Come eseguire un backup dei dati
Il tuo computer, ormai non più recentissimo, ha iniziato a dare importanti segni di cedimento e stai pensando di sostituirlo con uno nuovo, tuttavia hai un certo timore nell’affrontare la procedura di backup e dunque di ripristino dei dati dal vecchio al nuovo PC. Su dai, non fare così, in realtà non è difficile.
Il backup dei dati è di fondamentale importanza e va fatto sempre, non solo all’ultimo minuto in vista del cambio del proprio computer (o del proprio smartphone/tablet, il discorso non cambia). Se il tuo computer ti dovesse abbandonare improvvisamente, come potresti recuperare tutto ciò che vi conteneva?
Eseguire un backup significa quindi pensare al futuro, realizzando una copia di sicurezza di tutti i file più importanti che si possiedono. È possibile sia eseguirlo in locale che sul cloud, quindi su Internet. Io ti consiglio di utilizzare entrambe le soluzioni. In che modo? Continua a leggere questo mio tutorial su come eseguire un backup dei dati e lo scoprirai.
Indice
- Come fare un backup dei dati del PC
- Come eseguire un backup dei dati: Android
- Come fare un backup dei dati: iPhone e iPad
Come fare un backup dei dati del PC
Iniziamo questa guida vedendo, insieme, come salvare i dati presenti su computer animati da Windows e macOS attraverso alcuni utili software di sistema.
Windows Backup e OneDrive (Windows 10 e successivi)
Sui computer con sistema operativo Windows, c’è una soluzione efficace per salvaguardarti da gravi perdite di dati o problemi con il tuo dispositivo: il backup. Tale opportunità puoi concretizzarla grazie all’utilizzo di Microsoft OneDrive. Questo è un servizio che ti consente di eseguire il backup di tutti i tuoi dati importanti, garantendo che siano al sicuro anche in caso di malfunzionamenti o problemi del tuo computer. La bellezza di questa soluzione è che il backup è archiviato online, consentendoti di accedere ai tuoi file da qualsiasi altro computer.
Per iniziare a utilizzare OneDrive per il backup, il primo passo è assicurarti di avere un account Microsoft gratuito. Con un account gratuito, hai a disposizione 5 GB di spazio di archiviazione, ma se hai bisogno di più spazio, puoi facilmente passare a un account a pagamento. I costi variano da soli 2€ al mese per il piano base a un massimo di 10€ al mese per il piano più completo.
Una volta che hai un account Microsoft, è essenziale associarlo al tuo computer se non lo hai già fatto durante la configurazione iniziale. Questo passaggio è importante per garantire che tutti i tuoi dati e le impostazioni possano essere sincronizzati in modo sicuro nel cloud.
Successivamente, devi verificare che le impostazioni di sincronizzazione siano attivate per assicurarti che le informazioni cruciali del tuo computer siano salvate in modo adeguato insieme ai tuoi file personali. Per fare ciò, vai al menu Impostazioni, seleziona l’opzione Account sulla barra laterale e quindi fai clic sull’opzione Backup Windows. Da qui, puoi scegliere quali informazioni includere nel tuo backup: ad esempio, puoi optare per conservare le informazioni sulle app installate (Ricorda le mie app), le preferenze di accessibilità, gli account e le password, nonché le personalizzazioni e le preferenze della lingua (Memorizza preferenze).
Inoltre, puoi configurare la sincronizzazione delle cartelle di OneDrive (il tasto Configura sincronizzazione) selezionando le cartelle che desideri sincronizzare, come Documenti, Immagini, Desktop, Musica e Video. Potrebbe essere richiesto di effettuare nuovamente l’accesso con il tuo account Microsoft, ma il processo è intuitivo e ti guiderà passo dopo passo. Ti consiglio però di consultare questo mio tutorial, per assicurarti di effettuare correttamente la configurazione di OneDrive (non utile per il tuo scopo, ma per mantenere i tuoi dati continuamente sincronizzati).
Una volta configurato tutto secondo le tue preferenze, puoi utilizzare l’app Windows Backup integrata in Windows 10/11 e che puoi trovare nel menu Start. Verifica che tutte le cartelle desiderate siano selezionate (la sezione Cartelle) e premi il pulsante Backup. L’app Windows Backup inizierà quindi a copiare tutti i dati configurati nel tuo backup nel cloud. Ricorda che la durata di questo processo può variare a seconda della quantità di dati e della velocità della tua connessione Internet.
Tuttavia, una volta completato il backup, puoi stare tranquillo sapendo che i tuoi dati sono al sicuro e facilmente ripristinabili. Se dovessi passare a un nuovo PC, durante l’installazione di Windows, effettua l’accesso con il tuo account Microsoft, così da avere la possibilità di selezionare e ripristinare il tuo ultimo backup con un semplice clic. In questo modo, i tuoi dati saranno al sicuro e facilmente accessibili, anche in nuovi dispositivi.
Oltre alla procedura principale menzionata in precedenza, ci sono due strumenti aggiuntivi che possono essere utili: Backup e Ripristino e Cronologia File. Entrambi possono essere accessibili tramite il Pannello di Controllo nel menu Start, sotto la voce Sistema e sicurezza.
Il primo strumento, Backup e Ripristino, è utile quando desideri creare un’immagine completa della partizione principale del tuo PC, inclusi i dati personali e tutti i dati del sistema operativo. Te ne ho parlato nel dettaglio nel prossimo capitolo dedicato a Windows 7, in quanto è una procedura che è rimasta invariata in generale tra le varie edizioni di Windows.
Per quanto riguarda Cronologia File, si tratta di una funzionalità focalizzata sulla creazione di copie di backup dei tuoi dati personali, come documenti, foto e video. Questi dati vengono conservati localmente, su una partizione del disco o su una chiavetta USB. Per utilizzare questo strumento, vai alla scheda Cronologia File e seleziona l’unità in cui desideri salvare i dati di backup (Seleziona unità). Se vuoi escludere alcune cartelle specifiche dai backup, puoi farlo selezionando l’opzione Escludi cartelle e indicando quali percorsi desideri evitare di includere. Una volta attivata questa funzionalità, verranno create copie periodiche dei tuoi dati: in qualsiasi momento, puoi accedere alla funzione Ripristina i file personali per visualizzare le copie di backup e selezionare le cartelle o i file che desideri ripristinare.
Backup di Windows 7 (Windows 7)
Se, invece, disponi di una versione più datata di Windows, puoi ricorrere all’utility Backup di Windows 7, accessibile direttamente dal Pannello di controllo: dunque, apri quest’ultimo richiamandolo dal menu Start e fai clic sull’opzione Esegui backup del computer, posta subito sotto la dicitura Sistema e sicurezza. Qualora non fosse subito visibile, imposta il menu a tendina Visualizza per, situato nell’angolo superiore destro del Pannello di controllo, sull’opzione Categoria.
Giunto nella nuova finestra, collega al computer il disco oppure la chiavetta USB sulla quale archiviare i dati (se non l’hai ancora fatto), dopodiché clicca sulla voce Configura backup e seleziona l’unità di backup dalla lista proposta. A questo punto, clicca sul pulsante Avanti, scegli se archiviare i file selezionati automaticamente da Windows oppure se effettuare una selezione manuale dei dati da salvare.
Nel primo caso, Windows archivierà automaticamente i file presenti sul desktop, nelle raccolte Immagini, Video e Musica e si occuperà di realizzare un’immagine del sistema operativo, da usare in situazioni d’emergenza; nel secondo caso, potrai definire manualmente le cartelle da archiviare e scegliere se creare o meno l’immagine del disco.
Fatta la tua scelta, clicca sul pulsante Avanti e, per specificare l’intervallo di tempo e il tipo di pianificazione del backup, clicca sulla voce Modifica pianificazione presente nella medesima finestra; superato anche questo step, clicca sui pulsanti OK (se necessario) e Salva impostazioni ed esegui backup, per avviare l’archiviazione dei file scelti. In alcuni casi, potrebbe esserti richiesto di formattare l’unità di archiviazione: tieni presente che, procedendo con l’operazione, perderai tutti i dati presenti in precedenza su di essa. In caso di dubbi o problemi, ti invito a prendere visione del mio tutorial su come effettuare un backup di Windows 7.
Time machine (macOS)
Se, invece, il tuo è un Mac, puoi attivare il salvataggio automatico dei file su un disco esterno usando l’utility Time Machine, ossia il sistema integrato di Apple pensato per archiviare con facilità copie di backup dei file su un disco esterno. Per impostazione predefinita, il backup iniziale verrà aggiornato ogni ora, se il disco resta collegato al sistema, oppure a ogni collegamento successivo del supporto.
Per iniziare, dunque, collega al Mac l’unità esterna che hai scelto per archiviare i file: se questa è pronta per ospitare i backup creati con Time Machine, dovrebbe comparire una finestra su schermo, nella quale indicare se e come usare il disco appena collegato. Quando ciò accade, clicca sul pulsante Utilizza come disco di Backup e conferma la volontà di procedere, rispondendo affermativamente all’avviso che compare in seguito. A seguito di questa operazione, verrà avviata la creazione del backup iniziale.
Se il disco non è nativamente compatibile con il backup di Time Machine, dovrai invece formattarlo usando l’Utility Disco di macOS: per accedervi, raggiungi il menu Vai > Utility di macOS e fai doppio clic sull’icona del software. Successivamente, seleziona l’unità da formattare dalla barra laterale di sinistra, clicca sul bottone Inizializza e assicurati che il menu a tendina Formato sia impostato su APFS (oppure su Mac OS esteso, se non disponi di un’edizione di macOS recentissima). Infine, assegna un nome all’unità e, consapevole che tutti i dati precedentemente archiviati verranno cancellati, clicca sul bottone Inizializza, per procedere. Maggiori info qui.
A inizializzazione completata, il disco dovrebbe essere riconosciuto e macOS dovrebbe chiederti se impiegarlo o meno come disco di backup; qualora ciò non dovesse succedere, apri le Preferenze di sistema cliccando sul simbolo dell’ingranaggio residente nel Dock, premi sull’icona di Time Machine e apponi il segno di spunta accanto alla voce Esegui backup automaticamente, per passare alla fase di selezione del disco; per saperne di più, ti rimando alla lettura della mia guida al funzionamento di Time Machine, nella quale trovi spiegato tutto con dovizia di particolari.
Nota: in caso di malfunzionamenti di macOS, è possibile ripristinare l’intero sistema operativo, unitamente ai dati su di esso archiviati, direttamente da un backup di Time Machine. Maggiori info qui.
Altre soluzioni per eseguire un backup dei dati del computer
Se trovi che le utility che ti ho segnalato non siano adatte alle tue esigenze, puoi seguire alcune strade alternative ma egualmente efficienti: per esempio, se hai bisogno di definire opzioni ben precise di backup oppure creare delle vere e proprie immagini di sistema che possano essere ripristinate in caso di malfunzionamenti, puoi rivolgerti a uno dei tantissimi programmi per backup realizzati per lo scopo, molti dei quali fruibili gratuitamente, dei quali ti ho parlato nel tutorial dedicato, disponibile sul mio sito.
In alternativa, se vorresti archiviare soltanto pochi file per te importanti su un dispositivo esterno, ma non sai come procedere, ti rimando alla lettura dei miei tutorial su come trasferire file su hard disk esterno e su come copiare file dal computer alla chiavetta USB.
Come eseguire un backup dei dati: Android
Per quanto riguarda, invece, il backup dei dati archiviati su Android, ti consiglio di optare per l’archiviazione in cloud: così facendo, non soltanto potrai ripristinare alcune impostazioni del sistema operativo anche su altri dispositivi, ma potrai accedere ai dati che hai scelto di archiviare anche da altri computer, smartphone o tablet, direttamente dal sito Web del servizio scelto.
Per esempio, se il tuo dispositivo è dotato di servizi Google, puoi salvare rapidamente contatti, SMS, file multimediali e altri dati direttamente su Google Drive; affinché il tutto vada a buon fine, è indispensabile che il device sia stato associato a un account Google (lo stesso da usare per effettuare il ripristino dei dati oppure per accedere a essi tramite cloud).
Per attivare l’archiviazione delle impostazioni principali del dispositivo su Google quali sfondi, sveglie, password salvate, dispositivi e reti Wi-Fi associate e così via, apri le Impostazioni di Android (facendo tap sull’icona dell’ingranaggio residente nella schermata Home oppure nel drawer delle app), raggiungi il menu Sistema > Avanzate > Backup del dispositivo e sposta su ON la levetta corrispondente alla voce Backup su Google Drive; premi successivamente sul bottone Effettua ora il backup, per inviare subito una copia dei dati in cloud.
Se, invece, intendi salvare i dati in uso dalle app di Google, recati nel menu Impostazioni > Account/Account e sincronizzazione > [nome account Google] > Sincronizzazione account di Android e sposta su ON gli interruttori corrispondenti alle applicazioni per le quali attivare il salvataggio dei dati; successivamente, premi sul pulsante (⋮) situato in alto a destra e tocca la voce Sincronizza ora, situata nel menu che compare.
Per abilitare anche l’archiviazione automatica di foto e filmati, avvia l’app Google Foto (se non ne disponi, puoi scaricarla gratuitamente dal Play Store), tocca la tua immagine del profilo situata in alto a destra e scegli l’opzione Impostazioni di Foto dal menu che compare; da lì, recati nella sezione Backup e sincronizzazione, sposta su ON la levetta omonima e serviti del menu Dimensioni caricamento, per scegliere le opzioni di upload delle immagini.
Se intendi salvare i file contenuti anche in altre cartelle del dispositivo, oltre a quelli realizzati tramite la fotocamera, fai tap sulla voce Cartelle del dispositivo sottoposte a backup e serviti degli interruttori disponibili per selezionare quelle di tuo interesse. Per saperne di più sul funzionamento di Google Foto, dà pure uno sguardo alla guida specifica che ho dedicato all’argomento.
Ti faccio presente che, se lo desideri, puoi archiviare qualsiasi tipo di file su Google Drive, semplicemente facendo tap sul simbolo della condivisione residente nell’app tramite il quale esso viene aperto e selezionando la voce Carica su Drive dal menu che compare.
Come puoi facilmente immaginare, gli elementi archiviati in cloud incidono sullo spazio disponibile su Google Drive che, per ciascun account, è pari a 15 GB; se intendi salvare ingenti quantità di file (oppure foto e video, che di per sé occupano molto spazio), potresti aver bisogno di spazio aggiuntivo, che puoi ottenere attivando una sottoscrizione al servizio Google One (con prezzi a partire da 1,99€/mese per 100 GB di spazio aggiuntivo).
Per approfondimenti riguardo le procedure viste in questo capitolo, se il tuo smartphone/tablet non è dotato di servizi Google o, ancora, se non vuoi rivolgerti al cloud e ti interessa analizzare soluzioni alternative, prendi visione del mio tutorial incentrato sul backup di Android, nel quale ho trattato l’argomento in maniera approfondita.
Come fare un backup dei dati: iPhone e iPad
Anche su iPhone e iPad puoi usufruire del servizio di archiviazione cloud offerto da Apple, denominato iCloud, per effettuare un backup delle impostazioni, delle foto, dei video e dei dati archiviati sul device provenienti dalle app compatibili. Anche in questo caso, è possibile ripristinare e visualizzare i dati archiviati in cloud su tutti i device abbinati allo stesso ID Apple.
Detto ciò, per attivare il backup su iCloud, apri le Impostazioni di iOS/iPadOS facendo tap sul simbolo dell’ingranaggio presente in Home oppure nella Libreria app del dispositivo, sfiora il tuo nome e recati nelle sezioni iCloud e Backup iCloud; in seguito, sposta su ON la levetta denominata Backup iCloud, torna alla schermata precedente e attiva gli interruttori relativi ai dati delle app per le quali intendi effettuare il backup.
Per salvare anche foto e video, premi sulla voce Foto e sposta da OFF a ON la levetta corrispondente alla voce Foto di iCloud; per approfondimenti in merito al servizio appena menzionato, consulta pure questo mio tutorial. Infine, recati nel menu Impostazioni > [tuo nome] > iCloud > Backup iCloud e tocca la voce Esegui il backup adesso, per archiviare i dati in cloud. Maggiori info qui.
Ti faccio presente che, anche in questo caso, l’archiviazione dei file personali va a erodere lo spazio disponibile su iCloud che, per ciascun utente, è pari a 5 GB; se ti serve altro spazio di archiviazione su iCloud, puoi attivare uno dei piani in abbonamento a iCloud+, con prezzi a partire da 0,99€/mese per 50 GB di spazio aggiuntivo e accesso a caratteristiche extra come iCloud Private Relay e Video Sicuro di HomeKit. Per maggiori informazioni riguardo i piani disponibili su iCloud+ e il funzionamento del sistema di archiviazione di Apple, consulta pure questo mio tutorial dedicato all’argomento.
Se preferisci evitare di archiviare i dati su iCloud e ti piacerebbe seguire strade alternative, come per esempio la copia dei dati sul computer, ti rimando alla lettura della mia guida su come fare il backup dell’iPhone, all’interno della quale trovi elencati alcuni utili sistemi di salvataggio alternativi al cloud.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.