Google Takeout: come funziona
A causa di varie vicissitudini, sei stato costretto a sostituire il tuo vecchio account Google con uno nuovo. Prima di procedere con l’eliminazione completa del profilo che avevi in principio, però, vorresti salvare tutti i dati collegati allo stesso, in modo da poterli riutilizzare in futuro laddove ne avessi bisogno. Peccato solo che tu non abbia mai fatto nulla di simile prima d’ora e, dunque, non sappia come muoverti.
Se le cose stanno così, sappi che in casi come questo può venirti in aiuto Google Takeout: se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un servizio, messo a disposizione da “Big G”, che consente di realizzare, nel giro di un paio di clic, un archivio contenente i dati collegati a un determinato account.
Dunque, se ti interessa approfittare di questa possibilità e capire come funziona Google Takeout, continua pure con la lettura di questa guida: sono sicuro che, al termine della stessa, avrai acquisito le competenze necessarie per poter usare al meglio il servizio, mettendo al sicuro i tuoi dati personali. Provaci per credere!
Indice
Caratteristiche di Google Takeout
Prima ancora di entrare nel vivo di questa guida e di illustrarti, nel dettaglio, l’utilizzo di Google Takeout, lascia che ti spieghi di cosa si tratta.
Takeout, all’atto pratico, è il servizio che consente di ottenere, in qualsiasi momento, una copia dei dati archiviati nel proprio account Google e in tutti i servizi Google ad esso collegati, così da poterli usare in altre app, programmi o piattaforme online (cosa che succede, abbastanza spesso, con i dati relativi a contatti e calendari) oppure archiviarli in un posto sicuro (operazione che, in genere, si svolge prima di eliminare definitivamente un profilo Gmail).
La tipologia e la quantità di dati scaricabili tramite Takeout differiscono in base ai servizi Google usati attraverso l’account: di seguito ti elenco i più importanti, insieme al relativo formato di esportazione.
- Access Log Activity, ovvero la raccolta di log delle attività del tuo account — nel formato CSV.
- Account Google, quindi i dati riguardanti la registrazione e le attività del tuo account — formato HTML.
- Acquisti e prenotazioni effettuati tramite Maps, Assistente e Ricerca Google — formato JSON.
- Le foto e i video dell’Archivio album — formati JPG, MP4 e JSON.
- Dati dell’app Home — formato JSON.
- Dati di Arts & Culture — formati HTML e CSV.
- Dati di Blogger — formati Atom, JSON, CSV e formati nativi dei file caricati nel blog.
- Dati di Google Calendar — formato iCalendar.
- Dati di Chrome — formati JSON, HTML e CSV.
- Classroom — formati JSON, PNG e XLM.
- Community di assistenza di Google — formati CSV e JSON.
- Compiti — formato JSON.
- Contatti — formato vCard.
- Cronologia delle posizioni — formati JSON e KML.
- Dati condivisi per la ricerca — formati JPG e TXT.
- Dati di Google Drive — formati DOCX, PPTX, XLSX, PDF, ZIP, e JSON.
- Dati di Fit — formati TCX, CSV e JSON.
- Dati di Google Foto — formati originale dei file caricati.
- Dati e preferenze di Play Film, Play Libri e Play Musica — formato CSV.
- Dati del Play Store — formato JSON.
- Dati di Hangouts — formato CSV.
- Note di Keep — formati HTML, JSON, 3GP e AMR e formati originali delle immagini caricate.
- Dati di Maps — formati JSON e GeoJSON.
- Dati di News — formato TXT.
- Dati di Gmail — formato MBOX.
- Dati del Profilo Google — formati JSON, HTML e immagine.
- Dati di YouTube — formati JSON, HTML, CSV e formati originali di post/musica caricata.
Takeout consente di raccogliere tutti i dati disponibili, o solo una parte di essi, in un comodo archivio generato automaticamente, in formato .zip o .tgz; tale archivio può essere recapitato tramite email, sotto forma di link scaricabile oppure caricato automaticamente su alcuni servizi cloud, tra cui Google Drive, OneDrive e Dropbox.
Come funziona Google Takeout
Ora che hai ben compreso le caratteristiche di Google Takeout, è arrivato il momento di passare all’azione e di mostrarti, nel concreto, il funzionamento di questo servizio. Devi sapere che è possibile avviare la creazione di un archivio contenente i propri dati sia da PC che da smartphone e tablet.
In tutti i casi, è assolutamente necessario conoscere la password dell’account Google dal quale effettuare la richiesta: se non la ricordi più, segui le istruzioni che ti ho fornito in questo tutorial per recuperarla o reimpostarla.<
Da PC
Per ottenere una copia dei dati associati ai servizi Google tramite computer, collegati innanzitutto a pagina di gestione del profilo Google, inserisci il tuo indirizzo email nell’apposito campo di testo, clicca sul pulsante Avanti e, allo stesso modo, inserisci la password dell’account. Se richiesto, completa l’autenticazione a due fattori attenendoti alle istruzioni mostrate su schermo.
Ad accesso effettuato, ti verrà chiesto di selezionare i dati da includere nel download: metti il segno di spunta ✓ in corrispondenza dei dati di tuo interesse.
Fatta la tua scelta, clicca sul pulsante Passaggio successivo residente in fondo alla pagina e indica le impostazioni relative alla destinazione, alla frequenza e al tipo di file da esportare, avvalendoti delle opzioni proposte.
Dalla sezione Scegli il tipo di file, la frequenza e la destinazione, seleziona il metodo con cui ricevere il link per il download selezionando una delle opzioni disponibili dal menu Trasferimento a: presente nella sezione Destinazione (es. Invia tramite email il link per il download, per ricevere un’email contenente un link per scaricare l’archivio, della durata di una settimana o Aggiungi a Drive/Dropbox/OneDrive/Box, per far sì che il file venga automaticamente archiviato sullo spazio cloud indicato). In quest’ultimo caso, ti verrà chiesto di effettuare l’accesso al portale selezionato (fatta eccezione per Google Drive).
In corrispondenza della dicitura Frequenza, poi, vai a specificare se esportare l’archivio una volta sola (1 esportazione) o se creare un file contenente i dati ogni due mesi per un anno (6 esportazioni).
Dalla sezione Tipo di file e dimensioni, poi, vai a indicare, rispettivamente, il formato in cui realizzare il file (puoi scegliere fra .zip e .tgz) e la dimensione massima di ciascun file che compone l’archivio (1 GB, 2 GB, 4 GB, 10 GB o 50 GB).
Superato anche questo step, clicca sul pulsante Crea esportazione e il gioco è fatto: dopo qualche istante, dovrebbe essere avviata l’esportazione dei file, che potrebbe durare anche ore o giorni, a seconda dei dati da salvare.
Una volta conclusa la creazione dell’archivio, riceverai un’email contenente il link per il download, se hai scelto di ricevere l’archivio con questa modalità, oppure una notifica relativa all’avvenuto salvataggio dei dati su uno dei tuoi servizi cloud.
Ad ogni modo, puoi controllare lo stato di avanzamento delle tue esportazioni in qualsiasi momento, oltre che visualizzare i link di download ancora validi, visitando questa pagina Web.
Da smartphone e tablet
Per avviare la creazione di un archivio di Google Takeout da smartphone e tablet, fai così: se utilizzi Android e intendi scaricare i file relativi all’account configurato nel sistema, accedi alle Impostazioni, sfiorando l’icona a forma d’ingranaggio situata nella schermata Home del device, recati nella sezione Google e tocca il pulsante Gestisci il tuo Account Google, per visualizzare la pagina di gestione dell’account.
Se, invece, l’account sul quale agire è differente da quello configurato nel sistema Android o utilizzi un iPhone/iPad, apri il browser che sei solito usare per navigare su Internet (ad es. Google Chrome su Android o Safari su iOS/iPadOS) e collegati al sito Web accounts.google.com. Quando richiesto, effettua l’accesso usando le credenziali dell’account Gmail di tuo interesse e, se necessario, porta a termine l’autenticazione a due fattori.
A partire da questo momento, i passaggi sono pressoché identici a quelli già visti in precedenza: fai tap sulla scheda Dati e privacy, scorri quasi fino in fondo la schermata in cui ti trovi, premi poi sulla voce Scarica i tuoi dati situata nel riquadro Scarica o elimina i tuoi dati e procedi con la creazione dell’archivio attenendoti alle istruzioni che ti ho fornito nel capitolo relativo al PC, visto che i passaggi da fare sono alquanto simili.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.