Programmi per usare Windows su Mac
Sono ormai diversi giorni che hai abbandonato il mondo Windows in favore di macOS. Puoi ritenerti ben contento e soddisfatto della scelta fatta e non c’è nulla che, almeno per il momento, possa farti avere eventuali ripensamenti al riguardo. Peccato solo che alcuni software non “girino” anche su Mac e che giocoforza tu sia costretto a doverli adoperare.
E allora? come ovviare senza dover necessariamente abbandonare, almeno momentaneamente, il versante della “mela morsicata”? La risposta è semplice: basta affidarsi a dei programmi per usare Windows su Mac e il gioco è fatto!
Sì, hai letto bene: esistono dei software che consentono di usare Windows e/o i programmi progettati per il sistema operativo di casa Microsoft senza abbandonare l’ambiente di lavoro di macOS e, soprattutto, senza dover usare altri computer. Se vuoi, adesso te ne segnalo alcuni tra i migliori. Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!
Indice
Operazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a segnalare quelli che sono i migliori programmi per usare Windows su Mac, ci sono alcune operazioni preliminari che ti invito a compiere per fare in modo che tutto vada come deve.
In primo luogo, devi sapere che i software che sto per suggerirti permettono di compiere l’operazione a cui sono preposti tramite macchine virtuali. Come suggerisce la stessa definizione, si tratta di computer virtuali, funzionanti all’interno del vero computer su cui è possibile installare qualsiasi tipo di sistema operativo e programma senza intaccare il sistema reale (che in questo caso specifico è macOS).
Esistono due modi per creare una macchina virtuale: il primo consiste nel procurarsi l’immagine ISO del sistema operativo da virtualizzare (in questo caso specifico è Windows), creare la virtual machine e installare su di essa l’OS scaricato in precedenza. Ci sono alcuni software che semplificano il tutto permettendo di scaricare la ISO di alcuni sistemi operativi e installarla in una virtual machine in modo automatico senza dover fare praticamente nulla.
Il secondo metodo consiste nello scaricare delle virtual machine già pronte all’uso e importarle in un programma di virtualizzazione compatibile (occhio quindi al formato di VM scaricato).
Ciò detto, se la tua intenzione è quella di eseguire il file immagine di Windows e installare il sistema operativo “manualmente” all’interno di una virtual machine, procedi collegandoti al sito Internet di Microsoft ed effettua il download dei file ISO dell’OS seguendo le istruzioni che trovi nei miei tutorial su come scaricare Windows 11, come scaricare Windows 10 e come scaricare Windows 7. Se lo possiedi, puoi anche usare il dischetto d’installazione di Windows oppure puoi procurarti il file immagine dell’OS da lì, come ti ho indicato nella mia guida dedicata a come creare ISO da DVD. Chiaramente, le copie di Windows installate nelle macchine virtuali devono essere attivate normalmente come quelle installate sul computer.
Se poi è tua intenzione adoperare delle macchine virtuali già pronte all’uso, visita questa pagina del sito Internet di Microsoft che ospita le virtual machine per testare Microsoft Edge, seleziona la versione di Windows che ti interessa mediante il menu a tendina Virtual machine, indica il programma di virtualizzazione che vuoi adoperare dal menu a tendina Select platform e fai clic sul bottone Download .zip per avviare il download della macchina virtuale. Tieni presente che queste macchine virtuali hanno una scadenza fissata a 90 giorni, trascorsi i quali vanno ripristinate (tramite snapshot da genere preventivamente oppure importando nuovamente la virtual machine all’interno del programma di virtualizzazione). Per usare la virtual machine bisogna anche immettere la relativa password, che in genere è Passw0rd, ma comunque viene indicata in fondo nella parte in basso della pagina per il download.
Un altro dettaglio fondamentale che devi sapere è che se è tua intenzione usare Windows su un Mac dotato di chip Apple Silicon (es. M1 o M2), che dunque è basato su architettura ARM, puoi usare solo dei software di virtualizzazione ottimizzati per Apple Silicon e, soprattutto, potrai installare nelle VM solo delle versioni ARM di Windows, sulle quali è possibile testare le applicazioni tradizionali per Windows mediante emulazione interna (quindi con delle importanti rinunce in termini di performance). Le altre versioni di Windows sono destinate alle macchine x86 (ovvero con processori Intel e AMD), dunque non possono essere usate su Mac con chip Apple Silicon.
Programma per usare Windows su Mac
A questo punto, direi che possiamo finalmente passare all’azione e, dunque, andare a scoprire quali sono i migliori programmi per usare Windows su Mac. Li trovi segnalati qui sotto. Sono sicurissimo che sapranno soddisfarti.
Parallels Desktop
Il primo programma per usare Windows su Mac che ti consiglio di adoperare è Parallels Desktop. Si tratta di uno dei software di virtualizzazione più avanzati e diffusi su macOS. È a pagamento (costa 79,99 euro una tantum oppure 99,99 euro/anno in abbonamento per avere accesso a tutte le major release successive), ma si può provare gratis per 14 giorni.
È estremamente facile da utilizzare e si integra perfettamente con macOS, al punto che consente di richiamare direttamente le applicazioni installate nelle virtual machine con Windows dalla barra Dock del Mac. Da notare che offre anche pieno supporto per i Mac equipaggiati con chip Apple Silicon, su cui permette di installare senza problemi Windows per ARM scaricando in automatico la ISO dal sito Microsoft e creando in autonomia la VM (tra l’altro è l’unica soluzione certificata ufficialmente da Microsoft per la virtualizzazione di Windows su chip Apple).
Per scaricare la versione di prova di Parallels Desktop, collegati al sito ufficiale del programma e fai clic prima sul pulsante Scarica la versione di prova gratuita e poi su quello Scarica la prova gratuita. Al termine del download, apri il file Install Parallels Desktop.dmg che contiene Parallels Desktop e fai doppio sull’eseguibile Installare Parallels Desktop presente nella finestra mostrata.
Una volta visualizzata la schermata per eseguire l’installazione del programma, fai clic sul pulsante Apri, aspetta che il software elabori alcuni dati e immetti la password di amministrazione del Mac, dopodiché premi il tasto Invio sulla tastiera e aspetta il completamento del setup. Quando il programma si avvia, acconsenti all’utilizzo della versione di valutazione premendo sull’apposito pulsante.
A questo punto, puoi creare la virtual machine con Windows, avviando Parallels Desktop tramite la relativa icona aggiunta al Launchpad di macOS e, nella finestra che vedi comparire sulla scrivania, facendo clic sul pulsante (+) o selezionando il menu File in alto a sinistra e la voce Nuova in esso presente.
Nella nuova schermata proposta, clicca sulla voce Ottieni Windows 11 da Microsoft per creare una macchina virtuale con l’ultima versione di Windows lasciando che Parallels Desktop scarichi il sistema operativo da Internet, oppure scegli l’opzione Installa Windows o un altro OS da un DVD o file d’immagine per installare Windows partendo da un dischetto d’installazione, da un file ISO o da una chiavetta USB. Nel primo caso, attendi che il download del sistema operativo venga completato e che la creazione della VM sia completa.
Nel secondo caso, dopo aver selezionato la relativa opzione e il file ISO del sistema da installare nella VM, devi fare clic sul tasto Avanti, inserire il product key di Windows (si tratta di un passaggio opzionale, ma se lo salti adesso dovrai farlo durante la fase di installazione del sistema operativo), selezionare l’edizione di Windows da usare se il file ISO scelto ne contiene più di una e premi nuovamente sul bottone Avanti.
Indica, dunque, il tipo di utilizzo a cui è destinata la macchina virtuale tra produttività e giochi e imposta il nome. Se vuoi personalizzare i parametri tecnici della VM (quantità di RAM, dimensioni dell’hard disk ecc.), provvedi altresì a selezionare l’opzione Personalizza le impostazioni prima dell’installazione e premi sul pulsante Crea.
Ultimata la configurazione, chiudi la finestra e clicca sul pulsante Avanti per avviare l’installazione di Windows nella macchina virtuale. Se non sei molto pratico di questo tipo di procedure, puoi aiutarti con i miei articoli dedicati a come scaricare Windows 11, come installare Windows 10, come installare Windows 8.x e come installare Windows 7.
Al termine della procedura, avvia la macchina virtuale cliccando sulla sua anteprima nella finestra principale di Parallels Desktop e attendi che vengano installati i Parallels Tools, ovvero i driver che permettono il funzionamento della macchina virtuale e la sua integrazione con il sistema reale.
Quando lo riterrai opportuno, potrai sospendere l’uso della macchina virtuale facendo clic sul pallino rosso in alto a sinistra nella sua finestra, mentre per spegnere definitivamente la VM devi premere sul tasto shutdown collocato accanto al suo nome nella finestra del programma oppure puoi intervenire direttamente da Windows. Qualora dovesse rivelarsi necessario, puoi anche spegnere forzatamente la macchina virtuale, facendo clic destro sulla relativa icona sulla barra Dock, selezionando il menu Azioni e poi la voce Arresta in esso presente.
Se, invece, hai necessità di importare una macchina virtuale esistente, ti comunico che puoi riuscirci facendo clic sul menu File in alto a sinistra, selezionando la voce Apri presente al suo interno e indicando il relativo file. In alternativa, puoi fare doppio clic sulla virtual machine (in formato PVM) e l’importazione avverrà in automatico.
VirtualBox
Un altro tra i programmi per usare Windows su Mac che ti suggerisco di adoperare è VirtualBox. Si tratta di un popolarissimo software di virtualizzazione gratuito, open source e disponibile per tutte le principali piattaforme, quindi non solo per macOS, ma anche per Windows e Linux. Grazie ad esso, è possibile utilizzare Windows su Mac (solo quelli con processore Intel) in maniera abbastanza semplice e senza problemi particolari in termini di prestazioni. Non offre la stessa integrazione con macOS di altre soluzioni commerciali, ma difficile chiedere di meglio a un prodotto gratuito.
Per effettuare il download di VirtualBox sul tuo Mac, visita il sito ufficiale del programma e clicca sul collegamento OS X hosts.
Completato il download apri il file VirtualBox–xx-OSX.dmg appena ottenuto e, nella finestra mostrata sulla scrivania, apri il pacchetto VirtualBox.pkg per dare il via alla procedura di setup del software.
Nella nuova schermata che ora ti viene proposta, premi sul tasto Continua per due volte di seguito e su quello Installa, immetti la password del tuo account utente su macOS e premi il tasto Invio sulla tastiera del computer. A questo punto, aspetta che la procedura volga al termine e clicca sui tasti Chiudi e Non spostarlo.
Completata l’installazione di VirtualBox, puoi procedere con quella della virtual machine di Windows. Per cui, avvia il programma selezionando la relativa icona che è stata aggiunta al Launchpad di macOS e quando visualizzi la finestra principale del software sulla scrivania clicca sul pulsante Nuova in alto a sinistra.
Nella nuova finestra che si apre, seleziona la versione di Windows che intendi virtualizzare dal menu a tendina Versione e riempi il campo Nome con il nome che vuoi assegnare alla macchina virtuale, dunque premi sul pulsante Continua.
Definisci poi il quantitativo di RAM da riservare alla macchina virtuale, clicca ancora sul bottone Continua, spunta la voce Crea subito un disco fisso virtuale e fai clic sul pulsante Crea per avviare la creazione di un nuovo hard disk virtuale su cui verrà eseguita l’installazione Windows.
Successivamente, conferma l’utilizzo del formato VDI di VirtualBox e clicca sul tasto Continua, dopodiché seleziona l’opzione Allocato dinamicamente per fare in modo che l’hard disk virtuale occupi spazio sull’hard disk reale del Mac solo quando necessario, clicca ancora sul tasto Continua, stabilisci le dimensioni del disco e premi sul tasto Crea.
Scegli ora se azionare la macchina virtuale utilizzando un file immagine ISO del disco d’installazione di Windows oppure inserendo fisicamente il CD/DVD d’installazione del sistema operativo nel computer. In entrambi i casi, devi avviare la tua virtual machine facendo doppio clic sul suo nome nella schermata principale di VirtualBox, dopodiché devi indicare il file ISO o il dischetto da adoperare premendo prima sull’icona della cartella gialla che compare al centro dello schermo e poi sul pulsante Start.
Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, esegui l’installazione di Windows e al termine dell’operazione potrai utilizzare il sistema operativo di casa Microsoft sul tuo Mac tramite la finestra del programma. Le volte successive, potrai servirtene avviando VirtualBox e facendo doppio clic sul nome della macchina virtuale su cui hai installato Windows.
Per un’esperienza d’uso ancora migliore, ti consiglio di installare anche le Guest Additions di VirtualBox, ovvero dei driver che consentono di migliorare il funzionamento delle virtual machine e di integrarsi meglio con il sistema che la ospita.
Per fare ciò, seleziona la voce Install Guest Additions CD image dal menu Devices collocato in alto, accedi ad Esplora file di Windows facendo clic sulla relativa icona (quella con la cartella gialla) che trovi sulla barra delle applicazioni, seleziona l’icona del computer nella barra laterale, apri l’unità CD VirtualBox Guest Additions e avvia l’eseguibile delle Guest Additions.
Nella finestra mostrata, premi in sequenza sui pulsanti Sì, Next, Next, Install e Finish per completare l’installazione delle Guest Additions e riavviare la macchina virtuale.
Quando lo riterrai opportuno, potrai sospendere l’uso di una macchina virtuale in esecuzione facendo sul pallino rosso che si trova in alto a sinistra, apponendo il segno di spunta accanto alla voce Save the machine state e premendo sul tasto OK. Se, invece, desideri spegnere completamente la macchina virtuale devi apporre il segno di spunta accanto alla voce Send the shutdown signal o devi arrestare Windows dall’OS come se stessi utilizzando un vero computer. Ti segnalo anche l’esistenza dell’opzione Power off the machine per lo spegnimento forzato.
Se, invece, hai scaricato una virtual machine di Windows già pronta all’uso e vuoi importarla in VirtualBox, procedi estraendola dall’archivio ZIP in cui è contenuta, aprendo il programma di virtualizzazione e selezionando la voce Importa applicazione virtuale dal menu File in alto a sinistra. Nella finestra che compare, fai clic sull’icona della cartella gialla, seleziona il file della virtual machine da importare e attieniti alle istruzioni sullo schermo per completare il processo.
Se hai scaricato una VM in formato VDI, invece, devi cliccare sul pulsante Nuova per avviare la procedura di creazione di una nuova virtual machine, dopodiché devi indicare il nome da assegnare ad essa, il sistema operativo da installare e il quantitativo di RAM, procedendo come ti ho spiegato nelle righe precedenti. Quando raggiungi la sezione dedicata all’hard disk, spunta l’opzione Usa un file di disco fisso virtuale esistente, clicca sull’icona della cartella gialla e seleziona il file VDI della macchina virtuale e premi sul tasto Crea.
VMWare Fusion
Un’altra soluzione che puoi valutare di usare per poterti servire di Windows su Mac andando a virtualizzare il sistema operativo è VMware Fusion. È un software commerciale (con prezzi a partire da 88,95 euro) che però può essere testato gratis per 30 giorni. La sua configurazione non è propriamente intuitiva, ma è comunque un’ottima soluzione, in special modo tenendo conto del fatto che supporta l’impiego del chip Apple Silicon (anche se al momento in cui sto scrivendo questa guida l’opzione interessa solo la versione non stabile del programma).
Per eseguire il download di VMWare Fusion, recati sul relativo sito Web, fai clic sul collegamento Prova gratuita e attieniti alle istruzioni contenute nella mia guida specifica su come virtualizzare con VMware per completare la procedura e procedere con l’impiego del software.
Altri programmi per usare Windows su Mac
I programmi per usare Windows su Mac che ti ho già segnalato non ti hanno convinto in modo particolare e, dunque, vorresti che ti segnalassi delle alternative? Detto, fatto! Le trovi nell’elenco sottostante.
- Boot Camp — incluso “di serie” in tutte le versioni di macOS, si tratta di un software che aiuta gli utenti Mac a installare una copia di Windows sul proprio computer creando una partizione apposita sull’hard disk. Non è quindi un software di virtualizzazione, ma rappresenta comunque un’alternativa per adoperare Windows sui computer del gruppo di Cupertino. Da tenere però presente che sui Mac dotati di chip Apple Silicon non è più disponibile. Per approfondimenti, puoi leggere la mia guida su come installare Windows su Mac.
- Wineskin — si tratta di un software gratuito e open source che permette di usare applicazioni e giochi per Windows su Mac senza dover creare un’intera macchina virtuale con appositi software. Non è semplicissimo da utilizzare, ma in Rete si trovano moltissimi tutorial su come sfruttarlo al meglio per riprodurre su macOS giochi e applicazioni per Windows. Una volta configurato correttamente, i software per l’OS di casa Microsoft vengono eseguiti e gestiti come applicazioni Mac native. Va tuttavia considerato che non è compatibile con le più recenti versioni di macOS.
- Crossover — è un programma per eseguire applicazioni e giochi per Windows su Mac che si presenta come un’alternativa semplificata a Wineskin per gli utenti che non hanno molta voglia di configurare manualmente i parametri dei software da emulare e sono disponibili a pagare pur di eseguire giochi/applicazioni disegnati per l’OS di Microsoft. Il software, infatti, è a pagamento (la licenza costa 74 euro), ma è disponibile in una versione di prova gratuita che permette di testarne tutte le funzioni per un periodo di 30 giorni.
- PlayOnMac — è un software gratuito molto facile da usare, il quale permette di eseguire giochi e applicazioni per Windows su macOS senza perdere troppo tempo con le configurazioni manuali. Gode, infatti, di un database di software dal quale l’utente può scegliere quali giochi o applicazioni installare sul proprio Mac e poi configura tutto in maniera automatica.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.