Come virtualizzare Windows su Mac
Sei passato felicemente al mondo Mac da qualche mese e non senti minimamente la mancanza di Windows, ma adesso per esigenze di lavoro o studio sei stato costretto a utilizzare un programma compatibile esclusivamente con il sistema operativo di casa Microsoft. Niente panico, non c’è alcun bisogno di rispolverare il vecchio PC o partizionare l’hard disk del tuo bel computer Apple per lasciare spazio a Windows. Tutto quello che ti serve è una virtual machine.
Nel caso in cui non lo sapessi, le macchine virtuali, per dirla all’italiana, non sono altro che dei computer virtuali, funzionanti all’interno del vero computer su cui è possibile installare qualsiasi tipo di sistema operativo e programma senza intaccare il sistema reale (macOS). Sembra una cosa complicata se detta così, ma invece ti assicuro che è semplicissimo.
Allora, si può sapere che ci fai ancora lì impalato? Prenditi qualche minuto di tempo libero solo per te, concentrati con attenzione sulle indicazioni su come virtualizzare Windows su Mac che sto per darti e, soprattutto, cerca di metterle in pratica. Ti posso garantire che, al termine della lettura, potrai dirti pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti. A me non resta altro che farti un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
- Operazioni preliminari
- Virtualizzare Windows su Mac con VirtualBox
- Virtualizzare Windows su Mac con Parallels Desktop
- Altre soluzioni utili
Operazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo della guida, andandoti a spiegare come virtualizzare Windows su Mac, ci sono alcune operazioni preliminari che devi compiere per fare in modo che tutto fili per il verso giusto.
Innanzitutto, sappi che ci sono fondamentalmente due modi per creare una macchina virtuale: il primo consiste nel procurarsi l’immagine ISO del sistema operativo da virtualizzare (in questo caso, Windows), creare la virtual machine e installare su di essa l’OS scaricato in precedenza (come si farebbe su un vero PC). Il secondo, invece, consiste nello scaricare delle virtual machine già pronte all’uso e importarle in un programma di virtualizzazione.
Se, dunque, la tua intenzione è quella di scaricare il file immagine di Windows e installare il sistema operativo “manualmente” all’interno di una virtual machine, collegati al sito Internet di Microsoft e provvedi al download dei file ISO dell’OS seguendo le indicazioni che trovi nei miei tutorial su come scaricare Windows 11, come scaricare Windows 10 e come scaricare Windows 7. Se possiedi il dischetto d’installazione di Windows, puoi anche adoperare quest’ultimo oppure puoi procurarti il relativo file immagine anche da lì, come ti ho spiegato nel mio post su come creare ISO da DVD. Da sottolineare che le copie di Windows installate nelle macchine virtuali vanno attivate normalmente come quelle installate sui PC.
Se, invece, preferisci avere delle virtual machine già pronte all’uso, collegati a questa pagina del sito Internet di Microsoft che ospita le virtual machine per testare Microsoft Edge e Internet Explorer, seleziona la versione di Windows di tuo interesse dal menu a tendina Virtual machine, scegli il programma di virtualizzazione che intendi utilizzare dal menu a tendina Select platform e fai clic sul bottone Download .zip per avviare il download della macchina virtuale. È bene tenere presente che le macchine virtuali offerte da Microsoft hanno una scadenza fissata a 90 giorni, dopodiché occorre ripristinarle (tramite snapshot, che si possono creare in qualsiasi momento prima della scadenza, o importando nuovamente la virtual machine all’interno del programma di virtualizzazione). La password per la VM è solitamente Passw0rd, in ogni caso viene indicata in fondo alla pagina di download.
Un’altra cosa che devi sapere prima di procedere è che se vuoi virtualizzare Windows su Mac M1 o comunque se possiedi un Mac dotato di qualsiasi altro chip Apple Silicon (basato quindi sull’architettura ARM) e intendi compiere l’operazione oggetto del tutorial, puoi riuscirci solo con il sistema operativo Windows on ARM e non con le “classiche” versioni di Windows che invece sono destinate alle macchine x86 (quindi con “classici” processori Intel e AMD) e solo con software di virtualizzazione ottimizzati per queste ultime, ad esempio Parallels, di cui ti parlerò più avanti.
Virtualizzare Windows su Mac con VirtualBox
Passiamo, adesso, all’azione e andiamo a scoprire come virtualizzare Windows su Mac gratis con VirtualBox, un celebre programma a costo zero e di natura open source concepito per lo scopo in questione. È abbastanza semplice da impiegare e, sebbene non garantisca prestazioni elevate come i software commerciali, risulta estremamente valido. Purtroppo, però, non supporta appieno i Mac con chip Apple Silicon, per cui te ne sconsiglio l’uso in tal caso.
Per scaricare VirtualBox sul tuo Mac, collegati al sito ufficiale del programma e clicca sulla voce OS X hosts. A download completato apri, facendo doppio clic su di esso, il file VirtualBox–xx-OSX.dmg appena ottenuto e, nella finestra che ti viene mostrata sulla scrivania, apri il pacchetto VirtualBox.pkg per avviare il processo d’installazione del programma.
Nell’ulteriore schermata che ora visualizzi, clicca sul tasto Continua per due volte consecutive e su quello Installa. Digita quindi la password del tuo account utente su macOS e premi il tasto Invio sulla tastiera del Mac. Attendi poi che la procedura arrivi al termine e, quando finita, fai clic sui pulsanti Chiudi e Non spostarlo per chiudere la finestra del setup.
In caso di necessità, puoi disinstallare VirtualBox dal tuo Mac aprendo il file DMG che contiene l’installer del programma e avviando il file VirtualBox_Uninstall.tool.
Creare una macchina virtuale
Dopo aver effettuato l’installazione di VirtualBox, puoi procedere con la creazione della virtual machine, così da poter effettivamente virtualizzare Windows su Mac. Per riuscirci, avvia innanzitutto il programma cliccando sull’icona del Launchpad (quella con i quadrati colorati) situata sulla barra Dock e selezionando la relativa icona che trovi nell’elenco delle applicazioni.
Ora che visualizzi la finestra principale di VirtualBox sullo schermo, clicca sul pulsante Nuova che si trova in alto a sinistra e, nella nuova finestra che si apre, seleziona la versione di Windows che intendi virtualizzare dal menu a tendina Versione e digita il nome che vuoi assegnare alla virtual machine nel campo Nome. Ad esempio, se vuoi virtualizzare Windows XP su Mac puoi digitare Windows XP. In seguito, fai clic sul pulsante Continua.
A questo punto, imposta il quantitativo di RAM da riservare alla macchina virtuale (non scendere mai al di sotto del valore consigliato da VirtualBox) e clicca ancora sul bottone Continua. Metti quindi il segno di spunta accanto alla voce Crea subito un disco fisso virtuale e fai clic sul pulsante Crea per avviare la creazione di un nuovo hard disk virtuale su cui installare Windows.
Conferma l’utilizzo del formato VDI di VirtualBox e clicca sul tasto Continua per andare avanti, dopodiché metti il segno di spunta accanto alla voce Allocato dinamicamente per fare in modo che l’hard disk virtuale occupi spazio sull’hard disk reale del Mac solo quando necessario e clicca ancora una volta sul tasto Continua per stabilire le dimensioni del disco. Come per la RAM, anche in questo caso ti consiglio di lasciare il valore predefinito o alzarlo (in caso dovessi avere necessità di installare parecchi programmi sul Windows virtualizzato). Per completare la procedura, clicca sul tasto Crea.
Adesso, sei pronto a “mettere in moto” la tua virtual machine per installarci sopra la copia di Windows da virtualizzare. Puoi compiere quest’operazione in due modi: utilizzando un file immagine ISO del disco d’installazione di Windows oppure inserendo fisicamente il CD/DVD d’installazione del sistema operativo nel computer.
In entrambi i casi, devi avviare la tua virtual machine facendo doppio clic sul suo nome nella schermata principale di VirtualBox, dopodiché devi indicare il file ISO o il dischetto da usare da utilizzare cliccando prima sull’icona della cartella gialla che compare al centro dello schermo e premendo sul pulsante Start.
Perfetto: ora non ti resta che eseguire l’installazione di Windows proprio come se stessi installando il sistema operativo su un PC dopo una formattazione. Se non sei molto pratico di questo tipo di procedure, puoi aiutarti con i miei articoli dedicati a come installare Windows 11 senza requisiti (per bypassare i controlli su TPM che potrebbero impedire l’uso dell’OS su VM), come installare Windows 10 e come installare Windows 7.
Al termine dell’operazione, potrai utilizzare Windows sul tuo Mac tramite la finestra del programma. Le volte successive, potrai servirtene semplicemente avviando VirtualBox e facendo doppio clic sul nome della macchina virtuale su cui hai installato il sistema operativo Microsoft.
Se però desideri ottenere un’esperienza di virtualizzazione ancora migliore, ti consiglio di installare anche le Guest Additions di VirtualBox: si tratta di driver che permettono di migliorare il funzionamento delle virtual machine (ad esempio le prestazioni grafiche) e di integrarsi meglio con il sistema che la ospita.
Per riuscirci, seleziona la voce Install Guest Additions CD image dal menu Devices che si trova in alto, dopodiché accedi ad Esplora file di Windows facendo clic sulla relativa icona (quella con la cartella gialla) che trovi sulla barra delle applicazioni, seleziona l’icona del computer nella barra laterale, apri l’unità CD VirtualBox Guest Additions e avvia l’eseguibile delle Guest Additions.
Nella finestra che compare, clicca in sequenza sui pulsanti Sì, Next, Next, Install e Finish per completare l’installazione delle Guest e riavviare la virtual machine.
Altra operazione che ti consiglio di compiere è quella di selezionare gli elementi condivisi tra sistema reale e sistema virtuale. Per fare ciò, seleziona il nome della tua virtual machine dalla finestra principale di VirtualBox e clicca sul pulsante Impostazioni che si trova in alto.
Nella finestra che si apre, seleziona la scheda Generale, quella Avanzate e scegli se attivare o meno la condivisione della clipboard e il supporto al drag and drop dei file usando i menu a tendina Appunti condivisi e Trascina e rilascia.
Per scegliere, invece, le cartelle del Mac da condividere con Windows, vai nella scheda Cartelle condivise, clicca sull’icona della cartella con il simbolo (+) che si trova sulla destra e seleziona una cartella da condividere. Fatto ciò, apponi il segno di spunta accanto alla voce Montaggio automatico e premi sul bottone OK. Troverai poi la cartella nelle risorse di rete di Windows, aprendo l’Esplora File e selezionando il percorso di rete di VirtualBox nella barra laterale di sinistra.
Per sospendere l’uso di una macchina virtuale in esecuzione, clicca sul pallino rosso che si trova in alto a sinistra, metti il segno di spunta accanto alla voce Save the machine state e clicca sul tasto OK. In questo modo, la VM verrà “congelata” e potrai riprendere il lavoro in qualsiasi momento. Per spegnerla completamente, invece, devi apporre il segno di spunta accanto alla voce Send the shutdown signal o devi chiudere Windows come se stessi utilizzando un vero PC. Infine, c’è l’opzione Power off the machine che spegne in maniera forzata la virtual machine.
Importare una macchina virtuale esistente
Hai scaricato una virtual machine di Windows già pronta all’uso e vuoi importarla in VirtualBox? Nulla di più facile. Dopo aver estratto la VM dall’archivio ZIP in cui era contenuta, apri VirtualBox e seleziona la voce Importa applicazione virtuale dal menu File che si trova in alto a sinistra.
Nella finestra che si apre, clicca sull’icona della cartella gialla, seleziona il file della virtual machine da importare e segui le indicazioni sullo schermo per completare l’importazione della VM. Al termine della procedura, troverai la tua macchina virtuale pronta all’uso nella finestra principale di VirtualBox.
Se hai scaricato una VM in formato VDI (quindi sotto forma di hard disk virtuale), devi cliccare sul pulsante Nuova per avviare la procedura di creazione di una nuova virtual machine, dopodiché devi scegliere il nome da assegnare a quest’ultima, devi indicare il sistema operativo da installare in essa e il quantitativo di RAM da assegnarle, procedendo come ti ho già spiegato nel passo precedente del tutorial.
Una volta giunto nella parte del wizard dedicata all’hard disk, devi mettere il segno di spunta accanto alla voce Usa un file di disco fisso virtuale esistente, devi cliccare sull’icona della cartella gialla e devi selezionare il file VDI della VM che hai scaricato da Internet. Superato questo step, clicca sul pulsante Crea per creare la tua macchina virtuale e cominciare a utilizzarla.
Virtualizzare Windows su Mac con Parallels Desktop
Un altro ottimo strumento che a parer mio faresti bene a prendere in considerazione per virtualizzare Windows su Mac è Parallels Desktop, che è uno dei software di virtualizzazione più avanzati e usati in ambito Mac. È a pagamento, costa 79,99 euro una tantum oppure 99,99 euro/anno in abbonamento per avere accesso a tutte le major release successive, ma si può provare gratis per 14 giorni. Offre prestazioni elevate, ma il suo impiego risulta essere incredibilmente semplice. Inoltre fa integrare molto meglio sistema reale e sistema virtualizzato, permettendo, ad esempio, di accedere alle cartelle personali del Mac da Windows e di fare drag and drop di file e cartelle. Altra funzione molto utile di Parallels Desktop è che permette di installare sistemi operativi come Windows 10 e Ubuntu con un semplice clic, senza dover scaricare separatamente i relativi file immagine. Da notare che offre anche pieno supporto per i Mac equipaggiati con chip Apple Silicon, su cui consente di installare senza problemi Windows.
Per scaricare la versione di prova di Parallels Desktop, collegati al sito ufficiale del programma e clicca prima sul pulsante Scarica la versione di prova gratuita e poi su quello Scarica adesso. Al termine del download, apri il file Install Parallels Desktop.dmg che contiene Parallels Desktop e fai doppio sull’eseguibile Installare Parallels Desktop presente nella finestra che si apre.
Ora che visualizzi la schermata per effettuare l’installazione del programma, fai clic sul pulsante Apri e attendi che il software elabori alcuni dati. Successivamente digita la password di amministrazione del Mac, premi il tasto Invio sulla tastiera e aspetta qualche secondo affinché il setup venga portato a termine in maniera automatica. All’avvio del programma, accetta di usare la sua versione di valutazione premendo sull’apposito pulsante.
Se necessario, Parallels Desktop può essere disinstallato dal Mac semplicemente trascinando la sua icona sul Cestino presente sulla barra Dock e svuotando quest’ultimo. Ricordati, poi, di cancellare anche i file delle VM, che sono molto pesanti.
Creare una virtual machine
Una volta portata a termine l’installazione di Parallels Desktop, puoi creare la tua VM con Windows avviando il programma. Per cui, apri il Launchpad selezionando la relativa icona (quella con i quadrati colorati) che trovi sulla barra Dock e seleziona il collegamento relativo a Parallels Desktop nella schermata successiva.
Adesso che visualizzi la finestra principale del programma sullo schermo, fai clic sul pulsante (+) o selezionando il menu File in alto a sinistra e la voce Nuova in esso presente.
Nella schermata che ti viene mostrata, scegli come procedere: cliccando sulla voce Ottieni Windows 10/11 da Microsoft puoi creare una VM con le versioni più recenti di Windows lasciando che Parallels Desktop scarichi automaticamente il sistema da Internet, mentre scegliendo Installa Windows o un altro OS da un DVD o file d’immagine puoi installare Windows partendo da un dischetto d’installazione, da un file ISO oppure da una pendrive. Puoi anche selezionare uno dei sistemi gratuiti elencati in basso puoi scaricare in automatico e creare delle VM con Windows (ma anche con Android e varie distro Linux). Ti segnalo che c’è pure l’opzione Trasferisci Windows da un PC, che permette di trasferire una vera installazione di Windows in una virtual machine.
Il sistema più semplice è però quello che permette di installare Windows da un file immagine. In tal caso, dopo aver selezionato la relativa opzione e il file ISO del sistema da installare nella VM, bisogna cliccare sul pulsante Avanti, immettere il product key di Windows (opzionale, se si vuole evitare questo passaggio durante l’installazione del sistema operativo), selezionare l’edizione di Windows da usare se il file ISO scelto contiene più edizioni e cliccare ancora sul tasto Avanti.
Dopodiché occorre scegliere il tipo di utilizzo a cui è destinata la virtual machine tra produttività e giochi e impostare il nome. Se vuoi, prima di cliccare sul pulsante Crea e avviare così la creazione della macchina virtuale, apponi il segno di spunta accanto alla voce Personalizza le impostazioni prima dell’installazione, in modo da poter impostare tutti i parametri tecnici della VM.
Si aprirà, quindi, una finestra con tutte le proprietà della virtual machine: per impostare quantitativo di RAM, dimensioni dell’hard disk ecc., seleziona la scheda Hardware e utilizza poi le opzioni presenti nella barra laterale di sinistra. Completata la configurazione, chiudi la finestra e clicca sul pulsante Avanti per avviare l’installazione di Windows nella VM. Parte del processo potrebbe avvenire in maniera automatica, ma quasi sicuramente sarai chiamato a uno o più interventi durante il setup.
Al termine dell’installazione, avvia la tua macchina virtuale cliccando sulla sua anteprima nella finestra principale di Parallels Desktop e attendi che vengano installati i Parallels Tools, cioè i driver necessari al funzionamento della virtual machine e alla sua integrazione con il sistema reale.
Quando lo vorrai, potrai sospendere l’uso della macchina virtuale facendo clic sul pallino rosso situato in alto a sinistra nella sua finestra di cui sopra, mentre per spegnere la VM a tutti gli effetti fai clic sul tasto shutdown che trovi accanto al nome della macchina virtuale nella finestra di Parallels Desktop oppure puoi agire direttamente dal sistema operativo. Se necessario, puoi anche spegnere in maniera forzata la virtual machine, facendo clic destro sulla relativa icona sulla barra Dock, selezionando il menu Azioni e poi la voce Arresta in esso presente.
Importare una virtual machine esistente
Se vuoi importare una virtual machine già esistente all’interno di Parallels Desktop, non devi far altro che selezionare il menu File presente nella parte in alto a sinistra dello schermo del tuo Mac e scegliere la voce Apri in esso presente, dopodiché devi indicare la VM da importare.
In alternativa a come ti ho appena indicato, puoi fare doppio clic sulla virtual machine (in formato PVM) e questa verrà importata automaticamente in Parallels. Più facile di così?!
Altre soluzioni utili
Le soluzioni che ti ho illustrato nei paragrafi precedenti sono sicuramente tra le più valide per virtualizzare Windows su Mac, ma non sono le uniche. Di seguito, infatti, ti propongo altre soluzioni utili appartenenti alla categoria che possono fare al caso tuo.
- VMware Fusion – si tratta di un eccellente programma di virtualizzazione commerciale. È meno pratico da usare rispetto ad altre soluzioni, ma è decisamente affidabile e performante. Presenta prezzi a partire da 149 dollari, ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le funzionalità per 30 giorni. Ti ho spiegato dettagliatamente come servirtene nella mia guida su come virtualizzare con VMware.
- PlayOnMac – non è un vero e proprio software di virtualizzazione, bensì un programma gratuito che permette di installare i singoli programmi e giochi per Windows su macOS. Ha molte limitazioni, ma in alcuni casi può tornare davvero utile. Ti ho spiegato come adoperarlo al meglio nel mio tutorial su come aprire file exe su Mac.
- Boot Camp – si tratta dello strumento incluso “di serie” sui Mac, il quale permette di creare una nuova partizione sul disco e installarci una copia “reale” di Windows, con relativi driver. Non è quindi una soluzione per virtualizzare Windows su Mac, ma rappresenta comunque un’alternativa per adoperare il sistema operativo di casa Microsoft sui computer a marchio Apple. Da notare, però, che sui nuovi Mac dotati di chip Apple Silicon non è più disponibile. Ti ho spiegato in dettaglio come servirtene nella mia guida su come installare Windows su Mac.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.