INAD: cos’è e come funziona l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali
Ti piacerebbe ricevere le comunicazioni della Pubblica Amministrazione comodamente sulla tua casella di posta elettronica? Se hai un indirizzo PEC, cioè un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (l’unica avente valore legale, equiparato a quello di una raccomandata con ricevuta di ritorno) puoi riuscirci in maniera semplicissima, semplicemente registrando il tuo recapito presso l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali (INAD). Nato dalla collaborazione fra Agid, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, e Infocamere, la società delle Camere di commercio per l’innovazione digitale, INAD permette di registrare il proprio domicilio digitale (come ad esempio il proprio indirizzo PEC) e ricevere su quest’ultimo tutte le comunicazioni ufficiali da parte della Pubblica Amministrazione.
Dopo aver registrato il proprio domicilio digitale su INAD, tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione con valore legale, ad esempio quelle relative a verbali di sanzioni amministrative, rimborsi fiscali e detrazioni d’imposta, vengono inviate direttamente nella casella di posta indicata dal cittadino, che così potrà ricevere tutto senza ritardi o problemi relativi al mancato recapito, con inoltre il vantaggio di avere immediatamente a sua disposizione la documentazione, senza l’incombenza di spostarsi fisicamente per recuperarla.
Possono eleggere il proprio domicilio digitale e registrarlo su INAD tutte le persone fisiche maggiorenni, i professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi ai sensi della legge n. 4/2013 e gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC. In che modo? Lascia che te lo spieghi: trovi tutto qui sotto. Ti assicuro che è molto semplice, gratuito e che ci vorranno solo pochi minuti del tuo tempo.
Indice
- Domicilio digitale: cos'è
- Come registrare domicilio digitale PEC privati
- INAD: consultazione
- Come acquistare un indirizzo PEC
Domicilio digitale: cos’è
Prima di passare al lato pratico della guida, lascia che ti chiarisca un attimo il concetto di domicilio digitale. Il domicilio digitale non è altro che l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) o “altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato” (come recitano le linee guida ufficiali) che è possibile registrare su INAD per ricevere le comunicazioni della PA con valore legale. Una volta registrati nell’Indice Nazionale dei Domicili Digitali, gli indirizzi diventano anche pubblicamente ricercabili tramite il sito ufficiale del servizio.
Come registrare domicilio digitale PEC privati
Per registrare il tuo domicilio digitale presso l’INAD, collegati al sito domiciliodigitale.gov.it e clicca sul pulsante Accedi che trovi in alto a destra; dunque scegli se eseguire l’accesso tramite SPID, CIE o CNS e segui le istruzioni su schermo per completare il login. Nel caso di SPID, per esempio, dovrai scegliere il tuo Identity Provider (es. Aruba SPID o Namirial), immettere nome utente e password e poi confermare l’accesso tramite app o codice monouso, in base a quanto previsto dal tuo SPID.
In seguito, conferma la presa visione dell’Informativa della Privacy spuntando la casella apposita, premi su Continua, inserisci l’indirizzo email standard presso il quale ricevere eventuali comunicazioni relativa al tuo domicilio digitale (non l’indirizzo PEC che vuoi registrare per ricevere le comunicazioni della PA, attenzione; ad ogni modo potrai modificare successivamente questo recapito andando nella scheda Dati personali) e premi su Conferma.
Adesso devi premere sul pulsante per eleggere il tuo domicilio digitale e compilare il modulo che ti viene proposto con il tuo indirizzo PEC (da inserire due volte) presso cui intendi ricevere le comunicazioni della PA. Fatto questo, premi su Continua due volte di seguito (assicurati di leggere per bene tutte le condizioni d’uso) e conferma la tua richiesta accedendo alla tua casella PEC e cliccando sul pulsante apposito presente nella email che riceverai da parte dell’INAD.
Ti informo che la richiesta di elezione del Domicilio digitale, se non confermata entro cinque giorni, sarà annullata d’ufficio.
Una volta confermata la richiesta, visualizzerai nella tua area personale su INAD lo stato della richiesta (nella scheda Storico delle richieste troverai anche lo storico di tutte le tue richieste) e, dunque, verrai avvisato prontamente di quando la registrazione del tuo indirizzo PEC presso l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali sarà effettivo.
Una volta che la registrazione sarà completata, riceverai le comunicazioni della PA direttamente sul tuo indirizzo di Posta Elettronica Certificata. Comodo, no?
INAD: consultazione
Come accennato nelle battute iniziali di questa guida, una volta registrato presso INAD, il domicilio digitale diviene parte del registro pubblico consultabile presso la scheda Cerca un domicilio del sito.
Inserendo il codice fiscale di una persona, infatti, potrai cercare ed eventualmente risalire al suo indirizzo PEC, se registrato nell’Indice Nazionale dei Domicili Digitali. Dalla medesima pagina è possibile anche verifica lo storico tramite ricerca di codice fiscale, domicilio digitale e data di validità. Comodo, vero?
Come acquistare un indirizzo PEC
Per ricevere le comunicazioni della PA in tempo reale in via telematica, come detto, devi registrare un indirizzo PEC presso uno dei provider abilitati.
Tra questi ti segnalo Aruba, che permette di ottenere per pochi euro all’anno una casella di Posta Elettronica Certificata valida come domicilio digitale con invii illimitati (di fatto al costo di una raccomandata si possono inviare infinite PEC dalla stessa valenza legale), già pronta per l’interoperabilità a livello europeo (conforme agli standard europei) e accessibile non solo da Webmail (quindi direttamente dal browser), ma anche da app per smartphone e tablet (scaricabile da Play Store e HUAWEI AppGallery su Android e da App Store per iPhone/iPad) e qualsiasi client di posta elettronica desktop e mobile (tramite IMAP).
La PEC di Aruba supporta gli standard di sicurezza più elevati, con anche autenticazione a due fattori e possibilità di accedere tramite QR code, inoltre risulta estremamente facile da usare; ad esempio permette di accedere rapidamente alle fatture ricevute e visualizzarle direttamente nella propria casella di posta.
I piani disponibili, adatti a tutte le esigenze, partono da quello PEC STANDARD (5,00 euro + IVA il primo anno e 9,90 euro + IVA/anno per i rinnovi successivi) che comprende 1GB di spazio (con possibilità di acquistare fino a 1GB di spazio aggiuntivo a 5 euro/anno) e consente l’accesso da Webmail, app mobile e client; include Domicilio Digitale, servizio Leggi Fatture, antivirus e antispam. Maggiori info qui.
Per saperne di più, leggia le mie guide su come usare la PEC Aruba e come funziona l’app Aruba PEC.
Se cerchi una soluzione a costo zero, potresti prendere in considerazione anche SpidMail di Namirial, con cui è possibile ottenere una casella PEC completamente gratis in ricezione con 1GB di spazio e senza limiti di tempo. Si paga solo l’invio di PEC: dopo la registrazione si ottengono fino a 3 invii gratis (1 incluso automaticamente all’attivazione e 2 aggiuntivi, in caso di attivazione con lo SPID Namirial), dopodiché è possibile acquistare dei pacchetti di invii con prezzi pari a 1,99 euro + IVA per 1 invio; 7,99 euro + IVA per 5 invii; 11,99 euro + IVA per 10 invii; 19,99 euro + IVA per 20 invii e 29,99 euro + IVA per 50 invii (il pagamento può essere fatto con carta di credito/debito o PayPal).
Da segnalare anche la possibilità di ottenere ulteriori invii gratis tramite l’iniziativa Bonus invito che, per ogni casella attivata tramite il proprio link permette di ottenere 1 invio certificato gratuito. Al netto di questo, c’è il piano SpidMail Full che al costo di 9,90 euro/anno comprende invii certificati senza limiti, 2GB di spazio, assistenza telefonica e la rimozione dei banner pubblicitari.
SpidMail è accessibile da Web (anche da mobile) e si può attivare in pochissimi clic usando lo SPID di qualsiasi provider: ti basta andare sul sito ufficiale, cliccare sul pulsante per attivare gratis e accettare le condizioni d’uso. Devi quindi accedere con lo SPID (se non lo hai ancora, puoi richiedere l’identità SPID gratis con Namirial). Finita la registrazione, potrai usare la tua casella PEC anche come Domicilio Digitale per ricevere le comunicazioni della PA.
Per saperne di più, ti invito a consultare il mio tutorial dedicato e il sito ufficiale di Namirial.
Articolo realizzato in collaborazione con Aruba e Namirial.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.