seguendo le indicazioni che trovi qui (devi però disattivare la levetta anziché attivarla): installando app non verificate da fonti alternative piuttosto che dal Play Store o altri store ufficiali rischi di imbatterti in malware e app spia.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.