Recensione yeedi Mop Station
Se questa non è la prima volta che capiti sulle pagine del mio sito, saprai sicuramente che amo provare – e dunque recensire – qualsiasi prodotto abbia a che fare con il mondo tecnologico: non solo computer, smartphone e tablet, ma anche tutto quello che concerne la smart home e la pulizia della casa. Eccomi dunque qui a parlarti di yeedi Mop Station, uno dei migliori robot 2-in-1 per pulire e, soprattutto, lavare i pavimenti che mi sia capitato di testare negli ultimi periodi. Non ti anticipo troppo ma ti dico che l’azienda ha pensato a tutto: dalla pulizia del pavimento, al lavaggio dello straccio, fino all’asciugatura.
A rendere questo prodotto estremamente interessante c’è la sua base di ricarica con stazione autopulente, nella quale due serbatoi d’acqua separati da 3500 ml (uno per l’acqua pulita e uno per l’acqua sporca) si occupano di pulire le spazzole del robot, a mo’ di lavatrice, e di asciugarle poi mediante una ventola apposita, in modo da mantenerle sempre pulite e fresche e non portare acqua sporca in giro per casa.
Oltre a ciò, yeedi Mop Station dispone di 4 livelli di aspirazione da 200 a 2.500 Pa in grado di catturare polvere, peli di animali e altro sporco in maniera efficace, di un sistema di mappatura intelligente della casa che permette di impostare sessioni di pulizia personalizzate (delimitate, volendo, a singole aree o stanze dell’abitazione), e di tante altre funzioni utili di cui mi appresto a parlarti nelle prossime righe. Prenditi, dunque, cinque minuti di tempo libero e scopri quali sono le principali caratteristiche di yeedi Mop Station, insieme alle mie impressioni d’uso, in questa recensione. Ti auguro una buona lettura!
Indice
Caratteristiche di yeedi Mop Station
Prima di addentrarmi nella recensione di yeedi Mop Station, lascia che ti spieghi meglio di che tipo di prodotto stiamo parlando e ti elenchi alcune delle sue principali caratteristiche.
Ebbene, come forse già saprai, yeedi è un’azienda cinese (con sede a Shenzen, la Silicon Valley cinese) fondata nel 2019 e specializzata in robotica e pulizie domestiche. Il suo scopo è realizzare prodotti ad alta tecnologia che siano in grado di semplificare la vita degli utenti.
Con yeedi Mop Station propone quindi una soluzione unificata per pulire e lavare i pavimenti i cui fiori all’occhiello sono le prestazioni, la facilità d’uso (si fa tutto da una pratica app per smartphone) e ovviamente l’innovativa stazione autopulente che si occupa di pulire e asciugare in modo intelligente le spazzole del robot.
Per quanto riguarda le performance, yeedi Mop Station offre 4 livelli di aspirazione da 200Pa a 2500Pa (non proprio il massimo che offre il mercato, ma più che sufficienti per pulire bene polvere, peli di animali e trattare al meglio tappeti e moquette, che vengono riconosciuti in modo automatico da un sensore apposito) mediante una coppia di spazzole di pulizia rotanti – usate al posto dei “soliti” panni statici presenti in molti altri robot – che esercitano una pressione di 10N, utile a rimuovere anche lo sporco più “difficile”. Ha infine una batteria da 5.200 mAh con un’autonomia massima di 3 ore per carica: davvero notevole!
In caso di necessità, durante le opere di pulizia il robot si posiziona automaticamente sulla base di ricarica con stazione autopulente integrata: quest’ultima contiene due serbatoi d’acqua da 3,5l – uno per l’acqua pulita e uno per l’acqua sporca – e funziona in maniera quasi magica. In parole povere, il sistema rileva il livello di sporco dei mop e li lava automaticamente, con l’acqua pulita che entra e quella di scarico che esce (un po’ come succede nelle lavatrici); al termine della pulizia, una ventola incorporata si occupa poi di asciugare le spazzole, in modo da averle sempre pulite, fresche ed evitare così fastidiosi sgocciolii sul pavimento.
Grazie alla tecnologia Visual SLAM combinata e al sensore di tracciamento del pavimento, yeedi Mop Station impara con precisione la disposizione della casa e riesce a eseguire una mappatura precisa dell’ambiente, attraversando ostacoli fino a 16 mm.
Recensione di yeedi Mop Station
Il primo impatto con yeedi Mop Station non lascia indifferenti: il prodotto arriva infatti in una confezione di dimensioni generose, il cui peso sfiora i 15 kg; in realtà il robot ha dimensioni normalissime (352 x 344 x 85 mm) ma la base di ricarica con stazione autopulente richiede un certo spazio in casa, visto che misura 411 x 382 x 430 mm. Al netto di ciò, va detto che si tratta di un prodotto molto curato esteticamente (realizzato in plastiche di ottima qualità e finiture con effetto vetro) e che dunque non stona in nessun arredamento.
Nella confezione si trovano tre scatole: una contenente il robot, una contenente la stazione autopulente (che è già montata, va solo messa in corrente e ovviamente rifornita d’acqua al momento del lavaggio dei pavimenti) e un’altra con spazzole, cavi, manualistica e il resto degli accessori.
La prima cosa da fare (una volta tolte tutte le pellicole di protezione) è installare la spazzola laterale sotto il robot (basta spingerla nel vano apposito, ci vuole un secondo), accendere quest’ultimo spostando la levetta laterale su ON, mettere la stazione autopulente in corrente (assicurandosi di posizionarla in un’area dove il robot può transitare liberamente, con 1,5 m liberi davanti e 0,5 m liberi ai due lati) e configurare il prodotto nell’app yeedi, che è disponibile gratuitamente su Android e iPhone.
La configurazione del robot è semplicissima: dopo aver scaricato e avviato l’app sul proprio smartphone, occorre selezionare la lingua (l’italiano è tra quelle disponibili), accettare l’Accordo con l’utente e Politica
sulla privacy e creare un account yeedi con email e password.
Fatto questo, è possibile premere sul pulsante Aggiungi un robot per selezionare il robot da configurare (in questo caso yeedi Mop Station), dopodiché bisogna concedere i permessi relativi a localizzazione, fotocamera ecc., configurare la rete Wi-Fi (che deve essere a 2.4GHz o mista 2.4GHz/5GHz, non è possibile usare reti solo 5GHz) e seguire le indicazioni su schermo.
Viene chiesto innanzitutto di accendere il robot (se non è stato fatto già e attendere la riproduzione del suono di benvenuto), poi di premere il tasto di reset laterale (attendendo anche in questo caso la riproduzione di un suono di conferma); infine occorre posizionare lo schermo dello smartphone sulla fotocamera del robot, in modo che questo possa inquadrare il codice QR visualizzato nell’app.
Configurazione iniziale conclusa! A questo punto parte una piccola presentazione delle funzioni del robot e viene proposto di configurare una fascia oraria in cui il robot non deve disturbare e di attivare o meno la funzione di pulizia continua (per fare in modo che ogni operazione di pulizia venga completata automaticamente dopo un’eventuale carica necessaria della batteria).
Superati anche questi step, bisogna eseguire la prima mappatura della casa, in modo da poter poi gestire al meglio le sessioni di pulizia dell’abitazione e scegliere, per esempio, di pulire/lavare singole aree o stanze evitandone altre. Per avviare la prima mappatura occorre rimuovere le piastre della base di lavaggio, svuotare il serbatoio dell’acqua pulita (nel caso fosse pieno) e assicurarsi che il robot abbia una carica sufficiente.
Bisogna inoltre essere sicuri che la casa sia abbastanza illuminata, che le porte siano aperte e che per terra non ci siano ostacoli (un po’ come per tutti i robot per pulire casa). A tal proposito va detto che yeedi Mop Station usa un sistema di telecamere e sensori per mappare l’ambiente (tecnologia Visual SLAM) ed è sprovvisto di sistemi laser come il LIDAR, che su altri prodotti consentono una precisione maggiore nel riconoscimento di ostacoli e percorsi, soprattutto al buio.
Una volta ultimata la mappatura, yeedi Mop Station tornerà alla stazione di ricarica/lavaggio pronto per essere usato per le attività di pulizia e lavaggio quotidiane.
Prima, però, potrebbe essere necessario personalizzare/modificare la mappa. Per riuscirci, basta accedere all’app yeedi e fare tap sul pulsante Modifica mappa. Da qui è possibile impostare delle barriere virtuali (cioè delle zone in cui il robot non deve operare), etichettare le aree (assegnare dunque un nome alle stanze) o, nel caso in cui qualcosa sia andato storto, eliminare la mappa creata.
Perfezionata la mappa si può iniziare davvero con le opere di pulizia. Ho dunque provveduto a riposizionare le piastre della base di lavaggio, a riempire il serbatoio dell’acqua pulita e mi sono divertito a “spulciare” le tante opzioni di pulizia disponibili nell’app.
Nel menu principale, sopra il pulsante ▶ che permette di avviare la pulizia, sono disponibili le schede per scegliere se pulire un’area (stanza) specifica, se procedere alla pulizia automatica o se selezionare un’area personalizzata (comprendente anche più stanze).
Scorrendo verso il basso compare poi il menu completo attraverso il quale scegliere il numero di passate da fare, la potenza di aspirazione (200, 600, 1.200 o 2.500 Pa), il livello di flusso dell’acqua (tre livelli disponibili), la sequenza di pulizia (per impostare l’ordine delle stanze da pulire), il programma di pulizia (per impostare pulizie programmate in base a giorno e orario), volume e lingua del report verbale (è disponibile anche l’italiano) e le altre impostazioni di pulizia (per attivare o disattivare funzioni quali pulizia continua, non disturbare e aspirazione con incremento automatico, utile per esempio ad aumentare automaticamente la potenza di aspirazione sui tappeti).
Premendo invece sui tre puntini in alto a destra è possibile accedere a una schermata con il nome del robot, il registro di pulizia, lo stato degli accessori, la guida, la funzione di aggiornamento software e altre impostazioni avanzate.
Una volta regolato il tutto, premendo sul pulsante ▶ il robot parte per pulizia e lavaggio del pavimento. Come ampiamente sottolineato in precedenza, quando le spazzole si sporcano, yeedi Mop Station torna ogni 10-15 minuti sulla stazione autopulente per lavarle e asciugarle (qui una pompa pulirà la spazzola, attirando l’acqua pulita dal serbatoio da 3,5 litri, dunque risucchierà in un altro serbatoio da 3,5 litri quella sporca). Il lavaggio, in generale, mi è sembrato abbastanza rapido, anche se un po’ rumoroso; l’asciugatura, al contrario, richiede un bel po’ di tempo (se si usa una modalità di lavaggio con molta acqua, può andare avanti anche più di 1 ora!) ma è ultra silenziosa.
Alla fine dell’operazione, comunque, il robot riprende in autonomia il suo lavoro e nell’app è possibile visualizzare un report dettagliato di quanto fatto. Da segnalare il fatto che la stazione non esegue lo svuotamento automatico di polvere o acqua sporca; dunque bisogna provvedere da sé a entrambe queste operazioni.
Per il resto, le performance del robot mi sono sembrate in linea con le aspettative in termini di aspirazione: ho un gatto in casa ed è riuscito ad aspirare senza problemi i peli, oltre che la normale polvere presente sul pavimento (che è in piastrelle; non ho avuto modo di testare su parquet o altri tipi di superficie). Anche sui tappeti mi sembra aver fatto un buon lavoro. Rumorosità più che accettabile (anche perché ricordo che in termini di Pa massimi non raggiunge valori eccessivamente alti). Va detto che, effettivamente, in alcune zone più “impervie” mi è sembrato un po’ meno preciso di altri robot che ho testato, a causa della mancanza di sistemi di mappatura laser.
Sul lavaggio davvero nulla da dire: preciso, efficace e senza sgocciolature o, peggio ancora, tracce di acqua sporca lasciate in giro per casa. La stazione di lavaggio automatico, poi, è comodissima e svolge egregiamente il proprio dovere. Si conferma, insomma, il vero fiore all’occhiello di questo prodotto.
Anche l’autonomia mi è sembrata ottima e perfettamente in linea con le 3 ore dichiarate dal produttore (la ricarica completa richiede all’incirca 6 ore). A fine pulizia, il serbatoio della polvere del robot si svuota in modo semplicissimo (si estrae di lato, non si alza il coperchio sopra come in altri robot), così come quello dell’acqua sporca nella stazione. Le opere di manutenzione da fare sono quelle solite dei robot di questo tipo (come da manualistica).
Se vuoi vedere il prodotto in azione, ti rimando a questo video che è davvero molto esplicativo.
Conclusioni
Ed eccoci giunti alle conclusioni. Considerando il prezzo, non proprio contenuto, del prodotto e l’avanzata tecnologia che yeedi ha riposto nel suo sistema di lavaggio (la stazione autopulente è quasi magica!), è un peccato che non ci siano una potenza di aspirazione leggermente più elevata nel robot e che il sistema di mappatura degli ambienti non possa contare su una tecnologia, come quella LIDAR, che avrebbe sicuramente reso il dispositivo più preciso nelle sue operazioni.
Insomma, promuovo sicuramente yeedi Mop Station e lo consiglio a tutti coloro che cercano un robot con elevate prestazioni in fase di lavaggio, ma non posso nascondere che per aspirazione e mappatura degli ambienti non siamo ai vertici della categoria (pur restando su buonissimi livelli). Spero vivamente che l’azienda di Shenzen prosegua su questa strada e ci proponga presto nuove iterazioni del prodotto in grado di equilibrare maggiormente le prestazioni in aspirazione e lavaggio: in quel caso si sfiorerebbe davvero la perfezione!
Detto questo, ti segnalo che yeedi Mop Station è disponibile su Amazon dove puoi ottenerlo al prezzo scontato di 579,99 euro applicando il coupon in pagina e inserendo poi il codice 5SRHYY29 (valido fino al 30 marzo 2022) nella fase finale dell’ordine. È inoltre disponibile sul sito ufficiale di yeedi. Ci sono in ogni casi 2 anni di garanzia.
Articolo realizzato in collaborazione con yeedi.
In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.