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Come stressare la CPU

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Hai l’impressione che il tuo PC/smartphone non si comporti a dovere quando la CPU è impegnata in processi particolarmente avanzati, come nel caso del gaming? Allora potrebbero esserci di mezzo questioni di throttling, relative al calo delle performance per via di questioni di surriscaldamento.

Comprendo bene cosa ti spinge, in questo contesto, a voler capire come stressare la CPU, ovvero vedere fino a dove quest’ultima può effettivamente spingersi. Capisco, tuttavia, anche che quest’operazione possa sembrare complicata a chi si è approcciato da poco al mondo PC, ma in realtà non è così. Devi sapere, infatti, che esistono dei pratici programmi adibiti appositamente allo scopo.

Certo, di base è un po’ roba da “smanettoni”, ma questo non significa assolutamente che tu, pur non reputandoti tale, non possa utilizzarli, hai la mia parola. Prenditi quindi qualche minuto di tempo libero tutto per te (e per il tuo PC) e inizia a seguire le indicazioni dei capitoli qui sotto. A me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

Informazioni preliminari

Informazioni preliminari CPU

Prima di entrare nel vivo della guida, andandoti a spiegare come stressare la CPU, mi sembra doveroso fornirti alcune informazioni preliminari al riguardo, in modo tale da permetterti di avere le idee perfettamente chiare sull’argomento.

Partiamo dalle basi: la CPU, detta in termini spiccioli, è il “cervello” del computer, quella “cosa” dove vengono eseguiti i calcoli matematici per far funzionare i programmi e le sue capacità sono molto flessibili. Effettuare uno stress test della CPU e della temperatura che raggiunge quando impegnata a massimo carico può permettere di comprendere quali sono le sue effettive performance e cosa è effettivamente in grado di reggere.

Lo stress test simula una situazione estrema che difficilmente può capitare durante l’esecuzione di normali attività. Gli stress test sono progettati per spingere la CPU al suo limite massimo, per verificare se è in grado di gestire un carico di lavoro pesante. Inoltre, il processore genera calore quando funziona e in special modo sotto carico, ma deve comunque rimanere entro una certa temperatura, altrimenti va incontro a surriscaldamento e possono verificarsi errori o, nella peggiore delle ipotesi, può rompersi.

In linea di massima, la temperatura della CPU non dovrebbe superare determinati limiti, ma ci sono tante variabili da tenere in considerazione. Per approfondimenti, puoi pure consultare il mio articolo dedicato alla questione. Potrebbe inoltre interessarti dare un’occhiata al mio tutorial su come overcloccare la CPU, se è quello che cerchi, ma in questa sede mi soffermerò su soluzioni che vengono utilizzate più che altro per comprendere le performance del processore.

Come testare la CPU del PC

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, direi che è giunto il momento di scoprire quali sono gli strumenti che è possibile adoperare per mettere alla prova la CPU. Esistono diversi programmi utili allo scopo, sia per Windows che per macOS, oltre che per Linux. Qui sotto trovi indicati quelli che, dal mio punto di vista, rappresentano i migliori della categoria.

PCMark Basic Edition (Windows)

PCMark 10 Basic Edition Windows 11

Uno dei programmi più popolari per testare la CPU del proprio computer è PCMark Basic Edition, il benchmark “per eccellenza” in questo ambito (disponibile per PC Windows). Quest’ultimo integra infatti una serie di test avanzati che simulano tutti i principali scenari che possono verificarsi in un moderno ufficio. La Basic Edition è la versione gratuita del programma, ma per test estesi e ulteriormente avanzati esiste anche l’Advanced Edition a pagamento (usualmente il costo è di 28,99 euro).

Per procedere al download della Basic Edition, risulta necessario passare per Steam, ovvero il popolare store di videogiochi per PC. Se non disponi ancora di questo programma, dunque, ti consiglio di consultare la mia guida su come scaricare Steam, così da comprendere anche come configurare il relativo account. In ogni caso, una volta avviato il client di Steam, premi sulla scheda NEGOZIO, digita “pcmark” nella barra di ricerca in alto a destra e seleziona il risultato più pertinente (ad esempio, PCMark 10).

A questo punto, premi sulla voce Scarica Demo presente a destra, selezionando eventualmente il percorso di installazione e facendo clic prima sulla voce Installa e poi su quella Accetta (relativa all’EULA) per avviare il download. Potrai dunque tenere d’occhio lo stato di quest’ultimo premendo sulla barra Download in basso, facendo in seguito clic prima sulla voce GIOCA e poi su quella per avviare il programma.

Ora non ti resta che premere sul pulsante RUN per dare il via al test preimpostato, lasciando il programma acquisire le informazioni sul sistema e svolgere tutte le operazioni del caso (vedrai proprio comparire a schermo varie finestre di simulazione, relative anche a finte videochiamate e navigazione Web). Ti consiglio di chiudere tutti gli altri programmi, visto che potrebbe influire sul test. Una volta terminato quest’ultimo, che potrebbe richiedere decine di minuti, compariranno a schermo i risultati.

Potrebbe dunque interessarti valutare questi ultimi, magari confrontandoli con quelli di altre configurazioni che trovi sul Web (mediante specifiche ricerche su Google). Ad esempio, potrebbe interessarti espandere la voce Video Conferencing Score, così da comprendere come si comporta la CPU in questo specifico ambito.

Geekbench (Windows/macOS/Linux)

GeekBench macOS Apple Silicon

Quando si parla di strumenti utili per mettere alla prova la CPU è praticamente impossibile non nominare Geekbench. Si tratta, infatti, di una delle più celebri soluzioni per testare le prestazioni del computer, oltre che dei dispositivi mobili. È disponibile per Windows, macOS e Linux e consente di stressare CPU e GPU e di avere un quadro accurato della relazione tra le prestazioni della RAM e quelle del processore. La licenza professionale costa 99 dollari, ma si può scaricare in versione gratuita.

Per scaricare il programma sul tuo computer, collegati al portale ufficiale di Geekbench e fai clic prima sul pulsante Download e poi su quello Download for Windows o su quello Download for macOS, in base al sistema operativo che stai adoperando.

A scaricamento completato, se stai usando Windows, apri il file .exe ricavato e, nella finestra che compare a schermo, premi sul pulsante . Premi poi in successione sui pulsanti Next e I Agree, premi ancora sul tasto Next, quindi su quello Install e concludi il setup cliccando sul pulsante Finish. Se stai usando macOS, invece, apri il file.zip scaricato, trascina l’icona di Geekbench nella cartella Applicazioni e avvia il programma per poi premere sul pulsante Agree nella nuova finestra che viene visualizzata a schermo.

Geekbench PC Windows 11

Ora che visualizzi la schermata di Geekbench, fai clic sul bottone Later per avviare la trial del software, dopodiché premi sul tasto Run CPU Benchmark in basso. Se stai usando un Mac, devi prima selezionare la scheda CPU presente a sinistra. Quando il test verrà portato a compimento, potrai consultarne l’esito nella relativa finestra del browser. Scorrendo la pagina verso il basso, troverai indicazioni utili in merito alle prestazioni single-core e multi-core del processore anche per quel che riguarda le singole operazioni.

Cinebench (Windows/macOS/Linux)

Cinebench Benchmark CPU PC

Un altro programma che potresti reputare particolarmente interessante in questo ambito è Cinebench, un tool che consente di valutare la capacità in termini di elaborazione del rendering di una scena complessa, operazione che può mettere particolarmente “sotto stress” la CPU.

Per procedere al download del programma su Windows, collegati al sito Web ufficiale di Maxon e premi sul pulsante DOWNLOAD CINEBENCH [anno], selezionando in seguito, in base all’architettura del tuo computer, l’opzione FOR WINDOWS X86_64 o FOR WINDOWS ARM64. Otterrai quindi un file .zip, che una volta estratto ti consente di avviare il file Cinebench.exe relativo al programma.

Per quel che riguarda macOS, invece, una volta premuto sul pulsante FOR macOS otterrai un file .dmg. Una volta avviato quest’ultimo, dunque, non ti resta che trascinare l’icona Cinebench nella cartella Applicazioni/Applications, così da completare l’operazione.

In ogni caso, una volta avviato il programma, fai clic sul pulsante Accept (relativo al License Agreement), scegliendo dunque, mediante i pulsanti presenti in alto a sinistra, se avviare il test CPU (Multi Core) o CPU (Single Core), facendo clic sul relativo tasto Start. Una volta terminato il test di rendering, dunque, ti verrà mostrato il punteggio in alto a sinistra (mentre in basso potrai dare un’occhiata al piazzamento nel ranking).

Come testare la CPU dello smartphone

Come dici? Non ti interessa mettere alla prova più di tanto la CPU lato computer, visto che hai intenzione di effettuare test di questo tipo lato smartphone? Se le cose stanno così, lascia che ti dia qualche indicazione in merito alle applicazioni da utilizzare per quel che riguarda Android e iOS/iPadOS.

Geekbench (Android/iOS/iPadOS)

Geekbench Android stressare CPU

Geekbench, benchmark già approfondito in ambito PC, è disponibile anche per smartphone/tablet. La relativa app è scaricabile gratis sia per Android (anche tramite store alternativi) che per iOS/iPadOS.

Una volta avviata l’app, non ti resta dunque che premere sul pulsante ACCEPT (relativo ai termini di servizio) e premere sul tasto Run CPU Benchmarkcollocato in basso. Su iPhone/iPad, potresti dover fare tap prima sulla voce CPU Benchmark.

Al termine del test, così come indicato in precedenza, ti verranno forniti tutti i dati del caso relativi sia alle prestazioni single-core che a quelle multi-core. L’app offre anche confronti con altri dispositivi popolari.

AnTuTu Benchmark (Android)

AntuTu Benchmark Come stressare CPU smartphone

Uno dei benchmark storici in ambito mobile è AnTuTu Benchmark, utilizzato ancora oggi per valutare le prestazioni di un dispositivo sotto più fronti (processore compreso). In ambito Android, per via di “disguidi” con Google che si protraggono ormai da anni, bisogna procedere a un’installazione manuale tramite APK. Ci sarebbe anche un’app per iPhone, ma quest’ultima è solo in cinese e potresti dunque non reputarla una soluzione comoda.

In ogni caso, nonostante la rimozione di AnTuTu Benchmark dagli store o comunque il mancato aggiornamento della relativa app, su Android si tratta di una soluzione ancora ampiamente utilizzata. Se desideri installare l’app, però, faresti bene a valutare le fonti che permettono il download, questo anche per via di questioni di sicurezza. A tal proposito, potrebbe interessarti sapere che una fonte ritenuta usualmente affidabile dagli utenti è il portale APKMirror.

Una volta raggiunto quest’ultimo (più precisamente la pagina relativa allo sviluppatore Beijing AnTuTu Technology Limited), fai quindi tap sulla più recente versione di AnTuTu Benchmark che vedi in basso. Dopodiché premi sul tasto SCROLL TO AVAILABLE DOWNLOADS, premendo dunque prima sulla versione di AnTuTu scelta e poi sul tasto DOWNLOAD APK. Potrebbe esserti richiesto di fare tap anche sulla voce Scarica comunque per procedere.

Terminato il download, non ti resta dunque che aprire il file .apk ottenuto, abilitare eventualmente l’installazione da origini sconosciute seguendo le indicazioni che compaiono a schermo e premere sul tasto Installa per completare l’operazione. Ci sono alcuni casi, tuttavia, in cui potrebbero comparire a schermo ulteriori pop-up relativi a Google, che ti potrebbero chiedere se sei sicuro di voler procedere (questo per via dei “disguidi” di cui ti ho parlato in precedenza, ma comunque AnTuTu Benchmark è un’app ben nota che viene scaricata senza problemi in questo modo ormai da anni, dunque non dovrebbero esserci problemi).

Per il resto, dopo aver avviato l’app, fai tap sul pulsante Agree e premi prima sulla voce Install&Test e poi su quella GET FOR MARKET per procedere. A questo punto, ci sono buone probabilità in merito al fatto che l’app ti avverta che 3DBench non è disponibile. Torna, dunque, all’app di AnTuTu e fai tap sulla nuova opzione DOWNLOAD comparsa a schermo. In questo modo, verrà effettuato un download manuale interno all’app, che non ti richiederà di fare altro. Terminato il download, potrebbe esserti richiesto di premere sul pulsante Impostazioni, spostare su ON l’opzione Consenti da questa origine e fare tap sull’opzione Installa.

Risultato AntuTu Benchmark

A questo punto, verrà avviato il test di AnTuTu Benchmark. Tieni d’occhio quanto accade a schermo, così puoi comprendere le prestazioni del dispositivo in vari ambiti. Sarà però solo al termine del test che potrai approfondire i risultati. Più precisamente, quello che potrebbe interessarti fare è premere espandere la scheda CPU, così da visualizzare le relative performance.

Nota bene: per i dispositivi Android meno prestanti, potrebbe esserti richiesto di installare AnTuTu 3DBench Lite, versione del benchmark rivista per valutare al meglio i modelli entry-level. Potresti dunque dover procedere al download manuale di quest’app oppure, in alternativa, potrebbero esserci degli scenari in cui ti viene richiesto di scaricare manualmente una versione compatibile con il tuo dispositivo di AnTuTu 3DBench. In ogni caso, non dovresti riscontrare particolari problemi nell’avviare il test, adesso che sei a conoscenza della questione.

CPU Throttling Test (Android)

CPU Throttling Test Android

Come dici? Vorresti mettere sotto stress massimo il processore del tuo smartphone Android, vedendo proprio dei grafici relativi al calo delle performance col passare del tempo? In questo caso, l’app che fa al caso tuo è CPU Throttling Test, conosciuta anche come CPU Slowdown & Thermal Throttling test scaricabile gratis dal Play Store (o dagli store alternativi).

Utilizzare l’app è molto semplice: una volta avviata l’app, salta l’eventuale pubblicità che compare a schermo premendo, a esempi, sul pulsante Continua nell’app collocato in alto a destra. Dopodiché scegli quale tipologia di test effettuare, premendo sul pulsante Click To Start relativo alle opzioni 5 minutes, 10 minutes, 20 minutes o 40 minutes. Una volta fatta questa scelta (ovviamente più sarà lungo il test più il risultato sarà accurato), non ti resta che fare tap sul pulsante START TEST per iniziare a vedere a schermo il risultato mediante il relativo grafico.

In alto puoi vedere tutti i dettagli del caso relativi anche alle temperature e al calo di performance (slowdown: la percentuale indicata mostra quanto il dispositivo sia riuscito a mantenere le sue performance massime dopo che la CPU è stata messa sotto stress per un determinato tempo). Come già spiegato nel capitolo preliminare, questi benchmark spingono al massimo il processore, dunque è difficile in realtà che si verifichino situazioni di questo tipo durante il normale utilizzo. Tuttavia, test di questo tipo possono aiutare a comprendere quanto un dispositivo sia soggetto a throttling, ovvero al calo delle prestazioni col passare del tempo per via del surriscaldamento.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.