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Migliori crypto metaverso

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Negli ultimi tempi hai sentito parlare molto di criptovalute, blockchain e metaversi? Beh, non mi meraviglio: questo perché tutto il settore a cui appartengono queste realtà digitali ha avuto una grande espansione che le ha portato sotto le luci della ribalta, attirando sempre più persone a volersi informare al riguardo. Tu sei una di queste.

Per la precisione, ti stai chiedendo quali siano le migliori crypto metaverso che allo stato attuale (in questi settori tutto cambia molto rapidamente, non c'è bisogno che te lo dica io!) sembrano più solide e promettenti. Non ti preoccupare, se le cose stanno così sappi che sono qui proprio per aiutarti a fare un po' di luce sulla questione.

In questo post, infatti, ti parlerò in generale delle crypto usate nei principali metaversi dandoti le nozioni necessarie per comprendere le dinamiche di questo mondo. Le parole che seguiranno, però, non devono essere prese o interpretate come consigli finanziari o incitamento all'investimento. Io mi occupo solo di tecnologia e dunque non mi assumo alcuna responsabilità circa eventuali perdite di denaro a cui potresti andare incontro avventurandoti nel mondo crypto. Chiaro? Bene, allora cominciamo.

Indice

Crypto metaverso: quali sono

VR

Partiamo da questo tema cercando di chiarire un po' la situazione. Tanto per iniziare, con metaverso si intendono quei mondi virtuali che diverse aziende (in primis Meta, alla quale fanno capo Facebook, Instagram e WhatsApp) stanno mettendo in piedi per consentire agli utenti di divertirsi, interagire e lavorare tramite degli avatar da personalizzare, poi, tramite skin, accessori ecc. da acquistare tramite vari sistemi, in primis le criptovalute.

Ogni metaverso si basa su una blockchain, ovvero un network chiuso sul quale vengono scambiate informazioni e crypto tramite blocchi. Questo perché, il sistema delle transazioni interno al gioco si basa sul passaggio delle criptovalute tra i vari wallet, cosa possibile, appunto, solo tramite blockchain.

Insomma, se una persona vorrà inviare del denaro a un'altra in un mondo virtuale, avrà bisogno di farlo tramite la blockchain sulla quale esso si basa; questo comporta il pagamento di determinati costi di transazione, differenti a seconda della chain usata.

Se prendiamo come esempio il metaverso The Sandbox (di cui parleremo tra poco), quest'ultimo ha la sua personale valuta, SAND, per comprare gli appezzamenti di terra interni al suo metaverso occorrerà pagare in Ethereum: questo perché l'intero metaverso di The Sandbox è stato proprio costruito sulla chain Ethereum, ma eventuali biglietti d'ingresso ad attrazioni, servizi, skin, oggetti per avatar e molto altro all'interno del metaverso si pagano in SAND.

Questo potrebbe sembrare un po' complicato (e in parte lo è), specialmente quando vi sono metaversi che hanno più di una valuta corrente al loro interno, ma ci si fa l'abitudine. Per semplificare al massimo le cose: la blockchain è la terra su cui viene costruito questo mondo, il quale sarà sempre connesso a doppia mandata con la struttura su cui si basa. Nota bene, però, le crypto del metaverso sono da considerarsi solo quelle appartenenti allo stesso, quindi una moneta come Ethereum, anche se viene usata in questo contesto non è una valuta digitale che ha a che vedere con i mondi virtuali e il suo prezzo non viene minimamente influenzato da questi fattori.

Le crypto del metaverso, dunque, sono tutte quelle monete che sono connesse a questi mondi virtuali, le quali, generalmente, vengono usate come valuta dentro questi grandi “giochi”, ai quali si accede tramite visori per la realtà virtuale, come ti ho spiegato anche nel mio tutorial dedicato.

Ovviamente esistono altre realtà, come per esempio quelle che funzionano come “quota di partecipazione”, che dà diritto di voto per le decisioni amministrative del metaverso, ma qui si va già un po' fuori tema perché, a conti fatti, non sono utilizzabili in questo mondo virtuale. Quindi, da qui in avanti, parleremo delle principali valute digitali interne ai principali metaversi del momento.

Crypto metaverso Facebook

facebook

Facebook ha fatto un passaggio epocale quando nel 2021 ha cambiato il suo nome in Meta, abbracciando in linea teorica l'ideologia del metaverso. Questo ha fatto grande scalpore, poiché è stato visto come un punto di svolta nel settore che avrebbe sconvolto presente e futuro, ma così non è ancora stato (almeno nel momento in cui scrivo).

La mossa di Facebook è stata un primo passo che non ha ancora portato a svolte concrete in come le persone interagiscono online. Probabilmente gli ingegneri che stanno dietro a questa realtà si stanno spremendo le meningi per dare vita a qualcosa di sensazionale, ma nessuno può saperlo.

A testimonianza di ciò, oggigiorno Facebook non ha lanciato nessuna criptovaluta del metaverso o fatto una qualunque mossa in questo senso (il suo primo esperimento di creare una crypto, Libra, si è arenato nel 2022 dopo anni in cui non è mai riuscito a decollare).

Per esperienza personale, posso dirti che ho visto circolare proprio su Facebook (ironia della sorte), delle pubblicità truffaldine che incitavano all'acquisto della crypto di Meta. Ogni tipo di annuncio come questo è una truffa, quindi stanne alla larga!

Crypto The Sandbox

the sandbox map

The Sandbox è uno dei metaversi che effettivamente ha mostrato qualcosa, in quanto è live un'alpha che permette a chiunque di giocare. Si può tranquillamente scaricare dal loro sito, il quale offre anche una serie di altre funzioni connesse appunto a quello che sarà poi il metaverso. Il suo funzionamento e aspetto è simile a quello di Minecraft, il famoso videogioco a cubetti dove si crea un avatar che può liberamente esplorare un mondo aperto, svolgendo ogni tipo d'attività.

Il mondo di gioco è poi diviso in appezzamenti di terra venduti a privati su OpenSea, un mercato di NFT e Real Estate (immobiliare) del metaverso. Qui i terreni vengono pagati in Ethereum (come spiegato nel primo paragrafo) e, una volta comprati, i proprietari potranno costruirci sopra ciò che vogliono. Quello che colpisce quando si parla di The Sandbox, sono i nomi che si sono mossi per acquistare delle Land (ovvero gli appezzamenti di terreno) in questo mondo virtuale. Troviamo infatti Ubisoft, Binance, Atari e persino Snoop Dog tra aziende e personaggi di spicco.

Questo grande movimento ha generato un rialzo dei prezzi di questi terreni davvero pazzesco, tanto che sono passati dal valere pochi dollari a svariate migliaia solo per dei quadratini di spazio microscopici. Ovviamente la cosa ha impattato positivamente anche sul prezzo della criptovaluta Sand, la quale ha fatto registrare prezzi record.

La grande bolla speculativa (perché e di questo che si trattava), ha poi cominciato a sgonfiarsi quando il settore delle criptovalute è entrato in un mercato ribassista abbastanza pesante. Questo ha spento un po' i riflettori sui vari metaversi e, quindi, anche su The Sandbox.

Quindi è un buon progetto o no? Beh fondamentalmente, essendo in una fase alpha dello sviluppo, è davvero impossibile dirlo con certezza. Le premesse sembrano valide visti gli investitori, ma bisogna essere ben consci che il traguardo è ancora molto lontano. Potrebbero volerci anni prima di vedere la forma finale di The Sandbox, sempre ammesso che il progetto mantenga i binari giusti nel frattempo.

Insomma, come uno dei principali esponenti del metaverso, si basa fin troppo su speculazione e grandi attese, più che su basi concrete. Questo non vuole essere presagio di sventura, ma solo un invito a una paziente calma e a osservare l'evolversi della situazione. Se, ad ogni modo, vuoi sapere come funziona the Sandbox, ho realizzato un tutorial dedicato che puoi consultare per avere le idee più chiare in merito.

Crypto metaverso: previsioni

criptovalute

Come detto in precedenza, le crypto del metaverso sono legate a doppia mandata al settore delle criptovalute in generale, dominato dall'andamento di Bitcoin. In linea di massima ci si può aspettare che inizieranno ad andare meglio quando l'intero settore rivedrà un andamento positivo ma, anche qui, non sono consigli finanziari.

Va però considerata un'ulteriore cosa in questo computo finale, ovvero la capacità dei metaversi di mantenere le promesse e l'attenzione mediatica che hanno avuto a primo impatto. Per essere più chiari, i vari The Sandbox, Decentraland, Star Atlas o chi più ne ha più ne metta, non è affatto detto che siano il futuro che tutti credono.

Ad oggi, non vi sono più che qualche bella promessa, grossi investimenti e qualche versione test spelacchiata che mostrano poco o nulla di quanto sarà nel futuro. A questo va aggiunto il fatto che, la tecnologia per fruire del metaverso, dovrà fare passi da gigante perché per ora è scomoda, costosa e anche troppo poco interattiva per creare uno scenario simile a quello del film “Ready Player One”.

In tutto questo le previsioni sul futuro delle criptovalute del settore, non possono che invitare a una ponderata calma piuttosto che a un'azione frenetica. A tutto questo, poi, va ad aggiungersi un secondo fattore di vitale importanza da considerare: la quantità di progetti fumosi (o direttamente truffaldini) che ci sono in giro.

Se si facesse un conteggio di quanti metaversi, giochi su blockchain o altri titoli legati alle criptovalute sono nati o stati annunciati, allora ci si troverebbe di fronte a numeri da capogiro. Ogni giorno (specialmente nei periodi di bolla speculativa), nasce qualcosa capace di “accalappiare” qualche articolo di giornale e dei soldi dagli investitori. Questo vale per il passato, presente e futuro.

Molto spesso però, tutto questo vociare intorno a un progetto finisce per sgonfiarsi a causa di un team di sviluppo non all'altezza, alla mancanza di risorse o semplicemente alla malafede di chi lo ha lanciato. Le truffe sono il pane quotidiano dei settori dove circolano molti soldi e, in quello delle criptovalute con le sue scarse regolamentazioni, il numero aumenta esponenzialmente.

Andare a buttare i propri risparmi nel progetto di un metaverso strampalato e senza nessuna base, è un errore che può costare davvero carissimo. Se le criptovalute sono un settore volatile e volubile, la nicchia dei mondi virtuali e dei giochi su blockchain la si potrebbe definire come un vero e proprio “campo minato”. Oltre a un paio di nomi di primo piano che, a conti fatti, dovrebbero essere legittimi, si fa davvero fatica a trovare qualcosa di concreto di cui parlare.

Crypto metaverso su Binance

binance

Dopo tutti questi nomi e preamboli, andiamo a vedere le crypto metaverso su cui investire in Binance, uno degli exchange più grandi e importanti al mondo. Anche qui, ripeto che i miei consigli non sono finanziari, ma solo legati alla divulgazione d'informazioni legate alla tecnologia, di cui gli exchange e le relative app fanno parte.

Binance è infatti una piattaforma laddove si possono comprare criptovalute in assoluta semplicità, basta solo registrarsi con i classici dati tramite pagina Web o app per Android e iOS/iPadOS, inviare una foto di un documento d'identità, farsi un selfie e il gioco è fatto. Tramite carta di credito o bonifico SEPA si possono poi inviare soldi al proprio conto online, convertendoli in seguito in valute digitali.

Le funzioni principali di Binance sono la classica compravendita delle 395 monete disponibili (numero che cambia spesso con l'aggiunta di nuovi asset), scambiabili tramite strumenti anche molto avanzati per il trading, i quali permettono d'impostare soglie d'acquisto e di vendita.

Oltre a questo ci sono strumenti derivati quali future, possibilità di operare in leva, acquisti peer-2-peer e altre sezioni che possono portare a ottenere delle rendite passive. Se vuoi sapere come funziona Binance, ti lascio al mio tutorial dedicato per questa piattaforma.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.