Perché RaiPlay si blocca
Sei estremamente affezionato al servizio RaiPlay, che usi solitamente per guardare le dirette dei tuoi canali preferiti anche quando non sei davanti al televisore, oltre che per rivedere, quando ti è possibile, i programmi che non sei riuscito a beccare in diretta. Da qualche tempo, però, stai riscontrando continui blocchi durante la riproduzione dei contenuti, ai quali non riesci apparentemente a trovare una spiegazione: senza perderti d'animo, hai subito cercato su Internet notizie sul perché RaiPlay si blocca, ed è così che sei capitato tra le pagine del mio sito Web.
Come dici? È esattamente la situazione in cui ti trovi? In tal caso, sappi che ti trovi nel posto giusto, al momento giusto! Nelle battute successive di questo tutorial, infatti, ti illustrerò quali sono le più frequenti cause dei blocchi durante la visione dei contenuti su RaiPlay e ti spiegherò, con parole semplici, come porvi rimedio.
Dunque, senza attendere oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull'argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, avrai acquisito le competenze necessarie per risolvere il fastidioso problema che ti si è presentato. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!
Indice
Perché RaiPlay si blocca sempre: cause
Come certamente saprai, RaiPlay è un servizio fruibile dalle più usate e diffuse categorie di dispositivi (computer, smartphone, tablet, Smart TV, dispositivi HDMI connessi e addirittura console) e che basa il suo funzionamento interamente su Internet. Dunque, la stragrande maggioranza dei blocchi riscontrati durante la visione dei contenuti del portale è causata da malfunzionamenti o problemi sulla connessione: come scoprirai tra non molto, è possibile che la banda offerta dal tuo fornitore di servizi sia insufficiente, che la configurazione attiva sulla tua rete non sia ottimizzata per lo streaming o che, ancora, il provider Internet blocchi l'eccessivo uso della banda a disposizione per lo streaming di contenuti.
Nelle battute successive di questa mia guida, ti indicherò come porre rimedio alle summenzionate problematiche; chiaramente, prima di fare qualsiasi cosa, assicurati che i blocchi di RaiPlay non siano riconducibili alla presenza di virus, malware, toolbar o altri elementi che possano rallentare il browser, le app o l'intero sistema operativo; a tal riguardo, potrebbero tornarti utili le mie guide su come velocizzare il computer e come velocizzare il cellulare, nelle quali ti ho elencato una serie di strategie utili a tenere in buona salute anche i dispositivi meno recenti.
Perché RaiPlay si blocca: consigli utili
Chiarite quelle che sono le cause dei potenziali blocchi del servizio RaiPlay, vediamo insieme quali sono le migliori soluzioni da applicare, per porre rimedio alla cosa.
Controllare la connessione a Internet
Ti stai chiedendo perché RaiPlay si blocca su Smart TV e su tutti gli altri dispositivi dai quali ne fai uso? Ebbene, il problema è quasi sempre da ricercarsi nella qualità della connessione a Internet. Devi sapere, infatti, che RaiPlay — e in generale tutti gli altri servizi che prevedono lo streaming continuo di flussi audio e video — richiedono una quantità di banda in download relativamente alta, che varia dai 6-7 Mbps per lo streaming a bassa definizione, fino a superare i 20 Mbps per la riproduzione dei contenuti ad alta qualità.
Chiaramente, questi ultimi parametri fanno riferimento alla velocità effettiva della linea, cioè a quella rilevata dal tuo dispositivo nel momento in cui lo utilizzi, e non alla velocità nominale che ti è stata comunicata dal fornitore di servizi Internet all'atto dell'attivazione del servizio. In altre parole, anche se disponi di un contratto che prevede la connessione in fibra misto rame fino a 100 Mbps, lo streaming continuerà a bloccarsi se, nel momento in cui utilizzi il servizio RaiPlay, la velocità che riesci a ottenere agendo dal tuo device è inferiore a quella menzionata poc'anzi.
Per rilevare l'effettivo valore di download ottenibile dallo smartphone, dal tablet, dal computer o dal televisore mediante il quale utilizzi RaiPlay, prova a eseguire uno speed test sulla tua connessione, usando il browser “a bordo” del device: apri quest'ultimo programma o app, digita l'indirizzo https://www.speedtest.net e, a caricamento completato, premi sul pulsante Vai posto al centro dello schermo. Pazienta poi qualche istante affinché venga eseguito il test della connessione e dai un'occhiata al valore corrispondente in upload, che è quello effettivo ottenibile dal tuo collegamento.
Se si tratta di un valore molto basso (o, quantomeno, inferiore ai 7 Mbps) ma la tua connessione prevede da contratto velocità molto più alte, prova a migliorarne la qualità interrompendo o limitando eventuali download in essere su altri apparecchi connessi alla rete, avvicinandoti al router (laddove stessi usando una connessione Wi-Fi) o, ancora, collegando il tuo dispositivo al modem tramite cavo Ethernet, se ti è possibile.
Dopo aver apportato i miglioramenti di cui sopra, prova a ripetere lo speed test dallo stesso dispositivo, verifica che vi sia stato un effettivo miglioramento per il valore di download e prova nuovamente a usare RaiPlay; se hai bisogno di qualche consiglio in più su come velocizzare Internet al massimo, ti invito a prendere visione della guida d'approfondimento che ho dedicato al tema.
Diminuire la qualità video
Altro piccolo accorgimento che puoi tentare di prendere per migliorare la qualità dello streaming su RaiPlay, evitando che la riproduzione video si blocchi di continuo, consiste nell'abbassare la risoluzione dei contenuti riprodotti, in modo tale da “occupare” meno banda. Certo, la qualità delle immagini (e talvolta dell'audio) potrebbe risentirne, tuttavia otterresti certamente uno streaming più fluido e meno soggetto a blocchi di vario tipo.
Per riuscire nel tuo intento, avvia un contenuto in riproduzione su RaiPlay, richiama la barra funzione del player (puoi farlo muovendo il mouse sul riquadro di riproduzione, facendo tap su di esso o premendo una delle frecce direzionali del telecomando) e premi sul simbolo dell'ingranaggio, che compare in sovrimpressione. Serviti infine dell'ulteriore pannello che viene visualizzato per scegliere l'opzione Bassa, in corrispondenza della voce Qualità, e il gioco è fatto.
Usare una VPN
La maggior parte dei fornitori di servizi Internet operanti in Italia prevede, tra le clausole contrattuali, la possibilità di limitare volutamente la banda a disposizione di un abbonato, laddove si verificassero attività giudicate eccessivamente onerose in termini di traffico. Solitamente, i provider tendono ad applicare restrizioni di questo tipo quando viene rilevato traffico generato da download/upload su rete P2P (ad es. eMule o Torrent) ma, soprattutto in caso di sovraccarico degli apparati di rete centrali (ad es. i cabinati o gli armadi di prossimità), applicano la stessa politica anche in caso di attività in streaming.
Per ovviare a questo problema, ci si può affidare a un servizio VPN: se non ne avessi mai sentito parlare, le VPN — o reti private virtuali — consentono di proteggere il proprio traffico dati, facendolo transitare attraverso server di terze parti. Di fatto, non soltanto l'uso di una VPN consente di “camuffare” il proprio indirizzo IP, ma tutte le informazioni scambiate attraverso la rete vengono incapsulate in una sorta di tunnel e non sono visibili dall'esterno.
In altre parole, facendo filtrare il traffico in streaming attraverso la VPN, il fornitore di servizi Internet si renderà conto che c'è un elevato volume di dati in transito attraverso la Rete per un dato utente, ma non saprà determinarne il motivo (in quanto non può sapere ciò che succede sotto la VPN); pertanto, le possibilità di blocchi e limiti dovuti a un utilizzo intensivo dei servizi di streaming, e non solo, vengono ridotte in maniera molto sensibile.
Chiaramente, poiché il servizio RaiPlay non è fruibile dall'estero (fatta eccezione per le dirette di RaiNews), è indispensabile usare una VPN che disponga di server ubicati in Italia, dai quali “ereditare” l'indirizzo IP. Inoltre, onde evitare di incappare in blocchi dovuti all'eccessiva lentezza del servizio VPN, ti consiglio di affidarti a un provider di comprovata serietà ed efficienza, come NordVPN (che ho recensito in questa guida), Surfshark (che ho recensito in questa guida), Express VPN o Privado VPN. Si tratta di servizi che offrono tutti un elevata compatibilità tra dispositivi e sistemi operativi di natura differente e dispongono anche di server ubicati in Italia. Per approfondire l'argomento, ti rimando alla lettura del mio tutorial d'approfondimento dedicato alle migliori VPN.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.