Migliori meme coin
Il mondo delle criptovalute è in continua evoluzione e porta con sé un mucchio di nuovi progetti interessanti e, spesso, anche strampalati. Un esempio perfetto di questo sono le meme coin, le quali hanno letteralmente invaso il mercato con progetti senza senso ma che, in alcuni casi, si sono rivelati vere e proprie miniere d'oro.
Ma come capire quali sono le migliori meme coin in circolazione? In questa guida proverò a spiegarti quali sono quelle potenzialmente più interessanti e, vista la nicchia estremamente pericolosa, anche quelle da evitare assolutamente, dato che la maggior parte sono truffe o progetti sconclusionati.
Ci tengo a precisare però che i miei non sono consigli finanziari o incitamenti all'investimento, anzi! Se nel mondo crypto occorre particolare attenzione, quando si parla di meme coin diventa un vero e proprio campo minato e, al netto del potenziale che alcune di queste portano con sé, io ne sconsiglio l'acquisto a priori, senza eccezione.
Indice
Meme coin e truffe
Le meme coin sono un prodotto molto particolare, poiché si basa al 100% sul marketing e sull'avidità di chi le compra. Non hanno una struttura solida alle spalle, ma possono realizzare in alcuni casi (Dogecoin, Shiba Inu, dogwifhat ecc.) guadagni davvero folli.
Questo è il gigantesco problema di questa nicchia. Nascono migliaia di meme coin ogni mese e, di queste, magari una o due riescono ad avere successo. Le altre spariscono nel giro di pochissimo tempo perché non hanno mercato o, molto più spesso, perché sono truffe.
Il fatto che però le persone vedano solo Dogecoin, Shiba Inu e le altre che fanno 1.000x, porta a non considerare le “prove silenziose”, ovvero tutte quelle che defungono in una manciata di giorni. Il problema è che comprare meme coin sperando che facciano “il botto” è un po’ come scommettere alla roulette.
Inoltre non ho ancora parlato della parte peggiore delle meme coin, ovvero le truffe. Ci sono infatti due tipologie di truffe perpetrate quasi quotidianamente nel mondo delle crypto (non solo meme coin), ma che sono particolarmente usate con questo genere di valuta digitale.
- Honey pot — letteralmente “barattolo del miele”, sono truffe dove si mette in commercio una crypto che non è possibile vendere, ma è facilissima da acquistare. In questo modo il prezzo sale verticalmente senza sosta o quasi, tutti credono sia un affare, fino a che il creatore preleva tutta la liquidità e sparisce nel nulla, con il prezzo che va a zero in un secondo.
- Rugpull — un sistema molto più lento e subdolo, che potremmo paragonare a un sanguinamento. Praticamente viene immessa sul mercato una crypto normale, le si fa pubblicità, si attende che tutti la comprino e poi, il creatore che detiene il 50% o più del totale circolante di quella crypto, inizia a vedere a pacchi facendo crollare il prezzo e lucrando sulle spalle di chi ha comprato. Il prezzo di queste crypto sarà sempre affossato dal creatore, che punta solo a vedere.
- Pump and dump — qui i creatori e investitori iniziali gonfiano artificialmente il prezzo per poi vendere in massa.
Quasi tutte le meme coin che non hanno successo, fanno questa fine. Quindi, ha davvero senso comprare una meme coin sapendo quanto scarse siano le tue probabilità di successo? Ovviamente questo lo lascio decidere a te, ma t'invito a prestare attenzione alle prove silenziose.
Meme coin su cui investire
Andiamo a vedere quelle pochissime meme coin su cui investire o che, perlomeno, non essendo truffe (probabilmente) hanno maggiori chance di darti qualche profitto.
Dogecoin
La prima è certamente Dogecoin, ovvero la capostipite di tutte le meme coin. Oggi è una delle crypto più capitalizzate al mondo e, al netto della sua inutilità, ha comunque ottenuto il rispetto degli investitori dimostrandosi un asset che, ciclicamente, ha i suoi onesti momenti di gloria.
Perché comprare Dogecoin? In primis possiamo dire che ha un “testimonial” non ufficiale di grande fama, ovvero Elon Musk. Il fatto che questo eccentrico miliardario spesso parli di Dogecoin su Twitter e ne manipoli il prezzo facendola schizzare verso l'alto è certamente un qualcosa da considerare.
Secondo, essendo una crypto che oggi capitalizza quasi 20 miliardi, la rende un progetto con una potenza fiscale davvero impressionante. Difficile pensare che tutto questo non venga, in qualche modo che ora non posso prevedere, sfruttato in qualche modo.
La sua fama inoltre e il simbolo che rappresenta, dà a questa crypto un valore che nessun'altra meme coin potrà mai avere. Diciamo che Dogecoin è per le meme coin quello che Bitcoin è per tutte le crypto, quindi è lecito pensare che DOGE resterà un fattore fino a che questo mercato dei meme avrà vita.
Shiba Inu
Sebbene Shiba Inu sia nata in modo molto fumoso e con l'alto sospetto iniziale che si trattasse di una truffa, ha poi smentito tutti dimostrando che il progetto aveva legittimità, o che, perlomeno, è riuscito ad acquisirla durante la sua vita.
Questa è una crypto meme che, oltre alla sua immagine, può decantare di aver creato un DeX chiamato ShibaSwap. Ora, senza essere eccessivamente critico, i DeX non sono certo qualcosa che manca nel mondo delle crypto e, a conti fatti, praticamente chiunque può crearne uno.
Almeno per il momento, al netto di essere qualcosa di più di un semplice meme, non è per la sua utilità che suggerirei l'acquisto di Shiba Inu. Quello che però dà un senso alla moneta è il fatto che sia riuscita a superare egregiamente il mercato ribassista del 2022.
Solitamente i progetti che non hanno la fiducia del pubblico e sono puramente speculativi, tendono a sparire nei periodi di crisi. Questo non è successo, anzi! SHIBA ha tenuto botta egregiamente e questo la legittima nel panorama crypto, per quanto questo titolo non valga molto. Inoltre, sebbene lentamente e con utilità altalenante, c'è uno sviluppo di progetti legato a questo universo, quindi può portare a qualcosa in futuro.
Altre meme coin da tenere d'occhio
Non ho intenzione di inserire queste meme coin in un capitolo dedicato, perché non hanno dimostrato nulla. Hanno avuto grandi rialzi di prezzo, ma per quanto ne sappiamo, potrebbe essere stato il proverbiale fuoco di paglia che le porterà a sparire molto presto.
Non hanno superato momenti difficili del mercato e, a conti fatti, non hanno nessuna ragione tangibile per stare lì. Nonostante questo è innegabile che il loro storico di prezzo sia impressionante e, in questa ottica, meritano sicuramente una menzione. Se per le prime due occorre particolare attenzione, però, queste hanno un coefficiente di rischio molto più alto, quindi regolati di conseguenza.
- PEPE — nato dal meme di Pepega, questa crypto ha realizzato un aumento complessivo di prezzo del 22114.83% dal momento dell'ingresso nella classifica di CoinMarketCap. Ha una capitalizzazione di 5 miliardi e uno storico di prezzo che fa ben sperare, ma non è nulla più di un meme.
- WIF — se cerchi le migliori meme coin Solana, lo sguardo va a dogwifhat. Anche qui un nome che ha pochissimo storico alle spalle, eppure ha già realizzato un aumento di prezzo del 1431.39%, raggiungendo una capitalizzazione di oltre 2 miliardi, anche grazie al trend nei primi mesi del 2024 che ha portato grande interesse sulle meme coin su Solana.
- FLOKI — Floki Inu è la meme coin del cane vichingo che è addirittura arrivata ad apparire sulle maglie della squadra di calcio del Napoli. Anche questa meme coin ha superato il mercato ribassista del 2022 e oggi vanta una capitalizzazione di quasi 2 miliardi.
Quali meme coin non comprare
Prima di chiudere, vorrei parlare di quali meme coin non comprare mai, aiutandoti a cogliere i segni che possono preludere a una truffa. Certo, quasi tutte le meme coin hanno questi segnali, infatti ne sconsiglio l'acquisto a priori.
- Prevendite pubbliche — qualunque meme coin o crypto abbia una prevendita pubblica alla quale tutti possono partecipare, vale molto poco. La storia delle prevendite fa leva sul fatto che, molte crypto di alto livello, abbiano avuto prevendite a porte chiuse (sottolineo il termine) e, una volta immesse sul mercato, abbiano poi fatto 100x il primo giorno. Ebbene, queste sono appunto prevendite private, non pubbliche. Investitori con milioni di dollari entrano per primi nel progetto finanziandolo e ottengono le crypto a prezzo di saldo. Le prevendite pubbliche fanno leva sulla speranza che accada lo stesso ma la verità è che, se sono aperte a tutti è perché non valgono nulla o quasi. Queste crypto non faranno mai 100x il primo giorno e, con ogni probabilità, avranno corpose cadute di prezzo appena aperte alla vendita.
- Pubblicità onnipresente — la pubblicità è un qualcosa che, di per sé, non ha nulla di sbagliato. Un progetto per farsi conoscere deve farsi pubblicità in qualche modo, ma se ne deve fare troppa, probabilmente è perché non vale nulla. Se qualcosa è buono, gli investitori arrivano appena “annusano” l'affare. Attento a falsi youtuber con profili da migliaia o centinaia di migliaia di follower che, però, per ogni video, fanno poche centinaia di visualizzazioni. Molto spesso sono tutti follower comprati per far sembrare questa persona attendibile, quando sono solo lì per fare pubblicità. Attento alle celebrità che non hanno nulla a che fare con le crypto ma che, improvvisamente, saltano fuori con sta meme coin mai sentita. Magari anche loro sono stati raggirati nel pubblicizzare qualcosa che non hanno capito o, magari, vogliono riempirsi il portafoglio senza fare troppe domande.
- Rendite assicurate — nulla, nella storia finanziaria dell'umanità, può dare una rendita sicura. Nemmeno i conti deposito o i bond dato che sono correlati ai tassi d'interesse! Questo vuol dire che, se un progetto crypto promette rendite sicure, sta mentendo! Anzi, proprio quando la cosa viene data per sicura è quando ti devi preoccupare. Questo è un segno molto forte di un possibile schema Ponzi, dove si tira dentro nuova gente per pagare quella già arrivata prima. Prima o poi lo schema salta e, gli ultimi arrivati, perdono tutto.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.