Come virtualizzare Ubuntu
Dopo aver letto la mia guida su come installare Ubuntu, ti è venuta voglia di provare questo sistema operativo gratuito ma non ti senti ancora pronto a installarlo in pianta stabile sul tuo PC? In realtà, Ubuntu, così come tante altre distribuzioni di Linux, può essere usato anche direttamente dal suo supporto d’installazione (sia esso una chiavetta USB o un DVD) ma, se vuoi un consiglio, ti suggerisco di virtualizzarlo.
Usando dei programmi adatti allo scopo — alcuni dei quali gratuiti —, puoi creare una macchina virtuale sul tuo PC (una sorta di computer nel computer) e installare Ubuntu in quest’ultima: così facendo, potrai sfruttare il sistema operativo open source come se lo avessi installato su una partizione del disco ma senza affiancarloz realmente a Windows o macOS.
Ubuntu, infatti, rimarrà confinato nel suo ambiente virtuale pronto a essere “acceso” o “spento” all’occorrenza, permettendoti di valutare bene se è il caso di installarlo sul PC reale o meno. Che ne dici? Ti sembra una buona idea? Allora non perdere altro tempo e scopri subito come virtualizzare Ubuntu grazie alle indicazioni che sto per darti. Ti assicuro che è un’operazione davvero alla portata di tutti, te compreso. Dunque buona lettura e buon divertimento con questa fantastica distro di Linux!
Indice
Download di Ubuntu
Se vuoi imparare come virtualizzare Ubuntu, il primo passo che devi compiere è procurarti il sistema operativo in questione (che, ti ricordo, è gratis al 100%). Puoi optare per due soluzioni diverse: scaricare l’immagine ISO di Ubuntu e installare manualmente il sistema operativo all’interno della tua virtual machine o scaricare una macchina virtuale di Ubuntu già pronta all’uso, da importare in programmi di virtualizzazione. Personalmente ti consiglio la prima soluzione, in quanto più flessibile e personalizzabile, ma naturalmente sta a te scegliere.
Per scaricare l’immagine ISO di Ubuntu, collegati al sito ufficiale della distro, quindi se vuoi scaricare la versione standard del sistema operativo, clicca semplicemente sul pulsante Avvia il download.
Se preferisci scaricare una versione del sistema operativo LTS, che dispone di 5 anni di supporto contro i 9 mesi delle versione standard, nella stessa pagina, nella sezione Configura il tuo Download, fai clic dove leggi Ubuntu per aprire un menu a tendina, quindi seleziona Ubuntu LTS e fai clic su Avvia il download.
Se vuoi, puoi anche mettere il segno di spunta accanto alla voce Download tramite torrent e scaricare l’immagine ISO di Ubuntu tramite la rete BitTorrent (che in molti frangenti risulta essere più rapida del download standard). Se non sai come scaricare file Torrent, leggi la guida che ho dedicato all’argomento.
Sappi però che in tutti i casi scaricherai una versione 64-bit di Ubuntu, se invece ti serve una versione 32-bit, dovrai effettuare il download di edizioni più vecchie del sistema operativo: collegati alla pagina delle vecchie release, fai scorrere la pagina e, nell’elenco in fondo, fai clic su una delle versioni precedenti di Ubuntu. Ti ricordo però, che il supporto 32-bit è possibile solo scegliendo la versione di Ubuntu 16.04 o precedenti. Poi, nella pagina successiva, fai clic su 32-bit PC (i386) desktop image e il download partirà in automatico.
In alternativa, puoi anche scaricare la virtual machine di Ubuntu già pronta all’uso, per farlo collegati al sito OSBoxes (un sito che ospita le VM di molte distro Linux), seleziona la scheda dedicata al software di virtualizzazione che preferisci (es. VirtualBox), poi indica la versione di Ubuntu che intendi scaricare e clicca sul pulsante Download: attendi 5 secondi e il download partirà in automatico, se questo non accade premi semplicemente sul tasto verde Download che vedi nella nuova pagina.
Come Virtualizzare Ubuntu su Windows
Una volta ottenuta l’immagine di Ubuntu, devi procurarti un programma di virtualizzazione. Ce ne sono tanti tra cui scegliere, ma visto che parliamo di virtualizzare Ubuntu su Windows ti propongo VirtualBox: un ottimo programma di virtualizzazione gratuito che, oltre che per il sistema operativo di casa Microsoft, è disponibile anche per macOS (te ne parlerò meglio più avanti) e per lo stesso Linux. Di seguito trovi spiegato come scaricare, installare e configurare questo software al meglio per eseguire Ubuntu.
Installazione di VirtualBox
Per scaricare VirtualBox sul tuo computer, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sulla voce: Windows hosts.
A download completato, apri il pacchetto d’installazione di VirtualBox e, nella finestra che si apre, fai clic su Si, quindi premi per due volte di seguito Avanti, quindi Si per due volte consecutive, Installa e Fine, per concludere il setup. Se qualche passaggio non ti è chiaro, puoi fare riferimento alla mia guida su come usare VirtualBox.
Creazione della macchina virtuale con Ubuntu
Adesso sei pronto per creare la macchina virtuale in cui installare Ubuntu. Avvia, dunque, VirtualBox e clicca sul pulsante Nuova collocato in alto a sinistra nella schermata principale del programma. In questo modo partirà la procedura per la creazione della virtual machine.
Nella finestra che si apre, alla voce Nome digita il nome che desideri assegnare alla tua macchina virtuale (es. Ubuntu), poi al campo ISO Image: fai clic sulla freccia a destra e, dal menu a tendina, scegli Altro, quindi trova nel percorso del tuo PC il file ISO di Ubuntu che hai scaricato in precedenza, selezionalo e premi Apri.
Ora, spunta la casella a sinistra della voce Skip Unattended Installation e fai clic su Next: nella schermata successiva dovrai configurare una serie di impostazioni avanzate, come il quantitativo di RAM e la memoria da dedicare alla VM, se non sei pratico lascia semplicemente le impostazioni di default e fai clic su Next per due volte di seguito, quindi premi Fine.
Al termine della procedura, seleziona la VM appena creata nel menu a sinistra di VirtualBox e premi Avvia, il pulsante in alto a destra, si aprirà una nuova finestra dove potrai vedere la schermata classica di installazione di Ubuntu: seleziona Try or Install Ubuntu e premi Invio sulla tastiera.
Quando si apre la schermata iniziale di Ubuntu, seleziona la voce Italiano dalla barra laterale di sinistra (per impostare l’uso della lingua italiana durante il processo d’installazione) e fai clic sul pulsante Installa Ubuntu, dopodiché imposta l’utilizzo della lingua italiana anche per quanto riguarda il layout della tastiera e premi Avanti.
A questo punto, scegli se effettuare una Installazione normale o una Installazione minima, solo con browser Web e strumenti base, spuntando la caselle accanto alla corrispettiva voce, poi metti i segni di spunta anche accanto alle voci per scaricare gli aggiornamenti durante l’installazione e installare software di terze parti, in modo che nell’installazione vengano compresi gli ultimi aggiornamenti e i plugin proprietari, come quelli per i file mp3. Poi, clicca su Avanti e premi Installa, per confermare la tua volontà di installare Ubuntu cancellando il disco esistente, quindi fai di nuovo clic Avanti.
Assicurati, dunque, che le impostazioni relative al fuso orario siano esatte, fai clic su Avanti e compila il modulo che ti viene proposto immettendo in esso il tuo nome, il nome del computer, il nome utente che vuoi usare in Ubuntu e la password che desideri utilizzare per accedere al sistema (da ripetere nel campo Confermare la password), quindi fai clic su Avanti e partirà la procedura d’installazione vera e propria di Ubuntu (con download e installazione di eventuali aggiornamenti disponibili e software di terze parti, come hai chiesto nella fase iniziale del setup).
Se vuoi, puoi saltare il download e l’installazione di aggiornamenti e software aggiuntivi cliccando sul pulsante Skip collocato in basso a destra nella schermata d’installazione del sistema operativo.
L’installazione di Ubuntu durerà alcuni minuti: al suo termine, clicca sul pulsante Riavvia Ora e attendi il riavvio della macchina virtuale di VirtualBox per cominciare a usare Ubuntu.
Importazione di una macchina virtuale esistente
Se hai scaricato una virtual machine di Ubuntu già pronta all’uso, per importarla in VirtualBox, devi innanzitutto estrarla dall’archivio zip o 7z che la contiene (se non sai come procedere, leggi i miei tutorial sui programmi per aprire file ZIP e su come estrarre file 7z), in modo da ottenere il file VDI da utilizzare poi nel programma di virtualizzazione. Fatto ciò, devi avviare la creazione di una nuova virtual machine, scegliere di utilizzare un disco virtuale già esistente e selezionare il file VDI di Ubuntu estratto poc’anzi.
Quindi, clicca sul pulsante Nuova di VirtualBox e scegli di creare una nuova VM per Ubuntu, dai un nome alla macchina e lascia vuoto il campo ISO Image, mentre alla voce Tipo, dal menu a tendina, seleziona Linux, quindi configura la RAM da destinare e premi Next. Adesso, spunta la casella in corrispondenza della voce Use an Existing Virtual Hard Disk File e fai clic sul simbolo della cartella gialla alla sua destra, poi premi su Aggiungi e seleziona nel percorso del tuo PC il file VDI, infine premi Next e poi fai clic su Fine.
Per concludere, seleziona il nome della virtual machine appena creata e fai clic su Avvia: questa dovrebbe avviarsi, permettendoti di usare Ubuntu sul tuo computer.
Configurazione della VM
Una volta creata la tua macchina virtuale con Ubuntu, ti consiglio di configurarla in maniera ottimale, in modo da poterne sfruttare al massimo le potenzialità e da poter far interagire il sistema ospitante (Windows) con quello ospite (Ubuntu).
Per prima cosa, apri VirtualBox e avvia Ubuntu, nella finestra del sistema operativo, fai clic in alto sulla voce Dispositivi, quindi seleziona la voce Inserisci l’immagine del CD delle Guest Additions… da quest’ultimo (su macOS, dove i menu di VirtualBox sono in inglese, le voci da selezionare sono Devices e poi Insert Guest Additions CD image…). Rispondi Esegui all’avviso che compare sullo schermo e si aprirà il Terminale: digita, quindi, la password di amministrazione di Ubuntu, dai Invio e attendi che vengano completate tutte le operazioni relative all’installazione delle Guest Additions e dai Invio per chiudere la finestra.
Una volta installate le Guest Additions, riavvia la macchina virtuale e, se lo ritieni opportuno, provvedi ad attivare le funzionalità di integrazione tra sistema ospite e sistema principale, come ad esempio la clipboard condivisa (che permette di copiare/incollare testi da e verso la virtual machine) oppure la condivisione delle cartelle (per accedere alle cartelle del sistema principale dalla VM).
Per attivare le funzionalità appena descritte, seleziona la tua virtual machine nella finestra principale di VirtualBox e clicca su Generale, nella schermata di destra, poi fai clic su Avanzate e imposta su Bidirezionale il menu a tendina Appunti condivisi.
Se vuoi, fai la stessa cosa per la funzione Trascina e rilascia (per attivare il drag and drop) e poi, per scegliere le cartelle del sistema reale da condividere con la virtual machine, vai su Cartelle condivise (Shared folders).
Clicca, quindi, sull’icona della cartella con il simbolo “+” accanto, scegli il percorso da condividere con Ubuntu, spunta la casella per il montaggio automatico della cartella, premi OK e il gioco è fatto. La cartella sarà accessibile dalla VM aprendo l’applicazione File e selezionando il suo nome dalla barra laterale di sinistra. Se non vedi la cartella, prova a riavviare la macchina virtuale.
Come virtualizzare Ubuntu su Mac
Utilizzi un Mac? Nessun problema. Dopo averti spiegato come virtualizzare e configurare Ubuntu su Windows, ti spiegherò anche come fare la stessa cosa sui computer di casa Apple.
Come virtualizzare Ubuntu su Mac M1
Se quello che ti interessa è come virtualizzare Ubuntu su Mac M1, devi sapere che per installare Ubuntu sui Mac dotati dei chip Apple Silicon dovrai scaricare una particolare versione del sistema operativo.
Nel momento in cui scrivo, le uniche versioni di Ubuntu che possono funzionare nativamente sui chip ARM, come quelli usati appunto da Apple nei suoi computer più recenti, sono le Ubuntu LTS Jammy Jellyfish Daily Build.
Collegati, dunque, alla pagina di download delle Jammy Jellyfish Build e fai clic su 64-bit ARM (ARMv8/AArch64) desktop image, per far partire in automatico il download della ISO.
A questo punto dovresti poter eseguire il sistema operativo in qualsiasi software di virtualizzazione, come il già citato VirtualBox, che puoi prelevare dal sito ufficiale facendo clic sul link Developer preview for macOS / Arm64 (M1/M2) hosts (così da scaricare la versione del software compatibile con l’architettura dei processori Apple Silicon).
A download completato, apri il pacchetto dmg che contiene VirtualBox e avvia l’eseguibile VirtualBox.pkg contenuto al suo interno. Nella finestra che si apre, fai clic prima sul pulsante Continua e poi su Installa. Digita la password di amministrazione del Mac nell’apposito campo di testo e porta a termine il setup cliccando prima sul pulsante Installa software e poi su Chiudi e, infine, premendo su Non spostarlo. Ti ricordo in ogni caso che, nel momento in cui scrivo, la versione di VirtualBox per i processori Apple Silicon è ancora in fase preliminare e dunque potrebbe presentare malfunzionamenti.
Compiute, dunque, queste operazioni preliminari, per installare e configurare Ubuntu sul tuo Mac con processore Apple Silicon puoi seguire la sessa procedura che ti ho illustrato nella sezione precedente, sia per quanto riguarda la creazione della VM, che la sua configurazione. Soltanto avendo cura, durante la fase di installazione della VM, di seleziona l’immagine ISO che hai appena scaricato, cioè Ubuntu ARM.
Per virtualizzare Ubuntu ARM su Mac con processore Apple Silicon puoi usare anche programmi alternativi come UTM, un altro software gratuito di virtualizzazione di cui ti ho parlato in dettaglio in questo tutorial, il quale consente anche di emulare sistemi operativi con architettura AMD/Intel, quindi teoricamente potresti usarlo per avere la classica versione di Ubuntu (non ARM) sui Mac con chip Apple Silicon, ma in termini di prestazioni non te lo consiglio.
Come virtualizzare Ubuntu su Mac Intel
Per virtualizzare Ubuntu su un Mac dotato di processore Intel ti basta scaricare la versione classica di Ubuntu (Standard o LTS), la stessa di cui ti ho parlato nel capitolo dedicato a Windows e usare un qualsiasi software di virtualizzazione per Mac, per installarla.
Oltre all’ampiamente citato VirtualBox, puoi rivolgerti a VMware Fusion Player, un software gratuito che puoi scaricare dal sito ufficiale e che, al pari di VirtualBox, ti permette di creare una macchina virtuale per installare Ubuntu: puoi trovare tutte le informazioni necessarie nella mia guida dedicata proprio a come virtualizzare con VMware.
In alternativa, puoi usare anche Parallels Desktop, ma è un’opzione a pagamento: in compenso con questo software non avrai bisogno di scaricare prima la ISO di Ubuntu, poiché il programma oltre all’installazione effettua anche in automatico il download del sistema operativo. Il costo della licenza di Parallels Desktop è di 99,99 euro, ma puoi usufruire di un periodo di prova gratuito di 14 giorni, scaricando il software dal sito ufficiale. Puoi trovare tutte le informazioni necessarie per scaricare, configurare e utilizzare Parallels Desktop in questa guida.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.