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Come usare TV come monitor PC

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Di tanto in tanto ti farebbe comodo avere un monitor secondario per il tuo PC ma, almeno per il momento, non credi valga la pena acquistarne uno? Beh, potresti “arrangiarti” usando il televisore che hai in camera. Ebbene sì! Effettuare quest’operazione è facile e veloce, se si sa come agire.

Ti garba l’idea? Bene, allora prenditi qualche minuto di tempo libero e scopri insieme a me come usare un TV come monitor PC. Posso assicurarti che la procedura è molto meno “impegnativa” di quello che immagini. Tutti, infatti, possono riuscire senza problemi nell’impresa, basta solo sapere dove mettere le mani e avere un minimo di pazienza, nient’altro.

Se sei dunque interessato a scoprire che cosa bisogna fare per poter raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato, mettiti ben comodo dinanzi la tua postazione multimediale e concentrati sulla lettura di questo tutorial. Detto ciò, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura!

Indice

Come usare TV come monitor PC: WiFi

Dato che sei alla ricerca di indicazioni in merito a come usare un TV come monitor PC, direi che vale la pena partire dalle possibilità senza fili. Se, infatti, l’idea di dover avvicinare i due dispositivi e/o di avere cavi e adattatori sparsi per casa non ti fa esattamente impazzire, potrebbe interessarti sapere che con un pizzico di pazienza e gli strumenti giusti puoi usare il televisore sul computer come schermo wireless. Di seguito ti elenco quelle che sono le principali tecnologie esistenti per lo scopo.

Miracast (Windows 8.1 e successivi)

Screen Share Miracast LG

Uno degli standard più indicati per il collegamento tra PC Windows e televisori in modalità wireless è il Miracast: se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un sistema di comunicazione che sfrutta lo standard Wi-Fi Direct e che, di conseguenza, non richiede dispositivi di rete che fungano da intermediari (come il router).

Pertanto, è possibile usare Miracast anche in assenza di una connessione a Internet di tipo ADSL o fibra, poiché il collegamento tra computer e TV viene stabilito in maniera diretta; inoltre, se i dispositivi sono particolarmente vicini tra loro, i ritardi nella trasmissione dei dati sono pressoché impercettibili. La risoluzione teorica massima raggiungibile tramite Miracast è pari a 4K/Ultra HD con frequenza di aggiornamento di 60 Hz.

Ti faccio presente che quasi tutti i computer dotati di scheda video relativamente recente consentono di effettuare la trasmissione dei contenuti attraverso Miracast, a patto che la versione di Windows in esecuzione sia pari o superiore alla 8.1.

Per quanto riguarda poi i televisori, numerosi Smart TV moderni integrano “di serie” la funzione Miracast: quest’ultima va attivata da un preciso menu presente nelle Impostazioni del dispositivo, oppure avviando l’applicazione dedicata. A seconda del produttore del TV, l’app di Miracast può avere nomi differenti: AllShare sui TV Samsung, Screen Share su quelli LG, Schermo Wireless sui televisori con Google TV/Android TV, Wireless Screencast sui televisori Philips, Screen Mirroring sugli apparecchi Sony BRAVIA e così via.

Se il televisore in tuo possesso non è smart e/o non integra il supporto per Miracast, puoi comunque sfruttare la tecnologia in questione acquistando un adattatore dedicato, da collegare all’ingresso HDMI dell’apparecchio audiovisivo.

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Dopo aver predisposto il TV alla ricezione dei contenuti tramite Miracast (aprendo il menu o l’app dedicata, oppure impostando l’apparecchio sulla corretta sorgente HDMI, qualora avessi scelto di usare un adattatore), richiama il menu Trasmetti di Windows premendo la combinazione di tasti Win+K sulla tastiera, oppure dall’apposito pannello del sistema operativo.

Su Windows 10, puoi richiamare quest’ultimo cliccando sul fumetto che si trova accanto all’orologio e poi sul pulsante Connetti (se non lo vedi, clicca sulla voce Espandi collocata in basso); su Windows 11, puoi accedere alla medesima sezione facendo clic sull’area multifunzione della barra delle notifiche (quella contenente le icone di volume, rete e batteria se presente) e facendo clic sul riquadro Schermo/Connetti.

Ad ogni modo, una volta raggiunta la sezione specifica, attendi che il nome del televisore o dell’adattatore Miracast compaia nella lista dei dispositivi rilevati, fai clic su di esso e attendi qualche istante, affinché il collegamento venga stabilito. Se lo desideri, una volta completata la connessione, puoi scegliere se duplicare il desktop, espanderlo oppure utilizzare soltanto il secondo schermo richiamando il pannello Proietta di Windows, accessibile tramite la combinazione di tasti Win+P oppure dall’area di notifica/multifunzione di Windows. Maggiori informazioni qui.

Se ti interessa configurare altri parametri di gestione dello schermo (risoluzione, rotazione, colori, posizionamento e così via), puoi usare il gestore delle impostazioni dello schermo di Windows, così come trovi spiegato in una delle sezioni successive di questa guida.

Google TV Streamer/Google Cast (Windows/macOS)

Google TV Streamer

Come alternativa a Miracast, puoi sfruttare il protocollo di trasmissione Google Cast, il sistema proprietario di Google integrato in tutti i televisori animati da Google TV/Android TV, il quale consente di ricevere contenuti da tante app compatibili per Android e iOS, ma anche di replicare lo schermo dei PC Windows e dei Mac, a patto che, su di essi, risulti installato il browser Google Chrome.

Affinché il tutto funzioni per il meglio, lo Smart TV deve essere stato preventivamente collegato a Internet e sia quest’ultimo che il computer devono essere collegati alla stessa rete, tramite cavo Ethernet oppure Wi-Fi. Se non disponi di uno Smart TV e/o il tuo televisore non è nativamente compatibile con Google Cast, puoi integrare quest’ultima tecnologia acquistando un TV box prodotto da Google, denominato Google TV Streamer (4K), che va collegato a uno degli ingressi HDMI del televisore.

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Ad ogni modo, una volta collegato lo Smart TV con Google/Android TV a Internet oppure dopo aver configurato un TV box compatibile, apri il browser Google Chrome sul computer, fai clic sul pulsante (⋮) situato in alto a destra e seleziona la voce Trasmetti, salva e condividi dal menu che compare a schermo, premendo in seguito sul riquadro Trasmetti. Ora, apri il menu a tendina Origini, apponi il segno di spunta accanto alla voce Trasmetti schermo e fai clic sul nome dello Smart TV/Chromecast, per avviare la trasmissione dei contenuti.

Se impieghi Windows, il desktop verrà immediatamente riprodotto sullo schermo del televisore; se, invece, il tuo è un Mac, potrebbe esserti chiesto di attivare le autorizzazioni di Registrazione schermo per Chrome, operazione indispensabile affinché i contenuti possano essere correttamente inviati al TV. Per riuscirci, segui le indicazioni relative alle Impostazioni di Sistema che ti vengono proposte a schermo. Di solito basta spostare su ON la relativa opzione e inserire la password del Mac nell’apposito campo che compare a schermo, seguita dalla pressione del tasto Invio. Infine, potresti dover riavviare il browser per far funzionare tutto correttamente.

AirPlay (macOS)

Apple TV

Se possiedi un Mac e desideri usare il televisore come monitor del computer in modalità wireless, puoi servirti della tecnologia AirPlay, un sistema di comunicazione integrato in quasi tutti i dispositivi a marchio Apple che consente di riflettere lo schermo di questi ultimi su un televisore o un dispositivo compatibile.

Diversi Smart TV prodotti da Sony, Samsung, LG e Vizio, per fare un esempio, integrano la tecnologia AirPlay (la lista completa è disponibile sul sito Web di Apple): puoi facilmente verificare questa condizione, dando uno sguardo al manuale d’uso del televisore, alla sua confezione di vendita oppure alla relativa scheda tecnica e verificando la presenza del logo o della dicitura Works with Apple AirPlay/AirPlay 2.

Se l’apparecchio in tuo possesso integra la summenzionata tecnologia, non devi fare altro che collegare lo Smart TV alla stessa rete del computer, in modo da predisporlo alla ricezione dei contenuti.

Qualora non possedessi un televisore compatibile con AirPlay, puoi far fronte alla cosa acquistando un dispositivo denominato Apple TV, cioè una sorta di box multimediale che integra la summenzionata tecnologia di trasmissione, il quale va collegato a una porta HDMI libera del televisore.

Apple TV 4K di terza generazione è disponibile in due differenti modelli, entrambi dotati di telecomando, sistema operativo e App Store interno. Il modello da 128GB dispone sia di Wi-Fi che Ethernet, mentre quello da 64GB dispone solo del supporto al Wi-Fi.

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Come accade usualmente in questi casi, prima di poter essere utilizzato Apple TV va collegato al televisore tramite HDMI, alimentato da rete elettrica e predisposto in maniera opportuna per l’uso della stessa connessione a Internet configurata sul computer.

Una volta configurato il televisore (o Apple TV) in maniera opportuna, passa al Mac, clicca sull’icona multifunzione collocata nei pressi dell’orologio di macOS (l’icona delle due levette), premi sul pulsante Duplica schermo e poi sul nome del tuo Smart TV/Apple TV, situato nel menu che compare a schermo.

Nel giro di alcuni istanti, la Scrivania di macOS dovrebbe essere riprodotta sul televisore: a collegamento ultimato, sempre tramite l’icona multifunzione, puoi scegliere se duplicare il monitor del Mac oppure se usare il TV come monitor separato, intervenendo sull’apposita voce.

Qualora avessi bisogno di ridisporre gli schermi o definire il colore, la risoluzione o l’orientamento di ciascuno di essi, puoi usare le Impostazioni di Sistema di macOS, così come ti ho indicato in una delle successive sezioni di questa guida.

Come usare il televisore come monitor PC: cavo

La trasmissione dei contenuti via cavo si rivela una scelta vincente se è necessario che i dati viaggino dal computer al monitor del televisore in tempo reale, senza subire il ritardo di riproduzione che, seppur di minima entità, potrebbe avvenire durante l’invio dei contenuti in modalità wireless. Nelle successive sezioni di questo capitolo mi appresto a spiegarti quali sono i cavi e gli adattatori da usare e come personalizzare la riproduzione dello schermo su Windows e macOS.

Cavi e adattatori

Come usare il televisore come monitor PC cavo

Senza ombra di dubbio, il metodo più semplice per stabilire il collegamento tra computer e televisore consiste nell’usare la porta HDMI. La trasmissione video avviene con risoluzione massima Full HD oppure 4K/Ultra HD, in base al televisore in uso e alla scheda video installata nel computer.

Se sul computer è presente un’uscita HDMI, non dovresti avere alcun problema, in quanto la stragrande maggioranza dei televisori è dotata di un ingresso simile: tutto ciò che devi fare è procurarti un cavo HDMI di buona qualità e inserirne le estremità all’interno delle omonime porte collocate, rispettivamente, sul retro del televisore e sul computer.

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Se, invece, il computer non è dotato di porte HDMI standard, devi individuare il tipo di porta presente sul tuo computer e acquistare un adattatore in grado di trasformare un connettore di tipo HDMI in un connettore adatto all’ingresso presente sul computer: Mini HDMI, Micro HDMI, USB-C oppure Thunderbolt/Mini DisplayPort. In alcuni casi, puoi altresì procurarti un cavo specifico, avente un’estremità di tipo HDMI e un’altra appartenente a una delle categorie che ti ho elencato poco fa.

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Una volta ottenuto tutto il materiale occorrente, collega il cavo HDMI all’apposito ingresso del televisore e inseriscine l’altra estremità nella porta dedicata del computer; se il tuo caso richiede uno specifico adattatore, collega la seconda estremità del cavo HDMI all’adattatore stesso, che dovrai poi inserire nell’apposita porta del computer.

Fatto ciò, imposta il televisore sulla sorgente HDMI corretta e il gioco è fatto: nel giro di qualche istante, dovresti veder comparire il desktop del computer sullo schermo del televisore. Per impostazione predefinita, il TV sarà visto dal sistema operativo come monitor secondario e il desktop verrà riprodotto in modalità estesa. Per ridisporre gli schermi, cambiare la modalità di duplicazione, regolare la risoluzione o intervenire su altri parametri, puoi servirti degli appositi pannelli disponibili in Windows e macOS.

Come configurare Windows

Come configurare TV come monitor Windows 11

Se ti interessa modificare il comportamento predefinito di Windows nella gestione dei monitor multipli, fai clic destro su un punto vuoto del desktop, seleziona la voce Impostazioni schermo dal menu che compare a schermo e gestisci le impostazioni di tuo interesse, selezionando il monitor su cui intendi agire.

Tra le opzioni che potrebbe interessarti gestire ci sono quelle Risoluzione dello schermo e Ridimensionamento. Sullo schermo di un televisore, infatti, le icone di Windows potrebbero risultare, ad esempio, troppo piccole per essere visualizzate con comodità.

Potrebbe per il resto interessarti fare clic sul riquadro Impostazioni schermo avanzate, in basso, per dare un’occhiata anche a opzioni come, per esempio, quella Scegli una frequenza di aggiornamento, che potrebbe tornarti utile soprattutto in ambito gaming. In caso di dubbi o problemi, dà pure uno sguardo anche alla mia guida specifica dedicata all’argomento.

Come configurare macOS

Come configurare macOS

Per poter alterare la configurazione degli schermi su macOS, apri le Impostazioni di Sistema facendo clic sull’icona dell’ingranaggio situato nella barra Dock, spostati nella scheda Schermi e dai un’occhiata alle impostazioni disponibili per gestire la visualizzazione come meglio ritieni, ad esempio in termini di risoluzione.

Potrebbe inoltre interessarti approfondire le questioni dei profili colore (se disponibili), della frequenza di aggiornamento (refresh rate) e della rotazione dello schermo selezionato. Maggiori info qui.

Come usare TV come monitor PC gaming

Come usare TV come monitor PC gaming

Non sono in pochi coloro che negli ultimi anni hanno deciso di affiancare un PC da gaming a un televisore, grazie anche alla possibilità di giocare con quest’ultimo in una modalità per certi versi più simile a una console (dunque utilizzando un controller).

Al netto del fatto che potrebbe interessarti tenere in considerazione quanto indicato in precedenza, soprattutto in ambito Windows, visto che è questo il sistema operativo più utilizzato in ambito videoludico, ci sono alcune questioni specifiche che ti consiglio di approfondire. Devi sapere, infatti, che un sistema operativo come Windows 11 potrebbe riscontrare dei problemi in termini di risoluzione con determinati televisori. Per questo motivo, ti sconsiglio di impostare risoluzioni “strane” mentre sei in-game, visto che poi potresti riscontrare una schermata nera e dover poi agire in fase di avvio di Windows per risolvere.

Detto questo, ci sono altre questioni che potrebbero risultare un po’ scomode, visto che Windows è pensato per essere utilizzato più che altro con un monitor da gaming. Va detto, però, che anche il mercato dei televisori da gaming sta iniziando ad attirare l’attenzione, grazie a caratteristiche come refresh rate aumentato e funzioni specifiche.

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Non mi riferisco solo al supporto all’HDR, ma anche a questioni relative allo standard HDMI supportato, per fare un esempio. A tal proposito, come avviene in tutti gli ambiti, è sempre bene puntare su un cavo HDMI di qualità.

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Se ti interessa approfondire ulteriormente la questione, puoi sempre dare un’occhiata al mio approfondimento relativo ai migliori cavi HDMI.

Come usare TV come monitor smartphone

Come usare TV come monitor smartphone

In conclusione del tutorial, adesso che conosci tutte le questioni relative alla possibilità di utilizzare un TV come monitor per PC, ritengo valga la pena ricordarti rapidamente il fatto che il televisore può essere utilizzato anche per visualizzare il flusso video proveniente dallo smartphone.

Se questa possibilità risulta di tuo interesse, sappi che puoi approfondirla consultando il mio tutorial specifico relativo a come vedere lo schermo dello smartphone sul televisore.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.