Come tagliare SIM in MicroSIM
Ormai sono tantissimi gli smartphone che funzionano con le MicroSIM, questo lo sanno tutti tranne… te, che hai appena acquistato un nuovo telefonino, l'hai aperto e hai scoperto che non è compatibile con la tua vecchia SIM in formato standard (MiniSIM). E ora che succede?
Ora hai due soluzioni a tua disposizione: recarti in un punto vendita del tuo operatore e richiedere la sostituzione della SIM con una MicroSIM (operazione che può costare da 0 a 10 euro a seconda delle politiche adottate dall'azienda) oppure ritagliare la scheda con una tecnica “fai da te” e incrociare le dita affinché vada tutto bene.
Se hai optato per questa seconda opzione e vuoi una mano a ritagliare la tua SIM, nessun problema, sono qui per questo. Però ti avviso: basta sbagliare il taglio di un solo millimetro per danneggiare irrimediabilmente la scheda. Non t'importa? Bene, allora rimbocchiamoci le maniche e vediamo sùbito come tagliare SIM in MicroSIM. In bocca al lupo per tutto!
Indice
MicroSIM: dimensioni e caratteristiche
Prima di andare a vedere praticamente come tagliare SIM in MicroSIM, ci tengo a fornirti qualche informazione in più su dimensioni e caratteristiche delle varie tipologie di SIM, così da capire meglio il da farsi.
In Italia sono ancora presenti SIM di diversi formati ma, dimensioni a parte, le loro caratteristiche tecniche non cambiano in modo sostanziale (al massimo possono esserci differenze relative al maggiore traffico dati e allo spazio di archiviazione che è in grado di gestire la SIM).
Per quanto riguarda le dimensioni, invece, possono esserci differenze che vanno a contraddistinguere le varie tipologie di SIM.
Nel caso specifico del tema che sto trattando in questo articolo, sappi che le SIM di vecchia generazione (ormai non più in uso), misuravano 86×54 mm.
Le attuali MiniSIM 2FF (le cosiddette SIM Standard) presentano misure di 25×15 mm e hanno uno spessore di 0,76 mm; le MicroSIM 3FF, invece, misurano 15×12 mm e anch'esse e hanno uno spessore di 0,76 mm.
In ultima analisi, poi, ci sono le NanoSIM 4FF (da cui non è possibile ricavare ulteriori derivazioni), che misurano 12×9 mm e hanno uno spessore di 0,67 mm.
Discorso a parte, poi, per le e-SIM o embedded Subscriber Identity Module che, come puoi ben intuire dal suo nome, sono delle vere e proprie SIM in formato virtuale. Se vuoi saperne di più su queste ultime, leggi la mia guida sull'argomento.
Come tagliare una SIM in MicroSIM
Passiamo, ora, alla parte pratica del tutorial su come tagliare una SIM in MicroSIM. Procurati l'occorrente necessario e poi segui i passaggi che trovi descritti di seguito.
Occorrente
L'occorrente necessario per riuscire a ritagliare la SIM, consiste in pochi e semplici “attrezzi” che puoi usare per raggiungere lo scopo in oggetto e che sono facilmente reperibili online o nei negozi della tua zona.
- Stampante — se non ne hai una, leggi la mia guida all'acquisto per scoprire qual è la migliore per le tue esigenze (qui sotto trovi un paio di modelli che potrebbero fare al caso tuo).
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- Foglio A4.
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- Nastro biadesivo.
- Forbici.
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- Pennarello indelebile.
- Righello.
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- Limetta o carta abrasiva.
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Procedura pratica
Adesso passiamo alla procedura pratica che ti permetterà di finalizzare il lavoro, affidandoti a un pratico modello che si può scaricare gratuitamente da Internet, il quale va stampato e usato per ottenere una MicroSIM dalle dimensioni perfette.
Se sei sicuro di avere tutto a portata di mano, collegati a questa pagina Web e scarica il modello PDF realizzato da Christian von der Ropp. Una volta giunto sulla pagina che ti ho appena linkato, individua il box Download original PDF file e poi clicca sul pulsante Download annesso alla voce How_to_cut_Mini_and_Micro_SIM_to_Nano_SIM.pdf (PDF, 110 KB), in modo tale da aprire il relativo file nel browser in uso. Successivamente, fai clic sull'icona del floppy disk o della freccia rivolta verso il basso (dipende dal navigatore Web in uso), così da effettuarne il download in locale.
A download ultimato, apri il file PDF che hai appena scaricato — puoi usare qualsiasi software adatto allo scopo — richiama il comando di stampa dal menu File e assicurati che nella schermata di anteprima ci sia impostato il livello di zoom al 100%.
Quello che ti ho appena illustrato è un passaggio fondamentale, perché se sbagli le proporzioni di stampa finirai col ritagliare una scheda di dimensioni errate, che non ti servirà assolutamente a nulla! Una volta verificata la correttezza di tutte le impostazioni, dunque, avvia il processo di stampa (su un comune foglio A4) e preparati a entrare in azione.
Ora, prendi il modello che hai appena stampato, posiziona la tua scheda in formato standard (MiniSIM) nel campo tratteggiato che si trova sotto la scritta MiniSIM (2FF) to MicroSIM (3FF) e fissala sul foglio con un po' di nastro biadesivo.
Utilizza, quindi, un pennarello indelebile per ricalcare sulla SIM le linee guida da usare per il ritaglio (meglio se aiutandoti con un righello). Fatto ciò, stacca la scheda dal foglio e ritagliala usando un paio di forbici ben affilate. Fai molta attenzione a non intaccare il chip presente sulla scheda, mi raccomando!
A operazione completata, utilizza una limetta o un po' di carta abrasiva per limare i bordi della SIM e inseriscila nel tuo smartphone. Se tutto è filato per il verso giusto, la scheda verrà riconosciuta dal dispositivo e potrai usarla per telefonare e navigare in Internet sulle reti 4G o 5G.
Nota: nella parte di scheda ritagliata potrebbero esserci indicati i codici ICCID e IMEI, che possono servire per cambiare operatore effettuando la portabilità del numero. Ti consiglio di appuntarli, anche se in realtà potrai recuperarli facilmente in un secondo momento seguendo le indicazioni che trovi nei miei tutorial su come recuperare ICCID e come risalire al codice IMEI.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.