Recensione realme 8 Pro, smartphone con fotocamera da 108MP
Il mercato degli smartphone è ormai giunto alla sua maturità. Ci sono modelli di ottima fattura anche nella fascia media e di novità sconvolgenti, in grado di far restare l’utente a bocca aperta, non se ne vedono da un bel po’. Ciò detto, da buon appassionato di tecnologia, sono sempre contento quando ho la possibilità di testare un nuovo smartphone, ed è per questo che ho accolto di buon grado la proposta di realme, la quale mi ha dato l’occasione di testare il suo realme 8 Pro.
realme 8 Pro è uno smartphone di fascia media bilanciato sotto tutti i punti di vista e nel quale spicca il comparto fotografico: è infatti equipaggiato con una fotocamera posteriore quadrupla con sensore principale Samsung HM2 da 108MP (il sensore con il più alto numero di pixel mai integrato in un telefono). Quest’ultimo è in grado di realizzare scatti da 12.000 x 9.000 pixel e video fino alla risoluzione 4K a 30fps. Il tutto è associato a un ottimo software, con correzioni e miglioramenti automatici basati sull’intelligenza artificiale e tantissime modalità di scatto e ripresa, come la modalità notturna, la Starry Mode per fotografare e realizzare video time lapse del cielo stellato, la modalità Tilt-Shift e tecnologia In-sensor Zoom per zoom 3× con qualità da zoom ottico.
Non mancano, poi, un ottimo display Super AMOLED da 6.4″, un processore prestante (Qualcomm Snapdragon 720G) e tanta memoria interna con possibilità di espansione tramite slot dedicato. Il sistema operativo è realme UI 2.0, una versione personalizzata di Android 11 sviluppata dal produttore cinese che offre tantissimo spazio alla personalizzazione e che sorprende ancora una volta per le prestazioni e le funzioni dedicate alla sicurezza. Insomma, il tutto si presenta davvero bene. Ma quali sono, nel dettaglio, i pregi e i difetti di questo realme 8 Pro? Scoprilo leggendo il resto della recensione.
Indice
- Caratteristiche tecniche
- Contenuto della confezione
- Fotocamera da 108MP
- Design ed ergonomia
- Display
- Prestazioni e memoria
- Batteria
- Audio e connettività
- Sistema operativo e applicazioni
- Conclusioni
Caratteristiche tecniche
Prima di entrare nel vivo della recensione e descriverti le mie esperienze personali con questo realme 8 Pro, mi sembra opportuno fare un “quadro generale” di questo dispositivo ed elencarti le sue caratteristiche tecniche.
realme 8 Pro monta un display Super AMOLED da 6.4″ con risoluzione FHD+ (2400 x 1080 pixel), 1.000 nits di luminosità e supporto alla modalità Always on.
Ad animare il dispositivo troviamo il potente chipset Qualcomm Snapdragon 720G con CPU Octa-core (composto da una CPU Kryo 465 con due core Cortex-A76 da 2.3GHz ad alte performance e sei core Cortex-A55 da 1.8GHz ad alta efficienza), GPU Adreno 618 e Qualcomm AI Engine di 5ª generazione abbinati a 6 o 8GB di RAM LPDDR4x e 128GB di storage (di tipo UFS 2.1).
C’è anche lo slot di espansione per le microSD (fino a 256GB) ed è bene sottolineare che questo si aggiunge ai due slot dedicati alle SIM (è quindi possibile usare due SIM, più precisamente Nano SIM, in aggiunta alla scheda di espansione per la memoria). Manca ahimè il supporto 5G, ma in compenso ci sono la connettività 4G/LTE al completo e il supporto alle più avanzate reti Wi-Fi (anche dual-band e wireless ac) e al Bluetooth 5.0.
Da notare anche il supporto NFC per lo scambio di dati in modalità wireless e l’uso di sistemi di pagamento come Google Pay e la presenza del jack per le cuffie, sempre piacevole da ritrovare.
A brillare nella scheda tecnica di questo device è però il comparto fotografico, il quale può vantare la presenza di ben quattro sensori sul lato posteriore: quello principale è il Samsung HM2 da 108MP e 1/1.52″ con apertura f/1.88, lenti 6P e PDAF. Si tratta del sensore con il più alto numero di pixel mai integrato nei dispositivi realme — e più in generale sugli smartphone fino ad oggi — capace di realizzare scatti da ben 12.000 x 9.000 pixel e con a bordo tecnologie all’avanguardia, come quelle ISOCELL Plus, Smart-ISO e Pixel Binning (di cui ti parlerò meglio più avanti).
A fare “compagnia” al sensore principale da 108MP troviamo un sensore grandangolare da 8MP con FOV 119°, apertura f/2.25 e lenti 5P; un sensore macro da 2MP con apertura f/2.4 e distanza di scatto di 4cm e, infine, un sensore da 2MP in bianco e nero con apertura f/2.4. Questa configurazione consente di realizzare scatti ricchi di dettagli anche in condizioni di scarsa luminosità, foto in modalità ritratto e video in 4K/30fps o 1080p/60fps. ma di questo ti parlerò meglio in un capitolo dedicato della recensione.
Notevole anche la fotocamera frontale da 16MP con apertura f/2.45, sensore Sony IMX471 e lenti 5P. Altrettanto notevole è la batteria, da 4.500 mAh, che grazie al SuperDart Charge da 50W arriva al 50% di carica in appena 17 minuti. La ricarica avviene tramite la porta USB-C dello smartphone con il caricatore da 65W e il cavo inclusi nella confezione di vendita.
Il comparto audio vede invece la presenza della tecnologia Hi-Res Audio e della riduzione del rumore di fondo tramite i due microfoni integrati. Non possono poi mancare sensore di luminosità, sensore di prossimità, sensore per l’induzione magnetica, accelerometro e giroscopio.
Le misure dello smartphone sono pari a 160,6 x 73,9 x 8,1 mm per 176 grammi di peso. Il sistema operativo che si trova preinstallato è realme UI 2.0 basato su Android 11 (realme 8 Pro è il primo smartphone che viene lanciato sul mercato con questa versione del sistema operativo preinstallata).
Contenuto della confezione
Il mio primo impatto con realme 8 Pro non può che essere avvenuto facendo l’unboxing dello smartphone. Questo è ciò che si trova al suo interno.
- Smartphone realme 8 Pro
- Cavo di ricarica USB Type-C
- Caricatore da 65W
- Graffetta per il carrellino della SIM
- Pellicola di protezione per lo schermo
- Cover per proteggere lo smartphone
- Manuale di guida rapida
- Manuale con informazioni sul prodotto e garanzia
Considerando il prezzo e, soprattutto, il fatto che molti produttori tendono a ridurre sempre di più la dotazione “di serie” dei propri telefoni, direi che non ci si può proprio lamentare!
Fotocamera da 108MP
Partiamo sùbito dal comparto fotografico, che è sicuramente il fiore all’occhiello di questo realme 8 Pro, come ho potuto constatare anche nella mia “prova su strada”.
Come già detto in precedenza, lo smartphone è equipaggiato con una fotocamera posteriore dotata di ben quattro sensori: quello principale è il sorprendente Samsung HM2 da 108MP e 1/1.52″ con apertura f/1.88, lenti 6P, PDAF e supporto alle tecnologie ISOCELL Plus, Smart-ISO e Pixel Binning.
La tecnologia ISOCELL Plus migliora del 15% la sensibilità alla luce (ISO) e permette di avere immagini con colori più fedeli, grazie al fatto che la griglia metallica usata per separare i pixel ed evitare la dispersione di luce all’interno del sensore (dispersione che causerebbe un aumento del “rumore” negli scatti ottenuti) è realizzata con un materiale speciale, più efficiente, sviluppato da Fujifilm. La tecnologia Smart-ISO regola invece le impostazioni ISO in automatico per ottenere gli scatti migliori sia in condizioni di luce piena che scarsa illuminazione. La tecnologia Pixel Binning 9-in-1, infine, permette di prelevare nove fotoricettori dello stesso colore adiacenti tra loro (da 0.7μm) per comporre un pixel più grande (da 2.1μm) e ottenere così una maggiore sensibilità alla luce, con scatti più chiari anche in condizioni di scarsa luminosità.
La fotocamera principale è affiancata da un sensore grandangolare da 8MP con FOV 119°, apertura f/2.25 e lenti 5P; da un sensore macro da 2MP con apertura f/2.4 in grado di scattare da 4cm di distanza e da un sensore da 2MP in bianco e nero con apertura f/2.4, in grado di rendere più dettagliati e contrastati i ritratti.
Questa configurazione è capace di realizzare scatti super-dettagliati fino a 12.000 x 9.000 pixel di risoluzione e video in 4K/30fps o 1080p/60fps. Ma questa “forza bruta” non sarebbe nulla se non associata a una buona dotazione software, e infatti realme ha pensato anche a questo, attrezzando l’app Fotocamera di realme 8 Pro con una serie di funzioni e modalità di scatto da vero top di gamma.
Tanto per cominciare, alle classiche modalità di scatto delle foto è stata aggiunta la modalità 108MP, la quale sfrutta il potente sensore Samsung HM2 per realizzare scatti ad altissima risoluzione con dettagli chiarissimi anche con livelli di zoom elevati. Attivando la funzione AI scene nell’app Fotocamera, poi, è possibile rendere i propri scatti ancora più belli grazie alle correzioni automatiche effettuate a colori, luminosità e altri parametri della scena dall’intelligenza artificiale.
Per capire meglio di cosa stiamo parlando, ti lascio a una serie di esempi relativi alle foto scattate in questa modalità (puoi vederle a dimensione intera cliccando sulle loro miniature ma, occhio, pesano circa 30MB l’una; assicurati di avere una connessione abbastanza veloce per poterle scaricare in tempi ragionevoli!).
La tecnologia In-Sensor zoom permette di avere scatti che hanno poco da invidiare a quelli di smartphone che hanno uno zoom ottico da 3x. Usando, infatti, 12MP dei 108MP del sensore in questione e trattando il tutto con il Clarity Enhancement Algorithm di realme, i risultati finali risultano abbastanza dettagliati e bilanciati.
Molto bene anche l’ultragrandangolo che, impostando il livello di zoom della fotocamera a meno di 1x, consente di realizzare ottimi scatti panoramici.
Mi ha decisamente convinto anche la modalità notte di realme 8 Pro, che si avvantaggia delle tecnologie ISOCELL Plus, Smart-ISO e 9-in-1 Pixel Binning del sensore Samsung e delle funzioni di intelligenza artificiale (che è possibile attivare o disattivare a piacere, offrendo dunque ai fotografi più esperti la possibilità di regolare manualmente ISO, AF e altri parametri) per realizzare scatti chiari e brillanti anche quando le condizioni di illuminazione della scena non sono ottimali.
A tal proposito, va detto che l’algoritmo Super Nightscape di realme è stato aggiornato e ora prevede varie modalità di scatto, come Pro Nightscape, Ultra Nightscape e Tripod Mode, in modo da adattarsi a varie circostanze.
Sempre restando in tema di fotografia notturna, assolutamente da sottolineare la presenza della nuova Starry Mode, ideata per catturare anche i cieli notturni con il minimo rumore.
I cieli stellati si possono catturare anche in modalità video time lapse. Infatti, realme ha sviluppato un esclusivo algoritmo video time-lapse basato sulla modalità Starry che scatta 16 foto singole ogni 15 secondi per un totale di 4 minuti; dopodiché l’algoritmo combina il tutto in un filmato finale a 30fps (parliamo di 240 foto in un’ora, per ottenere un video time-lapse di 8 secondi) di sicuro effetto. E non ci si deve preoccupare di occupare RAM e storage, in quanto il telefono si occupa di conservare solo i contenuti più significativi da usare nel filmato finale.
Purtroppo, le luci della città non mi hanno consentito di apprezzare al meglio e testare a dovere questa funzione, ma con un treppiede e un cielo stellato limpido a disposizione, si dovrebbe riuscire a ottenere buoni risultati.
Altra modalità di scatto introdotta da realme in realme 8 Pro e che vale sicuramente la pena menzionare è quella Tilt-shift, che permette di realizzare foto di paesaggi in stile miniatura. Di norma, un effetto del genere, con le sfocature sui lati, si ottiene mediante l’uso di lenti preposte allo scopo (molto costose); in questo caso, invece, avviene tutto tramite gli algoritmi di elaborazione software. I risultati ottenuti sono più che convincenti. È possibile, inoltre, realizzare video time lapse in modalità tilt shift a velocità 10x (è il primo smartphone a supportare questa modalità).
Non mancano, infine, modalità di scatto più classiche, come quella macro, che permette di realizzare scatti molto dettagliati di oggetti piccoli a una distanza di 4cm.
Per quanto concerne i video, è possibile realizzare filmati in 4K a 30fps; in 1080p a 60 o 30fps; in 720p a 60 o 30 fps e video slow motion a 1080p/120fps, 1080p/480fps, 720p/960fps o 720p/240fps, con anche la possibilità di realizzare riprese in modalità Dual-View, cioè riprendendo contemporaneamente dalla fotocamera frontale e da quella posteriore.
Ho fatto diverse prove di ripresa e devo dire che, sebbene i risultati generali siano decisamente buoni, i filmati ottenuti con realme 8 Pro non mi hanno fatto gridare al miracolo: se le foto mi hanno stra-convinto sin da subito, non è successa la stessa cosa con i filmati, specie quelli realizzati in condizioni di illuminazione non ottimali, che mi sono sembrati un pelo meno dettagliati rispetto alle mie aspettative (che comunque erano molto alte, visti gli scatti).
Ad ogni modo, c’è da sottolineare la presenza della modalità ultra steady, per una maggiore stabilità dei filmati anche durante le scene più movimentate, e della modalità film, che consente di regolare manualmente parametri avanzati come AF e ISO. Anche per i video, poi, è possibile attivare le funzioni di AI che ottimizzano e migliorano automaticamente i parametri delle scene riprese. Il livello di zoom si può regolare da 0,6 a 5x.
Notevole anche la fotocamera frontale da 16MP con sensore Sony IMX471, apertura di f/2.45 e lenti 5P, e anche quest’ultima gode di tante funzioni software interessanti, in primis quelle dedicate ai selfie e ai ritratti con bokeh dinamico (disponibili anche per la fotocamera posteriore).
Per il resto, che dire? Ci troviamo al cospetto di una dotazione hardware eccellente unita a un software maturo e in continua evoluzione, ricco di tante funzioni interessanti — dall’HDR al supporto a Google Lens — che è impossibile descrivere tutte in una recensione e che è piacevole scoprire giorno dopo giorno usando lo smartphone.
Design ed ergonomia
realme 8 Pro si presenta come un telefono dal design molto moderno (che il produttore chiama Bold Design), in cui il display copre il 90.8% della superficie frontale. Elegante e discreto il foro per la fotocamera, posto in alto a sinistra.
La cover posteriore, disponibile nelle tonalità Infinite Blue, Infinite Black, Illuminating Yellow e Punk Black, è realizzata con plastiche di ottima qualità ed è lavorata con estrema cura. Risulta morbida e piacevole al tatto. A rendere il tutto più elegante ci pensano la trama scolpita sulla cover, che simula il cielo stellato, e lo slogan Dare to Leap, stampato verticalmente sulla destra.
In alto a sinistra, invece, c’è il modulo fotocamera con i quattro sensori. Quest’ultimo sporge un po’, ma soprattutto se si usa la custodia in plastica trasparente fornita in dotazione, non si hanno sbilanciamenti poggiando il telefono su una superficie piana.
Quanto all’ergonomia, anche se parliamo di un device con un ampio schermo, con i suoi 8,1 mm di spessore e i suoi 176 grammi di peso, realme 8 Pro risulta molto comodo da impugnare. La sensazione “premium” dei materiali costruttivi e il buon bilanciamento complessivo ne consentono un uso piuttosto agevole in ogni contesto, anche se chiaramente non parliamo di un telefono pensato per l’uso a una mano sola (ma ormai quasi nessuno smartphone lo è!).
Il grip è molto buono e migliora ulteriormente se si usa la custodia in plastica trasparente inclusa nella confezione di vendita. L’impressione è quella di avere tra le mani un dispositivo abbastanza robusto, anche se per ovvie ragioni non ho fatto dei crash test in prima persona. Purtroppo manca l’impermeabilità, ma non si può volere tutto da un device appartenente a questa fascia di prezzo.
Display
Il display di realme 8 Pro è un Super AMOLED da 6.4“ con risoluzione FHD+ (2400 x 1080 pixel) che permette di godere appieno di tutti i contenuti visualizzati su di esso, in primis le foto ultra-dettagliate che si possono scattare con la fotocamera da 108MP del dispositivo. Il fatto che si tratti di un display Super AMOLED assicura una migliore riproduzione dei colori e dei contrasti rispetto ai pannelli LCD, così come una migliore efficienza energetica. In questo modello, poi, non ho riscontrato la tendenza a ”sparare” i colori che invece ho riscontrato su altri pannelli simili.
I contenuti in movimento, come filmati e giochi, possono poi avvantaggiarsi dell’elevata frequenza di aggiornamento dell’immagine, pari a 180Hz, che permette di avere un’ottima fluidità di quanto viene riprodotto sul display.
A parte questo, lo schermo si fa apprezzare per i suoi 1.000 nits di luminosità massima, che mi hanno consentito di usare il terminale senza alcun problema anche sotto la luce diretta del sole. La protezione oleofobica mi è sembrata oltre la sufficienza: qualche impronta lo schermo la mantiene, ma meno di altri device che mi è capitato di provare, anche di fascia più alta.
Da apprezzare, poi, il supporto alla tecnologia DC Dimming, che evita gli “sfarfallii invisibili” tipici dei vecchi pannelli AMOLED e quindi scongiura il rischio di stancare gli occhi, anche dopo usi prolungati del dispositivo. Apprezzabile anche il supporto alla modalità Always On, per visualizzare su schermo varie informazioni utili mentre lo schermo del device è spento.
Comodissimo, infine, il sensore d’impronte sotto lo schermo che, come tutti i sensori “nascosti” in questo modo, porta a qualche compromesso in termini di precisione, ma la percentuale di successo dello sblocco resta comunque alta (75-80% direi). Praticamente infallibile, invece, lo sblocco con il volto (con scansione 2D) effettuato dalla fotocamera frontale.
Prestazioni e memoria
È opinione comune — e io la condivido — che le prestazioni degli smartphone di fascia media siano ormai equiparabili a quelle dei modelli top di gamma. Qualche differenza la si nota solo in ambiti particolari, che interessano perlopiù nicchie di professionisti, mentre nell’uso di “tutti i giorni” un modello come realme 8 Pro ha davvero poco da invidiare a smartphone più costosi.
Tra l’altro parliamo di uno smartphone equipaggiato con un chipset Qualcomm Snapdragon 720G che, rispetto alla generazione precedente, presenta un miglioramento del 10% nelle prestazioni della CPU e del 75% in quelle di GPU e display.
Tradotto nell’uso “reale” del telefono, questo significa che anche applicazioni non proprio leggerissime, come Facebook e Instagram, vengono caricate in maniera tempestiva e che si può giocare anche a videogame impegnativi dal punto di vista grafico, ad esempio Call of Duty Mobile, con tempi di caricamento ridotti e animazioni fluidissime.
A tal proposito, vale la pena menzionare la funzione Spazio giochi di realme UI, che consente di ottimizzare le prestazioni del telefono per i giochi in base a vari profili preimpostati, mettendo momentaneamente da parte altre attività e concentrando tutta la potenza del dispositivo sulle sessioni di gaming da affrontare.
A dare man forte a CPU e GPU ci sono gli 8 GB di RAM LPDDR4x (6GB in alcuni mercati) e i 128GB di memoria interna, espandibile fino a 256GB con le microSD (tramite slot dedicato, aggiuntivo rispetto ai due dedicati alle SIM). Sottolineo che parliamo di ben 128GB di spazio, che sono merce rara su device di questa fascia di prezzo (e in questo caso servono come il pane, considerato che il peso di una singola foto scattata in modalità 108MP si aggira sui 30MB!).
Batteria
Le valutazioni sulla batteria di uno smartphone non sono mai semplici da fare, in quanto le variabili in gioco sono tante e i risultati cambiano a seconda dell’uso che si fa del dispositivo.
Quello che posso dirti, però, è che ho fatto fatica a far scaricare questo realme 8 Pro. Con un mio utilizzo medio, composto prevalentemente da navigazione online, messaggistica, gestione email, chiamate, riproduzione di musica e video e realizzazione di foto e filmati, ho raggiunto abbastanza agevolmente i due giorni di utilizzo. Aggiungendo sessioni di gaming qua e là, chiaramente l’autonomia complessiva è calata, ma non in maniera drammatica. Con un uso più “light” del dispositivo, invece, sono arrivato a coprire anche tre giornate di uso senza ricarica!
realme 8 Pro è equipaggiato con una batteria da 4.500 mAh e il produttore dichiara un’autonomia complessiva di 33 ore in chiamata, 82 ore di ascolto di musica in streaming su Spotify, 8 ore di gaming, 22 ore di messaggistica su WhatsApp e 20 ore di riproduzione video su YouTube. Ebbene, devo dire che rapportando questi numeri a quelli che ho registrato io nei miei test, i conti tornano.
A rendere possibili questi numeri sono le tante ottimizzazioni lato software presenti nel device. Il sistema operativo realme UI 2.0 prevede infatti numerose impostazioni legate al risparmio energetico comprendenti gli scenari di utilizzo più disparati. Oltre alle classiche modalità di risparmio energetico e super risparmio energetico, ci sono impostazioni più granulari che è possibile attivare nel menu Impostazioni > Batteria > Altre impostazioni della batteria.
Ad esempio, la Modalità Prestazioni permette di scegliere se avere sempre le prestazioni al massimo; se modulare automaticamente in base alle app usate o se mantenerle sempre basse per aumentare l’autonomia della batteria. La Ricarica notturna ottimizzata, invece, consente di ridurre l’invecchiamento della batteria imparando gli orari in cui l’utente mette solitamente sotto carica il telefono e rilasciando la carica gradualmente, evitando quindi di sottoporre la batteria a sessioni di carica più lunghe del necessario.
Valori degni di nota sono anche quelli relativi alla carica SuperDart da 50W che permette di portare la batteria del telefono al 100% in 47 minuti e al 50% in circa 17 minuti; il tutto in sicurezza ed evitando surriscaldamenti o sovratensioni. Non è supportata la ricarica wireless.
Audio e connettività
Il comparto audio di realme 8 Pro mi ha convinto. In chiamata, anche grazie al sistema di riduzione del rumore di fondo eseguita dai due microfoni integrati, il suono è risultato forte e chiaro per tutte le persone che ho contattato nel corso dei miei test (per la cronaca: il dialer è quello stock di Google, senza funzione per la registrazione delle chiamate).
Nell’ascolto di musica e, più in generale, nella riproduzione di contenuti multimediali, devo fare una distinzione: nell’ascolto con cuffie e auricolari ho apprezzato tantissimo la possibilità di usare le care vecchie cuffie con filo, grazie alla presenza del jack audio (ormai sempre più raro da trovare sugli smartphone, specie quelli top di gamma), poi il supporto alla tecnologia Bluetooth 5.0 mi ha consentito di usare cuffie e auricolari Bluetooth godendo di un raggio d’azione molto ampio e senza fastidiosi lag durante la riproduzione di video.
Nell’ascolto senza cuffie, invece, devo dire che la presenza del singolo speaker (audio mono) posto nella parte in basso a destra del device mi ha consentito di ascoltare bene musica e video all’aperto, ma non mi ha consentito di “immergermi” nei contenuti come invece riesco a fare con device che montano degli speaker stereo (o comunque sfruttano la capsula auricolare a tal scopo).
Per quanto concerne la ricezione del segnale, nulla da eccepire: come detto, manca il 5G ma, considerata la ancora scarsa diffusione di questa tecnologia, non è un grosso minus. È un grosso plus, invece, il supporto a tutte le principali frequenze del 4G, che permette di navigare sempre a ottime velocità. Molto comoda, poi, la possibilità di usare due Nano-SIM (dual SIM dual standby) senza dover rinunciare all’espansione della memoria interna con le microSD.
Anche lato Wi-Fi c’è il supporto a tutti gli standard più avanzati, comprese le reti a 5GHz più rapide di quelle a 2.4GHz (non sempre supportate dai device di fascia media): questo mi ha permesso di sfruttare appieno la velocità della fibra di casa e di scambiare file rapidamente con gli altri dispositivi della mia rete.
Menzione particolare va fatta a un altro componente che non sempre si trova sugli smartphone di fascia media: il chip NFC, che permette di scambiare dati a corta distanza con altri dispositivi ma, soprattutto, di effettuare pagamenti contactless tramite sistemi come Google Pay.
Sistema operativo e applicazioni
realme 8 Pro è il primo smartphone che viene lanciato sul mercato con il sistema operativo realme UI 2.0 basato su Android 11. Questa versione di Android personalizzata dal produttore cinese conferma un alto tasso di reattività e flessibilità.
Tra le novità più interessanti, si evidenziano le oltre 100 opzioni di personalizzazione disponibili (tra cui temi di colore globali, la possibilità di cambiare non solo lo stile ma anche la forma e le dimensioni delle icone e molto altro ancora) e le ottimizzazioni in termini di velocità e prestazioni che — secondo le stime ufficiali del produttore — hanno portato a un miglioramento del 32% nella velocità del sistema e un miglioramento di oltre il 23% nei tempi di avvio delle app.
Miglioramenti — così come gradite conferme — si evidenziano anche nel settore della sicurezza di file e informazioni, con funzioni come la Cassaforte privata (un’area riservata nella quale nascondere i file privati proteggendoli con una password), la Protezione pagamento (per rilevare e debellare eventuali rischi per i sistemi di pagamento configurati sul dispositivo) e molto altro ancora.
Per il resto, abbiamo a che fare con un sistema snello e affidabile, completamente in italiano, con i servizi Google e il Play Store integrati, il supporto a Google Pay per i pagamenti e un comodo sistema di gesture che permette di accedere in maniera comoda e rapida a tantissime funzionalità.
A tal proposito, ho trovato particolarmente comoda la funzionalità Schermo diviso, per dividere lo schermo dello smartphone a metà usare e due applicazioni contemporaneamente (richiamabile portando tre dita verso l’alto sul display).
Insomma, le personalizzazioni di realme non minano le performance base di Android e, anzi, riescono a conferirgli quel qualcosa in più sia sotto il punto di vista della personalizzazione, sia della semplicità di utilizzo (il menu delle impostazioni è molto lineare e chiaro in tutte le sue sezioni, per esempio).
Conclusioni
È giunto il momento delle conclusioni. Dunque, cosa ne penso di questo realme 8 Pro? Ti rispondo con una valutazione che faccio ogni volta che un amico o lettore mi chiede quale tipologia di smartphone comprare: di fascia media o top di gamma.
La mia risposta è che, ormai, gli smartphone di fascia media hanno raggiunto una maturità tale e una qualità generale che solo il comparto fotografico può fare realmente la differenza nella “vita di tutti giorni”. Dunque, riassumendo brutalmente: se vuoi fare foto e video di altissima qualità, rivolgiti a un top di gamma; altrimenti un medio di gamma va più che bene. Ebbene, realme 8 Pro fa traballare questa mia affermazione.
Eh già, perché qui abbiamo a che fare con uno smartphone che costa meno della metà dei principali top di gamma, ma che dal punto di vista fotografico non sfigura affatto al cospetto di molti di essi. Certo, il comparto video non mi ha fatto gridare al miracolo, ma le foto… quelle mi hanno fatto restare davvero di stucco quando le ho importate sul computer e le ho viste su un monitor, bello grosso, con risoluzione 4K: anche zoomando, la qualità resta ottima, con dettagli definiti e colori naturali.
Se sommiamo queste caratteristiche alle ottime prestazioni generali del device, alla sorprendente autonomia della batteria e al buon lavoro fatto da realme lato software, il mio giudizio finale non può che essere positivo. Poi è chiaro, un top di gamma dal prezzo doppio, se non triplo, rispetto a questo realme 8 Pro avrà sempre quel qualcosa in più sul fronte dei materiali costruttivi e della reattività generale, ma mai come in questo caso la differenza tra medio e top di gamma si fa sottile, con una scelta che diventa più semplice per chi non ha esigenze ultra-professionali e cerca uno smartphone potente, affidabile e con un’ottima dotazione fotografica da acquistare a una somma ragionevole. Peccato solo per l’assenza di impermeabilità, 5G e ricarica wireless!
Ciò detto, realme 8 Pro è in vendita nelle colorazioni Infinite Blue, Infinite Black e Punk Black a meno di 300 euro: 299 euro per la configurazione 8GB+128GB, 279 euro per la versione 6GB+128GB (quest’ultima disponibile in esclusiva suAmazon). Per maggiori informazioni, puoi consultare il sito ufficiale di realme.
Articolo realizzato in collaborazione con realme.
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.