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Migliori VPN per la Cina

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Hai in programma un viaggio in Cina, e non vedi l’ora di visitare le principali destinazioni di questo meraviglioso Paese dalla storia millenaria, magari documentando le tue giornate sui principali social network. Hai però saputo che il governo cinese applica importanti restrizioni sulla navigazione Internet, motivo per cui molti siti e piattaforme occidentali risultano inaccessibili anche ai turisti: l’unico modo per aggirare i blocchi è, in pratica, quello di dotarsi preventivamente di una VPN (Virtual Private Network), un servizio che permette di accedere alla Rete in modo sicuro e anonimo creando una connessione criptata tra il proprio dispositivo e un server remoto.

Ti sei quindi messo su Internet alla ricerca delle migliori VPN per la Cina, consapevole del fatto che non tutte le piattaforme esistenti sono in grado di “bucare” il Great Firewall (questo il nome del sistema di sicurezza e sorveglianza governativo cinese), capitando infine proprio dalle mie parti. Ebbene, se le cose stanno effettivamente così, sono ben lieto ti poterti aiutare a individuare una soluzione che ti consenta di controllare email, postare sui social, utilizzare i motori di ricerca e quant’altro, mentre ti trovi sul suolo della Repubblica Popolare Cinese.

Prima di cominciare, devo però avvisarti che si tratta di un sistema considerato illegale dal governo locale e, dunque, anche se hai le migliori intenzioni del mondo e di norma il suo utilizzo da parte dei visitatori viene “tollerato”, potresti incappare in controlli, sanzioni e misure di sicurezza di vario genere. Insomma, non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso che farai delle informazioni che sto per riportare e le conseguenze delle tue azioni! Detto ciò, a me non resta che augurarti buona lettura e, soprattutto, buon viaggio!

Indice

Informazioni preliminari

smartphone con scritta VPN

La Cina, come ti ho accennato nell’introduzione, ha uno dei sistemi di censura digitale più avanzati al mondo, denominato Great Firewall, il quale combina il blocco di siti stranieri, il controllo dei contenuti interni e la sorveglianza degli utenti. Questo viene aggiornato costantemente appositamente per superare le funzioni di offuscamento e camuffamento applicate dai provider che erogano servizi VPN.

Ciò vuol dire, in sostanza, che nessun provider può garantire il funzionamento del servizio quando ci si trova nel territorio cinese: la VPN prescelta potrebbe inizialmente funzionare, per poi venire bloccata per un certo lasso di tempo, e ricominciare nuovamente a essere attiva in un momento successivo grazie a eventuali “workaround” messi in atto dagli sviluppatori per aggirare, almeno temporaneamente, le limitazioni.

L’offuscamento è una tecnica utilizzata per nascondere il traffico di rete, in modo da renderlo meno riconoscibile e ingannare i firewall. Il camuffamento, invece, serve a farlo diventare simile ad altro traffico specifico, considerato però legittimo nel Paese in cui si trova. La combinazione di questi protocolli (come avviene nei servizi che ti proporrò a breve) e la varietà delle soluzioni offerte gioca un ruolo fondamentale nella scelta della piattaforma da utilizzare.

Oltre a queste caratteristiche, è importante prendere in considerazione altri fattori nella scelta delle VPN per viaggio Cina: la disponibilità della modalità No Borders, ad esempio, che rileva sùbito la presenza sul territorio cinese e consiglia automaticamente dei server che risultano funzionanti, può fare la differenza. Va poi attivato prima di andare in Cina l’offuscamento del traffico, disponibile su tutti i principali servizi VPN.

La funzione Kill Switch, invece, permette di scollegare immediatamente i dispositivi da Internet senza perdere la protezione nel caso in cui la rete dovesse cessare di funzionare, mentre la protezione da DNS Leak impedisce che le richieste DNS (Domain Name System – il sistema che si occupa di tradurre i nomi dei siti Web negli indirizzi IP corrispondenti) passino attraverso server cinesi, rivelando l’attività.

Ultimo, ma non per importanza, assicurati che il servizio applichi una rigida politica no-log, la quale garantisce che nessuna attività dell’utente venga registrata o conservata, possibilmente verificata e certificata da audit indipendenti.

Qualunque sia il provider scelto, ti raccomando di scaricare e aprire l’app VPN prima della partenza, dato che non ti sarà possibile farlo una volta giunto sul posto, attivando anche le funzionalità di cui ti ho appena parlato, ove disponibili. Inoltre, ti suggerisco di scegliere un server che sia geograficamente vicino alla Cina, al fine di migliorare la velocità di connessione.

Valuta anche l’ipotesi di attivare almeno due abbonamenti distinti, di cui uno di backup, da utilizzare durante il periodo di soggiorno. È un piccolo investimento che, però, garantisce una maggiore continuità del servizio.

Migliori VPN per la Cina a pagamento

Per cominciare, ti parlerò di quelle che a mio avviso rappresentano le migliori VPN per la Cina a pagamento. La sottoscrizione di uno o più piani presso questi provider selezionati garantisce, infatti, la possibilità di avvalersi di una eccellente combinazione delle varie funzionalità di sicurezza di cui ti ho parlato nel capitolo precedente, nonché di una migliore copertura globale a livello di server.

Surfshark

logo Surfshark

Una delle migliori soluzioni alle quali puoi ricorrere per navigare su Internet in Cina è indubbiamente Surfshark. Oltre a essere particolarmente economico (prevede costi a partire da 2,19 euro al mese per il piano annuale, con garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni), è uno dei servizi per i quali si registra un funzionamento più costante e stabile sul territorio cinese.

Per cominciare, usa server offuscati, che fanno sembrare il traffico VPN come normale traffico HTTPS, condizione che aiuta a evitare il rilevamento da parte dei firewall governativi. Inoltre, supporta i protocolli WireGuard, OpenVPN e IKEv2, che possono essere alternati qualora uno di questi venga bloccato.

A tal proposito, ti segnalo la possibilità, in caso di problemi nell’utilizzo dell’app Surfshark sul suolo cinese, di connettersi manualmente tramite il client WireGuard, come suggerito dal provider stesso in questo articolo pubblicato sul suo sito ufficiale.

Altre caratteristiche salienti che possono tornare utili per bypassare i controlli sono la modalità NoBorders, che rileva restrizioni di rete sul territorio e attiva automaticamente la connessione verso specifici server (può vantarne più di 3.200 in oltre 100 Paesi) e la funzione Kill Switch.

Ti interesserà sapere anche che un solo abbonamento a Surfshark funziona contemporaneamente su più device: oltre ai PC Windows e Mac, smartphone e tablet Android, iPhone e iPad, è possibile avvalersene su apparecchi che non supportano nativamente la connessione VPN, come Smart TV, console e vari dispositivi multimediali (Apple TV, Amazon Fire TV Stick e così via).

Il provider, inoltre, applica una politica no-log che non traccia e monitora ciò che fai online, e offre assistenza clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7 tramite live chat o e-mail. Per attivare il servizio collegati a questa pagina del sito di Surfshark, fai clic sul bottone Scarica Surfshark VPN e selezione il piano che fa per te. Se vuoi prima approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere questa mia recensione sul servizio.

NordVPN

logo Nordvpn

Se ti stai chiedendo quale VPN per la Cina è possibile utilizzare in maniera semplice, sicura ed efficace, allora ti raccomando di prendere in considerazione anche NordVPN, uno dei più noti provider del settore, il quale si avvale di diversi protocolli idonei allo scopo: in particolare ti consiglio NordLynx (basato su WireGuard, particolarmente veloce e affidabile e in grado di rendere più accessibile il servizio anche in Paesi che prevedono restrizioni nella navigazione a Internet), NordWhisper, OpenVPN con offuscamento e IKEv2/IPSec.

Inoltre, offre la protezione aggiuntiva Threat Protection Pro (la quale salvaguarda i dispositivi da attacchi informatici) e permette di attivare la funzione Kill Switch per proteggere i dati in caso di disconnessione.

NordVPN prevede oltre 7.000 server situati in 59 nazioni, consentendo così di selezionare quello più vicino al fine di ottimizzare la velocità di connessione. Oltre a fare riferimento al mio tutorial su come usare NordVPN, dove troverai tutte le procedure base per l’utilizzo sui vari dispositivi compatibili, ti raccomando di leggere gli articoli relativi alle configurazioni manuali disponibili nella sezione del suo sito ufficiale dedicata alla connessione da Paesi con restrizioni.

Per quanto riguarda i prezzi, si parte dal piano Standard con soluzione biennale che costa 3,39 euro/mese con 6 mesi gratis aggiuntivi e garanzia di rimborso di 30 giorni. Nei piani più completi è compreso anche il password manager NordPass, il quale permette di salvare in un unico posto tutte le password, i dati delle carte di credito e tanto altro, sincronizzandoli su vari device.

L’attivazione di NordVPN può essere effettuata da questa pagina del suo sito ufficiale, pigiando il pulsante Acquista ora e seguendo la semplice procedura di checkout. Leggi la mia recensione su NordVPN se vuoi approfondire i vari punti finora affrontati.

Express VPN

home page sito express vpn

Express VPN è senza ombra di dubbio una delle migliori VPN per la Cina, particolarmente apprezzata dai suoi utenti per la rapida capacità di adattarsi ai blocchi e agli aggiornamenti del Great Firewall. In particolare, il sistema implementa automaticamente il camuffamento del traffico sui suoi server, soluzione che facilita ancora di più l’utilizzo e la configurazione del servizio.

Il provider in questione ha sviluppato un proprio protocollo, denominato Lightway, più veloce, sicuro e leggero (consuma meno batteria su dispositivi mobil) di OpenVPN. Permette comunque di passare a quest’ultimo in caso di malfunzionamento o instabilità.

Tra le funzioni di maggiore interesse che possono tornare utili in Cina ti segnalo anche il Kill Switch, chiamato in questo caso Network Lock, e lo Split Tunneling, grazie al quale puoi scegliere quali applicazioni utilizzare in VPN e quali no.

Express VPN può vantare server in ben 105 paesi, molti dei quali vicini alla Cina e in grado, dunque, di offre connessioni più rapide. È particolarmente versatile, dato che supporta più tipologie di dispostivi, inclusi PC Windows, Mac e Linux, iPhone/iPad e smartphone e tablet Android per quanto riguarda il versante mobile, ma anche router, Smart TV, console e dispositivi di streaming. Permette altresì di collegarne 8 contemporaneamente.

La sua politica no-log è certificata da audit indipendenti, a garanzia dell’assenza di tracciamento delle attività online effettuate sui suoi sistemi. Ogni piano include la funzione Threat Manager per bloccare i tracker, e offre supporto 24/7 con chat dal vivo per risolvere in tempo reale eventuali problemi.

Se sei interessato all’attivazione, collegati a questa pagina del sito ufficiale di Express VPN e premi il pulsante Scegli ExpressVPN ivi presente, quindi seleziona il piano di tuo interesse, considerando che quello biennale ha il rimborso garantito entro 30 giorni, e procedi al checkout.

PrivadoVPN

logo Privadovpn

Come ulteriore soluzione puoi anche scegliere PrivadoVPN, altro servizio di punta che offre la possibilità di abilitare l’offuscamento sul protocollo OpenVPN, progettato per mascherare il traffico e aggirare la censura.

Inoltre, prevede la possibilità di avvalersi di un proxy SOCKS5, sistema in grado di instradare il traffico Internet attraverso un server remoto, nascondendo l’indirizzo IP reale. Questo, combinato alla VPN, può aiutare sia a migliorare la velocità, sia ad accedere a contenuti censurati geograficamente da qualsiasi luogo del mondo.

La relativa app è compatibile con una vasta gamma di dispositivi e sistemi operativi, come PC Windows, Mac, smartphone e tablet Android, iPhone e iPad, Fire TV Stick/Cube, Smart TV Android e Apple TV. Di base può anche essere utilizzato gratuitamente entro il limite di 10GB di traffico.

I piani a pagamento, comunque, sono molto convenienti, soprattutto se si tratta di pacchetti annuali: quello da 12 mesi, ad esempio, costa 20 euro (circa 1,33 euro/mese) e aggiunge ulteriori 3 mesi gratis con garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni. È poi possibile selezionare anche l’antivirus al costo di 1,99 euro al mese in fase di sottoscrizione. Maggiori info qui.

Tutti gli abbonamenti offrono dati illimitati con collegamenti ai server di 66 città, 10 connessioni simultanee, supporto per lo streaming, dispositivi illimitati, zero log, prevenzione delle minacce e parental control. Se le premesse ti allettano, ti raccomando di leggere la mia guida su come funziona PrivadoVPN, dove troverai maggiori informazioni sull’installazione del client e sul suo utilizzo.

Migliori VPN gratis per la Cina

scritta VPN

In rete puoi trovare molti servizi di Virtual Private Network fruibili gratuitamente, ma devi considerare che questi spesso soffrono di limitazioni significative, come velocità ridotta o la disponibilità di pochi server, spesso troppo remoti per garantire una stabilità sufficiente.

Anche le migliori VPN gratis per la Cina vengono intercettate facilmente dalle autorità locali e smettono presto di funzionare, in quanto spesso i relativi provider non integrano infrastrutture di offuscamento efficienti.

D’altra parte, rimanere al passo del Great Firewall e fornire una connettività sicura e stabile per i cittadini che decidono di viaggiare nel territorio cinese richiede sforzi economici importanti da parte delle aziende che erogano questa tipologia di servizio in maniera professionale.

Per un uso serio, più affidabile e continuativo (benché, per il discorso fatto nel capitolo preliminare, nessuno possa effettivamente garantire il funzionamento al 100% in Cina), dunque, una VPN a pagamento rappresenta sicuramente la scelta migliore. Molte di quelle di cui ti ho parlato in precedenza, d’altra parte, offrono una garanzia soddisfatti o rimborsati che spesso copre un periodo più che sufficiente per una lunga vacanza.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.