Nuova TV digitale: come funziona il passaggio al digitale terrestre DVB-T2
Dopo lo storico switch-off terminato nel 2012, con il quale abbiamo detto addio alle trasmissioni TV analogiche per passare a quelle del digitale terrestre, ci apprestiamo a vivere un altro grande cambiamento: quello legato al passaggio alla nuova TV digitale e allo standard DVB-T2 HEVC che ci permetterà di avere una qualità video e audio ancora migliore, canali in alta definizione e contenuti fino alla risoluzione 4K; il tutto con un minor inquinamento elettromagnetico, senza rinunciare a nessuno dei canali attualmente disponibili e agevolando la diffusione di un'importante tecnologia come quella delle reti mobili 5G.
Come accaduto anche per lo switch-off precedente, però, per accedere ai contenuti trasmessi tramite i nuovi standard bisognerà avere un televisore o un decoder compatibili. Come dici? Eri al corrente della cosa ma, non essendo particolarmente ferrato in ambito tecnologico, non sai come verificare se il tuo televisore è compatibile con il digitale terrestre DVB-T2? Vorresti avere qualche informazione in più sui tempi dello switch-off e su come funziona il passaggio al digitale terrestre DVB-T2? Niente panico, sono qui proprio per aiutarti in tal senso.
Nelle prossime righe ti parlerò in dettaglio dei nuovi standard per la TV digitale (anche per quel che concerne la TV satellitare), dei passaggi e delle tempistiche previsti per lo switch-off e, infine, ti guiderò nella verifica delle caratteristiche del tuo TV e nell'eventuale acquisto di un nuovo televisore o decoder compatibile, indicandoti anche come avvalerti dei Bonus messi a disposizione dal Governo italiano. A supporto di questa mia guida anche l'iniziativa Nuova TV Digitale creata del MiSE (Ministero per lo Sviluppo Economico) con lo scopo di aiutare i cittadini a comprendere e compiere con successo il passaggio ai nuovi standard della TV digitale: troverai diversi link interessanti a tal proposito nel corso del tutorial. Buona lettura!
Indice
- Come funziona la nuova TV digitale
- Nuova TV digitale: da quando?
- Come verificare se la TV va cambiata
- Come effettuare il passaggio alla nuova TV digitale
- Per maggiori informazioni
Come funziona la nuova TV digitale
Prima di affrontare la parte più pratica del discorso scoprendo quando e come passare alla nuova TV digitale, lasciami chiarire come funziona tecnicamente questo nuovo standard e perché si è reso necessario il passaggio.
Ebbene, la tecnologia alla base della nuova TV digitale terrestre è il DVB-T2 (che sta per Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) che fa uso della codifica HEVC Main10 (High Efficiency Video Coding) per la trasmissione dei contenuti. Per essere “al passo” e poter accedere alle trasmissioni del nuovo digitale terrestre, dunque, il proprio televisore o il proprio decoder deve essere compatibile sia con il DVB-T2 che con il codec HEVC Main10. Non è necessario, invece, cambiare antenna.
Si tratta di un'evoluzione diretta dalla tecnologia DVB-T usata finora e adottata dopo il passaggio dall'analogico al digitale terrestre avvenuto tra il 2008 e il 2012. Ma quali sono i vantaggi di questa tecnologia e perché si è resa necessaria la sua adozione? Te lo spiego immediatamente.
Il DVB-T2 è più efficiente nella gestione della banda; pertanto, senza scendere troppo in tecnicismi, possiamo dire che consente di avere un minore inquinamento elettromagnetico (la trasmissione del segnale avviene a una potenza più bassa), mentre il passaggio dall'attuale formato video MPEG-2 a quello MPEG-4 e, infine, a quello con codifica HEVC Main10 consente di avere una migliore qualità audio e video nelle trasmissioni (con contenuti fino alla risoluzione 4K).
Insomma, si usa meno banda, si inquina di meno e si vedono meglio i canali (il cui numero non sarà tagliato). A parte l'indiscutibile vantaggio in termini tecnologici, però, il passaggio alla nuova TV digitale si è reso necessario anche perché la Comunità Europea ha disposto la cessione della banda 700 MHz (694-790 MHz) alla telefonia mobile, e più in particolare alla rete 5G, la cui adozione dovrebbe essere sempre più ampia nei prossimi anni.
Guardando oltre il digitale terrestre, il concetto di nuova TV digitale riguarda anche il satellite, dove lo standard DVB-S2 (Digital Video Broadcasting Satellite 2) consentirà trasmissioni in HD e 4K: i canali in definizione standard spariranno e l'attuale codifica MPEG-2 ancora usata da alcuni canali verrà definitivamente soppiantata dalla più efficiente codifica MPEG-4 (o superiori).
Al momento del passaggio al DVB-S2, per continuare a guardare i canali Rai e Mediaset sul satellite bisognerà utilizzare una CAM certificata tivùsat (gratuita).
Nuova TV digitale: da quando?
A questo punto viene naturale chiedersi quando avverrà il passaggio alla nuova TV digitale. Ebbene, la transizione verso questa nuova tecnologia è stata programmata per essere graduale e comoda per tutti i cittadini.
A ottobre 2021 è partita la dismissione su base volontaria della codifica MPEG-2 a favore di quella MPEG-4 su standard DVB-T, quindi si continua a usare il “vecchio” standard digitale terrestre DVB-T ma si passa a un nuovo formato di video in alta definizione, che richiede l'uso di TV o decoder dotati di supporto ai canali HD. Niente panico però: coloro che già oggi visualizzano i canali in alta definizione (es. Rai 1 HD, Rai 2 HD, Canale 5 HD ecc.) non hanno bisogno di sostituire il proprio apparato in questa fase di transizione. Se hai bisogno di una mano per vedere i canali in HD sul digitale terrestre puoi dare un'occhiata al mio tutorial sul tema.
Il 15 novembre 2021 è inoltre partito il processo di re-farming, cioè la riassegnazione dei diritti d'uso della banda di frequenza 700 MHz che, come detto in precedenza, sarà destinata agli operatori di telefonia mobile per lo sviluppo della tecnologia 5G: le emittenti TV del digitale terrestre verranno riposizionate sulla banda sub700. Tale processo avverrà per area geografica.
Ma tutto questo cosa comporta per gli utenti? Semplice: che bisogna effettuare una nuova sintonizzazione dei canali sul televisore o sul decoder usato attualmente per ricevere il digitale terrestre. Se non sai come riuscirci, dai un'occhiata alla mia guida su come sintonizzare i canali del digitale terrestre e al video tutorial disponibile sul sito della Nuova TV Digitale.
Quando verrà infine attivato lo standard DVBT-2 a livello nazionale e per continuare a vedere tutta l'offerta televisiva sarà necessario dotarsi di TV o decoder compatibili con DVB-T2 e HEVC Main10. Avverrà così il famoso switch-off definitivo alla nuova TV digitale (che non ha ancora una data certa). I primi canali Rai passati al DVB-T2 il 28 agosto 2024. Maggiori info qui.
Insomma, il tempo stringe e non bisogna farsi trovare impreparati all'appuntamento, ma per fortuna ci sono diverse agevolazioni che consentono di acquistare televisori e decoder compatibili con il nuovo digitale terrestre usufruendo di interessanti bonus. Per saperne di più, continua a leggere.
Come verificare se la TV va cambiata
Non sai se il tuo televisore è compatibile con la nuova TV digitale? Nessun problema, ti spiego sùbito come effettuare questa verifica.
Per quanto riguarda il nuovo digitale terrestre, la prima fase di passaggio è quella che vede la transizione delle trasmissioni dal formato MPEG-2 a quello MPEG-4 (come spiegato anche prima). Per verificare se il tuo televisore o decoder è compatibile con i canali disponibili in questa fase (in cui si usa ancora il vecchio standard DVB-T prima del passaggio al nuovo standard DVB-T2 con codifica HEVC Main10, programmato per gennaio 2023) sintonizzati su un canale HD come, esempio, Rai Uno HD (501), Canale 5 HD (505) o La7 HD (507): se ne vedi almeno uno, la tua TV o il tuo decoder sono in grado di supportare la codifica MPEG-4 e dunque non hai bisogno di fare nulla. Altrimenti prova a effettuare una nuova sintonizzazione dei canali e a ripetere l'operazione: se nemmeno in questo modo riesci a vedere i canali in HD, devi cambiare TV o acquistare un decoder compatibile con la nuova TV digitale.
Per verificare, invece, la compatibilità del tuo televisore o decoder con il digitale terrestre DVB-T2 (quello che andrà in vigore da gennaio 2023), controlla se nella scheda tecnica del dispositivo è presente l'indicazione DVB-T2 HEVC Main10: in caso affermativo, non avrai problemi a ricevere i canali dopo lo switch-off del 2023.
Altra prova che puoi fare è quella di sintonizzarti sui canali di test 100 e 200: se compare la scritta Test HEVC Main10, il tuo apparato è compatibile con la nuova TV digitale. In caso contrario, prova a effettuare una nuova sintonizzazione dei canali e a ripetere l'operazione: se neanche così riesci a vedere la scritta relativa al superamento del test, devi cambiare TV o decoder.
Per maggiori informazioni su quanto appena spiegato, ti invito a consultare il mio tutorial su come vedere se la TV è DVB-T2 e questa pagina del sito Nuova TV Digitale del MiSE.
Per quanto concerne, invece, il nuovo standard di trasmissione satellitare DVB-S2, lo switch-off è iniziato a fine novembre 2020 (con l'abbandono graduale dei canali in MPEG-2) e la sua fine è fissata entro il 2021. Gli utenti dovranno solo verificare che il proprio TV o decoder supportino il formato HD. In sostanza soltanto coloro che possiedono un TV o un decoder con formato SD dovranno sostituire il proprio apparato per continuare a visualizzare i canali (che con il passaggio al nuovo standard saranno solo in HD).
Come effettuare il passaggio alla nuova TV digitale
Se dai test menzionati poc'anzi è emerso che il tuo attuale apparato non è in grado di ricevere le trasmissioni della nuova TV digitale, devi aggiornarlo.
Per effettuare il passaggio alla nuova TV digitale devi dunque acquistare una TV compatibile con il DVB-T2 e con la codifica HEVC Main10: lo sono, per legge, tutti i televisori in commercio in Italia dal 22 dicembre 2018, sia nei negozi fisici, sia online. Non è invece necessario cambiare antenna. Se ti serve qualche consiglio al riguardo, puoi dare un'occhiata alla mia guida all'acquisto sui migliori TV.
Se non hai intenzione di cambiare TV, puoi anche acquistare un decoder esterno compatibile con DVB-T2 e HEVC Main10 e collegare quest'ultimo al televisore (tramite cavo HDMI o SCART) e al cavo d'antenna. Una volta stabilito il collegamento, ti basterà poi impostare la TV sulla sorgente alla quale hai connesso il decoder (es. HDMI1), effettuare la sintonizzazione dei canali su quest'ultimo e potrai così goderti tutte le trasmissioni del nuovo digitale terrestre. Se ti servono consigli al riguardo, puoi dare un'occhiata alla mia guida all'acquisto sui migliori decoder digitale terrestre.
Per quanto concerne la TV satellitare, come già detto prima, solo coloro che possiedono un TV o un decoder che supporta unicamente i contenuti SD dovranno sostituire il proprio apparato per continuare a visualizzare i canali e adeguarsi al nuovo standard di trasmissione DVB-S2. Se vuoi, puoi dare un'occhiata ai modelli più interessanti del momento consultando la mia guida all'acquisto sui decoder satellitari.
Per l'acquisto di TV e decoder compatibili con la nuova TV digitale si può usufruire del Bonus TV — Decoder e del Bonus rottamazione TV previsti dal MiSE: trovi maggiori dettagli qui di seguito.
Per maggiori informazioni
A questo punto dovresti avere le idee abbastanza chiare su come funziona la nuova TV digitale. In ogni caso, se hai bisogno di ulteriore aiuto o cerchi informazioni più approfondite sul passaggio al DVB-T2 e/o al DVB-S2, puoi consultare il sito Nuova TV Digitale del MiSE, all'interno del quale puoi trovare tutto spiegato fin nei minimi dettagli: come funzionano le nuove tecnologie della TV digitale, quando e come avverrà il passaggio, cosa serve per ricevere le trasmissioni, come usufruire dei bonus statali e molto altro ancora.
Inoltre, puoi contattare il numero WhatsApp 3401206348 o il call center al numero 06.87.800.262 e consultare i canali social della Nuova TV Digitale su Facebook e Instagram.
Articolo realizzato in collaborazione con Nuova TV Digitale.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.