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Migliori risoluzioni TV

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Sei in procinto di acquistare una nuova Smart TV, e stai valutando con attenzione le varie caratteristiche dei modelli presi in esame. In particolare, in questo momento sei focalizzato sulla risoluzione, ovvero la quantità di pixel che compongono l'immagine visualizzata e che ne definiscono in larga parte dettaglio e nitidezza.

Hai notato, in effetti, che in commercio è possibile trovare prodotti che riportano valori diversi per quanto riguarda questa specifica caratteristica tecnica: hai quindi bisogno di un piccolo aiuto per capire quali sono le migliori risoluzioni TV e orientare al meglio la tua scelta.

Ebbene, se le cose stanno così, posso sicuramente darti una mano io ad approfondire questo aspetto e a trovare la tipologia di risoluzione che si adatta meglio alle tue abitudini di utilizzo dell'apparecchio, valutando, oltre al numero di pixel, anche alcuni aspetti fondamentali, come la distanza dell'osservatore dal televisore o la tipologia di contenuti che sei solito guardare. Allora, puoi dedicarmi qualche minuto del tuo prezioso tempo? Sì? Ottimo, in tal caso a me non resta che augurarti buona lettura!

Indice

Risoluzioni TV

schermo TV

Per cominciare, credo sia opportuno passare in rassegna le varie risoluzioni TV attualmente disponibili sul mercato, spiegando le caratteristiche e i vantaggi di ciascuna.

  • HD (High Definition) — questa risoluzione, spesso chiamata HD Ready o 720p, è stata uno dei primi standard in alta definizione, e corrisponde al rapporto 1280 x 720 pixel. Fornisce un'immagine chiara e dettagliata rispetto alla vecchia definizione 420p, ormai non più commercializzata. É particolarmente adatta per televisori più piccoli, inferiori ai 32", e per la visualizzazione di contenuti di streaming in presenza di una banda Internet non particolarmente elevata, in quanto la trasmissione con tale qualità video può ridurre i tempi di buffering e migliorare la fluidità della riproduzione su connessioni più lente. Insomma, da prendere in considerazione se si punta in primis al risparmio e a pannelli di dimensioni compatte.
  • Full HD — risoluzione corrispondente al valore di 1920 x 1080 pixel, per la quale, tuttavia, occorre fare una distinzione fra due differenti modalità di visualizzazione dei fotogrammi. La prima, ormai in disuso, è la 1080i (interlacciato), nella quale l'immagine è composta da fotogrammi suddivisi in due campi che vengono visualizzati in sequenza (prima le linee dispari, poi le pari), caratteristica che può causare sfarfallio quando le immagini sono in rapido movimento. Nel 1080p (progressivo), invece, ogni fotogramma è mostrato interamente, rendendo le immagini in movimento più fluide e nitide. Da prendere in considerazione solo se il proprio budget è limitato.
  • 4K UHD — il rapporto di questa risoluzione corrisponde a 3840 x 2160 pixel, quattro volte la risoluzione del Full HD, ed è considerato lo standard per i televisori moderni, in quanto i contenuti di questo tipo sono sempre più facilmente reperibili tramite i vari servizi di streaming, dispositivi esterni collegati alla porta HDMI del televisore, ma anche, seppure in maniera meno marcata, nell'offerta di canali del digitale terrestre (come avviene per Rai 4K). Offre una qualità dell'immagine eccezionale, caratterizzata da dettagli estremamente nitidi e da colori particolarmente vivaci. Come configurazione, la si trova soprattutto in schermi di grandi dimensioni, da 40" in su ed è, attualmente, la scelta migliore che si può fare in termini di rapporto qualità-prezzo. Se vuoi approfondire l'argomento, ho realizzato una guida nella quale illustro diverse soluzioni per vedere video 4K su TV. Se vai alla ricerca dei migliori TV 4K del momento, leggi la mia guida all’acquisto.
  • 8K UHD — risoluzione pari a 7680 x 4320 pixel, quattro volte quella del 4K. Offre un livello di dettaglio elevatissimo, ma è molto raro reperire contenuti idonei. La si trova soprattutto in televisori di grandissime dimensioni e per applicazioni professionali, ma si prevede che, col passare del tempo, sempre più contenuti verranno prodotti in questa risoluzione. Se vai alla ricerca dei migliori TV 8K del momento, leggi la mia guida all’acquisto.

Per completezza di informazioni, devi sapere che esistono anche altre risoluzioni, le quali, però, vengono utilizzate principalmente nella produzione di monitor per computer e smartphone di alta gamma. Si tratta del 1440p (altresì noto come Quad HD o QHD — 2560 x 1440 pixel) e del 2K (pari a 2048 x 1080 pixel), più comune nei cinema digitali.

Come scegliere la migliore risoluzione schermo TV

salotto con divano e televisore

Vediamo, ora, come scegliere la migliore risoluzione schermo TV in base alle informazioni contenute nel precedente capitolo e a una serie di considerazioni aggiuntive che è sempre opportuno fare in previsione dell'acquisto di un nuovo televisore.

Innanzitutto, occorre prendere in considerazione le dimensioni dello schermo, partendo dal presupposto che man mano che queste aumentano, cresce anche la necessità di una maggiore densità di pixel per mantenere una qualità dell'immagine nitida.

Per televisori più piccoli, fino a 32 pollici, la risoluzione HD (720p) o Full HD (1080p) è spesso sufficiente: la differenza tra queste risoluzioni e il 4K potrebbe infatti non risultare particolarmente evidente su schermi di tali dimensioni.

A partire dai 40 e fino a 50-55 pollici, il Full HD può dare risultati accettabili, ma la risoluzione 4K offre sicuramente una qualità dell'immagine superiore, ed è pertanto assolutamente preferibile. Dai 65 pollici in su, invece, la risoluzione 4K (Ultra HD) è altamente raccomandata, ma per esigenze maggiori (e con un adeguato budget) è possibile orientare la scelta anche verso modelli a 8K.

Oltre alle dimensioni, va tenuto conto del rapporto di visualizzazione, inteso come relazione tra la larghezza e l'altezza dello schermo. Quello più diffuso è senza ombra di dubbio il 16:9, molto utilizzato nei televisori moderni, che offre un'immagine più ampia e un'esperienza di visione più cinematografica.

Tuttavia, in commercio è possibile trovare anche apparecchi con rapporti diversi, come il 21:9, adatto alla visualizzazione di film e contenuti video girati in un formato widescreen molto vicino a questo standard. Ad ogni modo, diversi produttori consentono di cambiare formato TV facilmente agendo dalle impostazioni del televisore.

La scelta della migliore risoluzione è strettamente collegata anche alla distanza che l'osservatore è solito tenere rispetto allo schermo. Se, ad esempio, sei orientato a un modello Full HD, considera uno spazio pari a circa 1.5-2.5 volte la dimensione diagonale dello schermo. Per darti un'idea più precisa, un televisore da 50" (circa 127 cm) dovrebbe dunque essere posizionato approssimativamente fra 1,90 e 3,20 metri dal punto di visione.

Se opti per il 4K, invece, otterrai la migliore esperienza di visione collocandolo più vicino, a una distanza compresa fra i 127 e i 190 cm circa: in questo caso, infatti, la diagonale va moltiplicata per un valore compreso fra 1 e 1.5. In sostanza, meno l'immagine è dettagliata, più diventa necessario stare lontani.

Ti raccomando ti prestare particolare attenzione anche alla dotazione tecnologica del televisore che andrai ad acquistare: la presenza dell'HDR (High Dynamic Range), ad esempio, influisce in maniera significativa sulla qualità dell'immagine, anche a risoluzioni più basse.

Se non ne hai mai sentito parlare, si tratta di una tecnologia complementare che interviene in particolare sul range di colori e sul contrasto tra le aree più scure e quelle più luminose dello schermo, conferendo profondità e realismo alle immagini. Ad ogni modo, per sfruttare appieno l'HDR, è consigliabile utilizzare una risoluzione più alta, come il 4K.

Un altro fattore di assoluta rilevanza è quello relativo alla tipologia di contenuti che sei solito visualizzare. Come avrai sicuramente intuito dalla lettura dei precedenti paragrafi, il 4K si presta alla perfezione per la visione di film e pellicole cinematografiche, in particolar modo quelle di più recente realizzazione.

Non a caso, l'offerta dei vari servizi di streaming è spesso orientata al rispetto di questo formato, affinché l'utente possa godere della migliore esperienza visiva possibile. Va comunque detto che, di norma, tali piattaforme sono in grado di rilevare automaticamente la risoluzione dello schermo, grazie ad appositi metadati inviati dal dispositivo di streaming o dal televisore stesso, e di adattare il contenuto al formato appropriato mediante tecnologie di upscaling e downscaling.

Per quanto riguarda lo streaming di contenuti sportivi, devi sapere che molti eventi vengono ancora trasmessi in Full HD, anche se, a tendere, l'offerta di trasmissioni in 4K andrà sicuramente ad aumentare.

Se utilizzi principalmente la TV per guardare partite di calcio in streaming o assistere alla diretta televisiva di competizioni relative ad altre discipline, ti consiglio piuttosto di rivolgere la tua attenzione alla frequenza di aggiornamento del pannello: un alto tasso di refresh, come 120Hz (che però è abbastanza raro sui TV, dove lo standard è ancora 60Hz; per refresh rate più elevati meglio rivolgersi a monitor da gaming), garantisce immagini più fluide e riduce le sfocature generate dalla rapidità dei movimenti.

Hai collegato una console al tuo televisore, e sei interessato anche alle performance visive dei videogiochi? Allora ti raccomando vivamente di scegliere una TV ottimizzata per il gaming o, meglio ancora, un monitor da gaming, in quanto integrano apposite tecnologie in grado di migliorare ulteriormente la fluidità.

Per concludere, se sei alla ricerca di una qualità visiva eccezionale, ti consiglio di prestare attenzione anche alle altre caratteristiche tecniche del televisore, a cominciare dalla tipologia di pannello: sono certo che, in tal senso, la lettura della mia guida dedicata alle migliori tecnologie TV potrà aiutarti a dirimere ogni eventuale ulteriore dubbio.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.