Migliori tecnologie TV
Di recente hai provato a dare un'occhiata ai nuovi televisori disponibili sul mercato e ti sei reso conto di non avere la minima idea del significato di alcune sigle che spesso si trovano nelle schede di presentazione dei prodotti. Sì, hai proprio bisogno di aggiornarti sui passi in avanti effettuati in questo ambito nel corso degli ultimi anni.
Sei dunque giunto fin qui per approfondire le attuali migliori tecnologie TV, così da avere a disposizione quantomeno il quadro generale una volta che ti rechi in negozio per effettuare l'acquisto (o, nel caso di acquisto online, comprendere meglio quanto scritto nell'annuncio). D'altronde, tra questa e quella sigla, effettivamente leggere la scheda tecnica di un dispositivo moderno può non risultare la più semplice delle operazioni per chi non è un esperto o un appassionato.
Posso assicurarti, però, che in realtà è tutto molto più semplice di quanto possa sembrare a prima vista: vedrai infatti che, seguendo le rapide indicazioni presenti di seguito, riuscirai a comprendere in men che non si dica qual è la soluzione più adatta alle tue esigenze. Detto questo, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
Tipologia di pannello
Visto che stai cercando di comprendere quali sono le migliori tecnologie TV, ritengo valga la pena scendere nel dettaglio delle principali tipologie di pannelli presenti sul mercato al giorno d'oggi. In questo modo, puoi comprendere i punti di forza dell'una e dell'altra tecnologia, così da orientarti al meglio tra quanto proposto.
QLED
Nel mercato attuale una sigla a cui si fa spesso riferimento è quella QLED, associata a prodotti relativi principalmente al portfolio della ben nota Samsung (anche se nel corso degli anni è arrivato un accordo coi brand Hisense e TCL). Si tratta di un'evoluzione della tecnologia LED che utilizza una retroilluminazione di tipo Edge o Full Array e soprattutto va ad aggiungere uno strato Quantum Dot per migliorare la qualità visiva.
Al netto di una retroilluminazione basata su microcristalli, la tecnologia riesce a offrire una migliore resa dei colori e una luminosità maggiore, rappresentando una soluzione interessante anche per i contesti più luminosi. Non bisogna insomma farsi portare fuori strada dalla somiglianza del nome con gli OLED, visto che in realtà le differenze non sono di poco conto.
D'altronde, un pannello di questo tipo può garantire anche prestazioni HDR migliori, nonché far mettere da parte questioni quali burn-in e simili, per quanto al giorno d'oggi in realtà non siano più poi così diffuse (grazie a precauzioni prese direttamente dai produttori). Un altro aspetto da tenere in considerazione, inoltre, risiede nelle dimensioni dei televisori, dato che di base la tecnologia QLED permette di spingersi senza troppi problemi verso l'alto in termini di diagonale.
Guardando, invece, a quelli che possono essere dei “punti a sfavore” della tecnologia QLED rispetto a quella OLED, questi ultimi dispongono di neri più profondi, nonché di angoli di visione migliori. Inoltre, i televisori QLED non rappresentano esattamente la migliore delle soluzioni quando si guarda a consumi, tempi di risposta e frequenza di aggiornamento. Potrebbe, insomma, interessarti tenere a mente tutti questi aspetti.
Ne vorresti sapere di più in merito a questa tipologia di pannelli? In questo caso, non posso che consigliarti di consultare il mio approfondimento sui migliori TV QLED, considerando che in quest'ultimo sono sceso nel dettaglio anche di altre questioni che potrebbero tornarti utili in fase di scelta del giusto modello.
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QNED
Nel corso delle tue ricerche relative al “televisore perfetto”, potresti esserti imbattuto anche nella sigla QNED. Ebbene, questo tipo di tecnologia rappresenta un'evoluzione dei TV LED che combina le tecnologie Quantum Dot, NanoCell e Mini-LED.
Per farla breve, si tratta della “risposta” di LG al già approfondito QLED di Samsung. Un pannello di questo tipo mira a offrire colori più brillanti, proponendo al contempo neri profondi e una gamma dinamica estesa. Cosa cambia principalmente rispetto a una soluzione QLED? L'aspetto a cui fare riferimento è quello della retroilluminazione, visto che come già citato in questo caso si punta sulla tecnologia Mini-LED.
Quest'ultima riduce la dimensione del singolo LED per incrementare il numero di diodi e ottenere così dei neri più profondi, un'illuminazione più precisa e colori intensi. Insomma, si fa riferimento a una soluzione interessante, soprattutto se combinata col già approfondito Quantum Dot e con la tecnologia NanoCell (che sfrutta nanocellule per ottenere colori più naturali e angoli di visione maggiori), come avviene in questo caso. Insomma, i pannelli Mini LED offrono una migliore qualità dell’immagine rispetto ai pannelli LCD tradizionali e ai pannelli QLED, ma sono anche mediamente più costosi.
Se ti interessa saperne di più su questa tipologia di soluzioni, fare riferimento, ad esempio, alla mia guida ai migliori TV LG potrebbe fare al caso tuo, in quanto è questo brand a puntare in modo importante sulla tecnologia.
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LG QNED 55'', Serie 80 2024, 55QNED80T6A, Smart TV 4K, Processore α5 G...
OLED
OLED rappresenta l'acronimo di Organic Light Emitting Diode, una tecnologia che non ha bisogno di una retroilluminazione separata (come accade, invece, nei pannelli LED e LCD).
Il motivo è da ricercarsi nel fatto che ogni pixel produce la relativa illuminazione, cosa che consente al pannello di poter spegnere individualmente i pixel per riprodurre il colore nero. Questo si traduce, come puoi ben immaginare, in consumi energetici inferiori e neri assoluti, per una tecnologia che infatti sta prendendo sempre più piede col passare degli anni.
Uno schermo OLED risulta tra l'altro più sottile rispetto ai classici LCD, dato che si vanno comunque a eliminare gli elementi necessari alla retroilluminazione separata. Inoltre, il rapporto di contrasto risulta superiore rispetto alle tecnologie utilizzate in modelli di fascia inferiore. L'altra grande questione riguarda poi gli angoli di visione, dato che un pannello OLED consente usualmente una visione ottimale anche se guardato lateralmente.
C'è, tuttavia, un aspetto da tenere in considerazione. Per via della sua struttura, infatti, un pannello OLED raggiunge picchi di luminosità inferiori rispetto a un comune LCD. Certo, si sta un po' cercando l'ago nel pagliaio e l'utilizzo in ambienti scuri comunque non risente per nulla di questo fattore, ma per precisione ci tengo a farti sapere che c'è chi preferisce utilizzare un pannello LCD in contesti ben illuminati.
Bisogna inoltre soffermarsi rapidamente sulla questione burn-in, tanto discussa dagli appassionati nel corso degli anni. Ebbene, in passato c'era il timore, supportato da evidenze relative a casi realmente accaduti, che riproducendo frequentemente immagini a schermo (ad esempio, il logo di un canale o l'interfaccia di un sistema operativo) l'immagine diventasse persistente, generando un'ombra in grado di rovinare il televisore.
Si tratta di un dibattito tipico relativo al funzionamento dei pannelli OLED, ma va detto che nel corso degli anni la situazione è migliorata e oggi i principali brand integrano tecnologie che permettono di prevenire questo tipo di problema. Si fa insomma riferimento a una questione ormai per certi versi “superata”. Un altro fattore simile, anch'esso ampiamente discusso da anni, riguarda la durata operativa dei pannelli OLED. Si dice, infatti, che non venga comunque garantita la stessa durata di un televisore LCD, ma sono tutte questioni che i produttori stanno riuscendo per certi versi ad aggirare col passare del tempo.
Se stai cercando maggiori indicazioni su questa tipologia di pannello, puoi trovarle nel mio approfondimento sui migliori TV OLED sulla piazza.
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LED
La tecnologia LED è ancora oggi ampiamente diffusa nelle fasce più basse del mercato, ma vale la pena effettuare alcune precisazioni in merito all'utilizzo del termine.
L'aspetto a cui si fa riferimento è più che altro relativo alla retroilluminazione: i LED, infatti, vengono sfruttati in questo contesto (al contrario di quanto avviene, invece, per gli LCD, in cui sono le lampade a fluorescenza a occuparsi della retroilluminazione). Tra i vantaggi che questo garantisce ci sono consumi ridotti e il fatto che questa tipologia di televisori possa risultare più sottile (sempre a confronto degli LCD). Un altro punto di forza importante riguarda poi l'aumento in termini di rapporto di contrasto, relativo alla luminosità di bianco e nero.
I pannelli si possono però distinguere anche per via della disposizione dei diodi. In che modo? Un pannello Edge-Lit ha una disposizione dei diodi su un lato, ma al giorno d'oggi, per avere un'illuminazione migliore, molti televisori presenti in commercio utilizzano una struttura Full-Array. Non a caso, potresti aver sentito fare riferimento al termine full-array local dimming: ciò a cui si fa riferimento è una retroilluminazione che suddivide i LED in zone, in modo da controllare con precisione le parti chiare e scure dell'immagine. Più zone di questo tipo ci sono, maggiore è la qualità dell'immagine. Chiaramente c'è poi anche la questione Mini-LED, che ho già spiegato nel capitolo relativo ai pannelli QNED.
In ogni caso, a livello generale un pannello LED, sempre rispetto ai classici LCD con lampade a fluorescenza, può garantire una luminosità massima superiore, nonché un ciclo vitale più elevato. C'è poi la questione manutenzione: considerando che nel caso dei pannelli LED si tratta di array di elementi, in caso di problemi non serve sostituire tutto ma solo quel che risulta danneggiato.
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Quel che è certo è che la possibilità di scelta, anche in termini di tipologia di pannello, offerta dall'odierno mercato dei televisori non è di poco conto. Tuttavia, ti consiglio di proseguire nella lettura del tutorial per saperne di più in generale su quali fattori puoi tenere in considerazione prima di effettuare l'acquisto.
Altre tipologie di pannello
Certo, oggi a dominare il mercato ci sono televisori QLED, QNED, OLED e LED, ma questo non significa che tu non possa imbatterti in altre tipologie di pannelli di cui puoi conoscere quantomeno i punti di forza e debolezza. Di seguito puoi trovare una rapida lista che potrebbe interessarti approfondire.
- TV curvi: già da tempo alcuni brand stanno tentando di puntare su televisori con pannelli curvi. L'obiettivo è quello di offrire un'esperienza più immersiva e avvolgente allo spettatore, ma va detto che spesso questa tipologia di pannelli ha delle limitazioni in termini di angoli di visione.
- LCD: qualcuno direbbe che “LCD e LED sono molto simili”. In questo caso, però, vengono utilizzate lampade a fluorescenza per la retroilluminazione. Gli LCD tuttavia consumano di più dei LED e usualmente risultano più spessi. Nonostante questo, è bene comprendere che sul mercato ci sono pannelli IPS e VA. Nel primo caso si fa riferimento alla tecnologia In Plane Switching, mentre nel secondo a quella Vertical Alignment: usualmente sono proprio i pannelli VA a offrire una qualità più elevata.
- Plasma: si tratta di una tecnologia che “andava forte” in passato, ma che risulta ormai superata. Il motivo? Consuma troppa energia e scalda in maniera eccessiva. Insomma, oggi è probabilmente meglio evitarla.
Altre caratteristiche tecniche per scegliere un TV
Ovviamente non esiste solo la tecnologia del pannello come fattore in grado di orientare la scelta del giusto modello. Qui sotto riassumo, dunque, ulteriori caratteristiche a cui dal mio punto di vista dovresti prestare particolare attenzione in fase di acquisto.
- Diagonale dello schermo: la diagonale di uno schermo, espressa in pollici, risulta importante anche per comprendere la dimensione fisica del televisore. È bene, insomma, valutare anche questo fattore, basandosi sulla posizione in cui si vuole poi piazzare il prodotto.
- Risoluzione: una risoluzione più elevata migliora indubbiamente la resa dei contenuti visualizzati, motivo per cui puoiti orientare su un modello 4K (3840 x 2160 pixel). Spesso sul mercato si trovano anche pannelli Full HD (1920 x 1080 pixel), che possono andare bene se non hai troppe esigenze, ma oggi meglio evitare invece l'HD Ready (1280 x 720 pixel). Quest'ultimo risulta infatti ormai obsoleto. Cosa dire dell'8K (7680 x 4320 pixel)? I contenuti nativi in questa risoluzione non sono ancora tantissimi, motivo per cui puoi valutare per bene la situazione.
- HDR: la tecnologia High Dynamic Range permette di ottenere delle sfumature di ombre, colori e luci che usualmente i televisori non riescono a visualizzare. Secondo più di qualcuno, si fa riferimento a una delle più grandi innovazioni in questo campo dopo l'arrivo dell'alta definizione.
- Refresh rate: noto anche come frequenza di aggiornamento, si tratta della capacità di riprodurre un determinato numero di fotogrammi al secondo. Per il mercato europeo i valori standard sono 50 Hz, 100 Hz e 200 Hz, anche se alcuni brand utilizzano standard quali 400 Hz, 800 Hz o 1.000Hz per indicare una maggiore fluidità delle immagini (anche se questi valori risultano puramente indicativi, considerando che la resa effettiva si ferma molto prima).
- Numero di ingressi: nel caso in cui tu abbia intenzione di collegare dispositivi esterni al televisore, faresti bene a prendere in considerazione il numero di ingressi HDMI e di porte USB presenti sullo stesso, così da non avere sorprese. Inoltre, se disponi di una console PlayStation 5 o comunque di soluzioni di ultima generazione, potrebbe interessarti approfondire gli standard supportati (magari cercando l'HDMI 2.1).
- Sistema operativo: certo, ormai le funzioni smart sono un po' ovunque. Tuttavia, vale sempre la pena ricordare che non tutti gli Smart TV sono uguali. Sul mercato ci sono infatti dei televisori con funzioni smart limitate, che consentono magari di utilizzare solo alcune applicazioni specifiche. Potrebbe interessarti, insomma, comprendere quale negozio digitale risulta disponibile sul televisore di tuo interesse, così da conoscere meglio anche il livello di espansione in termini di app disponibili.
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Per il resto, se sei alla ricerca di ulteriori indicazioni che potrebbero tornarti utili, ti consiglio caldamente di consultare la mia guida generale relativa ai migliori TV, in cui sono sceso nel dettaglio, per filo e per segno, dei vari aspetti che puoi valutare in uno scenario come questo. Inoltre, se lo ritieni interessante, puoi dare un'occhiata anche al mio approfondimento relativo ai migliori TV 4K, se pensi che quel tipo di risoluzione possa fare al caso tuo (eventualmente puoi approfondire anche i migliori TV 8K).
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.