Programmi per ottimizzare il computer
Da qualche settimana a questa parte, hai notato che il tuo computer è un po’ meno reattivo del solito e, di conseguenza, vorresti qualche preziosa “dritta” circa eventuali programmi da poter usare per migliorarne le prestazioni? Ebbene, se le cose stanno in questo modo, sappi che ti trovi proprio nel posto giusto da cui iniziare: di seguito, infatti, avrò cura di elencarti una serie di programmi per ottimizzare il computer e di migliorare l’esperienza d’uso sia del sistema operativo, che delle varie applicazioni su di esso presenti.
Prima di continuare, però, voglio farti una premessa: come scoprirai tra non molto, analizzerò principalmente le soluzioni incluse in Windows, che rappresentano indubbiamente le migliori opzioni della categoria, e farò poco affidamento ai software di terze parti. Il motivo è presto detto: nella maggior parte dei casi, i programmi che promettono di velocizzare il computer con roboanti messaggi pubblicitari sono poco più che specchietti per le allodole. Software di questo tipo, se non impostati minuziosamente in maniera opportuna, possono addirittura sortire l’effetto opposto, appesantendo la memoria con faticose — e inutili — operazioni. Alcuni sedicenti “ottimizzatori” potrebbero altresì veicolare a loro volta fastidiosi e inutili programmi aggiuntivi o, in qualche caso, addirittura spyware e malware. Alla luce di ciò, ti consiglio di stare alla larga da programmi che promettono miracoli e di adottare soltanto soluzioni di comprovata affidabilità e serietà.
Come dici? Questa premessa ti ha un po’ spaventato? Non aver paura, non ve ne è motivo: se seguirai alla lettera le indicazioni che trovi qui di seguito e ti atterrai esclusivamente alle soluzioni che mi appresto a suggerirti, riuscirai a ottenere il meglio dal tuo computer, sia esso un PC Windows o un Mac, senza rischi per la sicurezza di alcun tipo. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon lavoro!
Indice
Programmi per ottimizzare il PC
Per cominciare, vediamo subito quali sono le migliori utility da usare per migliorare le prestazioni del sistema operativo Windows.
Pulizia disco
Una tra le più importanti operazioni da mettere in pratica al fine di ottimizzare il funzionamento del computer consiste nel “tenere in ordine” il disco di sistema, andando periodicamente a cancellare i file inutili: lo strumento Pulizia disco, integrato praticamente in tutte le edizioni di Windows (anche quelle non più supportate), serve proprio a questo.
Per accedervi, se utilizzi Windows 10 o un’edizione precedente del sistema operativo, apri l’Esplora File (cliccando sul simbolo della cartella gialla residente nella barra delle applicazioni, o premendo la combinazione di tasti Win+E sulla tastiera), clicca sulla voce Questo PC/Computer che vedi nella barra laterale di sinistra e attendi qualche istante, affinché venga visualizzata la lista dei dischi e delle periferiche di archiviazione connesse al computer.
Ora, fai clic destro sull’icona del disco da ripulire, seleziona la voce Proprietà dal menu che ti viene proposto e apri la scheda Generale, situata nella finestra che va ad aprirsi; premi ora sul pulsante Pulizia disco e attendi alcuni secondi, affinché Windows analizzi i file presenti sull’unità.
Se utilizzi Windows 11, puoi attivare Pulizia disco direttamente dal menu Start, digitando il nome dell’utility nell’apposito campo di ricerca, o servendoti dell’icona disponibile nella cartella Strumenti di Windows. In questo caso, prima di eseguire l’analisi, ti sarà chiesto di specificare l’unità disco da ripulire.
Ad ogni modo, una volta eseguito il controllo preliminare, puoi far sì che Windows individui eventuali file superflui anche tra gli elementi di sistema: per agire in tal senso, premi sul pulsante Pulizia file di sistema e pazienta ancora qualche istante, affinché la seconda scansione venga portata a termine.
Ad ogni modo, se tutto è filato liscio, dovresti vedere una finestra contenente le categorie di elementi sulle quali è possibile intervenire: facendo clic su ciascuna delle voci presenti, hai la possibilità di ottenere una descrizione dettagliata della categoria in oggetto e, talvolta, di aprire la cartella che contiene i file che possono essere cancellati (basta cliccare sul pulsante Visualizza file).
Ci siamo quasi: dopo aver analizzato i vari suggerimenti di Windows e aver scelto le categorie di file che ritieni non più necessarie, apponi il segno di spunta accanto a ciascuna delle liste di tuo interesse (ad es. Programmi scaricati, File temporanei Internet, definizioni di Defender obsolete e così via) e clicca sui pulsanti OK ed Eliminazione file, per cancellare definitivamente gli elementi che vi appartengono. Se richiesto, riavvia il computer al termine dell’operazione.
Sensore memoria
Lo strumento Sensore memoria, introdotto a partire da Windows 10, perfeziona e amplia il lavoro del già menzionato Pulizia disco: esso consente, infatti, di cancellare i file superflui dalla partizione di sistema, di pianificare la pulizia periodica dell’unità e, se necessario, di gestire lo spazio di archiviazione anche per partizioni/dischi diversi da quello su cui è installato Windows.
Per servirti dell’utility in questione, apri le Impostazioni di Windows, facendo clic sul simbolo dell’ingranaggio disponibile nel menu Start, o cliccando sull’apposita voce residente nel pannello delle azioni rapide del sistema operativo, che puoi richiamare premendo la combinazione di tasti Win+X sulla tastiera. Giunto alla schermata delle Impostazioni di Windows, clicca sulla voce o sull’icona Sistema e poi sulla dicitura Archiviazione, posta di lato. In questa sezione, puoi trovare le opzioni e le impostazioni di Sensore Memoria, che differiscono leggermente tra i due sistemi operativi Microsoft.
Iniziamo da Windows 10: nella schermata principale di Sensore memoria, dovresti visualizzare l’elenco delle categorie di file che utilizzano lo spazio di archiviazione (ad es. App e funzionalità, File di sistema e spazio riservato, File temporanei e così via); per visualizzare gli elementi contenuti in ciascuna categoria, per gestirli o eliminarli, fai clic sul nome della categoria stessa e serviti dei pulsanti e dei menu che vedi sullo schermo, per eseguire l’opzione che più ti aggrada.
Se lo desideri, puoi altresì attivare l’esecuzione automatica della pulizia da parte di Sensore memoria, in modo da cancellare i file temporanei, il contenuto del cestino e quello della cartella Download a intervalli regolari: per riuscirci, clicca sul link Configura Sensore memoria o eseguilo ora e, dopo aver impostato la frequenza di esecuzione di Sensore memoria, quella di cancellazione dei file dal Cestino e/o dalla cartella Download mediante gli appositi menu a tendina, apponi il segno di spunta accanto alla dicitura Elimina i file temporanei non usati dalle app e sposta su Attivato la levetta posta in cima allo schermo. Per eseguire immediatamente la pulizia, premi invece sul pulsante Pulisci ora, posto in basso.
Anche la schermata Sistema > Archiviazione di Windows 11 consente di visionare il contenuto di ciascuna categoria di file e, se necessario, di eliminare gli elementi in essa contenuta: per riuscirci, clicca sul nome della categoria di tuo interesse e serviti delle voci che vedi sullo schermo, per eliminare i file presenti al suo interno.
Per attivare il Sensore memoria, o per liberare immediatamente lo spazio occupato dei file superflui, clicca invece sulla voce Sensore memoria: apponi il segno di spunta accanto alla voce Mantieni il corretto funzionamento di Windows eseguendo la pulizia automatica dei file di sistema e delle app e, per abilitare l’esecuzione automatica del Sensore memoria, sposta la levetta posta in corrispondenza della voce Pulizia del contenuto utente automatica su Attivato.
Ora, serviti dei menu a tendina che vedi sullo schermo per specificare quando eseguire Sensore memoria e con che frequenza cancellare i file dal Cestino e dalla cartella Download e specifica, usando le voci sottostanti la sezione Contenuto cloud disponibile in locale, quando eliminare dal disco i file disponibili anche sul cloud. Se ti interessa avviare immediatamente la pulizia dei file con le opzioni specificate poc’anzi, clicca sul pulsante Esegui ora, posto in fondo allo schermo.
Ti segnalo che, tramite il pannello Sistema > Archiviazione di Windows 11, puoi altresì gestire “manualmente” gli elementi da cancellare, come file temporanei, file di grandi dimensioni o inutilizzati, file sincronizzati con il cloud, applicazioni non più usate e così via: clicca sulla voce Consigli per la pulizia, seleziona la categoria di elementi da “ripulire” e, dopo aver apposto il segno di spunta accanto a ciascuno degli elementi dei quali intendi sbarazzarti, premi sul pulsante Pulisci [X] Byte/MB/GB, posto in fondo al riquadro. Per maggiori informazioni in merito a Sensore memoria e, in generale, alla pulizia del disco del computer, da’ un’occhiata alla guida specifica che ho dedicato all’argomento.
Ottimizza unità
Ottimizza unità, invece, è uno strumento di Windows che mira a migliorare la reattività del disco presente sul computer, andando ad agire sulla modalità di gestione dei file archiviati. Per la precisione, se sul computer è dotato di hard disk meccanico, l’utility eseguirà l’operazione di deframmentazione del disco, ossia il riavvicinamento — ove possibile — dei vari pezzetti dello stesso file, al fine di minimizzare i movimenti della testina (e migliorare così i tempi d’accesso al disco). Qualora sul computer fosse invece presente un’unità a stato solido (SSD), Windows eseguirà l’operazione di trimming, ossia una sorta di “aggiornamento” delle celle di memoria vuote e quindi pronte per ospitare nuovi file.
Per impostazione predefinita, l’ottimizzazione del disco è abilitata automaticamente da Windows ed eseguita a intervalli regolari; tuttavia, puoi controllare da te la data di ultima esecuzione e, se lo ritieni opportuno, avviare manualmente l’ottimizzazione: per riuscirci, apri l’Esplora File di Windows, clicca sull’icona Questo PC posta nella barra laterale di destra e fai clic destro sull’icona di una qualsiasi delle partizioni del computer.
In seguito, seleziona la voce Proprietà dal menu che va ad aprirsi, clicca sulla scheda Strumenti e, in seguito, sul pulsante Ottimizza, residente nel riquadro Ottimizzazione e deframmentazione unità. Nel giro di pochi secondi, dovresti vedere una finestra contenente l’elenco delle unità del computer: per ciascuna di esse, è specificata la tipologia di supporto (unità disco rigido o unità SSD), la data dell’ultima analisi od ottimizzazione e lo stato corrente.
A questo punto, esamina i dati che vedi sullo schermo (tenendo presente che i dischi per i quali sarebbe richiesta l’ottimizzazione sono contrassegnati dalla dicitura Ottimizzazione necessaria), seleziona l’unità sulla quale desideri intervenire e premi sul pulsante Analizza, per analizzarne lo stato, o su Ottimizza, per avviare l’ottimizzazione del disco: sarà poi Windows, in base al tipo di supporto rilevato, a decretare se eseguire la deframmentazione dello spazio libero, o il trimming.
BleachBit
Altro interessante programma che puoi usare al fine di ottimizzare la gestione dello spazio sul disco è BleachBit: se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un software che consente di cancellare, con estrema facilità, tutti i file temporanei generati dai vari programmi installati; inoltre, BleachBit è disponibile anche in versione portable e, di conseguenza, non necessita di installazione.
Per ottenere il programma, collegati a questa pagina Web e clicca sulla voce BleachBit portable; a download completato, estrai l’archivio ottenuto in una cartella a piacere, fai doppio clic sul file bleachbit.exe presente al suo interno e clicca sul pulsante Sì, per autorizzare l’esecuzione del software.
Nel giro di qualche istante, dovresti ora visualizzare la schermata principale del software, suddivisa in due sezioni: nella parte sinistra, è presente la lista dei software e dei componenti di Windows sui quali su può intervenire, unitamente alle categorie di file che è possibile cancellare; premendo su uno qualsiasi degli elementi elencati, ne verrà mostrata una descrizione approfondita, all’interno della parte destra della finestra.
Per visualizzare lo spazio che è possibile liberare agendo su una determinata categoria di elementi, apponi il segno di spunta in sua corrispondenza e premi sul pulsante Anteprima, situato in alto. Personalmente, ti consiglio di intervenire soltanto sulle categorie corrispondenti ai software che occupano molto spazio, lasciando invece inalterate quelle relative ai componenti di Windows (come per esempio il registro di sistema): agire su questi ultimi elementi, infatti, potrebbe avere effetti inaspettati sull’intero sistema operativo. Ad ogni modo, una volta selezionati tutti gli elementi da eliminare e consapevole che l’eliminazione dei dati è irreversibile, clicca sul pulsante Pulisci e attendi che la cancellazione dei vari file venga portata a termine.
Altri consigli utili
Oltre a portare a termine le operazioni che ti ho indicato finora, vi sono alcuni altri accorgimenti che puoi prendere, al fine di migliorare la resa del tuo sistema operativo. Per cominciare, se noti che tra l’accesso a Windows e l’effettiva disponibilità del sistema operativo trascorre fin troppo tempo, prova a disattivare i programmi impostati per l’avvio automatico insieme a Windows, fatta eccezione, chiaramente, per eventuali antivirus, soluzioni di sicurezza e gestori dei driver.
Per riuscirci, apri lo strumento Gestione attività, premendo la combinazione di tasti Ctrl+Shift+Esc (o facendo clic destro sul pulsante Start e selezionando la voce dedicata, dal menu che compare sullo schermo), clicca sulla voce Più dettagli (se necessario) e apri successivamente la scheda Avvio/App di avvio: su Windows 10, essa è ubicata nella parte alta della finestra; su Windows 11, si trova invece a sinistra ed è contrassegnata dall’icona di un tachimetro.
Ad ogni modo, giunto alla sezione dedicata, identifica la prima delle applicazioni che intendi disattivare, fai clic destro sul suo nome e seleziona la voce Disabilita, dal menu contestuale che ti viene proposto; procedi poi eseguendo la stessa operazione su tutti gli altri software che non desideri si aprano con Windows. In caso di dubbi o problemi, leggi la guida in cui ti spiego come non far aprire app all’avvio di Windows.
Se il tuo computer non è recentissimo, potresti migliorare le prestazioni di Windows andando a disattivare alcuni componenti “superflui” del sistema operativo, come le animazioni, le trasparenze e i menu a scomparsa: per approfondimenti, leggi il mio tutorial su come velocizzare il computer lento, nel quale trovi tutte le spiegazioni del caso.
Ancora, ricorda di tenere aggiornato il tuo antivirus e di eseguire con regolarità la scansione dei file, così da scongiurare rallentamenti e malfunzionamenti provocati da malware e minacce informatiche; infine, tieni sempre aggiornato il sistema operativo Windows e i programmi installati su di esso, al fine di scongiurare problemi dovuti a bug noti e alla possibile gestione errata delle risorse di sistema.
Programmi per ottimizzare il Mac
Per quanto riguarda i Mac, le cose stanno in maniera leggermente diversa a quanto visto su Windows: per definizione, i computer (e, in generale, un po’ tutti i dispositivi) di casa Apple sono molto più chiusi, rispetto alle operazioni eseguibili da parte dell’utente su aree critiche del sistema operativo. Detta in soldoni, macOS è decisamente meno soggetto a rallentamenti, malware e malfunzionamenti di vario tipo, rispetto al sistema operativo prodotto da Microsoft.
Tuttavia, esistono comunque delle applicazioni che consentono di tenere il Mac “in ordine e di eseguire, nel giro di una manciata di clic, una serie di azioni mirate a mantenere ottimale il funzionamento del computer. Tra queste, ti consiglio di dare un’opportunità a CleanMyMac, un’applicazione dotata di numerose caratteristiche pensate per tenere in forma il sistema operativo. Di seguito ti elenco, a grandi linee, ciò che il software in questione è in grado di fare.
- Operazioni di pulizia: CleanMyMac permette di ripulire la maggior parte dei file superflui presenti sul disco: elementi temporanei delle applicazioni, foto/video duplicati, allegati di grandi dimensioni, file di Musica, file nel Cestino e così via.
- Operazioni di protezione: tramite CleanMyMac, è possibile eseguire una scansione del sistema alla ricerca di malware, eliminare file e cartelle in maniera definitiva e in tutta sicurezza e proteggere l’accesso a file privati.
- Operazioni di ottimizzazione: il software consente di ottimizzare il sistema operativo, intervenendo su una determinata categoria di applicazioni, e di migliorarne il funzionamento globale, intervenendo in maniera del tutto automatica su una serie di parametri. Inoltre, CleanMyMac X consente di “stanare” facilmente file obsoleti (e di grosse dimensioni), oltre che di cancellare e aggiornare le applicazioni installate nel giro di un paio di clic.
È possibile provare CleanMyMac gratis per 7 giorni, dopodiché occorre acquistare la versione completa in abbonamento annuale o con licenza perpetua. In alternativa, puoi ottenere CleanMyMac anche attivando una sottoscrizione a Setapp: se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un servizio che, a fronte di un abbonamento mensile (con possibilità di prova gratuita per 7 giorni), consente di accedere senza limiti e in maniera del tutto lecita a un gran numero di applicazioni per Mac, inclusa quella in oggetto. Pagando poi un piccolo sovrapprezzo, è possibile avere accesso illimitato anche a una selezione di app per iPhone e iPad, altrimenti a pagamento.
Ad ogni modo, se sei interessato ad approfondire le modalità d’uso del servizio Setapp, ti invito a prendere visione del tutorial che ho dedicato al servizio; se, invece, vuoi maggiori informazioni circa il funzionamento di CleanMyMac, leggi la guida specifica dedicata, invece, proprio al software in questione.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.