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Come usare Google Moduli

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Google Moduli è un’applicazione Web sviluppata dal colosso dei motori di ricerca che, come suggerisce il suo nome, può essere adoperata per la realizzazione di moduli, questionari, quiz e sondaggi. Il tutto in modo semplice, rapido ed estremamente intuitivo.

Anche tu saresti interessato a questa soluzione ma, non avendola mai usata prima d’ora, non hai la più pallida idea di come avvalertene. Hai dunque effettuato delle ricerche sul Web e sei finito dritto su questa mia guida. Ho indovinato? Bene, sarai contento di sapere che nelle prossime righe ti spiegherò proprio come usare Google Moduli. Che tu voglia agire dal computer, dal tuo smartphone o dal tuo tablet, continua a leggere e troverai sicuramente pane per i tuoi denti.

Se sei pronto per iniziare, dunque, direi di addentarci immediatamente nel vivo dell’articolo. Forza e coraggio: mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per concentrarti sulla lettura delle prossime righe e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò, così da muovere i primi passi con Google Moduli senza intoppi. A me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura!

Indice

Come usare Google Moduli per questionario

google moduli quiz

Se hai intenzione di usare Google Moduli per un questionario, devi semplicemente recarti sulla pagina principale del servizio e realizzarlo usando i vari strumenti che ti mette a disposizione. Il tutto è molto semplice e non richiede più di una manciata di minuti, ma vediamo insieme come fare.

Recati, dunque, sulla pagina principale di Google Moduli e accedi al tuo account Google (se non l’hai già fatto). Nel caso tu non abbia ancora un account Google, crealo al momento premendo sulla relativa voce e seguendo le indicazioni a schermo, magari aiutandoti anche con le istruzioni presenti nella mia guida dedicata all’argomento.

Ad accesso effettuato, clicca sul pulsante (+) Vuoto situato in alto a sinistra, poi assegna un titolo al modulo che stai creando. Successivamente, scrivi il titolo della domanda e le opzioni di risposta nei campi di testo appositi e, servendoti dei menu a tendina situati sulla destra, scegli la tipologia di risposte che intendi inserire dopo la domanda (es. Scelta multipla, Caselle di controllo, Elenco a discesa, Paragrafo ecc.).

Utilizzando i pulsanti che sono situati sulla destra nel riquadro annesso alla prima domanda del modulo, puoi inserire una nuova domanda (attraverso il bottone (+)), importare domande (utilizzando il pulsante con il foglio con la freccia rivolta verso destra), aggiungere titolo e descrizione (attraverso l’icona Tt), allegare un’immagine (mediante il pulsante che rappresenta le due colline), allegare un filmato (tramite il bottone raffigurante il triangolo all’interno del rettangolo) e inserire una nuova sezione nel modulo stesso (mediante il simbolo dei due rettangoli).

Spostando su ON l’interruttore situato in corrispondenza della dicitura Obbligatorio (situata in basso a destra nel riquadro inerente la creazione della domanda), puoi anche rendere obbligatoria la risposta da parte degli utenti ai quali invierai il questionario.

Ti segnalo, inoltre, la possibilità di personalizzare il template grafico del modulo, attraverso il simbolo della tavolozza; visualizzarne un’anteprima, tramite l’icona dell’occhio; e agire su alcune impostazioni dello stesso, tramite il simbolo della rotellina. I pulsanti appena citati si trovano tutti nell’angolo in alto a destra.

Una volta che avrai completato il modulo, clicca sul pulsante Invia, che si trova in alto a destra, e scegli la modalità di invio/pubblicazione del modulo stesso. Ad esempio, tramite il riquadro Invia modulo appena apertosi puoi inoltrare il modulo via email: per avvalertene, fai clic sull’icona della busta delle lettere, scrivi gli indirizzi a cui inviare il modulo nel campo di testo A:, specifica l’oggetto del messaggio nel campo apposito, scegli se includere o meno il modulo nel messaggio (avvalendoti dell’apposita casella) e clicca sul pulsante viola Invia, per confermare l’invio.

In alternativa, sempre dal medesimo riquadro, puoi inviare il modulo ad altre persone, copiandone il link (visibile cliccando sull’icona della catena), oppure incorporarlo in una pagina Web, incollando in quest’ultima il codice del modulo visibile dopo aver cliccato sul pulsante apposito).

Dal lato di chi deve compilare il modulo, non c’è molto da aggiungere: basta visitare il link contenente in questionario e rispondere alle varie domande, confermando poi l’invio delle risposte alla fine.

Se volessi creare un questionario o usare Google Moduli da mobile, sappi che vale la stessa procedura appena descritta. Non esiste infatti, almeno fino al momento della scrittura di questo articolo, un’app dedicata per questo servizio ma, nonostante questo, l’usabilità è eccellente anche se operi tramite browser mobile.

Come usare Google Moduli per creare verifiche

google moduli verifica

Se hai la necessità di creare una verifica per i tuoi studenti e hai deciso di servirti di Google Moduli ma non sai come fare, questo capitolo fa al caso tuo. In realtà, la procedura non è molto differente da quella che abbiamo visto nel capitolo precedente, ma merita alcune integrazioni.

Di base infatti, dovrai comunque procedere alla creazione di un questionario proprio come già descritto, ma poi ci sono altri accorgimenti da prendere. Mi riferisco infatti alla possibilità di assegnare punteggi alle varie domande, permettere solo una risposta giusta, abilitare la modifica delle medesime o meno e così via.

Per fare questo, una volta nella pagina di creazione del modulo, fai clic sulla voce Impostazioni che trovi in alto. Qui trovi una serie di impostazioni per trasformare il tuo questionario, in una vera verifica. Il primo infatti, è quello Trasforma in un quiz (attivabile tramite la levetta a destra), il quale ti permette di attivare l’assegnazione punti alle domande.

Una volta selezionato, ti apparirà una nuova sezione appena sotto, dalla quale stabilire dei criteri. La prima è la scelta del momento della pubblicazione voti, la quale può essere immediata dopo ogni risposta, oppure dopo la revisione manuale fatta da te (o da chi per esso). In questo secondo caso, si attiverà automaticamente la raccolta degli indirizzi email, in modo tale da poter inviare i voti.

Con le tre levette sottostanti, invece, puoi decidere se la persona interessata potrà vedere le risposte giuste e quelle errate oltre che il valore punti dopo la correzione. Scendendo ancora in basso, trovi la voce Valore in punti predefinito per le domande, la quale ti permette di assegnare valori identici per ogni risposta esatta.

Se vuoi avere domande con valori differenti, vai alla domanda stessa dalla sezione Domande e clicca sulla voce Chiave di risposta: qui troverai il selettore dei punti per la medesima, oltre che il selettore per stabilire qual è la risposta esatta. Impostali e premi il pulsante Fine, per proseguire.

Andando avanti nella pagina delle Impostazioni, puoi decidere se e come raccogliere gli indirizzi email di chi esegue il test, oltre che scegliere se inviare una copia della risposta a chi fa tale verifica. Molto importante è ciò che si trova appena sotto, ovvero i selettori per abilitare o disabilitare la modifica delle risposte, oltre che quello per limitare a una sola risposta per domanda. A seconda del test che vuoi creare, sono punti determinanti da stabilire.

Da qui si passa alla voce Presentazione (con la sezione espandibile tramite la freccetta in basso), la quale serve per stabilire come verranno presentati i risultati agli studenti. Sono per lo più modifiche stilistiche e di metodologia, ma non inficiano sul test in sé. Vale comunque la pena dare un’occhiata.

Ultima impostazione che merita la tua attenzione, è quella che trovi alla voce Impostazioni predefinite delle domande. Qui infatti puoi attivare lo switch Rendi le domande obbligatorie per impostazione predefinita, il quale obbliga lo studente a dare una risposta per proseguire o astenersi in caso non sappia cosa mettere. Una volta impostato tutto questo, avrai la verifica perfetta per i tuoi studenti.

Come usare Google Moduli su Classroom

google classroom quiz

Come probabilmente già saprai, è possibile usare Google Moduli su Classroom, in quanto il servizio per la didattica online di “Big G” integra la funzione in oggetto, utilizzabile per creare quiz e questionari da sottoporre ai partecipanti ai propri corsi. Come si usa? Te lo dico subito.

Per prima cosa, recati sulla home page di Google Classroom, fai clic sul pulsante Accedere a Classroom e, se non l’hai ancora fatto, effettua l’accesso al tuo account Google abilitato docente oppure accedi con l’account G Suite for Education che ti è stato dato dal tuo istituto scolastico. Adesso premi sul pulsante + che trovi in alto, poi sulla voce Crea corso e immetti le informazioni del medesimo nella finestra che si apre.

Adesso fai clic sulla scheda Lavori del corso (in alto), premi sul bottone (+) Crea (in alto, sulla sinistra) e scegli il tipo di modulo che desideri creare (es. Compito, Compito con quiz, Domanda ecc.). Dopodiché compila i campi di testo che vedi a schermo, specificando il titolo e le istruzioni necessarie per compilare il modulo (quest’ultima cosa è facoltativa) e inserisci gli eventuali allegati da inserire nello stesso, mediante i pulsanti Carica o (+) Crea.

Successivamente, avvaliti della barra laterale di destra per selezionare il corso, gli studenti a cui assegnare il modulo creato, il punteggio, la scadenza, l’argomento, la griglia di valutazione ecc.

Una volta completato il lavoro sul modulo, non ti resta che cliccare sul bottone Assegna e il gioco è fatto. In alternativa, puoi cliccare sul simbolo (▾) collocato in corrispondenza del pulsante in questione, così da salvare il modulo nelle bozze o, ancora, programmarne la sua assegnazione in un secondo tempo.

Qualora tu voglia approfondire altri aspetti legati al funzionamento di Google Classroom, consulta pure la guida che ti ho appena linkato. Sono certo che ti tornerà utile.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.