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Come virtualizzare una macchina fisica

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Quando si ha la necessità di provare molti programmi o di testare delle procedure potenzialmente rischiose per la stabilità e/o la sicurezza del proprio PC (es. l’installazione di software che modificano i file di sistema, accesso a siti potenzialmente pericolosi ecc.), la miglior cosa da fare è creare una macchina virtuale, ossia un computer virtuale che “gira” sul computer reale, mediante appositi software, e usare quella per svolgere il proprio lavoro senza mettere a rischio i dati del sistema reale.

Fin qui, credo che sia tutto chiaro. Ma come virtualizzare una macchina fisica che rispecchi al 100% le caratteristiche del sistema reale? La risposta è semplice: basta usare degli strumenti ad hoc di virtualizzazione. Come dici? La cosa sembra essere interessante e vorresti saperne di più? Benissimo! Allora facciamo in questo modo: prenditi qualche minuto di tempo libero solo per te, posizionati bello comodo dinanzi il tuo fido PC e inizia subito a concentrati sulla lettura di quanto riportato qui di seguito.

Nelle righe successive, infatti, trovi spiegato per filo e per segno come compiere l’operazione in questione. Ti anticipo già che, al contrario di quel che tu possa pensare, non dovrai fare nulla di particolarmente complesso o che sia fuori dalla tua portata. Ti basterà usare degli appositi programmi adibiti allo scopo e il gioco sarà fatto. Ora però basta chiacchierare e entriamo nel vivo dell’argomento. Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grande in bocca al lupo per tutto!

Indice

Informazioni preliminari

computer

Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a spiegare come virtualizzare una macchina fisica, è doveroso, da parte mia, fare alcune precisazioni riguardo la pratica in questione. Come già anticipato a inizio articolo, la virtualizzazione di una macchina fisica consiste nel creare una sorta di “clone” del sistema reale che, però, gira in un ambiente “chiuso” rispetto a quest’ultimo (impedendo, quindi, la diffusione di malware nel sistema principale o modifiche che potrebbero minare la stabilità di quest’ultimo).

Le macchine virtuali si possono creare ed eseguire rivolgendosi ad appositi software, sia gratuiti che a pagamento, come VirtualBox o gli altri software che trovi indicati nel passo finale di questa guida e, sebbene abbiano prestazioni generalmente ridotte rispetto ai sistemi reali, includono tutte le caratteristiche di questi ultimi, compresi sistema operativo.

Come facilmente intuibile, una macchina virtuale è utile per diversi motivi: in primo luogo, permette di avere a disposizione un altro sistema operativo senza dover creare un sistema dual boot (cioè con l’installazione condivisa di più OS sullo stesso disco), poi consente di usare due sistemi in contemporanea e, come già detto prima, evita che quello che accade nell’ambiente virtuale abbia ripercussioni sul sistema reale.

Come virtualizzare una macchina fisica con VMware

Fatte le dovute precisazioni di cui sopra, andiamo al sodo e vediamo come virtualizzare una macchina fisica usando VMware, uno tra i programmi maggiormente diffusi per lo scopo in questione. Trovi spiegato tutto in dettaglio qui di seguito. Ti anticipo già che la cosa è fattibile sia su Windows che su macOS, sebbene con delle differenze.

VMware vCenter Converter Standalone (Windows)

VMware Converter schermata inizale

Se stai usando un PC Windows e vuoi creare una copia esatta del sistema sotto forma di macchina virtuale, puoi affidarti a VMware vCenter Converter Standalone: un programma distribuito gratuitamente, facilissimo da usare e concepito in via specifica per lo scopo in questione. Puoi sfruttarlo non solo per virtualizzare il computer che utilizzi ma anche i PC remoti, siano essi equipaggiati con Windows o Linux.

Per servirtene, collegati alla pagina per il download del programma e clicca sul bottone Download Now che trovi accanto alla voce vCenter Converter Standalone. Dopo aver fatto ciò, crea un account VMware facendo clic sul collegamento Sign up now e compilando il modulo proposto con tutte le informazioni personali richieste.

Provvedi poi ad aprire il messaggio di posta elettronica che ti è stato spedito da VMware, clicca sul link presente al suo interno, per validare il tuo account, e procedi con il download del programma.

A scaricamento ultimato, avvia il file .exe ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, clicca sul pulsante Si e poi sul bottone Next per cinque volte consecutive. Per concludere, premi sui pulsanti Install e Finish.

A questo punto, avvia VMware vCenter Converter facendo doppio clic sull’icona che è apparsa sul desktop. Nella schermata iniziale clicca sul pulsante Convert machine situato in alto; indica nel menu a tendina collocato al centro della nuova finestra apertasi se desideri convertire in macchina virtuale il computer in uso (This local machine) oppure un PC remoto (Remote Windows machine o Remote Linux machine) e premi sul bottone Next.

VMWare importa macchina fisica

Se hai scelto di virtualizzare il computer in uso, digita nel campo apposito il nome che vuoi assegnare alla macchina virtuale che stai per creare e la posizione in cui salvare il relativo file. Successivamente, clicca ancora sul pulsante Next, seleziona la partizione da convertire espandendo l’elenco visibile facendo clic sulla freccetta accanto alla voce Data to copy e, se sai dove mettere le mani (altrimenti lascia tutto cos’ com’è!), regola gli altri parametri relativi al quantitativo di RAM, alla connettività ecc. espandendo gli ulteriori menu disponibili. Infine, clicca ancora sui pulsanti Next e Finish per avviare la procedura.

Mi raccomando: prima di avviare la creazione della macchina virtuale, assicurati che il drive di destinazione sia abbastanza capiente per custodire la versione virtualizzata del computer.

Se, invece, hai bisogno di virtualizzare un computer remoto, dopo aver selezionato l’opzione apposita, digita il relativo indirizzo IP, l’username e la password nei campi dedicati, clicca sul pulsante Next e regola le opzioni relative al salvataggio del file della macchina virtuale che stai per creare e delle sue caratteristiche tecniche, procedendo in maniera analoga a come ti ho indicato poc’anzi per quel che concerne i PC locali. Se non sai come risalire al tuo indirizzo IP segui questa guida in cui ti spiego proprio come visualizzare indirizzo IP.

A conversione ultimata, troverai il PC virtualizzato, nella posizione indicata in precedenza, sotto forma di file VMDK, che potrai aprire servendoti di un programma per la gestione delle macchine virtuali di cui ti parlerò più avanti.

VMware Fusion Player (macOS)

VMWare Fusion Player migrazione

Se usi un Mac, devi sapere che VMware vCenter Converter Standalone non è disponibile. Tuttavia, puoi usare il software gratuito VMware Fusion Player per migrare un PC Windows su Mac sotto forma di macchina virtuale. La stessa cosa, ovviamente, si può fare con VMware Fusion Pro, che è la versione più completa di VMWare per Mac, disponibile al costo di 180,98 euro.

Per effettuare il download di VMware Fusion Player, devi prima di tutto creare un account VMware, quindi vai nella pagina di download e clicca su Create an account: procedi quindi alla registrazione seguendo la procedura che ti ho illustrato nel precedente capitolo.

Quando hai terminato la registrazione sarai reindirizzato alla pagina di accesso: inserisci le credenziali create e fai clic su Sign In, per tornare alla pagina di download. Qui, fai scorrere la pagina e copia, dalla sezione License Information, il codice di 16 caratteri indispensabile per attivare il software.

Fatto ciò, clicca su Manually Download per scaricare l’ultima versione di VMware Fusion Player. Completato il download, apri il pacchetto .dmg ottenuto e fai doppio clic sull’installer di VMware Fusion presente nella finestra che compare sulla scrivania. Nell’ulteriore finestra che si apre, premi sul bottone Apri, digita la password del tuo account utente su macOS e schiaccia il tasto Invio sulla tastiera.

Quando si apre la schermata di installazione vera e propria, fai clic su Accetto, poi digita il codice alfanumerico che hai copiato prima nell’apposito riquadro e pigia Continua. Ora, inserisci di nuovo la password di amministrazione e fai clic su OK e Fine.

VMware Fusion migrazione Mac

A questo punto, dovresti visualizzare un avviso relativo al fatto che è Impossibile Accedere ad Accessibilità. In tal caso, concedi al software i permessi necessari in Impostazioni di sistema/Preferenze di sistema seguendo le indicazioni su schermo.

Concluso il setup, ti ritroverai al cospetto della finestra principale del programma. Seleziona, dunque, l’opzione Migra il PC e clicca sul bottone Continua.

Provvedi poi a scaricare sul computer che intendi migrare su Mac il software VMware Fusion — PC Migration Agent, collegandoti alla relativa pagina per il download e facendo clic sul pulsante Download now.

Successivamente, inserisci le credenziali del tuo account VMware creato in precedenza, fai clic su Sign in e il download partirà in automatico.

A scaricamento ultimato, apri il file .exe ricavato e fai clic sul pulsante Si nella finestra che si apre sul desktop. Premi poi nuovamente sul bottone Si e clicca su quello con su scritto Next per due volte consecutive. Spunta quindi la voce I agree to the terms in the License Agreement, clicca sul pulsante Next per altre due volte di fila e poi pigia prima su Install e poi su Finish.

A questo punto, nella finestra di VMware Fusion su Mac, stabilisci il collegamento con il PC da virtualizzare su Mac in maniera diretta, tramite Ethernet oppure in modalità wireless, spuntando l’opzione corretta nella finestra del programma, digita anche nome utente e password del PC (se necessario) e clicca nuovamente sul pulsante Continua.

A collegamento stabilito, indica la posizione su macOS in cui desideri salvare la macchina virtuale che stai per creare facendo clic sul bottone Scegli, premi ancora una volta sul pulsante Continua e aspetta che la procedura venga avviata e portata a termine. In seguito, potrai accedere al PC virtualizzato dalla sezione Libreria di VMware Fusion.

Come virtualizzare una macchina fisica con Disk2vhd

Diskv2hd

Un altro strumento al quale puoi rivolgerti per virtualizzare una macchina fisica è Disk2vhd: si tratta di un programma gratuito e no-install sviluppato da Microsoft per Windows che permette di trasformare qualsiasi hard disk, partizione o drive in una macchina virtuale da usare nei programmi di virtualizzazione.

Per effettuarne il download, provvedi in primo luogo a collegarti al sito Internet di Disk2vhd e a cliccare sul collegamento Scaricare Disk2vhd.

A download ultimato, estrai l’archivio ZIP (segui questa guida se non sai come fare) ottenuto in una posizione a piacere sul tuo computer e avvia il file exe contenuto al suo interno sul computer che desideri virtualizzare. Nella finestra che si apre, fai clic sul pulsante Si per avviare il software.

A questo punto, metti il segno di spunta sulla casella posta accanto al drive o alla partizione da trasformare in hard disk virtuale (es. C:) e clicca sul pulsante […] per selezionare la cartella o il dispositivo su cui salvare l’unità in formato virtualizzato.

Come impostazione di default, il formato finale della macchina virtuale sarà VHDX: se intendi installare la VM con un software gratuito come VirtualBox, di cui ti parlerò nel capitolo successivo, ti servirà però un file in formato VHD, quindi nella schermata di Disk2vhd togli la spunta accanto alla voce Use Vhdx, che si trova in alto a sinistra.

Quando hai terminato di configurare la macchina premi il bottone Create, per avviare la creazione dell’immagine.

La procedura durerà diversi minuti, dipende tutto dalla grandezza del disco/partizione da copiare e della velocità del PC. Chiaramente, anche in tal caso, prima di avviare la creazione della macchina virtuale accertati che il drive di destinazione sia abbastanza capiente per custodire la versione virtualizzata del disco che intendi copiare (lo spazio richiesto è specificato nell’elenco Space Required della finestra principale di Disk2vhd).

A procedura ultimata, troverai una copia in formato VHD del drive o della partizione selezionata che non aspetta altro che essere utilizzata.

Come virtualizzare una macchina fisica con VirtualBox

VirtualBox settaggio

Dopo aver creato la tua macchina virtuale in formato VHD o VMDK, grazie a VMware o Disk2vhd, puoi eseguire il file ottenuto usando un software come VirtualBox.

VirtualBox è un programma gratuito, che permette di usare una VM sui computer con sistema operativo Windows, macOS e Linux. Per servirtene, collegati alla pagina di download di VirtualBox e procedi a scaricare il programma, selezionando dall’elenco: Windows hosts, se usi Windows; macOS / Intel hosts, se usi un Mac con processore Intel; Linux distributions, se usi Linux.

Se utilizzi un Mac con processore Apple Silicon (M1, M2) non potrai fare riferimento a nessuna delle procedure illustrate in questa guida, poiché questi chip richiedono che il sistema operativo di base, cioè quello che vuoi virtualizzare, sia in un formato particolare, adatto ai processori ARM. Le versioni standard dei sistemi operativi di Windows e Linux non sono in grado di interagire con l’architettura dei processori Apple Silicon. Tuttavia, se ha necessità di installare una macchina virtuale su questo tipo di Mac, puoi ricorrere a un’installazione vergine di Windows o Linux nelle loro versioni ARM, seguendo la procedura che ti ho illustrato in questa guida.

Quando hai terminato il download di VirtualBox, avvia l’eseguibile ottenuto e segui le indicazioni su schermo per installare il programma: per maggiori dettagli sulla procedura, leggi la mia guida su come installare VirtualBox.

VirtualBox carica Hard Disk

Quando VirtualBox è correttamente installato, avvialo e nella schermata iniziale premi su Nuova (in alto a destra), per iniziare la configurazione della VM.

Nella nuova schermata, per prima cosa, dai un nome alla macchina virtuale, poi premi Next, quindi scegli quanta RAM destinare alla macchina virtuale: se non sai come procedere puoi lasciare le impostazioni di default e premere Next.

Ora, seleziona l’opzione per usare un file di hard disk virtuale esistente, quindi fai clic sul simbolo della cartella gialla alla sua destra e nel nuovo popup premi su Aggiungi, quindi seleziona il file VHD o VDMK che hai creato prima e pigia Apri, infine dai conferma. Nella pannello di creazione della macchina virtuale, vai avanti e premi su Fine.

Sei tornato alla schermata iniziale di VirtualBox, qui seleziona dall’elenco a sinistra la macchina virtuale appena creata e fai clic sul pulsante Avvia in alto a destra: si aprirà una nuova finestra dove partirà l’installazione della tua macchina virtuale.

Ogni volta che avrai necessità di usare la VM non dovrai far altro che aprire VirtualBox, selezionarla dal menu di sinistra e premere Avvia, così potrai farla girare in parallelo al sistema operativo del tuo computer.

Per maggiori informazioni su come usare VirtualBox fai riferimento alla mia guida dedicata al programma.

Altri programmi per usare la macchina fisica virtualizzata

Parallels Desktop schermata di avvio

Per usare una macchina virtuale creata in formati come VHD, VHDX o VDMK, oltre VirtualBox ci sono alcune alternative. Se non sai a quali risorse affidarti, qui di seguito trovi indicati quelli che ritengo essere le migliori soluzioni della categoria. Per ulteriori approfondimenti riguardo questi software, ti rimando comunque anche alla lettura della mia rassegna dedicata in maniera specifica ai programmi per emulare i sistemi operativi tramite cui ho provveduto a parlartene con dovizia di particolari.

  • VMware Workstation Player (Windows) — programma gratuito per Windows sviluppato da VMware, la stessa software house dell’applicazione per virtualizzare macchine fisiche di cui ti ho parlato nel capitolo a inizio guida, grazie al quale è possibile creare macchine virtuali in cui eseguire varie versioni di Windows e Linux. Per maggiori dettagli, ti rimando alla lettura del mio post specifico su come virtualizzare con VMware.
  • WMware Fusion Player (macOS) — te ne ho parlato a inizio tutorial: è un programma per soli computer Apple per creare e gestire macchine virtuali basate su Windows, lo stesso macOS e Linux. Per maggiori dettagli, consulta, anche il tal caso, il mio articolo su come virtualizzare con VMware.
  • Parallels Desktop (macOS) — celebre software disponibile solo per macOS che consente di creare macchine virtuali di praticamente ogni sistema operativo in circolazione. Si integra perfettamente con le funzionalità del Mac ed è a pagamento, a partire da 99,99 euro. Per tutti i dettagli del caso, leggi il mio articolo dedicato all’argomento.
Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.