Come trovare l’ametista su Minecraft
Ultimamente hai appreso che uno dei recenti aggiornamenti di Minecraft, più precisamente la versione 1.17, ha introdotto un nuovo materiale dall’aspetto particolarmente intrigante e dalla colorazione suggestiva, le cui proprietà sono ancora tutte da scoprire: l’ametista. Finora, purtroppo, non ti sei ancora mai imbattuto nelle sue insolite formazioni violacee durante le tue lunghe esplorazioni, ma i tuoi amici ti hanno riferito che per loro ha rappresentato una scoperta tanto entusiasmante quanto inaspettata.
Inoltre, in aggiunta al valore estetico di questa originale pietra che desideri ardentemente applicare alle tue fantasiose costruzioni, hai appreso che è possibile utilizzarne le schegge nella costruzione un particolare oggetto che hai intenzione di fabbricare a tutti i costi, ovvero il cannocchiale. Insomma, le motivazioni non ti mancano e, dunque, ora sei assolutamente deciso a capire come trovare l’ametista su Minecraft.
Ottimo. Però sappi che per individuare i cosiddetti geodi di ametista e ottenere, dunque, il minerale in questione senza avvalerti dell’inventario in modalità creativa, dovrai necessariamente ricorrere alla tua proverbiale pazienza. Cosa intendo? Continua a leggere: in questa guida ho collezionato per te diverse informazioni che ti aiuteranno nella ricerca delle sorgenti di questa preziosa quanto rara pietra e nella sua estrazione dal sottosuolo. Buon proseguimento e, soprattutto, buon divertimento!
Indice
Cos’è l’ametista
Prima di mostrarti come occorre muoversi per trovare questa preziosa pietra su Minecraft, credo sia opportuno fare una breve premessa per spiegarti cos’è l’ametista, una delle principali novità introdotte con l’aggiornamento alla versione 1.17 del celebre videogioco di Mojang.
Innanzitutto, devi sapere che il suddetto materiale, che nel mondo reale corrisponde a una varietà violacea del quarzo, viene generato all’interno di particolari strutture sotterranee di piccole dimensioni, dette geodi, che, nella fattispecie, sono formati da tre strati: quello più esterno è composto di basalto liscio, seguito da uno spessore centrale costituito da calcite e da uno vuoto circondato, appunto, da due tipologie di blocchi di ametista.
La superficie interna del nucleo dei geodi di ametista, per la precisione, è intervallata sia da blocchi di ametista semplici che da blocchi di ametista gemmante: quest’ultima è una particolare formazione che può dare luogo alla creazione dei cosiddetti cristalli di ametista, i quali si presentano in forma di aggregati composti di gemme di varie dimensioni (piccole, medie e grandi).
La distinzione appena illustrata è essenziale in quanto, come ti mostrerò più avanti, ogni tipologia di blocco è caratterizzata da particolari proprietà che ne rendono possibile l’ottenimento e la lavorazione solamente a determinate condizioni.
Come trovare l’ametista su Minecraft
Fatte le opportune premesse sulle diverse tipologie di quarzo viola che è possibile reperire durante l’esplorazione degli interminabili biomi del popolare gioco sandbox ideato da Markus “Notch” Persson, è venuto il momento di scoprire come trovare l’ametista su Minecraft. Le istruzioni che sto per darti valgono sia per la versione Java del gioco (disponibile solo su PC), sia per quella Bedrock, disponibile per Windows 10, Windows 11, dispositivi mobili e console.
Fermo restando che è possibile ottenerne a volontà in qualsiasi momento semplicemente usando l’inventario in modalità creativa, se la tua indole esplorativa prevale su ogni cosa e vuoi procedere in modalità sopravvivenza, dovrai necessariamente armarti di una buona dose di pazienza.
Non esiste, infatti, un modo preciso per realizzare dove trovare l’ametista su Minecraft: quello che posso dirti con certezza è che i geodi in questione si generano naturalmente nel sottosuolo a una profondità compresa fra il livello del mare e la roccia di fondo.
Come indicazione di carattere generale, però, considera che frequentemente si formano in corrispondenza di caverne, di crepacci e di miniere abbandonate: ciò non toglie, tuttavia, che possono anche sovrapporsi ad altre tipologie di strutture. In alcuni casi potresti incappare in un geode esposto al mondo esterno, visibile dalla terraferma, ad esempio sulle spiagge. Inoltre, possono originarsi anche nel fondo agli oceani e, in generale, in qualsiasi bioma al di sotto della profondità Y=70.
A tal proposito, per individuare facilmente l’altitudine alla quale ti trovi, ti consiglio vivamente di leggere la mia guida su come vedere le coordinate su Minecraft: in tal modo potrai ottenere in particolare l’informazione relativa all’asse Y, che ti permetterà di individuare a quale livello ti trovi rispetto a quello del mare.
Come ti ho anticipato nel capitolo precedente, il raro geode di cui ti sto parlando è racchiuso all’interno di due strati di calcite e basalto: questa può sicuramente rappresentare un’indicazione preziosa per scoprire dove si trova l’ametista su Minecraft in quanto, nel momento in cui, scavando, ti trovi al cospetto di una roccia scura di basalto, molto probabilmente sei vicino al tuo obiettivo: dunque, ti basterà proseguire nella tua esplorazione sotterranea per accedere al suo nucleo, superando anche il successivo spessore di roccia sedimentaria calcitica.
C’è anche un ultimo utile indizio che ti potrà aiutare a realizzare come trovare l’ametista su Minecraft 1.17 anche in assenza di segnali visivi: le sue rocce, difatti, in alcune circostanze generano dei suoni ancestrali molto simili a un leggero tintinnio di campane.
Come prendere l’ametista su Minecraft
Finalmente sei riuscito, dopo tanto girovagare, a scovare un geode di ametista: alla sensazione iniziale di stupore nell’assistere allo spettacolo della piccola grotta violacea, però, è presto subentrato un desiderio più pragmatico e materiale. Ora, infatti, vuoi provare a prelevarne un pò per utilizzarlo nelle tue favolose creazioni.
Il grosso del lavoro, infatti, ormai è fatto e arrivato a questo punto non avrai nessuna difficoltà, a capire come prendere l’ametista su Minecraft. Tuttavia, anche in questo caso occorre fare una distinzione in base alle tipologie di blocco, delle quali ti ho parlato dettagliatamente nel capitolo iniziale di questa guida.
Innanzitutto, devi sapere che un blocco di ametista può essere rilasciato come un oggetto solamente se viene distrutto con un piccone di ferro o di un materiale di lignaggio superiore. Come forse già saprai, questo essenziale attrezzo può essere creato utilizzando diversi materiali: in questo tutorial ti mostro le diverse alternative che hai a disposizione.
Ovviamente, più il materiale di costruzione risulterà tenace (ad esempio di diamante o Netherite), più veloce sarà l’ottenimento del blocco in questione. Al contrario, utilizzando ad esempio un piccone di legno o di pietra, il blocco verrà semplicemente distrutto e non rilascerà nulla.
I blocchi semplici di ametista sono particolarmente apprezzabili da un punto di vista estetico e pertanto possono essere utilizzati come elementi ornamentali nella costruzione di diverse tipologie di strutture, come case (perché no, anche dall’aspetto moderno), o ancora nella originale decorazione di un portale del Nether.
L’aggregato di ametista, invece, se estratto tramite l’utilizzo di un piccone di ferro o di materiale superiore rilascia fino a quattro schegge di ametista. Queste ultime, quando combinate all’interno di un banco da lavoro e disposte come nell’immagine riportata di sopra, danno luogo a loro volta a un nuovo blocco di ametista. L’aggregato può essere scomposto anche mediante qualsiasi altro strumento o oggetto, ma in questo caso si otterranno solamente due schegge.
Il numero di schegge di ametista rilasciate può essere aumentato incantando il piccone (eventualmente anche mediante l’uso dei comandi) applicando la magia Fortuna: per la precisione, il livello fortuna I comporta una probabilità del 33% di ricevere ben otto schegge, mentre con fortuna II si sale al 25% di possibilità di ottenere dalle otto alle dodici schegge. Infine, il livello fortuna III prevede un buon 20% di probabilità di generare fino a un massimo di sedici schegge.
Questi elementi sono essenziali nella creazione di un oggetto molto utile e particolare, ovvero il cannocchiale: per fabbricarlo ti basterà combinare nella colonna centrale della griglia di un banco da lavoro rispettivamente una scheggia di ametista e due lingotti di rame.
Il rame rappresenta un’altra interessante novità di Minecraft 1.17 e i rispettivi lingotti possono essere ottenuti cuocendo il rame grezzo in una fornace o, se sei particolarmente intraprendente, uccidendo degli annegati.
Se desideri scomporre gli aggregati nelle gemme e nei cristalli di ametista, in tal caso occorre preventivamente impregnare il piccone con l’incantesimo tocco di velluto: in tal modo potrai ottenere i suddetti elementi integri, evitando di ridurli in schegge.
Passiamo, infine, alle ametiste gemmanti: questi elementi non possono essere ottenuti in nessun modo in modalità sopravvivenza, nemmeno con il tocco di velluto di cui ti ho parlato poc’anzi, né facendoli saltare in aria con la TNT, mentre verranno distrutti qualora si provi a utilizzare un pistone.
Dunque, l’ametista gemmante può essere ottenuta soltanto con l’inventario in modalità creativa o con l’utilizzo dei comandi: per quanto riguarda questi ultimi, se utilizzi ad esempio la Java Edition aggiornata alla versione 1.17, ti basterà richiamare la barra dei comandi con il tasto T, digitare la stringa /give @p minecraft:budding_amethyst
e premere il tasto Invio per eseguirlo.
Per le altre tipologie di ametiste, invece, sostituisci, al termine del comando appena illustrato, la dicitura presente dopo il simbolo dei due punti con gli oggetti amethyst_block
(blocco di ametista), amethyst_cluster
(aggregato), amethyst_shard
(scheggia) e small_amethyst_bud
, medium_amethyst_bud
e large_amethyst_bud
(per le gemme nelle rispettive dimensioni).
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.