Come usare GarageBand
GarageBand è un’applicazione sviluppata da Apple per le piattaforme macOS e iOS/iPadOS, grazie alla quale è possibile suonare varie tipologie di strumenti musicali e registrare i brani realizzati sui propri device. Il programma è rivolto essenzialmente a un pubblico non professionale e, quindi, anche chi non ha molta confidenza con il mondo dell’audio editing può utilizzarlo senza troppi problemi: merito, soprattutto, del suo ambiente grafico semplice e intuitivo. Ad ogni modo, si tratta di una Digital Audio Workstation (DAW) che permette di realizzare progetti musicali di tutto rispetto, anche piuttosto complessi.
Come dici? Con questa introduzione ti ho messo l’acquolina in bocca e ora vorresti sapere come usare GarageBand? In tal caso, ti esorto a proseguire la consultazione di questa guida, dove ti illustrerò le principali caratteristiche del software in oggetto, spiegandoti come usarlo sia su Mac, sia su iPhone e iPad. Anche se non hai una particolare dimestichezza con questa tipologia di strumenti, puoi star certo che apprendere il suo funzionamento non sarà affatto un problema, a patto che tu segua scrupolosamente le mie indicazioni, ovvio!
Allora, sei pronto per iniziare? Sì? Benissimo! Allora, prenditi tutto il tempo che ti occorre per concentrarti a dovere sulla lettura dei prossimi paragrafi. Sono sicuro che, dopo una fase iniziale di “studio”, ti divertirai tantissimo nel creare basi musicali con GarageBand e, perché no, magari questo sarà l’inizio di una promettente carriera da musicista hi-tech. Ti auguro buon proseguimento e, soprattutto, buon divertimento!
Indice
- Come usare GarageBand su Mac
- Come usare GarageBand iPhone e iPad
- Come usare GarageBand per cantare
- Come usare GarageBand come amplificatore
Come usare GarageBand su Mac
Se disponi di un Mac, sappi che usare GarageBand è alquanto semplice. Il programma è già preinstallato sul computer (ma all’occorrenza puoi scaricarlo nuovamente dal Mac App Store) e ti basterà avviarlo dalla cartella Applicazioni o dal Launchpad per iniziare a utilizzare i vari strumenti e le funzionalità integrate utili a creare musica.
Creazione di un progetto
La prima operazione da compiere dopo l’avvio di GarageBand riguarda la creazione di un nuovo progetto. La schermata iniziale, dunque, offre già la possibilità di definire alcuni parametri essenziali come il ritmo, la tonalità (Armatura), il metro e i dispositivi di ingresso e di uscita. Puoi trovare queste opzioni all’interno dell’area Dettagli, in basso.
Una volta determinate le preferenze, premi il pulsante Progetto vuoto ivi presente e scegli il tipo di traccia che vuoi realizzare per prima. Ci tengo sùbito a specificare che questa operazione serve solamente a fare in modo che il programma predisponga l’ambiente adatto a creare la prima traccia, e che successivamente potrai tranquillamente integrarne altre tipologie. Ad ogni modo, le opzioni a tua disposizione sono le seguenti.
- Strumento software — permette di selezionare uno strumento virtuale presente nella libreria di GarageBand e suonarlo mediante una tastiera MIDI collegata al computer o, ad esempio, anche la tastiera virtuale del software.
- Audio — nella sezione in questione hai a disposizione due opzioni. La prima consente di registrare una sorgente esterna mediante il microfono o di spostare file audio già realizzati nella timeline della DAW. La seconda, invece, prevede il collegamento di uno strumento, come una chitarra o un basso, al relativo ingresso della scheda audio utilizzata per l’acquisizione del sonoro.
- Drummer — funzione che consente di avvalersi di un utile plugin che dà modo di preparare la sezione ritmica di un brano tramite una batteria virtuale.
Ti basterà infine premere il pulsante Crea, lasciando invariate le impostazioni presenti nella scheda Dettagli (e meno che tu non abbia particolari esigenze) per accedere all’interfaccia di GarageBand e interagire con le sue funzionalità. Prima di iniziare la registrazione di una traccia, però, diamo un’occhiata alle sue componenti essenziali per prendere confidenza l’ambiente di registrazione.
Nella parte alta, sotto al menu, è presente una barra degli strumenti che integra, oltre ai comandi del player, anche una sezione dedicata all’impostazione del tempo, della metrica e della tonalità. A fianco, vi sono dei pulsanti per la gestione del metronomo e del conto alla rovescia.
Il pannello verticale posto a sinistra permette di accedere alla Libreria di GarageBand, dove sono presenti strumenti ed effetti integrati nel sistema, mentre l’area centrale è dedicata alla gestione delle tracce. La prima, come detto, viene creata automaticamente dal sistema in base alla scelta operata in fase di creazione.
Nella parte bassa della schermata vi è poi una sezione aggiuntiva che può essere richiamata utilizzando i pulsanti posti in alto a sinistra. Nello specifico, la funzione Smart Control (attivabile cliccando sul simbolo della manopola) abilita alcuni tool dedicati alla gestione della traccia selezionata, mentre l’Editor (il simbolo delle forbici), consente di intervenire in vari modi sul blocco strutturale della traccia (denominato Regione), sulle sue note singole o sulla relativa forma d’onda se si tratta di audio.
Registrazione di una traccia
Dopo aver dato un’occhiata più da vicino all’interfaccia di GarageBand, vediamo ora come procedere alla registrazione di una traccia. Se dunque, ad esempio, si tratta di uno strumento virtuale, per cominciare seleziona quello di cui desideri avvalerti dal pannello Libreria posto sulla sinistra, cliccando dapprima sulla categoria e poi sul VST (Virtual Instrument) effettivo.
In tal modo, potrai iniziare a suonarlo tramite un controller esterno (tipicamente, una tastiera MIDI). Se, invece, desideri avvalerti della tastiera virtuale del software, clicca sul menu Finestra > Mostra tastiera musicale (oppure premi la combinazione cmd+K).
Quando sei pronto per iniziare a registrare, premi il pallino rosso nel player o il tasto [R] e attendi l’eventuale conto alla rovescia per cominciare l’esecuzione. Come potrai verificare tu stesso, a fianco della traccia verrà creata la relativa Regione, la quale si estenderà mano a mano che andrai avanti. Al termine, ti basterà pigiare sul simbolo del quadrato (o premere la barra spaziatrice) per interrompere la registrazione, dopodiché potrai avviarne la riproduzione con il tasto ▶︎.
Per aggiungere una nuova traccia, premi sul simbolo [+] posto in alto a sinistra nell’area centrale e seleziona la relativa tipologia dalla stessa finestra utilizzata in fase di creazione della prima, quindi ripeti le operazioni appena esposte per registrare.
Nel caso di traccia audio, visualizzerai la Regione come forma d’onda, mentre per quanto riguarda l’opzione Drummer, avrai modo di interagire con un intuitivo tool ad hoc, collocato in basso, che ti permetterà di selezionare un preset di batteria e gestirne i vari componenti. In questo caso, sarà sufficiente avviare la riproduzione per generare la prima Regione.
Editing di una traccia
Dopo aver eseguito una registrazione, GarageBand mette a disposizione dell’utente diversi strumenti per eseguire l’editing di una traccia. Innanzitutto, ti suggerisco di selezionarla con un clic ed eventualmente metterla in modalità Assolo pigiando sul simbolo delle cuffie all’interno del riquadro che ne riporta l’intestazione.
Successivamente, interagisci con la sezione Editor, la quale, come visto in un precedente capitolo, può essere richiamata pigiando sul simbolo delle forbici. In tal modo, avrai a disposizione un set di strumenti che, a seconda della tipologia di traccia, ti permetteranno di intervenire in diverse modalità sull’esecuzione.
Ad esempio, l’Editor di una traccia MIDI permette di trasporre il tutto in un’altra tonalità e quantizzare le note (ovvero, migliorarne il sincronismo), nonché gestirne la velocity (ossia l’intensità). Tali operazioni possono essere compiute a livello di Regione o di singole Note pigiando la rispettiva funzione.
Inoltre, è possibile modificare le note e aggiungerne di nuove “disegnandole” con un clic destro all’interno della relativa timeline e pigiando poi l’opzione Crea nota, sia tramite la funzione Piano roll, sia eventualmente anche come notazioni musicali nella scheda Partitura.
L’Editor di una traccia audio consente anch’esso di quantizzare, trasporre e aumentare la potenza di una traccia, ma devo avvisarti che tali operazioni potrebbero compromettere la forma d’onda e generare fastidiose distorsioni o altri effetti sonori indesiderati.
Ti segnalo, piuttosto, la presenza nell’area Libreria di interessanti effetti che possono essere applicati alle tracce (sia audio sia MIDI) in maniera molto intuitiva tramite appositi plugin visualizzabili all’interno della sezione Smart Control. Questi danno modo di aggiungere, per esempio, compressori, flanger, echo o delay, ed equalizzare i vari parametri audio.
Una volta definita per bene la traccia, puoi procedere alla eventuale duplicazione delle Regioni, dopo averle selezionate, utilizzando le apposite funzione di Copia e Incolla che vengono mostrate facendo clic destro su di esse.
Inoltre, tali elementi possono essere agevolmente spostati con il mouse tenendo premuto il tasto sinistro e trascinandoli dove si ritiene opportuno, oppure semplicemente estesi recandosi con il cursore nell’estremità destra: non appena questo assume la forma di una parentesi quadra, infatti, potrai avvalerti di tale “ancora” per prolungarla a tuo piacimento.
Esportazione del progetto
Dopo aver terminato di comporre il tuo brano, per effettuare l’esportazione del progetto devi seguire una semplice procedura che ti espongo nel dettaglio di seguito.
Innanzitutto, clicca sul menu Condividi > Esporta brano su disco, dopodiché, nella nuova finestra apertasi, assegna un nome al progetto, definisci la posizione in cui salvarlo e il relativo formato di esportazione (AAC, MP3, AIF, WAVE).
A seguire, seleziona dal sottostante menu a tendina la qualità. Se desideri esportare solo una parte della tua composizione, devi aver dapprima selezionato le Regioni in questione dall’interfaccia di GarageBand , per poi immettere il segno di spunta nella casella Esporta solo regione ciclo o la lunghezza delle regioni selezionate ivi presente.
Una volta fatto ciò, premi il pulsante Esporta e attendi che ne venga eseguita l’elaborazione. Il tempo necessario, ovviamente, varia in base alla quantità di tracce, dalla tipologia di editing effettuato e dalla durata del brano.
Come usare GarageBand iPhone e iPad
Se sei più interessato a scoprire come usare GarageBand iPhone e iPad, devi sapere che tale app è già installata “di serie” nei dispositivi mobili Apple. Nel caso in cui tu abbia disinstallata, pigia su questo link per recarti direttamente nella pagina dell’App Store che la ospita e scaricarla nuovamente.
Dopo aver avviato GarageBand, sfiora il simbolo [+] posto in alto nella schermata iniziale dell’app e pigia a seguire sul pulsante Live Loops se desideri usare lo strumento che permette di creare musica con maggiore facilità. In alternativa, premi la funzione Tracce per comporre il brano suonando uno strumento musicale (es. Tastiera, Percussioni, Amplificatore, Archi, Basso, Chitarra, Etnici, Drummer ecc.).
Ora, se hai scelto la modalità Live Loops, tocca il pulsante Nuovo per avviare la composizione di un nuovo brano da zero (oppure utilizza una delle librerie predefinite proposte dal sistema) e fai tap sul bottone raffigurante la penna con i quadratini situato in basso a sinistra al fine di entrare in modalità editing. A seguire, pigia sul simbolo [+] e seleziona la voce Loop dal menu contestuale per utilizzare le tracce pronte all’uso messe a disposizione in GarageBand.
Nella schermata che si apre, fai dapprima tap sulla sezione Strumenti o Generi per definire il subset di suoni a cui attingere, quindi premi il simbolo della forma d’onda relativo a una delle tracce disponibili per avviarne la riproduzione.
Dopo aver individuato quella che fa al caso tuo, trascinala nella prima cella dell’interfaccia di Live Loops, e ripeti le operazioni appena esposte per aggiungerne altre nei riquadri sottostanti. Al termine, pigia la voce Fine posta in alto a destra e avvia la riproduzione del loop mediante i comandi del player.
Se vuoi sostituire un loop, esegui un tap prolungato sulla relativa cella, sempre in modalità editing, e sfiora l’opzione Elimina dal menu contestuale, dopodiché provvedi a selezionare quella nuova. Il menu appena citato, fra le altre cose permette anche di modificare e gestire alcune impostazione del rispettivo file audio. Se vuoi registrare una performance Live Loops, poi, utilizza gli appositi comandi del player posti nella barra di controllo in alto.
Se, invece, inizialmente hai scelto la modalità Tracce, individua per prima cosa la categoria di strumento che desideri utilizzare (es. Tastiera), quindi fai tap sullo strumento specifico che vuoi usare (verifica nella sezione Altri suoni tutti quelli disponibili) e interagisci con la relativa interfaccia per produrre le note.
Puoi avvalerti dei relativi comandi posti nella barra in alto per integrare eventuali effetti o accedere, ove presenti, ad altre funzioni dedicate, come quella di arpeggiatore. Quando sei pronto, pigia sul pulsante per registrare (il pallino rosso) in modo da creare la prima traccia, e interrompi l’esecuzione con il tasto virtuale di stop.
Premi a seguire il simbolo dei rettangoli situato in alto a sinistra per accedere alla schermata di gestione delle tracce e aggiungi un nuovo strumento sfiorando il simbolo [+].
Per concludere, desidero farti notare che le due modalità di utilizzo appena esposte, Tracce e Live Loops, possono interagire fra di loro per creare composizioni eterogenee e originali: è sufficiente sfiorare il simbolo della freccia che punta verso il basso per accedere alle relative interfacce e assemblare loop con strumenti all’interno dello stesso progetto.
Inoltre, ci tengo a precisare che il funzionamento dell’app è lo stesso qualunque sia il dispositivo da te utilizzato: ciò vale a dire che le istruzioni appena esposte sono valide per capire sia come usare GarageBand su iPad, sia come utilizzarlo su iPhone.
Come usare GarageBand per cantare
Nello specifico, sei particolarmente interessato ad apprendere come usare GarageBand per cantare. In sostanza, non avendo ancora acquisito una sufficiente dimestichezza con il programma, non sai bene come registrare e gestire l’editing di una traccia vocale.
Ebbene, leggendo i capitoli relativi alla creazione di un progetto e alla registrazione di una traccia avrai senz’altro capito che per incidere la voce occorre selezionare la modalità Audio e, nello specifico, l’opzione che riporta il simbolo di un microfono, in modo da predisporre l’ambiente per tale esigenza. Ovviamente, è opportuno avere a disposizione un buon microfono e averlo collegato correttamente al computer mediante le relative interfacce della scheda audio a tua disposizione.
Ti suggerisco di dotarti anche di un paio di buone cuffie per evitare che la base musicale venga registrata anch’essa dal microfono. All’occorrenza, puoi mettere in muto le tracce che non ti occorre ascoltare cliccando sul simbolo dell’altoparlante con una barra all’interno del rispettivo riquadro, o gestirne il volume e il panning (la distribuzione dell’audio nei canali destro e sinistro) in base alle tue esigenze utilizzando i comandi a fianco.
Potrai poi procedere alla registrazione della voce selezionando la relativa traccia creata e adoperando gli appositi comandi del player. Al termine, seleziona dalla Libreria, ad esempio, uno dei preset Voice disponibili, quindi modificane le varie impostazioni agendo sui selettori e i plugin presenti nell’area Smart Control sottostante, attivando la modalità Traccia.
Pigiando sul nome del plugin verrà invece aperta la finestra per la configurazione dei rispettivi parametri, mentre tramite le sezioni Controlli ed EQ poste a fianco avrai modo di personalizzare vari aspetti della traccia, come l’incidenza delle dinamiche, degli effetti e di altre caratteristiche audio. Per farlo, dunque, puoi agire sia tramite un apposito controller con manopole virtuali, sia intervenendo sulla forma d’onda.
Se vuoi registrare la voce su GarageBand per iPhone e iPad, ti suggerisco di scegliere la funzione Tracce in fase di creazione di un nuovo progetto e selezionare lo strumento Voce nella sezione Registratore Audio, in modo da utilizzare il microfono del dispositivo per catturare il cantato, oppure, avvalendoti di appositi adattatori, anche da un microfono esterno.
Definisci a seguire la tipologia di traccia sfiorando la freccia che punta verso il basso (in alto a sinistra) e imposta uno dei preset ivi presenti (ad esempio Lead Vocals). Per concludere, prima di avviare la registrazione, pigia il simbolo dell’ingranaggio posto in alto a destra e fai tap sulla voce Controlli traccia per accedere a ulteriori impostazioni.
Come usare autotune su GarageBand
Come dici? Per migliorare la registrazione della voce vorresti avvalerti di uno strumento di correzione del tono e, dunque, desideri apprendere come usare autotune su GarageBand? Nessun problema, ti accontento sùbito, ma prima devo avvisarti che l’apposita funzione integrata nel suddetto programma non è particolarmente efficace e, in particolare, le rettifiche applicate dal software possono dare luogo a dei fastidiosi fenomeni audio, come quello denominato “clipping”. Ti ricordo, a tal proposito, che puoi facilmente cancellare l’ultima operazione effettuata agendo dal menu Modifica > Annulla.
Detto ciò, per accedere all’autotune seleziona dapprima la traccia vocale, quindi clicca sul simbolo delle forbici situato in alto a sinistra per aprire l’Editor (il pannello in basso). Ora, fai clic sul pulsante Traccia e modifica il selettore Correzione tono in base alla tue esigenze, mettendo in riproduzione di volta in volta il brano per verificare la buona riuscita dell’operazione.
Puoi anche applicare la funzione Limita alla tonalità inserendo il segno di spunta nella rispettiva casella, ma tieni conto che quest’ultima fa riferimento a quella definita in fase di creazione del progetto (la trovi riportata nella barra in alto, sotto al metro). La funzionalità Abilita Flex sottostante, invece, permette di migliorare il sincronismo degli eventi nelle regioni audio definendo, tramite appositi marcatori, l’intervallo da modificare, operazione che puoi compiere direttamente sulla forma d’onda mostrata a lato.
Su GarageBand per iPhone e iPad, puoi provare a lavorare sul Pitch del preset di voce prescelto, o testare la funzione Extreme Tuning. Per caricare quest’ultima ti basterà selezionare la traccia audio in questione, pigiare sul simbolo del microfono per accedere ai controlli vocali e, successivamente sfiorare la freccia che punta verso il basso collocata in alto a sinistra. Il suddetto plugin si trova all’interno della sezione Fun.
Naturalmente, puoi anche verificare cosa succede forzando l’opzione Segui la chiave del brano che puoi trovare nelle impostazioni di Armatura del progetto, accessibili con un tap sul simbolo dell’ingranaggio collocato in alto a destra.
Come usare GarageBand come amplificatore
Se ti stai chiedendo come usare GarageBand come amplificatore, in quanto disponi ad esempio di una chitarra e, pertanto, desideri utilizzare i relativi preset per simulare gli effetti prodotti da questa tipologia di strumentazione, ti mostro sùbito come fare.
Naturalmente, devi aver per prima cosa collegato fisicamente e in maniera corretta lo strumento alla scheda audio del Mac e, successivamente, aver selezionato la tipologia di traccia Audio apposita (quella che, per l’appunto, mostra il simbolo di una chitarra collegata a un’ampli), come spiegato in un capitolo precedente.
Una volta fatto ciò, seleziona dalla Libreria uno dei preset adatti all’occorrenza, come quelli elencati nella categoria Electric Guitar and Bass, oppure Acoustic Guitar. Questa operazione comporta l’apertura automatica del pannello Smart Control, nel quale vengono messi a disposizione i relativi plugin e i vari controlli per volume d’ingresso, eco e riverbero.
Qui ti suggerisco di attivare la protezione feedback immettendo il segno di spunta nell’apposita casella, soprattutto se hai intenzione di “spingere” lo strumento verso frequenze che potrebbero risultare non particolarmente gradite dalla scheda audio.
Recandoti con il cursore sul nome dei plugin presenti nella relativa sezione potrai intervenire sui parametri di quelli già presenti (cliccando sul simbolo centrale del selettore e operando sulla nuova finestra apertasi), escluderli (il simbolo dell’interruttore) o sostituirli (il simbolo delle frecce posto sulla destra). Come potrai vedere, c’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i preset.
Nella sezione Controlli, invece, avrai modo di agire sulle manopole virtuali dell’amplificatore, mentre cliccando sul pulsante Apri Pedalboard posto in alto a destra nel riquadro Editor potrai interagire con una vera e propria pedaliera virtuale, particolarmente intrigante. Infine, per personalizzare ancora di più la tua performance, ti consiglio di aprire la funzione Amp Designer collocata a fianco.
Vi sono degli interessanti preset di amplificazione anche nella versione per iPhone e iPad di GarageBand, disponibili all’interno della modalità Tracce. A tal proposito, potrebbe tornarti utile un adattatore per collegare strumenti esterni come quelli descritti in questa guida.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.