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Come testare un hard disk

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Ultimamente il tuo computer ti sembra piuttosto lento? Ogni volta che provi a copiare dei dati sul tuo hard disk esterno vengono visualizzati degli strani messaggi d’errore? Potrebbe esserci qualche problema con il disco. Forse è meglio se ti prendi qualche minuto di tempo libero e provi a dare una controllatina all’unità prima che questa decida di “salutarti”.

Per scongiurare il rischio di perdere tutti i tuoi dati (o quantomeno contenere i danni), puoi rivolgerti a degli strumenti per Windows e macOS, oltre che per Linux, che permettono di conoscere lo stato attuale dei dischi interni ed esterni collegati al computer, siano essi hard disk meccanici o SSD, e di testarne le prestazioni in modo da rilevare eventuali problemi. Sono tutti abbastanza facili da usare e in alcuni casi non necessitano nemmeno di installazioni per funzionare.

Vuoi saperne di più? Bene, allora segui le indicazioni che sto per darti e scopri, insieme a me, come testare un hard disk. Incrocio le dita per te, sono convinto che con l’aiuto di queste soluzioni riuscirai a intervenire in tempo e a evitare la perdita di dati importanti.

Indice

Come testare hard disk PC

Ti interessa capire come testare un hard disk PC? Allora prosegui pure nella lettura. Qui di seguito, infatti, trovi segnalate quelle che sono le soluzioni alle quali puoi rivolgerti se utilizzi Windows. Non temere, non dovrai fare nulla di particolarmente complicato o che comunque sia fuori dalla tua portata.

Controllo disco

Controllo disco Windows 11

Per testare un hard disk collegato al tuo PC, il primo strumento a cui puoi valutare di rivolgerti è Controllo disco, ovvero l’evoluzione dello storico ScanDisk. Permette di verificare l’integrità delle unità d’archiviazione connesse al computer, sia internamente che esternamente, oltre che di riparare eventuali errori rilevati che impediscono agli hard disk di funzionare in maniera corretta. È totalmente gratis ed è “di serie” su Windows.

Per poterti avvalere di Controllo disco, provvedi in primo luogo ad aprire Esplora File, selezionando la relativa icona (quella con la cartella gialla) posta sulla barra delle applicazioni di Windows.

Nella finestra che ora ti viene mostrata sul desktop, fai clic sulla voce Questo PC presente nella barra laterale di sinistra, dopodiché individua l’hard disk che vuoi controllare nella sezione Dispositivi e unità a destra, facci clic destro sopra e scegli la voce Proprietà dal menu contestuale.

Nell’ulteriore finestra che vedi comparire sullo schermo, seleziona la scheda Strumenti e fai clic sul pulsante Controlla, che trovi in corrispondenza della sezione Controllo errori. Nella nuova schermata che si apre, premi quindi sul bottone Analizza unità o, se Windows ha già identificato la presenza di problemi, su quello Analizza e ripristina l’unità.

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, verrà avviata la procedura d’analisi del disco e al termine potrai scoprire, tramite il report proposto, quali eventuali errori sono stati rilevati e corretti da Controllo disco.

Prompt dei comandi

Prompt dei comandi Windows 11

Un altro sistema che puoi adottare per testare un HD consiste nell’agire tramite il Prompt dei comandi, richiamando l’uso dello strumento CHKDSK. Si tratta di un’utility presente sulle più recenti versioni di Windows, funzionante solo da riga di comando, la quale permette di di analizzare dischi, partizioni e drive esterni alla ricerca di problemi logici e fisici.

Per poterti servire di CHKDSK, esegui il Prompt dei comandi come amministratore, facendo clic sul pulsante Start (quello con la bandierina di Windows) che trovi sulla barra delle applicazioni di Windows, digitando “prompt dei comandi” nel campo di ricerca visualizzato, facendo clic destro sul suggerimento pertinente, selezionando la voce Esegui come amministratore dal menu che compare e premendo sul bottone nella finestra che si apre sul desktop.

Nella schermata del Prompt dei comandi che a questo punto ti viene mostrata sul desktop, inserisci il seguente comando, utile per localizzare i settori del disco danneggiati provando poi a recuperare le informazioni contenute in essi, e premi il tasto Invio sulla tastiera del PC: CHKDSK C: /F /R (al posto di C, digita la lettera che è stata assegnata all’unità relativa all’hard disk di tuo interesse).

Se nel fare ciò vedi comparire un avviso indicante che il disco di riferimento è in uso, motivo per cui è impossibile effettuarne il controllo al momento e ti viene chiesto se intendi programmare l’operazione al successivo avvio del sistema, acconsenti all’operazione premendo il tasto S sulla tastiera del PC. In questo modo, il disco verrà per l’appunto controllo al riavvio del computer.

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, verrà avviata l’analisi del disco e a procedura ultimata potrai consultare il report generato e scoprire se sono stati rilevati problemi e quali azioni è stato eventualmente necessario attuare per farvi fronte.

Se stai usando Windows 11 o un’altra versione più recente del sistema operativo, in alternativa a come ti ho appena indicato, puoi sfruttare il seguente comando, decisamente più veloce, sempre seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del PC: CHKDSK C: /spotfix (al posto di C, digita la lettera che è stata assegnata all’unità relativa all’hard disk di tuo interesse).

Altre soluzioni per controllare un hard disk

Oltre alle risorse  che ti ho già segnalato, per compiere l’operazione oggetto di questa guida puoi valutare di affidarti ad altre soluzioni ugualmente valide, quelle di seguito elencate. Per essere precisi, si tratta di software di terze parti che mettono a disposizione degli utenti varie funzioni per testare un hard disk, appunto.

  • HD Tune – è un software “storico” per il controllo degli hard disk. Supporta i dischi meccanici, gli SSD, le memory card e i dispositivi USB. È ottimo pure per testare la velocità di un hard disk. È disponibile in due versioni: una gratuita che offre un controllo basilare del disco e una a pagamento (al costo di 24,95 euro) che propone test e funzioni più avanzate, come ad esempio la cancellazione sicura dei dati, le statistiche sulla temperatura e il monitoraggio del disco.
  • CrystalDisk – programma gratuito che permette di scoprire lo stato di hard disk e SSD in maniera molto semplice. Consente di agire sul disco interno, ma anche di testare un hard disk esterno. Supporta il sistema S.M.A.R.T. e mostra dei grafici molto dettagliati relativi a vari parametri. Include altresì una pratica funzione di monitoraggio in tempo reale che consente di tenere traccia delle prestazioni di un disco nel tempo.
  • AS SSD Benchmark – software gratuito tramite cui si possono eseguire dei benchmark sui drive a stato solido, così da testarne le performance, conoscere in maniera dettagliata la velocità di scrittura e lettura e rilevare eventuali problemi relativi all’allineamento delle partizioni.

Come testare hard disk Mac

Passiamo, adesso, al versante macOS e andiamo a scoprire, dunque, quali sono le soluzioni a cui è possibile fare riferimento per testare hard disk Mac. Anche in tal caso, non hai nulla di cui preoccuparti, sono strumenti incredibilmente semplici da impiegare, hai la mia parola.

Utility Disco

Utility Disco macOS

Se vuoi testare un hard disk su Mac, puoi in primo luogo rivolgerti a Utility Disco, lo strumento predefinito di macOS per gestire tutti i dischi collegati al computer, sia internamente che esternamente, verificare la presenza di errori relativi alla formattazione e alla struttura delle directory su di essi presenti e, qualora presenti, tentare di ripararli

Per poterti avvalere di Utility Disco, apri il Launchpad, cliccando sulla relativa icona (quella con i quadrati colorati) che trovi sulla barra Dock di macOS, dunque accedi alla cartella Altro nella schermata che segue e seleziona l’icona dell’applicazione (quella con il disco e lo stetoscopio).

Nella finestra che si apre sulla scrivania, seleziona il nome dell’hard disk da esaminare dalla barra laterale di sinistra. Se non risulta visibile, puoi abilitarlo facendo clic sul pulsante Vista che si trova in alto a sinistra e scegliendo l’opzione Mostra barra laterale dal menu che si apre. Dallo stesso menu puoi altresì selezionare l’opzione Mostra solo volumi o quella Mostra tutti i dispositivi, per compiere le azioni corrispondenti.

Successivamente, clicca sul pulsante S.O.S. collocato in alto e sul bottone Esegui per avviare il controllo del disco.

Aspetta poi che la procedura di analisi venga avviata e portata a termine. Qualora dovessero essere rilevati degli errori, Utility Disco li ripara automaticamente. A processo ultimato, ti verrà proposto un apposito report.

Ti segnalo inoltre che selezionando un’unità dalla barra laterale di sinistra di Utility Disco e facendo clic sul pulsante Informazioni collocato in alto a destra puoi visualizzare tutta una serie di dettagli avanzati riguardo i dischi e le loro partizioni, come lo stato della cifratura, lo spazio utilizzato, il tipo di file system impiegato ecc.

Terminale

Terminale macOS

Oltre che mediante interfaccia grafica, puoi testare un hard disk agendo da Mac anche utilizzando un apposito comando da impartire tramite il Terminale.

Per fare ciò, provvedi in primo luogo ad avviare il Terminale, accedendo al Launchpad, cliccando sulla relativa icona (quella con i quadrati colorati) che trovi sulla barra Dock di macOS, accedendo alla cartella Altro nella schermata che segue e selezionando la relativa icona (quella con la finestra nera e la riga di codice).

Ora che visualizzi la finestra del Terminale sulla scrivania, impartisci il seguente comando, utile per verificare la coerenza e l’integrità del file system, di un volume, seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del Mac: diskutil verifyvolume /Volumes/nome unità/ (al posto di nome unità inserisci il nome dell’unità dell’hard disk di riferimento che puoi trovare tramite il comando diskutil list).

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, aspetta che la procedura d’analisi del disco venga completata. Se non vengono individuati degli errori la riparazione non è necessaria.

Qualora, invece, venissero riscontati dei problemi puoi provare a far fronte alla cosa impartendo il seguente comando, che tenta di correggere eventuali anomalie nel sistema di file del volume, sempre seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del Mac: repairvolume /Volumes/nome unità/ (al posto di nome unità, inserisci sempre il nome dell’unità dell’hard disk di riferimento).

Programmi per controllare un hard disk

Come formattare hard disk esterno non riconosciuto

Le risorse per controllare un hard disk sul tuo computer a marchio Apple che ti ho già suggerito non ti hanno soddisfatto del tutto e vorresti allora che ti segnalassi altre soluzioni utili allo scopo, magari di terze parti? Ti accontento all’istante. Le trovi qui di seguito. Individua quella che ti convince maggiormente e mettila subito alla prova.

  • Blackmagic Disk Speed Test – piccola utility gratuita e di semplicissimo impiego che permette di testare un HD esterno e interno in termini di velocità. Può essere impiegata con dischi meccanici, SSD e unità rimovibili.
  • DriveDx – si tratta di un’applicazione che permette di testare lo stato dei dischi, sia meccanici che SSD, sia interni che esterni, e di scoprire se presentano dei problemi. È a pagamento (costa 24,99 dollari), ma si può scaricare in una versione di prova gratuita fruibile per un periodo di tempo limitato.
  • TechTool Pro — è un celebre strumento diagnostico specifico per Mac che è in grado di testare dischi rigidi e unità SSD, oltre che la RAM. Offre anche altre utili funzioni, come quelle per il cloning e l’ottimizzazione dei volumi e quella per creare drive avviabili per diagnostica/recovering. È a pagamento (presenta costi a partire da 94,32 dollari/anno).

Come testare hard disk Linux

Come correggere errori hard disk

Ti stai interrogando in merito alla possibilità di testare hard disk Linux? Beh, sappi che la cosa è fattibile. Più precisamente, se stai adoprando Ubuntu, che è una tra le distribuzioni Linux maggiormente diffuse, puoi riuscire nel tuo intento rivolgendoti all’utility di sistema funzionante dal Terminale denominata fsck. Da notare, però, che non si può usare su una partizione montata e provando a forzare l’operazione c’è un elevata probabilità di danneggiamento del file system.

Per potertene avvalere, avvia innanzitutto il Terminale, facendo clic sul pulsante per accedere all’elenco delle applicazioni sul computer che trovi sul Dock di Ubuntu e selezionando la relativa icona (quella con la finestra nera e la riga di codice).

Ora che visualizzi la finestra del Terminale sullo schermo, se devi intervenire su una partizione diversa da quella principale, smontala impartendo il seguente comando seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del PC e dall’immissione della password di amministrazione: umount /dev/sdb[numero partizione] (al posto di numero partizione inserisci il numero della partizione dell’hard disk di riferimento).

Successivamente, impartisci quest’altro comando per avviare l’utility, che consente di verificare e riparare il file system di una partizione specifica di un disco, seguito anche in tal caso dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del computer: fsck /dev/sdb[numero partizione] (al posto di numero partizione inserisci il numero della partizione dell’hard disk di riferimento.

Attendi, dunque, che il processo di analisi venga avviato e portato a termine. Se non vengono trovati problemi non occorre effettuare la riparazione.

Invece, in caso di errori, per correggerli impartisci il seguente comando, sempre seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del PC: fsck -y /dev/sdb[numero partizione].

Se poi hai bisogno di andare ad agire sulla partizione principale del sistema operativo, per riuscirci devi generare un file vuoto denominato forcefsck, il quale notificherà al sistema di lanciare fsck ogni volta che si esegue un avvio della macchina, e inserirlo nella cartella di root, adoperando il seguente comando, che deve essere sempre seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del PC: touch /forcefsck. Successivamente, riavvia il computer e fsck verrà eseguito in automatico.

Completata la procedura di analisi e riparazione del disco, verifica se il file forcefsck esiste ancora usando il seguente comando, a cui deve seguire la pressione del tasto Invio sulla tastiera del computer: ls /forcefsck. Se ancora presente, rimuovilo per evitare che il controllo del disco venga eseguito a ogni avvio del sistema.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.