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Come strutturare una lezione simulata

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Sei un docente che si avvicina al suo esame orale, dove dovrai mettere in scena una lezione simulata davanti a una commissione che valuterà la tua capacità come insegnante e… sei paralizzato dall'ansia! Normalissimo, capita a tutti di avere un po' di esitazione di fronte a questi eventi ufficiali di grande importanza, ma per combattere questa sensazione, la migliore soluzione è prepararsi al meglio.

Non sai come organizzarti? Allora la mia guida su come strutturare una lezione simulata potrebbe aiutarti a trovare quella sicurezza di cui hai bisogno. Ho qui raccolto alcune “dritte” su come organizzare al meglio la tua esibizione di fronte alla commissione, per permetterti di passare l'esame.

Prima di cominciare ti ricordo però che, insieme a ciò che leggerai qui è importantissimo vedere le direttive emesse per questo esame dalla tua scuola di riferimento. Ogni commissione o istituto potrebbe avere delle richieste specifiche anche in contrasto con quello che scriverò qui, quindi attenzione a non ignorare ciò che ti viene espressamente richiesto.

Indice

Come strutturare una lezione simulata scuola primaria

insegnante

Iniziamo a vedere come strutturare una lezione simulata scuola primaria, ma chiarendo fin da subito un punto molto importante: la commissione non valuta direttamente le conoscenze sui temi che verranno insegnati durante l'anno scolastico o gli anni scolastici di riferimento.

Questo esame orale di lezione simulata è per valutare la coerenza delle informazioni, la capacità d'insegnamento, l'esposizione, la struttura e ogni altro aspetto dell'insegnamento stesso, prima ancora che dell'argomento. Con questo in mente è facile capire come preparare una lezione simulata sia sostanzialmente la stessa faccenda sia per una primaria che per una secondaria.

Certo, dovrai scegliere degli argomenti che sono sì presenti nel piano di studio della classe in questione, ma non sarà il fattore cruciale dell'evento. Dunque, con questo in mente, andiamo a vedere alcuni punti fondamentali da considerare per creare questa lezione.

  • Stabilire obiettivi — la lezione dovrebbe avere degli obiettivi ben predeterminati sia che si tratti di una lezione singola, sia che faccia riferimento a un ciclo di lezioni. Con l'avanzare dell'esame, dovrai quindi mostrare in che modo hai centrato gli obiettivi prefissati.
  • Rispettare la classe di riferimento — l'argomento in sé non è cruciale, ma dovrai adattarne l'esposizione al tuo pubblico di riferimento. Per farla breve, dovrai avere un linguaggio e un carisma che si adatti a un pubblico di 6, 7 o 15 anni, a seconda di quale classe hai assegnata. Anche analizzare la cultura pregressa della classe stessa è un punto molto importante.
  • Slide di supporto — se la tua scuola te lo permette (perché dispone dei mezzi) potrai usare, per esempio, un proiettore per mostrare sul muro delle slide con PowerPoint, Canva, LibreOffice o programmi per presentazioni simili. Qui ti consiglio di chiedere bene prima se esiste qualche opzione del genere o, se a casa hai dei mezzi per mettere in scena questo genere di lezione, magari portarli con te il giorno della prova, se ti è permesso.
  • Il contesto non è sempre determinato — come probabilmente saprai, all'esame ci sono delle tracce uniche pescate a caso che vengono sottoposte al candidato. Queste tracce possono o meno indicare il contesto, quindi non è certo che vi sia. Per prepararti al meglio, ti suggerisco di verificare le tracce uscite negli anni passati per comprendere la varietà di casistiche che potresti trovarti ad affrontare dato che, anche se differenti, il ventaglio rimane sostanzialmente il medesimo.
  • La lingua è solo parzialmente determinate — sì è possibile che l'inglese (o una eventuale altra lingua straniera del caso) possano diventare un fattore determinante alla prova orale. Detto questo, anche se non sei certo di poter superare una situazione come questa, meglio provarci lo stesso. Anche dovesse andar male, avrai avuto una esperienza diretta di esame che sarà, anche nel peggiore dei casi, formativa.
  • Seguire le prove degli altri — le prove sono a porte aperte (almeno in linea di massima), il che vuol dire che potrai andare a seguire altre prove senza timore, preparandoti in forma più diretta a cosa potrebbe capitare a te.
  • Essere sé stessi — ogni insegnante non deve essere un robot. Un grande fattore di valutazione deriva dalla capacità di dare una propria impronta all'educazione e di creare lezioni con forme d'insegnamento personalizzate. Certo, non andare nel folle, ma qualcosa di originale potrebbe essere apprezzato, specialmente se sai di avere una commissione un po' più giovane o aperta mentalmente.
  • Usare strumenti di valutazione — la capacità di monitorare e valutare i progressi della classe è fondamentale, quindi dovrai avere un sistema strutturato per fare questo. Assicurati di arrivare ben preparato a questa necessità.
  • Gestione del tempo — è importante gestire efficacemente il tempo durante la lezione, includendo pause strategiche e momenti di riflessione.
  • Partecipazione della classe — una classe di fronte a te significa interazione, scambio di idee e, in generale, vita. Questo vuol dire che dovrai cercare di promuovere la cooperazione e l'interazione costruttiva tra le parti in causa, in modo che il tuo insegnamento sia rivolto a un collettivo senziente e che evolve, non dei robot.

Esempio di una lezione simulata

classe

Ora, visti questi punti fondamentali, andiamo a fare un discorso un po' più diretto sulla creazione di questa lezione simulata. Dopo l'analisi ambientale, la prima cosa da fare è definire gli obiettivi, come detto, quindi prendi il giusto tempo per definire quelli sia a breve che a lungo raggio, insieme a eventuali obiettivi trasversali (come imparare a usare il PC se la lezione si svolge al computer) e definendo anche gli strumenti che andrai a usare (tuoi aggiuntivi o didattici di base) per questa lezione.

Fatto questo è tempo di passare all'azione. Una volta “entrato in classe”, prima di lanciarti a fare la lezione come un treno, devi comprendere le conoscenze del tuo pubblico riguardo al tema specifico, magari chiedendo cosa sanno già e facendo domande generali sulle conoscenze in merito, lasciando intervenire gli alunni.

A questo punto, sei tu ad “andare in scena”. Parla del tema andando a fondo quanto serve, usando i vari strumenti che hai portato o che sono inclusi per dare rotondità al tema. Ovviamente non posso essere preciso qui, devi saperlo tu come scendere nel giusto livello di dettaglio sul tema in questione. Prendi del tempo per trattare adeguatamente elementi secondari rilevanti e che meritano del tempo.

Per farti un esempio, non fare una lezione sul computer senza spiegare cosa sono il processore, la RAM e altri elementi chiave. Da qui, puoi passare “la palla” agli studenti e realizzare insieme a loro dei materiali che possano essere pertinenti, esplicativi ed educativi sul tema.

Ancora una volta, usando l'esempio del PC, un disegno di un computer “esploso” con i suoi elementi e dove vanno inseriti potrebbe essere il perfetto materiale da realizzare insieme. Tieni sempre conto dell'età degli studenti che, per una scuola primaria, difficilmente si sposerà bene con eccessive sofisticazioni. Infine, dovrai sostenere una sessione di verifica orale e/o scritta per verificare il raggiungimento degli obiettivi.

Per semplificare ulteriormente, andiamo a vedere uno schema a punti dei vari passaggi che dovrai intraprendere per completare con successo una lezione simulata.

  • Analisi ambientale — nessuna lezione simulata può essere fatta senza tenere conto della classe che hai di fronte quindi, come primissimo passo è definire il contesto non solo generazionale, ma anche sociale e ambientale della scuola oltre che della classe.
  • Definizione requisiti alunni — gli studenti sono tutti sullo stesso piano? Sicuramente no, ci saranno individui con svariati livelli di necessità speciali, le quali possono essere lievi o anche profonde, quindi analizza questa situazione.
  • Obiettivi didattici — come abbiamo già visto, ci dovrà poi essere la definizione degli obiettivi della singola lezione e anche a più ampi spettro per il programma di studi. Attenzione a stabilire anche eventuali obiettivi con alunni dalle esigenze speciali.
  • Integrazione interdisciplinare — sebbene sia possibile che tu ti occuperai di una sola materia, ove se ne presenta l'opportunità integrare le lezioni con spunti di connessione con altre discipline può essere un bonus non indifferente.
  • Svolgimento — attua uno svolgimento della lezione strategico, mirato alla massima efficacia e comprensivo dei vari strumenti che puoi aver incluso nel materiale didattico. Qui ci può essere spazio per fantasia e approcci personalizzati, ma attenzione a non diventare eccessivamente eccentrico (salvo tu sappia che è possibile).
  • Verifica — a conclusione della lezione, verifica il raggiungimento degli obiettivi e la conoscenza degli studenti secondo i criteri dell'istituto. Punta poi a un continuo miglioramento per il futuro.

Come strutturare una lezione simulata scuola secondaria

insegnante

Se devi strutturare una lezione di scuola secondaria, i consigli sono sostanzialmente i medesimi che ti ho dato per la primaria. Ricorda solo di tenere conto dell'età degli alunni che hai di fronte, della loro capacità di comprensione di temi complessi superiore rispetto alla primaria e di tutto ciò che ne consegue.

Come strutturare una lezione simulata sostegno

insegnante

Nel caso tu volessi sapere come strutturare una lezione simulata sostegno, qui le cose cambiano parecchio. Il vero punto cruciale della faccenda, sono le esigenze dell'alunno in questione che possono essere estremamente varie e completamente differenti da caso a caso.

Un alunno con una disabilità motoria lieve o media sarà tutt'altra faccenda rispetto a un alunno con una disabilità mentale di grado molto elevato. Per questo, io non posso davvero darti un consiglio in merito, perché quello che si applica per l'uno non ha senso per l'altro.

Se è un alunno con difficoltà ma che ha un percorso d'istruzione con degli obiettivi a lungo termine, dovrai probabilmente portarli avanti, a meno che tu non li ritenga adatti o in caso di cambi di variabili che non posso ovviamente tenere conto qui. Insomma, una struttura come quella per la scuola primaria/secondaria può avere senso se riadattata al contesto, ma solo se l'alunno in questione può trarre benefici da un qualcosa di simile, altrimenti dovrai essere tu a inventare la strada giusta.

L'uso di tecnologie assistive per studenti con disabilità motorie o metodi di apprendimento multisensoriali per studenti con difficoltà cognitive possono comunque essere un buon punto di partenza.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.